martedì 30 novembre 2021

IMBRATTATORE SERIALE: VANDALIZZATA LA TOLELA DI RAMO FORNETTI

Che sia opera del Postin, al secolo Tiziano Salvagno, l’imbrattamento sulla Tolela votiva in calle Ramo Fornetti?

Salvagno ci ha abituato già nel passato allo sfregio di monumenti, tolele votive, marmi di abitazioni e di Chiese, senza dimostrare nessuna considerazione per il valore storico, architettonico, sacro dei monumenti o delle iconografie che decide di deturpare.

Solitamente per rovinare ciò che gli capita a tiro utilizza bombolette spray. Quindi associare  il suo nome al graffito realizzato recentemente sulla tolela di calle Ramo Fornaretti viene abbastanza spontaneo. 

Già qualche giorno fa sui marmi bianchi a contorno di porte e finestre di un locale al piano terra affacciato su Canale Vena si erano visti graffiti nell’ormai noto stile Postin in colore rosso e già era venuto il dubbio che avesse ripreso la brutta abitudine che sembrava sopita nel tempo.

Resterà il dubbio che lo sfregio sia o non sia opera sua, in quanto fino a che non sarà colto sul fatto, sulla sua responsabilità non potrà esserci sicurezza. Esiste inoltre il diritto giuridico della presunzione di innocenza per cui una persona è ritenuta innocente fino a prova contraria. 

Ma cambierebbe qualcosa sapere che il colpevole sia lui? Sicuramente saperlo non pagherebbe i danni. Non ridarrebbe alla tolela sfigurata in questi ultimi giorni il suo splendore.

Per quello servirà solo la mano di qualche artista o di qualche devoto che vorrà far tornare il sacro dipinto della tradizione chioggiotta alla sua versione originale.



 

venerdì 26 novembre 2021

LA PAGANINI RESTITUISCE I SOLDI PER IL FUNERALE DEL POVERO DANIEL

Ieri mattina la signora Paola Paganini ha restituito la somma sottratta durante le esequie di Tiozzo Daniel. 

Chi ce lo comunica tiene a precisare, che nel corso di tutti questi giorni, dal momento del furto la suddetta signora Paganini si è sempre tenuta a stretto contatto con la famiglia di Daniel ribadendo più volte le proprie scuse.

La denuncia verrà quindi ritirata da parte della famiglia di Daniel. 

La famiglia e gli amici di Daniel volevano rendere noto ciò affinché la gente, che tanto si è accanita nei confronti della Signora Paganini, sappia che si è  comportata in maniera corretta, e soprattutto si sia resa conto dell'errore commesso. 

Ora si spera che possa tornare a camminare liberamente per strada senza subire continui insulti da parte dei cittadini. Inoltre, la persona che ci comunica quanto detto, ci tiene a sollevare una piccola critica alle diverse autorità competenti che, a quanto afferma, dovrebbero chiedersi perché alcune persone, soprattutto di una certa età, compiano certi gesti, e anziché puntare il dito, ogni tanto sarebbe bello cercare di aiutarle.



 


giovedì 25 novembre 2021

ANCORA BLACK OUT A MACCHIA DI LEOPARDO A SOTTOMARINA

 Molte sono le linee elettriche che non riescono più a sopportare il carico di energia andando in sovraccarico e provocando black out di durata variabile, con conseguente disagio dei residenti che si ritrovano al buio, senza acqua calda e riscaldamento e senza la possibilità di tenere aperta l’attività lavorativa.

Le sere scorse a Ca’ Lino c’era una riunione in Chiesa che ha coinvolto il Comitato della frazione, il Sindaco e la Giunta , oltre che i residenti, e tutti sono stati accolti da un buio pesto che ha costretto a utilizzare le torce dei cellulari per poter vedere dove mettere i piedi. 

Oggi il disagio ha coinvolto Via Marco Polo dove la Farmacia San Marco, la Rivendita Tabacchi 52 e la Gastronomia Stella Marina sono rimaste senza corrente, nell’impossibilità di usare i computer, i programmi gestionali e le friggitrici e quanto altro sia necessario per il loro lavoro. Non è la prima volta che capita. A Ca’ Lino sembra che la cosa si ripeta spesso e in questa zona in Via San Marco, in questa settimana, la corrente è mancata lunedì al mattino e per ben tre volte il martedì durante l’arco della giornata. 

