domenica 30 aprile 2017

CORRIERE RUMENO PAGA 4MILA EURO DI MULTA, MA SOLO DOPO MINACCIA DI SEQUESTRO DEL FURGONE

Ieri pomeriggio attorno alle 14 la polizia ha fermato un furgone Renault Traffic con targa rumena e relativo rimorchio all’altezza del ristorante Cavallino in località Conche di Codevigo. Sono stati sufficienti pochi indizi agli agenti per rendersi conto che oltre ai passeggeri, due uomini e due donne, il mezzo era stipato all’inverosimile di pacchi e pacchetti con tanto di nomi ed indirizzi di vari destinatari all’estero. Il conducente era privo di qualsiasi autorizzazione: per effettuare questo tipo di servizio è necessario avere una licenza internazionale, e quindi gli agenti hanno iniziato le procedure per il verbale, intenzionati a comminare una sanzione di oltre 4mila euro, da pagare immediatamente pena il sequestro del mezzo. L’autista inizialmente si era detto sprovvisto di contanti, ma -dopo una lunga “trattativa“- all’arrivo dei mezzi che avrebbero dovuto portare via il furgone e i colli per il sequestro sono magicamente comparsi i denari per pagare la contravvenzione. Durante la vicenda non sono mancati i momenti di tensione, tanto che sul posto sono arrivate altre due pattuglie di polizia e dei carabinieri di Chioggia. Non di rado queste attività vengono svolte in totale mancanza di regole, senza rispettare i tempi di riposo previsti, con carichi fino all'estrema capienza del mezzo e a volte anche con merci di provenienza illecita.

UN GIRO IN BICI LUNGO LA VECCHIA ROMEA, STRADA DISSESTATA E PIENA DI BUCHE


Un normale giro in bicicletta lungo la via Vecchia Romea rivela una condizione disastrosa e ormai insostenibile. La stretta arteria che collega le frazioni a sud del Comune di Chioggia versa come si può vedere nelle immagini: non si vedono le righe di segnalazione, ci sono pendenze e le buche non si contano, i rattoppi a volte fanno anche peggio, ci sono innumerevoli fessure sull'asfalto che è da rifare, si formano pozzanghere per perdite da tubi vetusti, gli sfalci sono assenti e i privati suppliscono di propria volontà. Così per chilometri, senza contare la natura stretta della carreggiata e il suo essere comunque attraversata anche dai furgoni. Lasciamo le immagini come testimonianza a chi è in dovere di fare almeno qualcosa.

venerdì 28 aprile 2017

I PIROMANI IMPAZZANO: TRE CASSONETTI E UNA CAMPANA DEL VETRO BRUCIATI NELLA NOTTE

I piromani non vanno mai in vacanza. Anche ieri sera i vigili del fuoco del comando di Chioggia sono dovuti intervenire in serie, sempre nella zona di Sottomarina colpita dai precedenti attacchi: prima un cassonetto in via Nicolò Zeno, poi un altro cassonetto e una campana per la raccolta del vetro in via Marco Polo, quindi in viale Ionio un terzo bidone. Tutto in sequenza temporanea successiva, a distanza di pochi minuti e di pochi metri l'uno dall'altro: mentre veniva spento un focolaio, i pompieri venivano allertati per l'incendio successivo. Probabile il getto di un liquido infiammabile dentro ogni recipiente. Ci spiace prendercela sempre con la gravidanza della madre dei cretini, quando è dei figli che dovremmo conoscere il nome e le generalità.

giovedì 27 aprile 2017

AUTOBUS DI LINEA 80, DAL FORNO AL CONGELATORE. I PENDOLARI SONO ESAUSTI

Le corriere di linea 80 fanno il bello e il cattivo tempo. Proprio nel senso che, una volta che i passeggeri sono saliti, come per la scatola di cioccolatini di Forrest Gump, non sanno mai quello che può loro capitare. Ci riferiamo alle temperature interne: ieri ad esempio, mentre la corsa notturna delle 5.50 da Chioggia in direzione Venezia era carente di aria calda ma fin troppo dotata di aria condizionata, tanto da gelare i poveri utenti, viceversa il bus numero 791 che dal capoluogo tornava in laguna sud alle 16.25 aveva solo l'aria calda funzionante. «In questo momento ho i piedi come se avessi lava caldissima, mi si sciolgono le scarpe», scrive una pendolare, che continua: «Non c'è nessuno che ascolta i nostri reclami e l'autista non sa cosa fare». Ambasciator non porta pena, perciò giriamo queste comunicazioni a chi le può ascoltare con un qualche potere d'intervento.

