martedì 15 agosto 2023

IN BICI ELETTRICA SOTTO I PORTICI ROMPE LA ROTULA A SIGNORA OVVIAMENTE SENZA ASSICURAZIONE

Da interviste, comunicati ufficiali e dichiarazioni politiche sembra che che il governo sta prendendo seriamente in considerazione l'implementazione dell'obbligo assicurativo per le biciclette elettriche.

Questa nuova modifica al codice della strada sembra incontrare una certa resistenza, sia tra il pubblico che tra alcuni amministratori.

Questo apparente contrasto potrebbe derivare dal fatto che le voci più rumorose tendono a emergere rispetto alle opinioni della maggioranza silenziosa. Riteniamo che la gran parte dei cittadini sia favorevole all'idea di assicurare le biciclette elettriche. A tal proposito, ciò che vogliamo evidenziare è un episodio recente che si è verificato sotto i portici del corso di Popolo qualche giorno fa.

Una ragazzina ha investito accidentalmente una signora, causandole la frattura di una rotula. Siamo venuti a sapere che i familiari della ragazzina hanno persino insultato la signora coinvolta.

Ciò che risulta ancora più preoccupante è il fatto che la famiglia della ragazzina non possedeva alcuna copertura assicurativa.

Ci auguriamo che i genitori di questa giovane persona, il cui comportamento è stato evidentemente scortese e privo di civiltà, siano denunciati e che si assumano la responsabilità finanziaria del danno arrecato.

Tuttavia, ciò che stiamo discutendo è solo uno dei numerosi episodi simili che si verificano con frequenza sempre maggiore. Questi incidenti coinvolgono principalmente le biciclette elettriche, che spesso vengono guidate non solo da minori ma anche da adulti che raggiungono velocità di 40-50 km/h, comportando rischi considerevoli in caso di incidente.

Comprendiamo che qualche capofamiglia possa essere preoccupato di eventuali ulteriori spese (anche se per acquistare bici elettriche da 1.400/2.000 euro i soldi non mancano) fa specie invece che ad esprimere contrarietà sia qualche politico.




sabato 5 agosto 2023

TETTI IN ETERNIT DISTRUTTI DALLA GRANDINE, SI CORRE IL RISCHIO DI UN ABBANDONO MASSICCIO

Dopo il servizio dei giorni scorsi in cui al parco degli orti veniva evidenziata, nell’angolo discarica, la presenza di eternit, ci è giunta la riflessione da parte di un nostro follower riguardante questo materiale, su come viene trattato e conferito.

Nel padovano, a due passi da Chioggia, sono ancora molti i tetti degli edifici industriali, capannoni, case, magazzini, garages e altro realizzati in questo materiale, mai bonificato ma degradato. Si parla di centinaia di tetti che ultimamente sono stati colpiti da una grandine devastatrice.
Molti proprietari non hanno risorse sufficienti per smaltire correttamente questo pericoloso materiale, ancora troppo presente. C’è chi sa approfittare di questa situazione promettendo di far sparire il materiale chiedendo in cambio poche centinaia di euro per poi portarlo nel primo spiazzo libero e accessibile, abbandonandolo.
Il problema, ci dicono, è stato risolto installando video trappole nei luoghi maggiormente interessati dal fenomeno che nel padovano sembrano essere soprattutto gli argini.

L’uso delle video trappole non fisse ma a rotazione ha permesso di multare gli autori di molti abbandoni con accuse anche penali per reati maggiori di danno ambientale.
Facendo un bilancio, il costo del noleggio delle strumentazioni necessarie è stato inferiore al costo della pulitura, del conferimento e della bonifica dei tratti interessati.
L’installazione delle video trappole con l'identificazione dei siti più interessanti per chi è abituato a gettare i suoi rifiuti ingombranti o pericolosi era un’idea nata anche nella nostra amministrazione, ma non ancora definita.

