sabato 29 febbraio 2020

DONNA UBRIACA DÀ IN ESCANDESCENZE IN UN BAR A CHIOGGIA E SI SCAGLIA CONTRO DUE POLIZIOTTI: CONDOTTA AL COMMISSARIATO DOPO LA BRAVATA

Ieri sera i poliziotti del reparto Prevenzione del Crimine di Padova, nel loro servizio a disposizione del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Chioggia, sono intervenuti in un noto locale del centro storico dove una donna fra i 30 e i 40 anni -in palese stato di alterazione da alcool- aveva dato in escandescenze fino a non reggersi in piedi.
Anche da terra (con alcune bottiglie di vino cadute sul pavimento e la dispersione del loro contenuto) la donna continuava a scalciare, invitata dal gestore del bar a uscire, fino a che lo stesso non l'ha trascinata fuori. In quel frangente è arrivata appunto la polizia, che ha cercato di venire a capo della situazione prestando aiuto alla "signora".
Ma quest'ultima si è scagliata contro due agenti e per questo è stata condotta al Commissariato, prima di essere portata all'ospedale dall'ambulanza in seguito alla crisi. La bravata di ieri sera è stata ripresa dal telefono di un altro avventore, le immagini sono diventate "virali" facendo il giro della città durante la mattinata odierna.

venerdì 28 febbraio 2020

RETATA ANTIDROGA "TSUNAMI" DEL 6 FEBBRAIO, TRE DEI COINVOLTI ESCONO DAL CARCERE E VANNO AGLI ARRESTI DOMICILIARI. NEGATA L'ISTANZA AD ALTRI 5

Misura cautelare attenuata per tre degli arrestati nell'ambito dell'operazione antidroga Tsunami, lo scorso 6 febbraio. Il Tribunale del Riesame in data odierna ha deciso che -in via preventiva rispetto alla celebrazione del processo- Lino Frezzato, Damiano Frezzato e Andrea Boscolo Cegion -finora detenuti in carcere- passano invece agli arresti domiciliari, da scontare rispettivamente nelle residenze di Sant'Anna, Rosolina e Scardovari. I tre non potranno avere contatti se non coi familiari e coi propri avvocati.
Il Riesame ha respinto invece analoga richiesta da parte di Marco Nordio, Luca Bellemo, Stefano Tommasi, Cristian Moscheni, che restano quindi detenuti nelle case circondariali. Istanza di libertà negata anche a Floriano Stifani, il militare dell'esercito che nell'ambito dell'inchiesta era finito agli arresti domiciliari nella sua casa di Treviso.

LA POLIZIA ACCIUFFA NEL TREVIGIANO LA BANDA DELL'AUDI GRIGIA: SONO GLI STESSI LADRI CHE HANNO COLPITO A SOTTOMARINA?

La Squadra Mobile di Treviso è riuscita ad acciuffare, nella località di Arcade, una gang di malviventi di origine rumena, dedita ai furti nelle abitazioni. Ci sono buone possibilità, data l'automobile utilizzata per i colpi -un'Audi grigia- che i tre criminali siano parte della banda che, dall'inizio dell'anno fino ai primi giorni di febbraio, aveva saccheggiato anche un discreto numero di appartamenti e ville nel territorio comunale di Chioggia, da Borgo San Giovanni a Valli, fino a Sottomarina.
Nell'occasione, all'alba di sabato, gli agenti hanno denunciato l'intestatario dell'abitazione dove i tre alloggiavano, appunto un rumeno, e facendovi irruzione hanno sequestrato attrezzi da scasso e la refurtiva degli ultimi blitz, soprattutto elettrodomestici. L'auto presentava un numero di targa italiano clonato, ragion per cui è da ritenere si possa trattare del gruppo di ladri che il 4 febbraio scorso impegnarono la polizia di Chioggia in un inseguimento fino a Valli. Si teme che il bottino dei reati messi a segno nelle scorse settimane abbia già preso la via dell'est.

giovedì 27 febbraio 2020

FURTO DI CA' MOROSINI A ROSOLINA, LA "VERITÀ" DI SANDRO NORDIO ALLE TELECAMERE DI CHIOGGIA AZZURRA: «NON SONO UN LADRO, SULLA MIA DIGNITÀ»

Nella notte fra sabato e domenica scorsi, a Ca' Morosini di Rosolina, due chioggiotti erano stati arrestati in flagrante dai carabinieri mentre si erano appena impossessati di bigiotteria e di un telefono all'interno di un'abitazione privata. I due, Nicola Marangon di 28 anni e Sandro Nordio di quasi 30, sono stati tradotti nella cella di sicurezza dei carabinieri di Adria, quindi avanti il Tribunale di Rovigo per la convalida dell'arresto: il giudice ha comminato loro anche l'obbligo di dimora a Chioggia, in attesa dell'udienza del prossimo lunedì che deciderà quanto all'accusa di concorso in furto.