mercoledì 26 aprile 2017

MORTO L'ALBERO AVVELENATO DAVANTI A CAMPO CANNONI. I RESPONSABILI SONO ANCORA IMPUNITI

Il platano davanti campo Cannoni è morto. La chioma ormai secca non lascia adito a dubbi: l'intervento certamente doloso praticato da qualche anima cattiva più di un mese fa, con l'iniezione di solventi chimici attraverso una trapanazione, ha raggiunto il suo squallido fine. Nelle settimane scorse si erano mobilitati anche gli attivisti di Amico Giardiniere, mentre a tutt'oggi non siamo a conoscenza se l'esposto che il Comune aveva annunciato contro ignoti sia stato effettivamente presentato. L'albero aveva più di cinquant'anni e analogo trattamento è stato subito da un altro fusto adiacente, che ancora si spera di poter salvare. Ma assicurare i colpevoli alla giustizia avrebbe un'importanza altrettanto evidente.

martedì 25 aprile 2017

ROVESCIANO BIDONI A SOTTOMARINA, E DA UBRIACHI CONFESSANO: "SIAMO STATI NOI"

Lo sport serale di una parte della gioventù clodiense pare essere il calcio ai bidoni, fino a farli cadere e rovesciare. Ma un paio di questi personaggi sono stati finalmente bloccati stanotte dalla polizia in piazza Europa: erano circa le 2 del mattino, quando in viale Verona alcuni si sono accaniti contro le targhe delle automobili, quasi staccandone una, e poi appunto sui bidoni. I residenti esasperati hanno interpellato la polizia, che si è presentata a chiedere i documenti a un po’ di persone. Nei fumi dell’alcool, due giovanotti piuttosto esagitati hanno candidamente confessato le proprie responsabilità.

venerdì 21 aprile 2017

FURTO (O TENTATO FURTO?) AL PARCO COMMERCIALE CLODÌ, IL LADRO IN FUGA

Nel pomeriggio di oggi, attorno alle ore 17, c'è stato un tentativo di furto -forse andato a “buon” fine- al parco commerciale Clodì di Brondolo. Testimoni hanno visto fuggire un 30-35enne inseguito dal commesso del negozio OvS mentre una folla di clienti guardava. Sono giunti i carabinieri ma l'uomo -vestito di nero con cappello, jeans e una borsa bianca e nera- probabilmente è riuscito a dileguarsi. Pare non sia stato l'unico tentativo di furto nella giornata di ieri al Clodì.

Eventuali ulteriori aggiornamenti in seguito.

UBRIACO DÀ DI MATTO CON UN COLTELLO AL PRONTO SOCCORSO: ARRESTATO E CONDANNATO

Completamente ubriaco, un 62enne di Chioggia ha dato in escandescenze una volta ricoverato al Pronto Soccorso, estraendo addirittura un coltello. È accaduto mercoledì pomeriggio, e ne dà notizia il Gazzettino: l'uomo, Verio Sambo, ha cominciato a divincolarsi e a urlare che non gli servivano cure mediche, minacciando il personale sanitario e arrivando a togliersi i pantaloni. Anche l'arrivo della polizia non è stato sufficiente a calmarlo, anzi Sambo ha inasprito il proprio comportamento tirando calci agli agenti. A un certo punto ha fatto la sua comparsa anche un coltello, estratto dalle tasche, con il quale l'uomo ha cercato di colpire i militari, riuscendo a ferirli con prognosi di 7 giorni ciascuno. Complice una mossa falsa, l'esagitato è stato placcato a terra dai poliziotti, che l'hanno dichiarato in arresto per violenza, resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale, oltre al possesso di arma da taglio. Dopo la sedazione Verio Sambo è stato condotto in carcere a Venezia: ieri mattina il processo per direttissima, che lo ha condannato a un anno e due mesi di reclusione.

domenica 16 aprile 2017

LITIGIO DEGENERA IN ACCOLTELLAMENTO, UN FERITO IN VIA ALGA

A Natale sono tutti più buoni, a Pasqua evidentemente meno. Da qualche tempo via Alga non entrava nelle cronache nere, dopo i numerosi furti compiuti nei paraggi da un paio di giovani residenti. Ieri sera verso mezzanotte c'è stato invece un accoltellamento: un giovane di circa trent'anni, non originario di Chioggia ma abitante nella zona, durante un litigio poi degenerato ha subìto superficiali ferite da taglio alla nuca. Sono intervenuti i carabinieri e hanno denunciato a piede libero l'autore del gesto. Entrambi i protagonisti erano già noti alle forze dell'ordine.
La vittima ha trascorso la notte al pronto soccorso: ora si trova fuori pericolo, con prognosi ancora riservata, nell'astanteria dove è stato ricontrollato stamane per ulteriori accertamenti prima di essere dimesso. Il rischio è stato comunque elevato, dicono i sanitari: chi ha colpito voleva uccidere e non solo far male.