Gli sbalzi di corrente talvolta lasciano il segno nelle apparecchiature elettriche, bruciandone i circuiti interni e guastandole, questo è successo alla farmacia la cui saracinesca elettrica dopo l’ennesimo sbalzo ha smesso di funzionare. 

Altri black out quest’estate hanno interessato una parte del Lungomare, lasciando molti ristoratori nell’impossibilità di completare il servizio serale ma anche altre sono le zone dove la luce è venuta a mancare senza preavviso.

Molti ora sono i cantieri che Enel ha aperto nel nostro territorio per sostituire le linee elettriche più vetuste mettendo all’opera una tecnologia più innovativa, in modo che la compagnia possa offrire un servizio migliore.

Creano disagio i black out ma altrettanto disagio creano i cantieri che vengono installati proprio per eliminare il disagio del black out. Cantieri di cui i residenti si lamentano, come quelli necessari per portare la fibra nelle aree dove i residenti si lamentano della mancanza di una connessione internet veloce. 

Risulta difficile apportare migliorie nei sottoservizi senza creare un parziale disagio, necessario ed indispensabile per il vantaggio successivo.







mercoledì 24 novembre 2021

DOLFIN: FINALMENTE LE BARRIERE ANTI INCIVILI AI CIMITERI COMUNALI

Da tempo si chiedeva un intervento agli uffici comunali e agli uffici di SST per gestire la brutta abitudine di qualche cittadino di entrare nell’area cimiteriale con la bicicletta.

Un’abitudine poco rispettosa del luogo, oltre che vietata, vista in malo modo da molti visitatori che hanno più volte sollecitato una presa di posizione.  

Lo stesso consigliere Dolfin aveva più volte richiesto che si prendessero provvedimenti a riguardo.

Ora provvedimenti sono stati presi e all’ingresso dell’area cimiteriale sono stati sistemati degli archetti dissuasori, che ci si augura facciano desistere anche i più temerari, alcuni dei quali riuscivano a raggiungere la tomba del proprio caro anche in sella del motorino, una cosa inaudita. 

Ora non ci sono alternative, le bici dovranno rimanere parcheggiate al di fuori dell’area interessata, mentre i disabili potranno accedere alla stessa senza problemi dall’ingresso principale.

 





martedì 23 novembre 2021

ESERCITAZIONE DI PORT SECURITY NEL PORTO DI CHIOGGIA

Si è svolta nell’arco mattinale di oggi, 23 novembre 2021, presso lo scalo portuale di Val da Rio – Chioggia, l’esercitazione annuale di Port Security, la quale permette di analizzare l’adeguatezza delle misure da adottare per la tutela delle strutture portuali da possibili azioni criminose. L’allerta è scattata alle ore 09.30 circa, dopo che la Capitaneria di Porto di Chioggia, quale Autorità Designata, ha ricevuto notizia di una potenziale minaccia nella Port Facility di Val da Rio.
Una volta giunti sul luogo, congiuntamente al personale dell’Autorità di Pubblica Sicurezza, e simulata la presenza di estranei all’interno del porto, è stato innalzato il livello di sicurezza che prevede un’implementazione delle contromisure necessarie a scongiurare minacce terroristiche. Avendo il personale dell’organizzazione di security individuato il potenziale ordigno, l’Autorità di Pubblica Sicurezza ha assunto il coordinamento delle operazioni, richiedendo altresì l’intervento del nucleo artificieri della Polizia di Stato, i quali sono intervenuti sul posto per disinnescare l’ordigno e dichiarare l’area bonificata. Ad aver assicurato un esito positivo all’esercitazione è stato sicuramente il coordinamento e la sinergia tra le Autorità intervenute e il personale delle imprese portuali incardinato nell’organizzazione di Security. L’esercitazione effettuata, oltre a verificare l’efficacia delle misure adottate, mira anche ad analizzare i punti di forza ed eventuali criticità nelle procedure poste in essere, al fine di rendere tali provvedimenti quanto più adeguati possibile agli eventuali atti illeciti intenzionali.

giovedì 18 novembre 2021

"FAMMELA PROVARE TRA POCO ARRIVA MIO PADRE CON I SOLDI": GIOVANE STRANIERO TENTA DI RUBARE BICI ELETTRICA

Un nostro concittadino ha rischiato di essere truffato da una persona che ha usato la piattaforma subito.it per organizzare il suo tentativo di furto.