Dopo la pubblicazione della notizia, Sandro Nordio ha contattato Chioggia Azzurra per spiegare volontariamente la sua "verità", alternativa alla comunicazione ufficiale da parte dell'Arma: il trentenne si dice atterrito e psicologicamente distrutto. «Voglio che tutti sappiano che non ho fatto niente, e che questa cosa deve finire - dichiara alle telecamere dalla sua abitazione di Sottomarina - perché non posso nemmeno andare a lavorare. E un lavoro ce l'ho, non ho bisogno di andare a rubare né mi permetterei mai di farlo».


Nicola Marangon

Nordio parla «per la sua dignità»: oltre a un impiego, ha una casa, persone care e amicizie. Proprio una di queste lo avrebbe fatto deviare, quella notte, dalle proprie intenzioni: «Non sono un ladro - racconta Sandro Nordio al microfono di Chioggia Azzurra - ma avevamo bevuto molto, avrei dovuto fermarmi prima. Succede che usciti dal bar abbiamo camminato per le vie di quel quartiere, e a un certo punto Nicola ha aperto il cancello e la porta di una casa senza scassinare».
Il trentenne riteneva che quella fosse una casa di amici del compagno, o comunque conosciuta: «Non ci ho messo malizia, gli sono andato dietro e mi sono ritrovato in un ambiente buio e vuoto. Allora lui ha cominciato ad accendere le luci, ma io non ho toccato niente, in mano non avevo niente, i carabinieri non hanno trovato niente. Sono andato invece nel panico e ho cercato di scappare, quello sì». Una versione di difficile credulità, soprattutto che ci sia stato solo l'alcool quale movente, ma a dirimere la questione penserà come sempre l'autorità giudiziaria.

mercoledì 26 febbraio 2020

PADRE E FRATELLI SFRATTANO DI CASA UNA MADRE SINGLE ASSIEME ALLA NIPOTE: LA MAESTRA DI SOTTOMARINA, «VECCHIA MENTALITÀ DA ESTIRPARE»

Sfrattata dal padre e dai fratelli perché, a suo dire, non approvano il suo essere una madre single. È la situazione in cui si trova a vivere Marianna Tiozzo Caenazzo, docente alla scuola primaria Mario Merlin, che ieri ha atteso la visita dell'ufficiale giudiziario per sgombrare la casa in cui ha vissuto negli ultimi vent'anni, in via San Marco a Sottomarina: la donna ha una figlia pure ventenne, senza essere sposata o convivente, e proprio questa condizione pare essere stata fonte dei diverbi e delle decisioni del resto della famiglia nei suoi confronti. «Ho un impiego di ruolo a tempo indeterminato - dice Marianna Tiozzo alle telecamere di Chioggia Azzurra - ciononostante la mia situazione economica è precaria anche per le vertenze legali che ho dovuto affrontare in merito all'abitazione». Il padre Walter infatti ha donato l'alloggio al figlio Francesco, fratello di Marianna, revocando così il comodato d'uso in capo alla signora, pattuito all'epoca: «Li ho aiutati per 17 anni, in casa e fuori, da quando mia madre non c'è più», si sfoga Marianna Tiozzo.