Si corre il rischio che la presenza di telecamere in posti a sorpresa nel padovano e l’assenza nei nostri territori più fragili porti qualche avventuroso delle città limitrofe a fare tappa al parco degli orti per liberarsi dell’eternit o altro.




martedì 1 agosto 2023

GIOVANE BAGNINO MOLESTATO DA UN ADULTO A ISOLAVERDE: NON SAREBBE IL PRIMO CASO

CACCIA AL MOLESTATORE DI ISOLAVERDE: BAGNINO DENUNCIA PER MOLESTIE UN ADULTO

Negli ultimi giorni, abbiamo messo in evidenza diverse azioni legate all'attività dei bagnini, sempre delle belle azioni per mettere in luce il loro impegno nella salvaguardia della vita umana sulle nostre spiagge.

Tuttavia, oggi vi raccontiamo una brutta notizia. Un giovane bagnino che stava svolgendo il servizio di guardia spiaggia nella parte di spiaggia libera di Isola Verde la settimana scorsa è stato molestato da un adulto. Non entreremo nei particolari, ma un uomo si è praticamente denudato e ha importunato il ragazzo con intenti deplorevoli. Fortunatamente, il ragazzo ha reagito prontamente e ha informato la sua direzione e i carabinieri, presentando una dettagliata denuncia.
Tra l'altro, è emerso che un altro bagnino, tempo addietro, era stato vittima di un'infausta situazione sessuale provocata da un altro adulto.

È noto che in una zona un po' nascosta di Isola Verde, tra le dune e le piante, ci sono persone che cercano punti riservati per prendere il sole senza costume o per avere relazioni con altre persone.

Se queste attività non arrecano danno a nessuno e sono nascoste al pubblico, potrebbero non essere particolarmente perseguibili. Tuttavia, quando queste persone cercano di adescare ragazzi, la situazione diventa penalmente rilevante. Speriamo che queste persone siano individuate e affrontino le conseguenze penali per le loro azioni. Non possiamo permettere che tali comportamenti mettano a rischio la sicurezza e la serenità dei nostri bagnini e degli utenti delle nostre spiagge."




venerdì 21 luglio 2023

LA CICLABILE IN VIALE MEDITERRANEO SI CHIAMA MARCIAPIEDE

Dopo i servizi dei giorni scorsi in abbiamo sottolineato l’intraprendenza di alcuni ciclisti nell’affrontare il giusto senso di marcia e le corsie corrette sul Ponte di Santa Maria e sul Ponte Cavanis dove le ciclabili sono più sulle buone intenzioni che sul lato pratico siamo stati contattati da una persona che vive in Viale Mediterraneo, un Viale dove a far le veci della pista ciclabile, non ancora presente, è stata nominato il marciapiede.

Qua sembra transitino comodamente le biciclette sia muscolari che elettriche con tanto di campanello pronto a suonare se un pedone, malcapitato, credendo di passeggiare su un’area riservata a chi cammina, si viene a trovare sul loro percorso.

Chi ha condiviso con noi questa situazione ci ha chiesto se la cosa sia normale in quanto capita con molta frequenza.

Probabilmente la mancanza di una ciclabile è proprio la causa di questo comportamento, comunque scorretto ma i ciclisti, intrusi in questa sede stradale, dovrebbero limitare la velocità considerando la presenza dei pedoni. Alcuni dimostrano invece di essere ottimi slalomisti.

Nei post precedenti siamo stati accusati di prendercela con le biciclette, quando anche chi va in moto e in auto ha le sue pecche.

Lo sappiamo e quando ne abbiamo motivo sottolineiamo anche il loro comportamento scorretto. Può capitare a tutti di essere indisciplinati nella guida di qualsiasi mezzo ma accettare tacitamente comportamenti sbagliati è sbagliato a prescindere.

D’altra parte c’è chi ci chiede di lasciare le targhe in modo che si riconosca e capisca di aver sbagliato.

Non possiamo farlo.




giovedì 6 luglio 2023

ALLA SPIAGGIA DELL'AERONAUTICA UNA NOVITÀ CATENE E CARTELLI PER VIETARE L'ACCESSO

Siamo stati alla spiaggia dell'aeronautica questa mattina per vedere come sta procedendo la stagione e abbiamo trovato una novità.

Se fino a poche settimane fa si poteva tranquillamente accedere fino ai ruderi dello stabilimento, dei bagni e delle cabine ora l’accesso è vietato, consentito solo agli autorizzati.