Il nostro concittadino, un 42enne chioggiotto, è stato contattato dopo aver messo in vendita sul noto sito in questione una bicicletta elettrica di un certo valore.

All’incontro il millantante compratore ha chiesto di poter testare la bicicletta, ma per un allarme lanciato dal suo sesto senso, il nostro concittadino si è rifiutato di mettergliela a disposizione.

Il compratore fittizio, un diciasettenne marocchino, proveniente da Cavarzere, prima ha provato a insistere perchè il venditore si fidasse a dargli in mano la bicicletta, dicendo che a breve sarebbe arrivato il padre per pagarla, ma vedendo che quest’ultimo non cedeva sul ”giro di prova”, se ne è andato. 

Sulla chat del sito che permette a venditore e acquirente di dare e chiedere informazioni, il compratore aveva già chiesto se la bicicletta fosse dotata di GPS in modo da capire, probabilmente, se sarebbe stato rintracciabile nel caso in cui avesse commesso il furto.

Troppe volte si sente di persone truffate che hanno acconsentito a far fare un giro di prova sul loro mezzo, monopattino o bicicletta che sia. Truffe nelle quali è facile cadere.

 








SFREGIO AD OPERA DI MISERABILI AL MONUMENTO AI CADUTI DI CA'LINO

I monumenti ai Caduti simboleggiano il ricordo di tanti concittadini che in una guerra hanno sacrificato la propria vita perché altri potessero condurne una più dignitosa. Ad essi andrebbe riservato almeno rispetto, se non l’onore che invece meriterebbero. A Ca’ Lino la Sezione Bersaglieri aveva fortemente voluto che ai Caduti venisse innalzato un Monumento e alla richiesta si era unita tutta la cittadinanza della frazione. La notte scorsa ignoti hanno sottratto uno dei due pini posti davanti al monumento, che avrebbero dovuto rendere l’area più gradevole e più solenne. Un gesto ignobile che ha sollevato lo sdegno del vicepresidente della Sezione Bersaglieri di Chioggia, Denis Zennaro, degli uomini del corpo, oltre che della cittadinanza.

MONTANARIELLO E ZOTTIS (PD): “PESCATORI ASSOLTI DOPO CINQUE ANNI CON ATTREZZATURA SEQUESTRATA E DANNEGGIATA. BASTA CON I PREGIUDIZI”

Venezia, 18 novembre 2021 “Bisognerebbe andarci più cauti con i processi su pubblica piazza e ricordarsi sempre della presunzione di innocenza. Questo caso è emblematico, ma non isolato: tre pescatori assolti dopo cinque anni, con attrezzatura sequestrata e danneggiata. Chi li risarcirà?”. A dirlo Jonatan Montanariello, consigliere regionale chioggiotto del Partito Democratico e la collega Francesca Zottis, commentando la conclusione del processo che ha coinvolto tre caparozzolanti fermanti nel 2016 dalla Polizia provinciale mentre navigavano nelle acque della laguna nord, con a bordo l’attrezzatura per raspare il fondale e raccogliere i molluschi. “Tutti assolti perché il fatto non sussiste e dissequestro dei beni: non stavano pescando, come probabilmente si poteva evincere fin da subito visto che l’attrezzatura era pulita a bordo non c’erano casse per il raccolto. Chi sbaglia è giusto che paghi, ma occorre evitare la caccia alle streghe: troppo spesso i pescatori in laguna sono vittime di pregiudizio. E qui oltre al danno di essere stati accusati ingiustamente hanno anche la beffa dell’attrezzatura sequestrata e danneggiata, poiché abbandonata in qualche cantiere per ben cinque anni”. -- Gruppo PD Veneto Consiglio regionale del Veneto tel. 0412701414 Ufficio stampa cell. 3409030977

LUSENZO: QUANDO FINIRÀ L’INQUINAMENTO DA POLISTIROLO?