sabato 15 aprile 2017

AGGUATO E RAPINA A UN COMMERCIANTE CINESE DI PESCE

Dalla testimonianza di una persona che ha parlato con la vittima, emergono nuovi particolari riguardo la rapina che un giovane commerciante cinese di pesce ha subito nella notte tra giovedì 13 e venerdì 14 aprile. La scena del crimine si sposta da Val da Rio alla rotonda di Conche, dove -erano circa le 6 di mattina- il furgoncino condotto dal 33enne cinese stava transitando dopo essere stato al mercato ittico di Chioggia a caricare pesce destinato a Prato, il luogo dove il commerciante vive e lavora. Al mezzo si è avvicinato un altro furgone (risultato rubato) che ha appositamente causato un tamponamento: il giovane è sceso per verificare la situazione, accorgendosi però che uno dei banditi aveva un bastone. Al che il cinese è corso di nuovo sul camioncino per fuggire assieme al suo collega, ma non ce l'ha fatta: c'è stata una colluttazione che gli ha procurato colpi alla schiena e alle gambe. Nel trambusto, il bastone è caduto di mano agli aguzzini e allora è stato il cinese a provare a difendersi con quello: ma alcuni dei ladri erano già fuggiti col maltolto, i portafogli dei due commercianti. Ai quali non resta che denunciare la disavventura ai carabinieri, uno ha anche accusato un malore ed è stato trasportato -scrive il Gazzettino in edicola stamane- al pronto soccorso clodiense.

SIT-IN DI AMICO GIARDINIERE IN CAMPO CANNONI PER I PLATANI AVVELENATI

Una dozzina di persone ha abbracciato poeticamente, stamane, i due alberi di platano avvelenati lo scorso mese nella zona di campo Cannoni, alla confluenza tra strada Madonna Marina e viale Padova. L'associazione Amico Giardiniere ha paventato futuri crolli a seguito di quest'azione sciagurata e del tutto volontaria: «Nessuno aveva mai pensato di usare un trapano per far male a una pianta», ha dichiarato Francisco Merli Panteghini. «Da un certo punto di vista -nota l'attivista- sarebbe meglio coprire il foro anche con del cemento, perché ogni volta che entra aria la pianta si sente ferita, e non reagisce bene. Rischia infezioni batteriche negli anni, che diventano cancri destinati ad allargarsi alle radici, il luogo più delicato». Sempre che i fusti sopravvivano.

venerdì 14 aprile 2017

TRENO CHIOGGIA-ROVIGO: SALTA LA CORSA DELLE 6.35, PENDOLARI INFURIATI

Anche questa mattina, come già accaduto la settimana scorsa e altre volte, il treno delle ore 6.35 da Chioggia per Rovigo non è partito, lasciando a terra molti pendolari. In sua vece è arrivato, e non certo subito, un autobus sostitutivo che per raggiungere il capoluogo polesano impiega un'ora e quaranta minuti, attraverso strade interne e tortuose con le fermate nei vari paesi, anziché l'ora canonica del treno. Molte persone sono arrivate al lavoro o a scuola più tardi, fatto che ha inasprito la rabbia. Sistemi Territoriali e le Ferrovie dovrebbero dare risposte convincenti, visto che da anni si parla sempre più di spostare il traffico dalla gomma alla rotaia.

I DUE PLATANI DI CAMPO CANNONI SONO STATI AVVELENATI, NON CI SONO DUBBI

Non ci sono più dubbi: i due platani che troneggiano da oltre cinquant'anni fra viale Padova e strada Madonna Marina -di fronte al parco giochi più grande di Sottomarina- sono stati avvelenati di proposito. E non si tratta di vandalismo, ma di un'azione premeditata tesa a far morire le piante, riempiendole di sale da ghiaccio e -una- anche di solventi per vernici, attraverso la pratica di fori con trapano. «Sarebbe importante sapere quale materiale è stato utilizzato», dice Francisco Merli Panteghini dell'associazione Amico Giardiniere, che domattina alle ore 11 terrà un sit in di protesta nell'adiacente campo Cannoni. «Anche per capire se si riuscirà a salvare queste piante. Se non dovessero morire presto, comunque negli anni possono crearsi indebolimenti alla base e i fusti possono anche cadere». Il fatto risale a circa un mese fa, ed è accaduto sotto gli occhi di tutti: «L'episodio increscioso testimonia del grado di civiltà», afferma il vicesindaco Marco Veronese. «Abbiamo inviato i tecnici di SST per provare a salvare gli alberi, e soprattutto l'ufficio Ecologia del Comune provvederà alla denuncia contro ignoti. Già ci sono poche piante, poi si distruggono quelle che abbiamo da decenni». Caccia ai responsabili quindi, che dovranno difendersi in sede penale e pagare anche i danni, che appaiono operati da persone molto esperte.