Viene da pensare che si stia provvedendo ad intervenire. Abbiamo quindi chiesto informazioni ad altri che hanno attività nei pressi e, purtroppo, ci è stato detto che l’unico motivo per cui l’appezzamento è stato chiuso è per impedire l’accesso anche a chi va per fare festini, rave ed altro che magari è meglio non fare alla luce del sole.
Non crediamo che la catena, nuova e luccicante, e due cartelli possano impedire l’accesso se qualcuno volesse infiltrarsi ma non capiamo come gli stabilimenti vicini, che fanno di tutto per tenere pulito, ordinato e accattivante, la propria area riescano ad accettare un degrado simile.
Poco di recuperabile c’è nelle strutture fisse e probabilmente quando l’arma riprenderà possesso dell’area farà prima a realizzare strutture ex novo.

Sarebbe forse il caso di procedere subito con una a quanto pare inevitabile demolizione in modo da togliere ripari e pericolo e magari affidare temporaneamente la gestione a terzi. Sarebbe troppo semplice.

Si sa che quando si ha a che fare tra civili gli iter e gli accordi possono essere molto più semplici di quando c’è invece di mezzo qualche forza armata. Sicuramente fino a quando la situazione non presa in mano dai giusti canali la situazione rimarrà quelle stante.




martedì 4 luglio 2023

CHIOGGIA, STRETTA SULLE "MISE ANTI-DECORO" IN CITTÀ. IL SINDACO ARMELAO: "NON È POSSIBILE TOLLERARE CERTI COSTUMI ADAMITICI IN CENTRO CITTÀ, I VIGILI SARANNO INFLESSIBILI"

Chioggia, 4/7/2023

Il Sindaco Armelao di Chioggia ha deciso di intervenire contro i comportamenti indecorosi dei turisti nel centro cittadino. 

In seguito alle numerose segnalazioni ricevute, saranno vietati i costumi provocanti o i signori a torso nudo a passeggiare per la città. 

L'obiettivo è preservare il decoro pubblico e garantire il rispetto per la città e i suoi cittadini. 

Saranno applicate sanzioni ai trasgressori in base all'articolo 28 del Regolamento cittadino. 

L'Assessore al Decoro urbano del Comune di Chioggia, Massimiliano Tiozzo Caenazzo, sostiene l'applicazione rigorosa del regolamento per evitare comportamenti indecenti che danneggiano l'immagine della città.



lunedì 3 luglio 2023

PONTE AI CAVANIS, CICLABILI CON USCITE PROBLEMATICHE E POCO RISPETTATE

Problematiche entrambe le uscite ciclabili del ponte ai Cavanis. L’uscita a Borgo sfocia su un attraversamento pedonale che impone di sporgersi abbondantemente per vedere il sopraggiungere delle vetture.

Accompagnando una bicicletta a piedi o rimanendoci in sella si rischia di uscire sulla carreggiata con la ruota anteriore mettendo a rischio la propria sicurezza.

Nei giorni scorsi una giovane ciclista che stava facendo baby sitting e stava portando sul seggiolino un bambino, è stata urtata sulla ruota da uno scooter che stava procedendo a una velocità di molto maggiore rispetto al limite. Ruota massacrata ma ciclista e bambino fortunatamente illesi.

Dal lato opposto, corsia ciclabile ad est verso Chioggia, chi procede in bici dovrebbe entrare nel quartiere San Francesco e uscire alla rotonda, in tutta sicurezza.

Troppo spesso i ciclisti per accorciare il tragitto percorrono il tratto pedonale che sbuca subito sulla carreggiata.

Se lo fanno con attenzione è un conto. Troppo spesso si immettono in strada senza guardare che vi siano vetture che stanno sopraggiungendo. Mettendo così a rischio la propria sicurezza e i freni della vettura o dell’autobus in arrivo.
Gli ingressi alle ciclabili sono invece fluidi per coloro che decidono di immettersi perchè sono in molti ancora coloro che ritengono superfluo l’uso della ciclabile non considerando le difficoltà per una macchina, o peggio per un bus, iniziare un sorpasso visto il traffico e la larghezza della carreggiata.




domenica 2 luglio 2023

MONTANARIELLO (PARTITO DEMOCRATICO): DIGA DI SOTTOMARINA DEGRADO E PERICOLO

Chioggia 2 luglio 2023 - Diga degrado e pericolo. “L’amministrazione cosa fa? Chi di dovere è stato allertato?”

