sabato 31 gennaio 2015

PRODOTTI ITTICI: SEIMILACINQUECENTO EURO DI SANZIONI PER MANCANZA OSSERVANZA DELLE REGOLE

pescheria al minuto - foto non collegata agli eventi del post Bilancio pesante per alcune aziende ittiche durante i controllo della settimana scorsa. I carabinieri nella consueta azione di contrasto alla commercializzazioni di prodotti ittici venduti senza l'osservanza delle regole hanno sanzionato un peschereccio per 1.500 euro avendo trovato a bordo dell'unità da pesca ben 500 kg di vongole di mare senza alcun certificato di origine, il prodotto è stato sequestrato e rigettato in mare.Duemila euro di multa per un operatore del mercato ittico anche in questo caso i carabinieri hanno trovato circa 200 kg di orate e altre varietà all'interno del box senza alcun documento di tracciabilità. Invece per una pescheria prodotto ittico tracciabile ma gli addetti operavano senza cuffie e senza il contenitore per le frattaglie: tremila euro di multa.

giovedì 29 gennaio 2015

NIENTE BORSEGGI AL MERCATO MA SPARISCONO DUE....

spariti due cappotti Nessuna, almeno per il momento, denuncia di borseggio né presso la polizia municipale né alle altre forze dell'ordine, durante il mercato settimanale di oggi. Sarebbe da capire i flussi dei borseggiatori e come mai certi giovedì riescono a colpire più volte mentre in altri, almeno sembra, nessuno denuncia borseggi. Probabilmente diminuiscono i furti anche con la presenza delle forze dell'ordine ma anche con i volontari carabinieri e , sembra appurato, anche con i passaggi degli addetti di SST con le loro casacche gialle. Qualcuno però qualcosina è riuscito a " sgraffignare " due cappotti da un banco di abbigliamento. " Ho perso la giornata di lavoro - riferisce un commerciante di Brugine - non so come hanno fatto ma mi hanno portato via due cappotti dal valore commerciale di cento euro" polizia municipale al mercato del giovedì - foto di archivio

mercoledì 28 gennaio 2015

BOX IN ETERNTI IN VIA NACCARI ? PREOCCUPAZIONI TRA I PENDOLARI

box in eternit in via Naccari ? Sta creando un po' di mal di pancia un piccolo box utilizzato per il ricovero delle biciclette realizzato con pezzi di tettoia di recupero ( apparentemente in eternit) all'interno dell'area condominiale adiacente alla fermata delle corriere extraurbane di via Naccari. " Si parla tanto di sicurezza per l'amianto e vedere costruire una cosa del genere a pochi metri da dove tutti i giorni prendiamo la corriera ci preoccupa un pochino " ci segnala un cittadino che ha assistito incredulo alla costruzione. " A prescindere che sia in eternit o meno - riferiscono dall'ufficio urbanistica - qualsiasi costruzione deve essere autorizzata ". Per inciso è giusto ricordare che la pericolosità dell'eternit, se di eternit si tratta, c'è se si sbriciola o si polverizza, il pericolo sta nel respirare i frammenti che sono causa accertata di insorgenza di tumori. E' probabile che il condomino che ha realizzato il piccolo manufatto abbia chiesto l'autorizzazione altrimenti sarebbe poco insolito realizzare qualche cosa senza autorizzazione proprio sotto gli occhi di tutti. Oppure potrebbe trattarsi di un'opera per il rilancio dell'economia tanto cara al consulente della Darsena Marina del Sole, Marino Masiero.

lunedì 26 gennaio 2015

UBRIACO PER I TANTI PROBLEMI: LA POLIZIA LO CALMA

Momenti di preoccupazione per chi passeggiava domenica mattina in corso del Popolo, poco dopo le otto del mattino la quiete della piazza si è rotta per un rapido intervento degli uomini della volante della polizia che nel giro di pochi istanti hanno caricato un uomo sulla cinquantina e lo hanno portato via con tanto di sirene spiegate attirando l’attenzione dei presenti. Di fronte ad una scena del genere più di qualcuno aveva pensato all’arresto per qualche furto notturno in realtà l’azione della polizia non era legata a nessun reato ma all’ennesimo caso di disagio familiare. Senza lavoro, problemi di carattere familiare, probabilmente in crisi con la moglie l’uomo, già conosciuto dalle forze dell’ordine, reduce di una notte appesantito dall’alcol è stato notato dagli uomini della volante. Sembra che l’uomo in un primo momento si sia rivolto alle forze dell’ordine come per avere un aiuto ma poi forse ottenebrato dalla stress che evidentemente sta passando e da qualcos’altro che gli circolava nelle vene deve aver compiuto qualche gesto per il quale gli agenti hanno ritenuto opportuno portarlo al commissariato più per assisterlo che per una forma di punzione. Sembra che l’uomo si sia tranquillizzato grazie all’opera di convincimento della polizia e dopo qualche ora sia ritornato alla sua abitazione. Uno dei tanti casi umani che sarebbero facilmente risolti con una semplice medicina: un lavoro.