giovedì 13 aprile 2017

ALLARME TRUFFA: SEDICENTI VENDITORI ENEL ARRIVANO A STACCARE LA CORRENTE

Le truffe a domicilio da parte di sedicenti addetti Enel non conoscono confini, e si ammantano ogni giorno di sempre nuove astuzie, arrivando al fastidio vero e proprio, giusto alle soglie del sabotaggio. Ieri, in via Eridano a Sottomarina, una signora si è vista suonare il campanello di casa da un uomo e una donna, che si sono presentati appunto come fiduciari del servizio elettrico. Alla solita richiesta di cambiare contratti previa verifica dei dati contenuti nelle precedenti bollette, la padrona di casa -pure accorta- non è riuscita a toglierseli di torno, nonostante una verifica telefonica con un conoscente più esperto. Allora la possibile vittima esce di casa, dopo aver comunicato ai due che avrebbe provveduto di persona a consegnare i moduli all'Enel: a quel punto i finti venditori hanno rotto i fogli stessi, gettandoli addosso alla donna, minacciando un pagamento di 3mila euro per il presunto passaggio di contratto. Una volta rincasata, la donna si è trovata addirittura senza corrente, dal momento che i due loschi figuri erano entrati nel locale contatori e hanno staccato la sua utenza. L'invito che rivolgiamo a tutti è di fotografare col telefono coloro che suonano porta a porta nell'offrire simili iniziative, per poterli smascherare e per potersi difendere.

martedì 11 aprile 2017

PONTE BADEN POWELL TRANSENNATO, MA C'È CHI TRASGREDISCE E CONTINUA A PERCORRERLO IN BICI

Le condizioni del ponte ligneo dedicato al fondatore degli scout, Robert Baden Powell, che unisce le due sponde della parte sud del Lusenzo tra Borgo San Giovanni e Sottomarina si sono improvvisamente aggravate. Tanto che è stato disposta la sistemazione di transenne, per invitare gli utenti ad andare a piedi: ma alcuni continuano a percorrerlo in bici, specie elettrica. In un recente passato si sono visti addirittura motorino attraversarlo, che col loro peso hanno sicuramente contribuito a deteriorare la struttura in legno. Andando avanti così, il rischio è che il ponte venga prossimamente bloccato del tutto, creando un certo disagio a chi era abituato a percorrerlo.

CHI VUOLE ELIMINARE I DUE PLATANI NEL CENTRO DI SOTTOMARINA?

Chi ha cercato di far morire i due grandi platani che da decenni vigilano al quadrivio tra viale Padova, strada Madonna Marina, via San Marco e viale Umbria a Sottomarina? Nei giorni scorsi alcuni cittadini non distratti hanno notato che le aiuole su cui poggiano i due alberi sono state riempite di sale, e alla loro base sono stati praticati dei fori con un trapano, fori certamente non riempiti di fertilizzante. Va detto che le piante sono assolutamente sane: chi ha compiuto il gesto rischia assai, dato che la legislazione in materia è giustamente severa.

NOTEVOLI ISPEZIONI INTERFORZE IN ZONA STAZIONE: CERCAVANO "IGOR IL RUSSO"?

Notevole dispiegamento di forze dell'ordine ieri sera e stanotte nei pressi della stazione ferroviaria e in altre zone della città. Carabinieri e Polizia di Stato si sono aggirati con elmetti, mitra e giubbotti antiproiettile, ispezionando diversi luoghi. La distanza non eccessiva da Ferrara -raggiungibile in treno via Rovigo- ha fatto pensare che anche a Chioggia si stesse cercando “Igor il russo”, autore di un paio di omicidi in Emilia Romagna, il quale si è dato alla macchia lo scorso weekend.

giovedì 6 aprile 2017

SOSPETTO TENTATIVO DI TRUFFA OGGI AI SALONI DA PARTE DI DUE SEDICENTI OPERATRICI ENEL

Sospetto tentativo di truffa oggi a mezzogiorno nelle case dell'isola Saloni. Due ragazze, una castana e magra, l'altra bruna, dai capelli lisci e con l'accento dell'Est Europa, hanno suonato il campanello di alcuni residenti con al collo un nastro dell'Enel e un tesserino identificativo come badge, asserendo di dover controllare i contatori dell'erogazione elettrica e cercando di convincere gli utenti ad effettuare una operazione (cambiamento delle specifiche dei contratti?) previa richiesta di leggere le bollette precedenti. Le due, piuttosto insistenti, hanno agito separatamente e sono state respinte con determinazione dagli inquilini. L'invito è a monitorare eventuali episodi del genere così da segnalare la presenza di malintenzionati che -ricordiamo- agiscono senza un mandato da parte delle compagnie di servizi.