Camminare in Diga diventa sempre più una roulette russa per vedere se alla fine vinceranno le lenze o le persone.

Così commenta il consigliere regionale e comunale Jonatan Montanariello quello che accade nella diga di Sottomarina di Chioggia:” ho ricevuto decine di segnalazioni ed in più sono andato a verificare personalmente questa mattina alle sei.

La diga è diventato un vero e proprio pericolo. Pescatori sprezzanti della gente che passa effettuano i loro lanci con le loro canne da pesca fregandosene del passaggio dei passanti.”

Continua il consigliere chiedendosi se è normale che in una zona con così alto densità di passaggio nessuno si accorga di quello che accade. 

La vicenda pare non fermarsi alla denuncia di quello che accade, infatti il consigliere Montanariello continua dicendo: “ ho materiale fotografico dove a distanza di pochi metri sulla nostra diga vi erano quasi 25 pescatori, che lanciano lenze con ami e piombi vicino i volti dei passanti. 

Alcuni anche con performance da circo attraversavano la diga sullo skateboard con la canna da pesca tesa verso i passanti, un film.”

Mi chiedo se l’amministrazione ed il sindaco responsabili non solo della  salute dei cittadini ma anche del decoro si siano  arrivati in maniera diretta o indiretta, nel caso ad intervenire potessero essere solo altri enti. Per non contare poi il degrado e lo sporco che spesso lasciano quando vanno via.

Conclude Montanariello:“ ho personalmente constatato e documentato il forte pericolo che corrono i passanti, chiederò subito all’amministrazione di intervenire attraverso i suoi mezzi e farò un esposto al comandante della Capitaneria di Porto, chiedendogli di mettere a disposizione le proprie preziose esperienze per darci una mano su questa vicenda.

Spero basti non vorrei che per avere un po’ di ordine nella diga di Chioggia ci tocchi porre un’interrogazione parlamentare.”

Mi chiedo tutti vedono e nessuno interviene, quando qualcuno perderà un occhio ci troveremo dopo a piangere le tragedia senza aver fatto nulla quando si poteva intervenire?



venerdì 30 giugno 2023

PESCATORI ABUSIVI SGAMATI DAI BAGNINI A RISCHIO LA SICUREZZA DEI BAGNANTI PER LE SEPPIE DI FRODO

È stato grazie all’attenzione che i bagnini prestano al loro lavoro che è stata sgamata un’attività di pesca illecita. I bagnini si sono accorti che alcune boe erano spostate rispetto alla posizione che devono mantenere.

Sono andati quindi sul posto per rimetterle nella posizione destinata ma hanno avuto una sorpresa trovando attaccate alle boe alcune nasse abusive , posizionate da pescatori di frodo che utilizzano le boe indicanti le acque sicure per ancorare l'attrezzatura in modo da poter pescare le seppie.

Mettendo a rischio in tal modo la sicurezza dei bagnanti che nelle boe hanno riferimento certo delle acque in cui possono stare senza problemi.

Ci informa di ciò Giorgio Bellemo, presidente Ascot, il cui scrupolo maggiore in certe situazioni è proprio la sicurezza di chi giunge nelle nostre spiagge e si fida di recarsi in acqua, tranquillo che tutto sia a norma, come sarebbe se non fosse per chi si sposta le boe a piacimento per pescare di più.

Ora le attrezzature per la pesca sono a disposizione della Capitaneria di Porto, Guardia Costiera che provvederà alla loro presa in carico.






giovedì 29 giugno 2023

DIVULGARE FILMATI PORNO ATTRAVERSO I SOCIAL È UN REATO

Da giorni stanno circolando in modo virale sui social le immagini di un amplesso che si è svolto in un luogo pubblico, in Riva Vena per l’esattezza, sulle sedie di un bacaro chiuso.

Le immagini, che non possono essere fraintese, sono state riprese da una persona che abita in una casa adiacente, le cui finestre si affacciano su quel tratto di riva, a un piano si suppone alto, vista la prospettiva.