     

Il polistirolo che continua ad essere sballottato da un canale al Lusenzo per poi terminare la corsa sull’area dell’imbarcadero o sugli scivoli, sta diventando una piaga per il territorio. Il vento lo trascina ovunque e il resto lo fa la corrente. Fatto sta che le cassette di polistirolo per il pesce, di quelle si tratta, stanno diventando una presenza fastidiosa e pericolosa per la nostra città. La provenienza è dalla zona del mercato ittico dove non si trovano solo i pescatori, i quali scaricano il prodotto appena pescato, ma anche i commercianti del settore ittico. Poca importa ha chi sia a buttarlo, sarebbe importante convincere chiunque a riservare maggior attenzione al proprio rifiuto.

Ora, uno studio condotto da un gruppo di ricercatori, ha scoperto che il sole aiuta la degradazione del polistirene, riducendola dai millenni stimati precedentemente a soli secoli o decenni. Il Polistirene può essere riciclato ma, di fatto, molto rifiuto in questo materiale finisce nei corsi d’acqua, causando preoccupazione tra esperti e studiosi degli ambienti marini. Alcuni studiosi vorrebbero mettere al bando il polistirolo sul quale sono stati condotti,  comunque nteressanti test di laboratorio.

Sotto l'azione di una lampada che imita la luce del sole, il polistirene si è disgregato rilasciando i suoi componenti, carbonio e anidride carbonica, il primo si è dissolto senza particolari conseguenze, mentre la quantità di anidride carbonica che viene rilasciata non ha un ruolo determinante nei processi inerenti al riscaldamento globale. Seppur la natura del carbonio che si produce durante il processo di disgregazione non sia chiara e gli studi vadano approfonditi, sembra che il polistirolo non sia il peggiore di tutti i mali. 

Forse il danno ambientale maggiore è quello prodotto dalle plastiche, le quali vengono ridotte a particelle dall’azione congiunta degli elementi naturali, sole, vento, acqua.

Queste, una volta che sono inghiottite dagli abitanti del mare risalgono la catena alimentare, finendo sulle nostre tavole, nel sale marino e in vari alimenti e bevande. 


Che si tratti di polistirolo o di plastiche in genere, l’unica soluzione che l’uomo ha per combattere l’inquinamento, da polistirene, da microplastiche o da altro che può essere disperso nell’ambiente, è conferire correttamente il rifiuto. 

Queste considerazioni, lette tra le pagine di internet, fanno dubitare che sarebbe meglio sostituire le cassette per il pesce in polistirolo con altre cassette in plastica.

Ma più che cambiare le cassette sarebbe da cambiare la testa delle persone che si ostinano a depositarle sul selciato in balia dei venti.

In ogni caso oggi due volontari muniti di una rete, di guanti e sacchi hanno ripulito l’anello del Lusenzo nella parte più soggetta al deposito del polistirolo, togliendo di mezzo contenitori o pezzi degli stessi, che, se anche verranno disgregati dal sole in meno tempo di quello che si supponeva, non trovano certamente una corretta collocazione ovunque la brezza o la corrente decida di portarli.



 

CHIESA DI SANT’ANDREA: LADRO FURTIVO DERUBA DUE ANZIANE

Due signore ottantenni, entrambe arzille, sorelle tra loro, sarebbero state derubate nella Chiesa di Sant’Andrea a distanza di pochi giorni una dall’altra. Entrambe si sono allontanate dal posto, lasciando la borsa incustodita per pochi attimi. A entrambe sono stati sottratti soldi e documenti. Entrambe frequentatrici assidue degli ambienti cattolici e, a quanto pare, fiduciose che all’interno di una Chiesa non possa accadere nulla di male, hanno avuto, a distanza di pochi giorni una dall’altra, una brutta sorpresa. Certo è che l’esperienza dovrebbe insegnare e va bene il dire “porgi l’altra guancia”, ma offrire per ben due volte una borsa incustodita alla mercè dei frequentatori della chiesa, che possono essere fedeli, ma anche passanti o turisti, vuol dire tentare la sorte oltre il comprensibile.