I PIROMANI NON SI FERMANO PIÙ: ALTRI DUE BIDONI BRUCIATI IERI SERA A SOTTOMARINA

I piromani non si fermano più. Altri due recipienti per le immondizie bruciati ieri sera a Sottomarina: una campana del vetro in via Tiglio e un cassonetto in via Pigafetta. È l'ottavo caso in poche settimane. I vigili del fuoco sono intervenuti dopo le ore 21, allertati dai residenti nella zona. Il primo incendio è sicuramente di matrice dolosa, il secondo molto probabilmente anche, data la concomitanza oraria e dei luoghi. Ignote le modalità, si pensa all'utilizzo di un materiale infiammabile. Gli episodi non sono solamente da esecrare in sé e per sé, ma anche per il rischio che le fiamme coinvolgano le auto parcheggiate nei pressi, come stava per accadere ieri sera, anche se a prima vista il mezzo in questione non avrebbe riportato alcun danno. Un'odissea che con l'avvento della stagione calda potrebbe non finire più.

martedì 4 aprile 2017

ANCORA RAGAZZINI CHE GIOCANO CON LA VITA SUI BINARI DELLA FERROVIA CHIOGGIA-ROVIGO

Lo scorso anno, precisamente il 5 maggio, Chioggia Azzurra scriveva della nuova, stupida moda di alcuni ragazzini di fotografarsi sui binari prima del passaggio del treno verso Rovigo. Erano stati identificati quattro adolescenti che scherzavano con la propria vita nel tratto tra Brondolo e Sant'Anna. Ebbene, anche in questi giorni risultano segnalazioni che indicano come taluni giovanissimi continuino nella pratica, stazionando attorno ai muretti di cinta della ferrovia per entrare in azione alle avvisaglie di un passaggio. Altrove è già successo che ci sia scappato il morto, al momento non si registrano invasioni di carreggiata o pericoli per il traffico dei treni, ma è bene dare l'allarme finché si è in tempo.

lunedì 3 aprile 2017

LA GUARDIA DI FINANZA DI VENEZIA SEQUESTRA UN'IMBARCAZIONE CHIOGGIOTTA E 540 KG DI VONGOLE

La scorsa notte, nelle acque della barena compresa tra il canale Vittorio Emanuele e il canale Nuovo di Fusina, le Fiamme Gialle hanno notato una imbarcazione impegnata in attività di pesca in zona vietata e con attrezzi non consentiti. I militari, a seguito di attento appostamento, cercavano di effettuare il fermo dell'imbarcazione, che non appena accortasi della presenza della barca dei finanzieri ha tentato la fuga, conclusasi dopo un inseguimento durato circa dieci minuti. I quattro pescatori chioggiotti, facenti parte dell'equipaggio dell'imbarcazione, sono stati denunciati per resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento ambientale. Sono state inoltre comminate altre sanzioni amministrative come previsto per l'illecita condotta tenuta. I finanzieri hanno inoltre provveduto al sequestro del natante tipo "Breeze" dotato di due motori fuoribordo, di potenza 250 cv, degli attrezzi per la pesca, delle pertinenze di bordo e di trenta ceste per complessivi 540 kg di vongole veraci. A seguito dell'inasprimento delle sanzioni in materia di pesca illegale, con l'entrata in vigore della legge 154/2016, l'imbarcazione e gli attrezzi utilizzati saranno sottoposti a confisca.

INTOLLERANZA A SANT'ANNA: TAGLIATE LE GOMME DELLE BICI DEI MIGRANTI

Nella notte fra domenica 2 e lunedì 3 aprile ignoti si sono introdotti nel parcheggio dell'ex ristorante al Bragosso sulla Romea in località Sant'Anna e hanno tagliato meticolosamente tutte le gomme delle biciclette in uso ai migranti africani ospiti della struttura. Questa mattina gli stranieri e i gestori se ne sono accorti: a qualcuno è stata anche rubata la sella. La polizia indaga, nella speranza che le telecamere di sorveglianza piazzate su alcune abitazioni abbiano ripreso la scena del furto.