venerdì 23 gennaio 2015

VALLI DI CHIOGGIA: AGGREDITA DA DUE CANI PER DIFENDERE IL SUO FINISCE ALL'OSPEDALE

Una donna sui 35 anni ha dovuto ricorrere alle cure dell’ospedale per le ferite riportate dai morsi ricevuti da due cani di media taglia. l’aggressione è avvenuta giovedì attorno alle 17.30 del pomeriggio a Valli di Chioggia in via Pascolon. La signora ha dovuto sottoporsi ad un accurato controllo per la pulizia delle ferite tramite visita chirurgica ( venerdì mattina era in sala operatoria) le ferite da morsi di cani ( ma anche quelle umane ) sono considerate lesioni ad altissimo rischio di infezione, si riferisce di punti di sutura ad un braccio . E’ il cagnolino che ne è uscito peggio anche se dallo studio veterinario dove è stato affidato trafila un cauto ottimismo sulla possibilità che possa soppravvivere senza troppi problemi. Secondo una prima ricostruzione l’incidente sarebbe avvenuto in quanto la coppia di cani, di razza akita americani, un maschio e una femmina giravano incustoditi per via pascolon proprio mentre la signora passeggiava con il suo cagnolino. Il buio, la vicinanza con il loro territorio, l’istinto del cane che tende a fare branco, possono essere stati tutti elementi che hanno fatto scattare la zuffa, ovviamente, la reazione naturale della signora è stata quella di mettere in salvo la sua bestiolina prendendola in braccio, i cani più per colpire la bestiola che la donna hanno ferito anche lei.Le urla della donna e il clamore dei cani hanno fortunatamente attirato l’attenzione di un giovane che abitava nei pressi, che è intervenuto immediatamente cercando di allontanare le bestie inferocite utilizzando dei bastoni riportando anche lui numerosi graffi e forse qualche morso. Sono i carabinieri che stanno eseguendo i rilievi del caso. Gli animali allo stato attuale sono in custodia presso l’oasi canina comunale di Sant’Anna, gestita dall’associazione a.p.a, e si stanno comportando come animali mansueti. Si sa già che i due animali appartengono ad una persona di valli di chioggia che ora dovrà affrontare la responsabilità di questa fuga sicuramente imprevista. Purtoppo, probabilmente non è questo il caso, esiste la pessima abitudine di portare in giro i cani senza il guinzaglio, la riflessione dei residente della frazione è: “ E se invece di un adulto ci fosse stato un ragazzino con il cagnetto, come sarebbe andata a finire? via Pascolon a Valli di Chioggia

mercoledì 21 gennaio 2015

SPACCATA AL SERF BAR DI VIA CRISTOFORO COLOMBO

il bar sel service di via colombo Spaccata notturna al self bar punto shop di via colombo, questa mattina presto i titolari sono stati avvisati che una delle macchine distributrici era stata scassinata, l'esercizio è coperto da un sistema di video sorveglianza dal quale, una volta visionato, forse si potrà risalire ai responsabili. E' sempre un dispiacere diffondere notizie di questo genere ma in questo caso ci sembra ancora più cattivo il gesto in quanto queste nuove realtà commerciali, ce n'è un altro anche in corso del popolo, oltre ad essere comunque un'attività economica della città stanno diventando anche un nuovo metodo di aggregazione non solo giovanile. Queste nuove attività, ben curate dotate anche di televisione, rappresentano infatti una nuova possibilità di potersi ristorare a basso prezzo danno la possibilità di navigare su internet gratuitamente 24 ore su 24. Speriamo che non ci siano seguiti e che i responsabili vengano perseguiti. via cristoforo Colombo - foto google maps