martedì 16 novembre 2021

LADRA SERIALE RUBA LE OFFERTE DEL POVERO DANIEL

Ieri pomeriggio alla Chiesa di San Martino a Sottomarina si sono svolti i funerali di Daniel Tiozzo, il ragazzo trentenne deceduto a seguito di un grave incidente stradale. Al suo ultimo saluto ha assistito una folla numerosa, toccata dalla scomparsa prematura di una persona così giovane e benvoluta da tutti. Tra la folla non si trovavano solo parenti, amici e conoscenti ma alla cerimonia era presente anche una ladra seriale, più volte all’onore delle cronache su Chioggia Azzurra, per i furti commessi. Una donna senza scrupoli che in chiesa, durante la cerimonia funebre di un ragazzo, non ha avuto remore a impadronirsi delle offerte che sono state lasciate per le necessità della famiglia. In un momento di dolore e struggimento come quello che si vive durante le esequie di una persona cara l’ultima cosa che si può pensare è che qualcuno sia così senza scrupoli come, a quanto pare, si è dimostrata la donna in questione. La notizia non è ancora chiara, non si sa in quale momento sia stato commesso il furto o con che modalità, ma i fatti sono stati confermati da più parti, anche da fonti vicine alla famiglia. Eventuali aggiornamenti in seguito.

venerdì 12 novembre 2021

CARABINIERI CHIOGGIA (VE). SEQUESTRATI 500 KG DI SEPPIE AL MERCATO ITTICO.


Nella mattinata odierna, i Carabinieri del Nucleo Natanti della Compagnia di Chioggia, nell’ambito di mirati servizi di contrasto alle violazioni in materia di pesca e commercializzazione di prodotti ittici, sottoponevano a controllo i commercianti all’interno del locale Mercato Ittico.

Nell’ambito dei controlli, i militari sanzionavano amministrativamente per un totale €1.500, un commerciante del luogo, il quale, all’interno del proprio box deteneva complessivi 500 kg di seppie, del valore commerciale di € 3.500 circa, prive di documentazione per la tracciabilità.

I cefalopodi sono stati sottoposti a sequestro e dati in custodia all’interessato per il successivo smaltimento.



 

mercoledì 10 novembre 2021

SOTTO PASSAGGIO DELL'OSPEDALE: SEMPRE ALLAGATO E FREQUENTATO DA BALORDI

Il sottopassaggio che si trova nella zona dell’Ospedale non ha mai dimostrato effettivamente la sua utilità. Soprattutto in quanto, nonostante i numerosi interventi che sono stati fatti nel corso degli anni, durante le varie amministrazioni che si sono succedute, si trova ad essere continuamente allagato a causa di infiltrazioni provenienti con probabilità da una falda, alle quali sembra non esserci rimedio. 

Durante la notte il sottopasso è diventato uno tra i posti preferiti da bande di giovinastri che contribuiscono, già con la sola presenza, a rendere meno rassicurante il posto.

 







martedì 9 novembre 2021

ANCORA UN INCENDIO AD ATTREZZATURE AGRICOLE

I Vigili del Fuoco, questa mattina, alle prime luci dell’alba, sono dovuti intervenire per spegnere le fiamme che hanno interessato un fondo che si trova in una strada che da via Giovanni da Verazzano si addentra nei campi, parallela a via Bembo. 

Il materiale che ha preso fuoco, consistente in archi e altro per realizzare le serre per proteggere gli ortaggi, si trovava all’interno di un’area recintata di circa un 30 metri per 10 nella quale, a causa del vento, le fiamme si sono propagate velocemente.

Sebbene non lo si sappia ancora con certezza, le fiamme con molta probabilità hanno un’origine dolosa, dovuta forse a una cicca accesa lanciata da un finestrino di un'auto o forse a un gesto volontario nel voler creare un danno. 

Non sono eccessivi i danni riscontrati nella baracca provvisoria di legno e lamiere che si trova nel fondo e il materiale che ha subito danneggiamenti non ha un importante valore economico, ciò non toglie che il fuoco sia imprevedibile, soprattutto in caso di vento e le conseguenze del gesto sconsiderato, o della disattenzione, si sarebbero potute rivelare ben più gravi.