«Anzi, a Francesco ho fatto pure da madre, essendo rimasto orfano in tenera età. Eppure di quella casa non ha bisogno, dal momento che egli vive con mio padre». Da cinque anni la maestra Tiozzo combatte a livello legale, dopo l'intimazione da parte di Francesco a lasciare libero l'appartamento, ma è tutto inutile in quanto la donazione paterna in vita non lede in modo fraudolento la futura legittima. Marianna Tiozzo sostiene di vantare un accordo secondo il quale poteva rimanere nella casa finché ne avesse bisogno: «E tutt'ora ne ho - prosegue l'insegnante - dato che anche all'altro mio fratello Giovanni è stato regalato un altro appartamento per sé. Aiuti non ne ho mai avuti da loro, anzi». Tiozzo punta il dito contro una mentalità arretrata che non avrebbe ragion d'essere nel 2020: «Già altri parenti avevano cercato di risolvere la questione - conclude la madre single messa per strada - e lo stesso mio padre aveva detto alla polizia che ci avrebbe sistemato tutti, solo che l'unica a non avere niente sono io. Una donna non deve subire per le sue scelte, dev'essere libera anche nelle relazioni. Io ho invece sempre vissuto, fin da ragazzina, con un padre padrone».

DA CINQUE MESI SENZ'ACQUA IN UN ALLOGGIO DI ATER A CA' BIANCA, INQUILINA ESASPERATA DALL'ASSENZA DI RISPOSTE DELL'ENTE

Continua ad essere senz'acqua corrente dallo scorso ottobre l'inquilina delle case ATER in via Rebosola a Ca' Bianca che anche ieri mattina ha sollecitato telefonicamente l'Azienda Territoriale per l'Edilizia Residenziale a intervenire nell'alloggio che le è stato assegnato. La signora è costretta a rifornirsi con le taniche e a compiere anche numerosi chilometri per le esigenze minime quotidiane.
In questi cinque mesi la donna, ormai disperata, ha sollecitato personalmente più volte gli uffici, anche recandosi di persona a Mestre, nonché l'amministratore del condominio: la risposta è che la segnalazione è stata acquisita e che, quando avranno il tempo, i tecnici opereranno un sopralluogo. Il disservizio coinvolge, a quanto si conosce, un solo appartamento ed è ogni giorno sempre più insostenibile.

lunedì 24 febbraio 2020

UFFICIO POSTALE DI CAVANELLA ANCORA CHIUSO, I LAVORI NON SONO MAI INIZIATI. IL COMITATO CIVICO: «TRASFERITELO DENTRO CORTE SALASCO»

Il comitato civico di Cavanella d'Adige è preoccupato per il perdurare della chiusura del locale ufficio postale. «Da oltre due mesi - si legge in una nota firmata dal presidente Guido Mantovan - non si hanno notizie in merito alla sua riapertura, un disservizio alla collettività». Il comitato rievoca le fasi del processo: prima di Natale venne affisso il cartello che la chiusura sarebbe iniziata il 23 dicembre per terminare il 18 gennaio: «Da quel momento non si hanno più avuto notizie ufficiali da parte della direzione di Poste Italiane, e ad oggi l’ufficio è ancora chiuso. Di lavori e di notizie nemmeno l’ombra».

Il comitato chiede l’intervento dell’amministrazione comunale e di tutta la politica locale per fare pressione e far riaprire lo sportello: «Ci stiamo già muovendo da diverso tempo - dice Mantovan - allo scopo di reperire il maggior numero di informazioni possibili, e partiremo con una raccolta firme per poi inviarle alla direzione delle Poste».
Di certo, confermano i residenti, l’ufficio postale di Cavanella è molto piccolo, e andrebbe sicuramente ristrutturato: «L'ipotesi che facciamo - continua la nota - è di instaurare un tavolo tecnico con il Comune di Chioggia e la direzione di Poste, per trovare un accordo e spostare l’ufficio postale all’interno del complesso di Corte Salasco. Più volte i direttori che si sono succeduti a Cavanella avevano inoltrato analoga richiesta, ma senza mai avere risposte concrete in merito».

L’ufficio postale in piazza Baldin e Mantovan è non solo un punto di riferimento per la frazione, ma anche per gli utenti che provengono dai comuni limitrofi di Rosolina e Cavarzere; questi due mesi hanno creato notevoli disagi alla popolazione di Cavanella, considerato che l’ufficio più vicino è a Sant’Anna -lungo la pericolosa strada Romea- quindi difficile da raggiungere per le persone con disabilità e gli anziani beneficiari di assegno di pensione, stante anche la scarsità dei mezzi pubblici. Il comitato civico e l'utenza chiedono quindi di ricevere risposte ufficiali in merito alla pressante questione.