mercoledì 14 gennaio 2015

IL N.O.A COLPISCE ANCORA : 5.000 EURO DI MULTA A TIR SLOVENO

(adsbygoogle = window.adsbygoogle || []).push({}); Durante l'ordinaria attività di controllo dei mezzi pesanti lungo la Statale Romea, lo scorso mercoledì 7 gennaio, veniva fermato un autoarticolato sloveno che stava eseguendo un trasporto nazionale di merci (rotoli di carta per uso industriale) da Tolmezzo verso tre destinazioni pugliesi. Questo genere di attività è tecnicamente definita “cabotaggio” (trasporto merci effettuato fra due località italiane), ed è consentita ai vettori stranieri provvisti di licenza europea nell’ambito di regole ben precise, finalizzate ad evitare situazioni di concorrenza sleale nei confronti dei vettori italiani. Va evidenziato che il problema del cabotaggio abusivo praticato dai vettori esteri sta creando non pochi problemi alle aziende di trasporti italiane. La recente liberalizzazione del cabotaggio ha infatti aperto il mercato italiano anche ai vettori stranieri (purchè la sede dell’impresa sia in uno Stato aderente all’Unione europea, con l’esclusione della Romania e Bulgaria). Ciò ha determinato un duro colpo per la categoria degli autotrasportatori, che ha più volte segnalato la concorrenza sleale dei vettori stranieri, che sono massicciamente presenti sul territorio, sottolineando anche l’impunità degli abusivi, determinata dal numero molto elevato di automezzi in circolazione rispetto alla difficoltà di eseguire questo genere di controlli, che necessitano particolare competenza e complicati riscontri, anche internazionali. Secondo l’attuale normativa, i trasportatori comunitari possono infatti effettuare uno o più trasporti in ambito nazionale. Il vettore straniero può infatti scaricare una prima volta la merce in Italia e successivamente eseguire fino a 3 “cabotaggi” nei sette giorni seguenti alla data del primo scarico. Se invece il vettore straniero scarica la prima volta in altro paese UE, esso potrà entrare vuoto in Italia e sarà autorizzato ad eseguire un solo cabotaggio dalla data di entrata nel territorio nazionale e comunque non oltre i sette giorni da quando ha scaricato per la prima volta all'estero. Nel caso del veicolo controllato ieri dagli agenti del N.O.A., il trasportatore sloveno aveva effettuato il primo scarico in Italia il 24 dicembre ed aveva iniziato l'attività di cabotaggio il 5 gennaio, caricando a Tolmezzo merce destinata per la Puglia. Il conducente era però privo dei documenti di scarico. Le articolate verifiche effettuate sia sui documenti di trasporto che contattando la ditta slovena incaricata delle spedizioni, confermavano in maniera incontrovertibile che il viaggio internazionale, da cui può scaturire il cabotaggio, si era concluso il 24 dicembre e quindi i sette giorni utili per l'effettuazione dei tre trasporti nazionali erano già passati. L’autoarticolato è stato sottoposto a fermo amministrativo per 3 mesi per violazione dell'art. 46 bis della Legge 298/1974 e l’art. 207 del Codice della Strada ed irrogata la sanzione amministrativa di 5000 Euro. Ora la Prefettura, una volta pagata la sanzione e le spese di custodia, disporrà il completamento del periodo di fermo in Slovenia, con il divieto per quel veicolo di rientrare in Italia fino a fine fermo. Per la particolarità e la complessità dell’accertamento svolto, il personale del N.O.A. ha ricevuto i vivissimi complimenti del responsabile della Divisione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti incaricata a coordinare l’attività di controllo, a livello nazionale, sui trasporti pesanti su strada.