 

lunedì 8 novembre 2021

LA CURA DEL PIANETA INIZIA SOTTO CASA

Sembra che al peggio non ci sia fine e per quanto riguarda il rispetto per l’ambiente e per il vivere comune sembra che a Chioggia siamo ben lontani da una soglia accettabile di comportamento.
Sono tre gli episodi che oggi hanno superato il segno e per i quali bisogna cominciare a prendere seri provvedimenti. 
C’è chi, sul Lusenzo in modo cosciente e volontario ha rovesciato nei pressi dell’imbarcadero, sul Lusenzo, a Borgo, la propria spazzatura.
C’è chi ha buttato vicino, e non dentro, al bidone del secco non riciclabile le cassette di polistirolo sporche, lasciando ai residenti la vista e l’odore dei resti del pesce, senza pensare che col vento, come quello di oggi, le cassette ci mettono un attimo a finire ovunque, incluso lo specchio del Lusenzo, dove diventano difficili da recuperare.
C’è chi ha depositato nei pressi ai bidoni le bottiglie piene di olio esausto, pensando di fare del bene alla comunità, senza considerare che nessuno le recupererà, in quanto non sono rifiuto domestico, ma messe dove sono corrono solamente il rischio che qualcuno le urti, le faccia cadere e l’olio si sparga ovunque.
C’è chi per dare da mangiare ai colombi ha preso l’iniziativa e ha buttato, sui giardini del vescovado, tozzi interi di pane mescolato ad altro, senza considerare che alla stessa tavola dei colombi mangiano gabbiani e ratti. Animali che sanno benissimo procacciarsi da soli il cibo e non vanno rifocillati. 
Un luogo in cui si trovano rifiuti galleggianti, cassette puzzolenti e resti alimentari per strada, oltre alle numerose deiezioni canine che, a quanto pare, non tutti raccolgono, non offre un biglietto da visita molto accogliente.
Tutti si scandalizzano di quanta poca cura ci sia per l’ambiente e tutti plaudono alla giovane Greta ma non è sufficiente se dopo, girato l'angolo, abbandoniamo la lattina di birra sul muretto, gettiamo il mozzicone per terra, ci cade la mascherina e la lasciamo dov’è.
Si parla tanto di proteggere l’ambiente, di salvaguardare il pianeta. 
Un progetto talmente grande di fronte al quale noi ci sentiamo impotenti.
Proviamo a cambiare punto di vista.
Limitiamo l’orizzonte, pensiamo in piccolo. Il nostro ambiente è la Laguna del Lusenzo, la spiaggia di Sottomarina, la via dove viviamo, la piazza in cui passeggiamo. Cominciamo tenendo pulito il nostro piccolo ambiente, avendo cura dei luoghi che amiamo. 
La cura dell’Ambiente, quello con la A maiuscola sarà una conseguenza.
Avere cura del Pianeta sarà anche la somma di ciò che faranno i singoli.

 


CANONI POSTI BARCA: MAGISTRATO MENO CARO DEL COMUNE

Riguardo l’articolo sui posti barca in Canal Vena e l’aumento dei canoni deciso dalla giunta nel primo trimestre di quest'anno, pubblicato negli ultimi giorni, è intervenuto un professionista che ha voluto precisare alcune situazioni.

I posti in Canal Vena sono 2 metri per 6 metri, per un totale di 12 metri quadrati a 25 euro al metro quadrato ma c’è anche chi paga la stessa tariffa occupando posti di 2.5 metri per 8,5 metri. 

Non solo. Per le concessioni dei posti barca in Riva Vena c’è un regolamento, steso da SST, con norme che non sono mai state modificate, quale quella che riguarda i motori. 

Questi, per le imbarcazioni ormeggiate in Riva Vena, non dovrebbero superare i 40 cavalli, ma in Riva Vena sembra ci siano anche imbarcazioni con 2  motori da 250 cavalli ciascuno.

Ulteriore problema che riguarda gli ormeggi in Riva Vena  è quello degli abusivi. 

Ha diritto a lamentarsi chi è in regola e rispetta i regolamenti, puntualizza, giustamente, chi fa queste considerazioni, ma se a lamentarsi è qualcuno che occupa un ormeggio più grande dello spettante e la cui imbarcazione è dotata di un motore sovradimensionato, allora farebbe meglio a tacere.

Chi usa la barca per lavoro, per il quale avere la barca rappresenta una necessità dovrebbe pagare meno di colui che la barca la usa per hobby. E se è per la pesca professionale lo si evince dal libretto di immatricolazione. 