I CARABINIERI DI ROSOLINA ARRESTANO DUE CHIOGGIOTTI PER FURTO AGGRAVATO, ERANO APPENA USCITI DA UN'ABITAZIONE SVALIGIATA


Sandro Nordio

Due chioggiotti sono stati arrestati dai carabinieri di Rosolina per concorso in furto aggravato. I due, Sandro Nordio di 30 anni e Nicola Marangon di 28, erano già noti alle forze dell'ordine. I carabinieri li hanno colti in flagrante alle 2 della notte fra sabato e domenica, nell'atto di scavalcare la recinzione che dà accesso a un alloggio privato, dal quale erano appena usciti dopo averlo svaligiato di bigiotteria e di un telefono.

Nicola Marangon

I ladri sono stati reclusi nelle camere di sicurezza della stazione dei carabinieri di Adria, fino alla celebrazione del processo con rito direttissimo nella giornata odierna: il Tribunale di Rovigo ha disposto l'obbligo di firma e dimora a Chioggia.

sabato 22 febbraio 2020

BOMBA CARTA ESPLOSA NEGLI ORTI DI VIA BARBARIGO ALLE 23 DI IERI SERA, APPRENSIONE TRA I RESIDENTI PER IL FORTE BOATO E LE VIBRAZIONI AI VETRI

Ieri sera, quando mancavano cinque minuti allo scoccare delle 23, un fortissimo boato è stato percepito a Sottomarina nella zona di via Barbarigo, proveniente dagli orti. Quindi, con minore intensità, avvertito anche nelle aree circostanti di successiva edificazione. Lo scoppio, presumibilmente una bomba carta, ha provocato vibrazioni notevoli alle finestre in vetro, e causato una giustificata sensazione di paura nella popolazione.
I sospetti vanno ad appuntarsi sulle bande di ragazzini che da tempo bighellonano appena fa buio, tra i bivacchi alcoolici nelle panchine, la distruzione di cassonetti e capanni agricoli, i danni alle automobili in sosta e appunto l'utilizzo di materiale infiammabile e pericoloso.

venerdì 21 febbraio 2020

TRUFFA OK AUTO, PROCESSO IL 17 APRILE. ANTONIO FERRARI ACCUSATO DI ASSOCIAZIONE A DELINQUERE, VICENTINI DI RICICLAGGIO

Sono 12 i rinviati a giudizio nell'ambito dell'inchiesta relativa alla truffa di OK Auto, la concessionaria automobilistica che aveva sede a Ridotto Madonna e che nel settembre 2018 era materialmente sparita nel nulla con 900mila euro, ovvero gli acconti versati dai circa 45 acquirenti di vetture, che mai erano riusciti a mettere le mani sulle auto visionate online (oppure provate in loco). Il giudice per le udienze preliminari Gilberto Stigliano Messuti ha fissato la prima fase del processo il prossimo 17 aprile: oltre alla truffa, l'accusa è di associazione a delinquere.

Antonio Ferrari

Alla sbarra andranno Antonio Ferrari, 46enne cavarzerano legato a Chioggia da rapporti commerciali e personali, che secondo l'ipotesi della Procura della Repubblica sarebbe il capo dell'organizzazione criminosa: a lui è imputata anche la costituzione della sedicente agenzia Agita, che sempre a Chioggia predisponeva i documenti per immatricolare veicoli inesistenti. Il braccio destro di Ferrari è il siciliano Antonino Infantino, 35 anni; a giudizio anche un altro siciliano, Salvo Brancato di 41, e il 25enne calabrese Francesco d'Agostino, tutti prestanome che figuravano nelle cariche societarie poco prima della sparizione.

Alessandro Vicentini

Gli altri imputati sono Alessandro Vicentini, 45enne di Chioggia con residenza a Londra, poi Enrico Zago di Padova, gli jesolani Michael Civolani, Roberto de Masi e Alberto Vallese, quindi Stefano Vianello di Martellago ed Emanuele Gobbo di Bassano del Grappa: tutti costoro sono accusati di riciclaggio, per aver ricevuto nel proprio conto corrente una parte delle somme ricavate nella truffa. L'ultimo rinvio a giudizio è per Giuseppe Tamburini, vicentino di 51 anni, contitolare effettivo dell'autosalone assieme a Ilda Pignataro (57 anni di Jesolo), la quale sarà giudicata con rito abbreviato il 30 marzo, assieme a Salvatore Angelica (69 anni di Stra) e Marco Bortoluzzi (43 anni di Montebelluna).