Escludiamo di dover prendere le difese di una coppia che, presumibilmente infoiata, incorre si suppone nel reato concorsuale di atti osceni in luogo pubblico ma quanto è invece nel torto chi ha registrato e, soprattutto, diffuso il video.
Le norme puniscono chi pubblica e diffonde video a contenuto pornografico, soprattutto se si usano strumenti informatici per poterlo fare, anche se facendolo non si intende arrecare danno alle persone riprese.

Si tratta del reato di diffamazione aggravata che può interessare anche chi, dopo averlo ricevuto ha contribuito a diffonderlo.
Se le persone riprese si dovessero riconoscere potrebbero querelare chi ha reso pubblici i loro momenti di “intimità” portati a termine senza ritegno.




martedì 20 giugno 2023

QUELLA PANCHINA LA DEVI METTERLA QUA

Ieri, durante il nostro percorso destinato a verificare le segnalazioni giunte sulle giostrine dei parchi pubblici ci siamo imbattuti in un gruppo di ragazzi al parco di Borgo in via Ravagnan.

Ragazzi pieni di inventiva e comunque privi di rispetto per il bene pubblico i quali hanno deciso, in piena autonomia, che le panchine del parco non stavano bene dove erano state posizionate, le hanno divelte dal terreno, blocchi di calcestruzzo e tutto e posizionate dove comodava loro, a fianco di una giostrina in modo da stare vicini vicini a raccontarsela.
Le panchine così divelte diventano pericolose per chi vi si dovesse sedere, il calcestruzzo serve a dare maggiore stabilità oltre che a impedire di essere spostate (precauzione a quanto pare insufficiente).




sabato 17 giugno 2023

BANCA DI SANT'ANNA: BANCOMAT FUORI SERVIZIO PER TENTATIVO DI SCASSO

Ieri sera ci è stata comunicata la notizia che la scorsa settimana, probabilmente venerdì o sabato, qualcuno ha tentato di scassinare il bancomat presso la Banca di Sant'Anna.

È stato confermato l'intervento dei Carabinieri e fortunatamente sembra che il tentativo di furto non abbia avuto successo. Alcuni residenti di Sant'Anna hanno confermato che il bancomat era fuori servizio da alcuni giorni per “motivi di sicurezza”.

Attualmente non è noto se sia stato ripristinato. Purtroppo, si sta verificando un aumento significativo degli attacchi ai bancomat e ai distributori automatici nel Veneto, causando un notevole disagio per la comunità.

Istituti bancari e postali devono affrontare costi di gestione elevati per i bancomat, e, non di rado, decidono anche di eliminarli tutto ciò crea enormi inconvenienti.




sabato 10 giugno 2023

CHIOGGIA - AMPIA CHIAZZA DI IDROCARBURI IN CANAL VENA

Questa mattina, per l’ennesima volta, le acque del Canal Vena sono state inquinate da un apparentemente importante sversamento di idrocarburi, noi ci siamo accorti delle chiazze a partire da Ponte Scarpa e le abbiamo continuate a vedere per quasi tutta la larghezza del canale fino alla Porta di Santa Maria verso sud ma ci hanno informato che anche verso nord la situazione era la stessa.

Stavolta il canale interessato è quello che attraversa il centro storico, solitamente vengono interessati da importanti sversamenti Canale Lombardo e Canale San Domenico, dove si trovano barche da lavoro di maggiori dimensioni.
Anche se sappiamo che talvolta basta una goccia di olio caduta in acqua mentre si lubrifica un verricello per fare una larga chiazza, stavolta l’accaduto sembra essere più importante.