Chi invece rispetta le regole e accetta l’aumento, si chiede quando cominceranno i controlli da parte di SST volti a far rispettare il regolamento.

Tra l’altro i canoni di Canale Lombardo e Canale San Domenico, e gli altri canali esterni, in capo all’ex Magistrato alle Acque, provveditorato alle opere pubbliche riguardano spazi minimi di 20 metri quadri con tariffe inferiori. L’ente pubblico offre quindi spazi maggiori a tariffe inferiori e differenziate a seconda che l’imbarcazione sia immatricolata da pesca o meno.

 


venerdì 5 novembre 2021

AUMENTATI I CANONI DEI POSTI BARCA SUL VENA E PEROTOLO: PROTESTE DEI CONCESSIONARI

Subbuglio tra i concessionari degli spazi acquei in Riva Vena dove vengono ormeggiate le piccole imbarcazioni a causa dell'aumento delle tariffe.

Responsabile dei posti barca in Canal Vena e al Perotolo è SST e l’aumento è di 50 euro annui, passando da 250 a 300 euro. Gli spazi in concessione misurano 12 metri quadrati cadauno e quindi si tratta di una spesa annua di 25 € a metro quadro.

La tariffa è stata decisa con delibera n°52 del Consiglio Comunale del 31 marzo di quest’anno e SST non fa altro che applicare il Regolamento del Canone Unico che con tale delibera era stato approvato. 

Il canone unico equipara tutti i posti barca ma tra un centrale posto barca collocato in Riva Vena, e un decentrato posto barca collocato in Fondamenta San Francesco o  altrove qualche differenza nel canone potrebbe giustificarla. Come potrebbe essere un distinguo per il canone il reddito di chi ha la concessione, o se la barca appartiene a un’impresa e viene usata per lavoro o a un privato e viene usata per hobby. 

Supponiamo che il canone unico alla fine privilegi taluni e sia uno svantaggio per altri e, forse, andrebbe rivisto.

 


giovedì 4 novembre 2021

LO "STRANO" INCIDENTE DI CA'LINO: IL 21ENNE ORA È IN PNEUMOLOGIA A DOLO

Il 21enne ritrovato lunedì mattina in un fosso sulla strada per Ca’Lino è stato portato oggi a Dolo in quanto gli è finita dell’acqua nei polmoni, le sue condizioni fortunatamente non sarebbero preoccupanti. Non è ancora noto però come è finito nel fosso in quanto, riferisce un familiare, il ragazzo non ricorda nulla di quanto gli è accaduto né sa fornire indicazioni di dove abbia lasciato la moto e il casco e, sempre secondo il familiare, gli unici ematomi riscontrabili sono al volto e da nessun'altra parte del corpo. Tra le ipotesi rimane tutt’ora quella di un’aggressione e che il ragazzo preferisca non dire nulla per evitare ulteriori pestaggi ma anche che fosse in stato di alterazione e che nel fosso ci sia caduto da solo.