LA CAPITANERIA DI PORTO DI CHIOGGIA CHIUDE PER UNA SETTIMANA UN RISTORANTE NEL POLESINE A CAUSA DELLE CATTIVE CONDIZIONI IGIENICHE

Ieri gli uomini della Capitaneria di Porto di Chioggia, controllando esercizi commerciali della grande distribuzione e ristoranti nel Polesine, hanno operato verifiche nello stabilimento di un grossista e in due esercizi di somministrazione. L'operazione, compiuta assieme al personale dell'ufficio d'Igiene dell'ULSS 5 Polesana, ha contestato violazioni amministrative che riguardano la tracciabilità del pesce e le cattive condizioni igienico-sanitarie dei locali: in tutto le contravvenzioni ammontano a 4500 euro, mentre è stata sequestrata merce per 40 kg di prodotto ittico. Uno dei due ristoranti è stato anche chiuso per una settimana, o almeno fino al ripristino dei requisiti minimi previsti dalla legge.
Il comandante della Capitaneria di Chioggia, Capitano di Fregata Michele Messina, ha dichiarato: «I controlli che la Capitaneria svolge sono il frutto di un costante lavoro di monitoraggio espletato lungo tutta la filiera della pesca, dallo sbarco alla distribuzione, commercializzazione e somministrazione. Avvengono per mantenere elevati gli standard qualitativi del pescato e garantire la salute dei consumatori finali, ma anche per tutelare i commercianti onesti e scrupolosi che rispettano le norme vigenti, contribuendo ad una corretta e leale concorrenza di mercato, altrimenti penalizzata da qualcuno che, lucrando, mette a repentaglio la salute dei cittadini. Auspico nel futuro il prosieguo costante della fattiva collaborazione intrapresa con il servizio Igiene Alimenti e Nutrizione dell’ULSS 5 di Rovigo, per i controlli sulla filiera della pesca».

giovedì 20 febbraio 2020

DÀ IN ESCANDESCENZE STANOTTE AL PRONTO SOCCORSO PERCHÉ NON VIENE CURATO SUBITO: ARRIVANO I CARABINIERI E IL TRENTENNE SI CALMA

La scorsa notte un 30enne residente in via Pigafetta a Sottomarina ha dato in escandescenze al Pronto Soccorso, dove si era recato accusando sintomi di febbre e mal di gola. Nonostante il codice verde, il trentenne pretendeva di essere visitato subito, nonostante il presidio fosse gremito di anziani con problemi respiratori e malattie di stagione. All'intimazione di attendere il proprio turno, l'uomo si è alterato e ha cominciato a sbraitare e sragionare, mettendo a rischio l'incolumità dei presenti: al che la guardia giurata che di notte presta servizio nella zona ha contattato i carabinieri, i quali hanno inviato una pattuglia per ristabilire l'ordine.
Ridotto a più miti consigli, il 30enne è stato ricondotto nella propria abitazione. È fondamentale non intasare il Pronto Soccorso, i cui medici e infermieri stanno lavorando a ciclo continuo notte e giorno per garantire le prestazioni a una massa di cittadini, e rivolgersi invece al proprio medico di base (o alla guardia medica in orari notturni e festivi) per disagi di lieve entità.

LA POLIZIA LOCALE E LA POLIZIA DI STATO CHIUDONO LA GELATERIA CARPE DIEM CON I SIGILLI. RIAPRIRÀ AL SUO RIENTRO DALL'EVASIONE DEI TRIBUTI COMUNALI

È dovuta intervenire la forza pubblica, questa mattina alle 8, per ottemperare all'ordinanza comunale del 12 febbraio, la quale imponeva la sospensione dell'attività alla gelateria Carpe Diem, sotto il palazzo Granaio. Agenti della polizia locale e della polizia di Stato hanno identificato le persone che si trovavano all'interno dell'esercizio, il quale continuava a rimanere aperto a dispetto dell'intimazione dello scorso giovedì, e una volta sgomberati i locali vi hanno apposto i sigilli.
I gestori del locale non erano rientrati dall'evasione contributiva della TARI e della COSAP, che negli ultimi anni li hanno visti morosi: il Comune non ha avuto altra scelta che sospendere l'attività in attesa di ricevere i pagamenti degli arretrati insoluti. A loro discolpa, i gestori del Carpe Diem -la società Infinity- asseriscono di aver subìto danni ingenti dall'acqua alta di novembre, causa di una minor mole di lavoro oltre che di fondi stornati per riparare appunto ciò che è andato perduto.
Dal lato dell'ente pubblico, domani pomeriggio sarà discusso nella seduta della III e della VI commissione consiliare il regolamento antievasione dei tributi locali approvato qualche giorno fa dalla giunta: dopo le commissioni, la parola passerà all'assemblea plenaria del consiglio comunale per l'entrata in vigore definitiva di uno strumento atto a tutelare i contribuenti onesti.