Difficile se non impossibile cogliere sul fatto chi combina simili disastri, ma è necessario che l’attenzione non venga a mancare e che certe situazioni critiche vengano rese note.
Non solo i canali e la laguna sono oggetti di sversamenti e quindi inquinamento da idrocarburi, ma anche le strade cittadine e le piazzole delle isole ecologiche, dove spesso viene abbandonato olio alimentare in bottiglie non necessariamente chiuse bene o in secchi, facilmente rovesciabili con conseguenze ben immaginabili.
Ricordiamo che poco tempo fa un cittadino ha sversato olio da cucina in una forina stradale, rendendo necessario un intervento di bonifica della strada resa scivolosa a causa dello sversamento. Per la raccolta dell’olio esausto alla stessa sede Veritas di Brondolo si trova una campana apposita.
Ricordiamo i gravi danni che l’inquinamento di idrocarburi può provocare sull’habitat marino e costiero dove le sostanze oleose possono aderire alle forme di vita acquatiche, compromettendo la loro capacità di respirare, muoversi e quindi di nutrirsi. Ciò, anche nei nostri canali e nelle nostre lagune può portare alla morte di molti esemplari.





lunedì 5 giugno 2023

BICI IN CITTÀ SOTTO ATTACCO RUBATE SEI BICICLETTE DEL NOLEGGIO COMUNALE

Il servizio di bike sharing, progetto interreg, cominciato lo scorso anno sembra abbia avuto successo, nonostante le apparenti difficoltà di gestire un via vai di due ruote da un’area di parcheggio all’altra.

Praticamente quando la bici viene sganciata dal cliente un sistema di geolocalizzazione la acquisisce, facendo addebitare in conto al cliente la tariffa prevista fino a quando la bici viene riagganciata.

Teoricamente la geolocalizzazione permette di vedere il tragitto di qualsiasi veicolo del parco bici dal punto di partenza a quello di arrivo.

Molto sicura a riguardo era durante la presentazione del servizio l’azienda erogatrice dello stesso.

Teoricamente abbiamo sottolineato, perchè qualcosa sembra sia andato storto e da quanto ci hanno riferito mancano all’appello 5 biciclette elettriche e una muscolare.

Non sappiamo al momento nient’altro.

Probabilmente, se le bici non sono più rintracciate il geolocalizzatore è stato manomesso, da qualcuno probabilmente, avvezzo a questo tipo di controllo.




DEGRADO E DISORDINE: IL CASO DEL CASSONETTO DEI PANNI DELLA CARITAS.

Emanuele Brollo gestisce il bar Il Corsino sotto il Palazzo Granaio insieme alla moglie Paola da moltissimi anni.

Emanuele è uno dei baristi più professionali che abbiamo in Corso del Popolo, senza nulla togliere a tanti altri.

Si impegna particolarmente per mantenere pulito il suo spazio esterno e desidererebbe che anche gli altri avessero lo stesso spirito di ordine che lo contraddistingue.

Quasi tutti i giorni, quando passiamo attraverso il Ponte per dirigerci verso la pescheria, notiamo che il contenitore dei panni della Caritas è in uno stato di confusione, con panni fuori sacchi e altro materiale sparpagliato.

Purtroppo, ci sono persone che invece di inserire i pacchi e i vestiti all'interno del contenitore, li lasciano fuori.

A volte, non capisco come facciano ad accumularsi così tanti oggetti intorno al contenitore.

Ci chiediamo se abbia ancora senso mantenere questo catafalco che, più che essere utile, sembra creare solo disagio.





sabato 3 giugno 2023

PORTO DI MARGHERA, PER I PROSSIMI 25 ANNI L'OPERATORE TERMINALISTICO SARÀ VECON SPA

Il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, ha elogiato l'iniziativa dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Adriatico Settentrionale, che mira a promuovere i porti di Venezia, Marghera e Chioggia nella ripresa dell'economia e dell'occupazione.

Zaia sottolinea che il sistema portuale del Veneto rappresenta il DNA della regione, orientato verso il futuro e incentrato sulla progettualità e lo sviluppo.

L'operatore terminalistico internazionale Vecon Spa si stabilirà a Porto Marghera per 25 anni, a partire dal 1 ottobre 2024, favorendo la crescita e lo sviluppo di un sistema integrato tra porto, interporti e aeroporti della regione. L'obiettivo è rafforzare il transito di persone e merci, posizionando il Veneto al centro di una rete di trasporti nazionali e internazionali, favorendo l'occupazione e la crescita economica.

Zaia esprime gratitudine per aver scelto il Veneto come punto di riferimento principale in questo momento di profondi cambiamenti nella logistica e nei flussi internazionali.