QUATTORDICIMILA EURO DI SANZIONI A DUE RISTORANTI DEL CENTRO STORICO DI CHIOGGIA

Un comunicato dei carabinieri di Sottomarina rendo noto che nei giorni scorsi i carabinieri del Nucleo Natanti della Compagnia di Chioggia durante i servizi di verifica delle norme igieniche sanitarie ha contestato a due ristoranti del centro storico di Chioggia gravi inadempienze sia per la conservazione di alimenti scaduti che di prodotti privi di etichettatura per la tracciabilità. Le verifiche sono state eseguite con il supporto di personale del dipartimento di prevenzione dell'Ulss 3 di Chioggia. Al titolare del primo esercizio, sono state contestate sanzioni per un totale di 11.500 €, mentre al titolare del secondo ristorante sanzioni per 2.500 €. In entrambi i casi, i prodotti alimentari in argomento (del valore totale di 1500 €) sono stati sottoposti a sequestro e dovranno essere distrutti. Nel comunicato, come di consueto, non c’è il minimo indizio che possa far risalire a quali sono i locali a cui sono state contestate le inadempienze.
Chi lavora commette errori, non è sempre facile per un ristoratore nella fretta del lavoro seguire alla lettera le prescrizioni. Per esempio porzioni di condimento, se avanzano dopo la ristorazione del pranzo, devono per legge essere comunque etichettate anche se verranno usate per i pasti della sera. Però, un conto sono piccoli “incidenti” di percorso, dovuti anche alla dinamica del lavoro tutta altra cosa sono 11.500 euro di sanzioni per cibi scaduti e privi di tracciabilità. È noto praticamente a tutti l’impegno che i ristoratori del centro storico ci hanno messo per alzare la qualità della cucina e del servizio, praticamente tutti abbiamo assistito con solidarietà al vero e proprio assalto ai ristoranti del centro storico di turisti dopo “l’inverno” dei lock down. Dopo la pandemia e nel rispetto dei tanti ristoratori che hanno passato momenti terribili chi compie “sbagli” di questo tipo non dovrebbe essere solamente sanzionato ma si dovrebbe anche rilevarne l’identità. Sia chiaro che non è una critica verso le forze dell’ordine purtroppo però così il buon nome di chi opera con il massimo scrupolo è danneggiato da chi invece ha una gestione più superficiale.

martedì 2 novembre 2021

LA VITA APPESA AD UNA MACCHINETTA, SFRATTATO DI CASA, VIVE IN STRADA DA UNA SETTIMANA

Fabio, nostro concittadino, sta passando una situazione molto delicata, da una settimana sta vivendo all'addiaccio.

Mentre era all’ospedale, dove è rimasto ricoverato per tre settimane a seguito di problemi legati alle vie urinarie, i proprietari dell’abitazione in cui era in affitto hanno cambiato le serrature di casa, impedendogli di rientrare.

Gode di una piccola pensione di invalidità e non ha altri redditi, ora che si ritrova senza casa nessuno sembra essere disposto a concedergliela. Potrebbe andare a vivere dalla madre, ma non c’è posto, ci vive già il fratello.

Ha un’invalidità al 100% in quanto il suo cuore può continuare a battere solo se alimentato da una macchina le cui batterie vanno ricaricate con molta frequenza, se non lo fossero non potrebbe sopravvivere per più di un quarto d’ora. Ed è costretto, Fabio, a girare col computer per poterle ricaricare e permettere all’inseparabile marchingegno salvavita di continuare a funzionare.

Fabio si è recato quindi agli uffici dei servizi sociali, che gli hanno proposto un contributo non appena avesse trovato un’abitazione, ma non è semplice per una persona che ha il reddito di Fabio e che si trova nelle sue condizioni precarie di salute  poter trovare qualcuno di così buon cuore da dargli la possibilità di prendere un’abitazione in affitto.

Risulta essere sposato, ma la moglie sembra averlo lasciato senza motivo mentre si trovava all’ospedale e, seppure sia stata lei a lasciarlo, non vuole concedergli il divorzio. 54enne, in passato Fabio ha avuto un locale in gestione. 

Ha chiesto un colloquio con il sindaco, per poter esporre i propri problemi ma non è ancora riuscito ad ottenerlo.

aggiornamento: il sindaco si è interessato, gli uffici sociali conoscono il caso ed è seguito, si tratta di una situazione complessa, ci scusiamo per l'imprecisione. 

Ora vorrebbe una stanza con un letto e un bagno, Nulla di più.

 




lunedì 1 novembre 2021

MISTERIOSA CADUTA DI UN 21ENNE IN UN FOSSO: INCIDENTE O PESTAGGIO?

Un incidente dalla dinamica un po' strana è avvenuto questa mattina sulla strada che porta alla frazione di Ca'Lino. Qualcuno alle otto circa del mattino, ha avvisato il 118 segnalando una persona per un apparente incidente in un fosso. In seguito all'intervento dell'ambulanza e l'auto medica un giovane di 21 anni è stato portato al pronto soccorso, fortunatamente nella caduta non avrebbe riportato traumi importanti. C'è stato anche l'intervento della polizia di stato, secondo alcune indiscrezioni il giovane sarebbe finito nel fosso in seguito ad un pestaggio o addirittura sarebbe stato buttato da un'auto in corsa. Al momento non c'è alcuna conferma sull'effettiva dinamica dell'incidente, ulteriori eventuali aggiornamenti in seguito.