martedì 18 febbraio 2020

ENNESIMA CHIAZZA DI CARBURANTE NAUTICO NEL CANALE SAN DOMENICO ESTERNO: CHI LA RIMUOVE? CHI SMASCHERA I RESPONSABILI E LI FA PAGARE?

Ancora una notevole chiazza di carburante nautico è affiorata questa mattina lungo il canale San Domenico esterno, non distante dal mercato ittico all'ingrosso. La quantità di gasolio è stata sicuramente rilasciata da qualche peschereccio in sosta: un'abitudine purtroppo comune in città, e che spesso ha riguardato anche gli altri canali dove sono ormeggiate le imbarcazioni da pesca.
In casi come questo, oltre a capire a chi spetta la rimozione dell'inquinamento, è necessario arrivare all'individuazione dei responsabili, allo scopo di comminare le opportune e drastiche sanzioni economiche.

lunedì 17 febbraio 2020

SOTTOPASSAGGIO DELL'OSPEDALE: CAMBIANO I SINDACI, PASSANO GLI ANNI MA ALLAGAMENTI E DEGRADO NON CAMBIANO MAI

È trascorso solo un anno dal secondo intervento dell'impresa Uretek di Boscochiesanuova al sottopassaggio di Ridotto Madonna, che congiunge la zona tra la Navicella e la Fossetta con l'ospedale. Le opere avrebbero dovuto impermeabilizzare il percorso rispetto all'innalzamento della falda, utilizzando una resina speciale: ma sono bastati pochi centimetri d'acqua per ottenere ancora infiltrazioni che hanno allagato il terreno, rendendo il sottopassaggio non praticabile da coloro che hanno bisogno di bypassare il traffico per arrivare al nosocomio o per uscirvi.
Inoltre, le pareti interne che erano state ritinteggiate dai lavoratori socialmente utili nell'aprile 2019, a coprire le scritte ingiuriose lasciare dai vandali, sono di nuovo "affrescate" non da novelli Keith Haring o Banksy, quanto dalla peggio gioventù cittadina, intenta ad apporre la propria firma ad ogni "canton". Si renderà quindi necessario l'ennesimo intervento, con conseguente esborso di denaro pubblico.
Critica anche la situazione al ponte ferroviario di Brondolo, impropriamente definito sottopassaggio, che alcuni utilizzavano per accedere al parco commerciale Clodì in luogo della ben più pericolosa Romea: anche in questo caso la pioggia e l'innalzamento della falda hanno provocato l'allagamento che mette fuori causa la percorribilità del sentiero. In questo caso non si ha notizia di interventi a breve termine, nonostante la situazione sia ben nota e sentita dalla popolazione della zona e non solo.

sabato 15 febbraio 2020

SCASSINATORI IN AZIONE ANCHE CONTRO IL TEATRO DON BOSCO, MA NON C'È NIENTE DA RUBARE

Oltre alla chiesa di San Domenico, dove sono state asportate le offerte, anche il teatro Don Bosco è stato visitato nei giorni scorsi dagli scassinatori che hanno cercato di penetrare all'interno per rubare. Il tentativo di forzare la serratura è stato ripetuto più volte, ma per fortuna - come assicura Don Marco Favero - le porte sono buone e soldi in cassa non ce ne sono, quindi ogni cattiva intenzione diventa anche inutile. I sacerdoti dell'oratorio salesiano ritengono si tratti sempre degli stessi balordi, in cerca di pochi denari per acquistare droga. In ogni caso i Salesiani consegnano le immagini delle telecamere alla Polizia di Stato.