venerdì 9 gennaio 2015

BLITZ DEI LADRI ALLA BAHIA DEL SOLE 2

RICONOSCIUTO IL LADRO DEL BAR Come era immaginabile è stato ripreso e riconosciuto il ladro che ha colpito giovedì notte il bar LA BAHIA DEL SOLE 2, si tratta di una persona nota, ha avuto già tanti trascorsi ( al tribunale di chioggia - prima della chiusura - era un " affezionato" delle macchinette distributrici di caffè. Dispiace ovviamente per i danni che ha procurato alla gestione ma ci dispiace anche per questa persona che è un ragazzo che ha veramente bisogno di aiuto e di essere seguito....chiediamo alla proprietà, se possibile, di non denunciarlo ma anzi di perdonarlo. Ladri al Bar Bahia del Sole 2 di borgo San Giovanni. Furto con scasso alla nuova gestione del bar di proprietà della provincia di Venezia contiguo al palazzetto dello sport di Borgo San Giovanni. Nella notte tra giovedì e venerdì, è scattato il blitz, forse pianificato prima delle feste di Natale ( la gestione aveva trovato parti della recinzione tagliete) purtroppo ha arrecato moltissimi danni non tanto per i contanti, i pochi spiccioli presi dalla cassa che non conteneva più di 50/100 euro in monete e i limitati incassi dei distributori di dolciumi e giochetti per bambini il danno maggiore è per le riparazioni che i titolari dovranno sostenere per ripristinare i serramenti rovinati e le attrezzature sparite. All’appello infatti mancano un amplificatore, un pc portatile e una serie di gadget promozionali che davano diritto a partecipare ad una lotteria con un tablet in palio e un depuratore dell’acqua anche questi portati via. Come al solito tanti danni per “ portare a casa “ pochi spiccioli, i soggetti che compiono queste azioni sono quasi sempre ladruncoli che poi si liberano della refurtiva ricavandone poche centinaia di euro. Il locale è servito da impianti di video-sorveglianza le cui immagini sono state girate alle forze dell’ordine. Dalle registrazioni si potrà capire se si tratta di soggetti “ furbi “ oppure di ladri “ allocchi “ come il sessantenne che mesi fa, in pieno giorno, era entrato nella sede dell’associazione nazionale carabinieri di via Marco Polo e si era appropriato di un portatile dal valore di oltre mille euro rivendendolo poi a soli 50. “ Ho rubato per fame” si era poi giustificato quando le forze dell’ordine gli hanno contestato il reato sulla scorte delle immagini delle telecamere.

domenica 4 gennaio 2015

ANZIANO SCOMPARSO NELLA NOTTE, RITROVATO DAI CARABINIERI

Un inizio d’anno di apprensione per i familiari di un uomo di una settantina d’anni che giovedì sera non ha fatto ritorno alla sua abitazione in zona San Felice. L’anziano è un abitudinario e il mancato ritorno che avveniva sempre attorno alle sei del pomeriggio era stato immediatamente colto come un campanello d’allarme per le figlie che hanno iniziato a cercarlo. Non avendolo trovato né nei locali uso a frequentare né nelle vicinanze di casa preoccupatissime hanno immediatamente attivato il 118, per le due donne è iniziata una lunga notte di apprensione, senz’altro il pensiero sarà andato ad altre situazioni di anziani caduti in acqua nel pieno dell’inverno e che non si sono salvati. Per fortuna la mattina dopo i carabinieri lo hanno rintracciato in zona dei campeggi, in via barbarigo verso il Brenta, tra gli orti , si trovava in evidente stato confusionale e vagava senza meta, esausto e molto infreddolito, i militari lo hanno subito fatto sedere nell’auto di servizio per farlo riscaldare. L’uomo è stato soccorso dal personale del suem che è intervenuto in autoambulanza ed è stato trattenuto fino a quando le sue condizioni non sono migliorate e le figlie hanno potuto riabbracciarlo.

giovedì 1 gennaio 2015

COPPIA DI GIOVANI CHIOGGIOTTI INVESTITI A BOLOGNA : IL RAGAZZO E' IN PROGNOSI RISERVATA

Inizio dell’anno sfortunato per una coppia di ragazzi chioggiotti investiti da un’auto la notte di capodanno a Bologna. Verso le 2.30 mentre stavano attraversando il viale in prossimità di piazza Medaglie d’oro per andare per riprendere il treno alla stazione sono stati investiti da un’auto. Il ragazzo di 19 anni è il più grave è stato ricoverato in prognosi riservata all’ospedale maggiore mentre la ragazza di 21 anni fortunatamente non deve aver riportato nulla di particolarmente grave ed è stata dimessa quasi subito. Per i primi soccorsi è intervenuta la polfer, poi il 118 con due ambulanze e l’auto medica. I rilievi sono stati eseguiti dalla polizia municipale. Il conducente dell’auto che è risultato negativo all’alcoltest si è difeso sostenendo di essere passato con il semaforo verde. I due giovani, sembra siano fidanzati, facevano parte di un gruppo che aveva voluto passare l’ultimo dell’anno a Bologna. La notizia dell’incidente si è sparsa velocemente sui social destando rammarico per il pessimo inizio di anno, in particolare ha colpito il fatto che questi giovani avevano scelto di usare il treno ( certamente più sicuro che viaggiare in auto soprattutto di capodanno ) e tuttavia hanno subito un incidente mentre camminavano in prossimità della stazione ferroviaria: come a significare che non si è mai sicuri da nessuna parte. Ovviamente la notizia ha anche alimentato la polemica permanente sul fatto che a Chioggia non esistano discoteche e obblighino i giovani a cercare il divertimento fuori. la stazione ferroviaria di Bologna