ALLA BUON'ORA: SARANNO DI NUOVO MESSI IN ORDINE I TERRENI ADIACENTI ALLA SCUOLA DE' CONTI, DOPO ANNI DI ABBANDONO, INCURIA, TOPI E INSETTI

Finalmente sarà fatta pulizia nei pressi della scuola media De' Conti a Sottomarina. Un'ordinanza firmata ieri dalla dirigente comunale Daniela Ballarin intima infatti ai proprietari dei terreni adiacenti ad est di estirpare erbacce, sterpaglie e rovi, ripristinando dopo tanti anni una situazione di normalità. Negli anni Ottanta infatti la zona, che confina anche con la Villa Verde dell'ospedale, era utilizzata anche dagli stessi studenti della De' Conti per manifestazioni sportive quali la corsa campestre nei Giochi della Gioventù.
Il Comune ha agito dopo plurime segnalazioni pervenute al settore Ecologia e Ambiente, e dopo un sopralluogo degli operatori al verde pubblico, che hanno evidenziato ciò che per numerosi passanti era ovvio da tempo immemore, ovvero il sostanziale abbandono dei terreni a se stessi, nella totale incuria che li ha resi ricettacolo di topi e insetti. Ora i proprietari -undici privati di Sottomarina e due società di Padova e Treviso- dovranno senza indugio iniziare le opere di bonifica, trasporto e smaltimento dei rifiuti, comunicandolo al settore Ambiente del Comune. Qualora non dovessero procedere, ci penserà l'ente pubblico d'imperio, addebitando le spese ai negligenti.

RUBATE LE OFFERTE ALLA CHIESA DI SAN DOMENICO, COLPITA A PIÙ RIPRESE DA UNA SOLA MANO

Nuovi furti alle offerte nelle chiese di Chioggia si sono succeduti la settimana scorsa. Presa di mira particolarmente è la chiesa di San Domenico, che è stata colpita a più riprese, attraverso lo scassinamento dei banconi all'ingresso e di un portacandele. La quantità di denaro rubato è modesta, ma il gesto risulta particolarmente odioso in quanto compiuto in un edificio sacro, e vanificando gli sforzi economici spesso profusi da persone anziane. Già in passato un noto sbandato, Davide Penzo, si era ripetutamente reso protagonista di episodi del genere in altre parrocchie del centro storico.

venerdì 14 febbraio 2020

AI GIARDINI DI VIALE UMBRIA UN 25ENNE DÀ IN ESCANDESCENZE: LA POLIZIA LO CONTIENE A FATICA, DENUNCIANDOLO PER RESISTENZA E LESIONI

Scompiglio attorno alle 17.30 di oggi ai giardini di viale Umbria, dove un 25enne russo -forse alterato- con il suo atteggiamento esagitato stava creando problemi ai bambini che stavano giocando.
Una pattuglia della Polizia di Stato giunta in loco è addivenuta a una colluttazione con l'uomo che stava dando in escandescenze, il quale è stato placato a fatica (ha anche cercato di sfilare la pistola dalla fondina a un agente) e condotto al commissariato, calmandosi solo dopo alcune ore.
Nell’occasione, due poliziotti sono rimasti infortunati e per alcuni giorni non potranno essere operativi nel servizio di volante. Il giovane è stato denunciato per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. In zona si erano portati anche i carabinieri, la polizia locale e un'ambulanza.

VICENTINO DI 45 ANNI DENUNCIATO PER POSSESSO DI COCAINA E DOCUMENTI ALTRUI, DECISIVO L'OCCHIO DI UN POLIZIOTTO IERI A CHIOGGIA

Un agente di polizia, libero dal servizio, ieri ha notato due persone sospette tra la fondamenta San Domenico e calle Forno Filippini. Si trattava di un uomo di 45 anni e di una donna di 30, entrambi vicentini: intervenuta una volante della Pubblica Sicurezza di Chioggia, ha condotto i due al Commissariato dove sono stati perquisiti.
Il 45enne aveva con sé 5 grammi di cocaina e un kg di mannite (sostanza da taglio dello stupefacente), oltre a 3 carte d'identità e 2 patenti di persone che ne avevano denunciato lo smarrimento, e a un blocchetto di assegni appartenuto a un'anziana defunta, relativo a un conto corrente chiuso anni fa. Al riscontro del casellario, l'uomo risultava gravato di precedenti per truffa, ed è stato denunciato per possesso di stupefacenti e appropriazione di cose smarrite.

AMIANTO DECOMPOSTO NELLA DISCARICA SCOPERTA A CA' GRASSI DALLA GUARDIA DI FINANZA, DUE PERSONE DENUNCIATE

Una discarica spontanea è stata scoperta dagli elicotteri della Guardia di Finanza in località Ca' Grassi, nei pressi dell'argine del Bacchiglione, entro i confini del territorio comunale di Chioggia. Nella circostanza due persone sono state denunciate a piede libero. L'area misura circa 6mila metri quadrati e consta di un terreno e tre immobili in disuso, dove sono stati depositati scarti in amianto, in stato di avanzata decomposizione.
Tra gli oggetti conferiti, anche pneumatici interrati in una vasca di letame e sacchi di plastica con all'interno resti di pesticidi e carburanti. La zona verrà presa in esame dall'Arpav, che analizzerà i singoli rifiuti per definire lo specifico smaltimento e valutare il danno ambientale.

giovedì 13 febbraio 2020

LA GELATERIA CARPE DIEM NON RIENTRA DALL'EVASIONE DEI TRIBUTI COMUNALI: ANCORA SOSPESO IL PLATEATICO E LA CONCESSIONE

Di nuovo sospeso il plateatico alla gelateria Carpe Diem, in corso del Popolo a Chioggia, sotto il Granaio. Già nello scorso agosto due ordinanze comunali avevano interrotto l'attività del locale: ora quei provvedimenti tornano efficaci, dal momento che il piano di rientro dall'evasione fiscale -concordato allora con l'impresa- non ha dato i risultati sperati: «Dobbiamo tutelare i soggetti in regola», afferma il dirigente dello stesso settore Gianni Favaretto.
In estate, a seguito di controlli relativi al mancato pagamento dei tributi comunali, era emerso che la società non risultava aver corrisposto la TARI da cinque anni e la COSAP da tre, con un debito nei confronti del comune di oltre 20mila euro. Allora la gelateria si era premurata di sottoscrivere con Veritas e SST i piani di rientro per gli insoluti, che prevedevano il pagamento di rate con scadenza mensile. Quindi il Comune aveva sospeso l'efficacia delle due ordinanze 263/19 e 264/19, stabilendo tuttavia che l'azienda avrebbe dovuto inviare al Comune un'informazione entro il giorno 1° di ogni mese, a prova dell’avvenuto e puntuale pagamento delle rate previste.
In caso contrario, anche per una sola rata, sarebbe stato disposto un nuovo periodo di chiusura dell'attività e la revoca dei plateatici. Ora il Carpe Diem avrà tempo 7 giorni per la rimessa in pristino dell'area ad uso plateatico, e per la consegna all'ufficio competente dell'originale della relativa concessione. «L'articolo 57, comma 6, del regolamento di Polizia Urbana - spiega l'assessora Cavazzana - è stato applicato con la massima attenzione in un caso di morosità.
Non si intende infatti colpire in maniera indiscriminata le attività economiche cittadine, ma è necessario intervenire contro l'evasione dell'erario comunale, erario che serve a gestire i bisogni quotidiani di tutti i cittadini, dalla riparazione delle strade ai servizi scolastici, dall’illuminazione pubblica alla sicurezza. Tollerare episodi come quello segnalato vuol dire dover aumentare ingiustamente la pressione fiscale sopra i cittadini e le aziende oneste, danneggiando molti per colpa di pochi e inquinando la corretta concorrenza tra imprese. L’azione di controllo dell'amministrazione continuerà con sistematicità, a tutela degli interessi collettivi».

AUTO SCASSINATA E DERUBATA DI CIÒ CHE C'ERA ALL'INTERNO IERI DOPO PRANZO IN LUNGOMARE A SOTTOMARINA

Ieri pomeriggio attorno alle ore 14.30, in lungomare Adriatico a Sottomarina -nei pressi dei bagni Lungomare- un'auto che era parcheggiata in uno stallo blu è stata scassinata dai ladri, che hanno aperto la portiera forzando la serratura e hanno derubato i proprietari di ciò che c'era dentro, anche se niente era stato lasciato in vista. Molto probabilmente, sostiene la vittima del furto, l'assenza di altri segni dovrebbe far pensare a qualcuno appostato in loco e che è andato a colpo sicuro. La persona derubata ha denunciato il crimine, nella speranza che non vi siano ulteriori casi del genere alle viste.