Con la recente istituzione della Zona Logistica Semplificata (ZLS) e i progetti portuali in corso, il Veneto si posiziona in primo piano per attrarre nuovi investimenti, diventando un punto di riferimento nel panorama istituzionale.

Il sistema portuale del Veneto, guidato da Fulvio Lino Di Blasio, è già uno dei principali nodi portuali italiani, movimentando 25 milioni di tonnellate di merci all'anno e coinvolgendo numerose aziende e lavoratori.

Con la nuova pianificazione, è ben posizionato per affrontare la sfida di uno sviluppo significativo nell'Adriatico.




RIFIUTI INGOMBRANTI ABBANDONATI, I CITTADINI CHIEDONO LE VIDEO TRAPPOLE

Da Ca’ Bianca, si sollevano lamentele per l’abbandono di rifiuti ingombranti.

Non sembra che chi si macchi di ciò sia del luogo ma che giunga appositamente in orario notturno per calare, presumibilmente da un furgone, visto il volume, i suoi ingombranti lasciandoli in “eredità” ai residenti.

I residenti si lamentano che Veritas non provveda al ritiro, ma il ritiro ingombranti gira su un protocollo diverso rispetto al rifiuto casalingo, serve in primis che il camion sia disponibile ma spesso, quando si richiede il ritiro a domicilio, si deve aspettare il proprio turno.

Supponiamo quindi che la segnalazione sia stata fatta dagli operatori e che il ritiro sia stato programmato.

Ricordiamo che il ritiro degli ingombranti abbandonati ha un costo che ricade su tutta la comunità e chi abbandona in mezzo a una strada, in mezzo ai campi, nell’isola dell’Aleghero i propri ingombranti fa si che tutti noi paghiamo una TARI maggiorata.
I rifiuti ingombranti vengono abbandonati da molto prima che Veritas prendesse la decisione di limitare il quantitativo volumetrico da ritirare gratuitamente ma certo questa decisione ha influenzato i comportamenti di alcuni.

Portare qui la propria mobilia, piuttosto che consegnarla all’ecocentro per l’anonimo trasgressore ha uno stesso costo ma probabilmente manca la regolarità dei pagamenti del servizio.
I residenti chiedono che vengano installate video trappole per cogliere in flagranza chi commette questa leggerezza.

I punti nevralgici dove andrebbero collocate sono sicuramente noti, e certamente la presenza del sistema di sorveglianza nel territorio contribuirebbe a togliere qualche zona dal degrado.




giovedì 1 giugno 2023

BRUCIA LE RAMAGLIE (VIETATISSIMO) SCATENA L'INFERNO E FINISCE IN PS USTIONATO

Nel pomeriggio di mercoledì scorso, i nostri attenti follower ci hanno segnalato un'importante colonna di fumo proveniente dalla zona degli orti. Immediatamente, ci siamo messi in moto con la nostra storica bicicletta elettrica (ahimè con la batteria completamente scarica), per raggiungere il luogo dell'incendio. 

All'arrivo, ci siamo trovati di fronte a un blocco del traffico lungo via Morosini, con le forze dell'ordine, tra cui Carabinieri e Polizia, che presidiavano l'area. 

Nel frattempo, i vigili del fuoco si impegnavano con tutte le forze per spegnere le fiamme. È stata subito evidente una certa tensione tra le forze dell'ordine, mentre un forte vento proveniente dall'Est rendeva la situazione ancora più difficile.

L'incendio era divampato nel pomeriggio, lasciandoci intuire che si trattasse di un altro caso di incendi fuori controllo, causato da coloro che hanno l'abitudine discutibile di bruciare rami e sterpaglie. 

Purtroppo, è un fenomeno frequente, nonostante sia assolutamente vietato, soprattutto in un periodo di siccità come questo. Spegnere un incendio richiede ingenti quantità di acqua e comporta costi considerevoli, che si aggirano su decine di migliaia di euro.

Successivamente, abbiamo appurato che l'incendio era stato provocato da un uomo di oltre 70 anni che aveva perso il controllo del falò che aveva acceso. Al di là della colonna di fumo altamente inquinante che si è levata, l'uomo ha riportato ustioni e intossicazione da fumo. Fortunatamente, è stato ricoverato in ospedale per accertamenti, ma sembra non presentare lesioni gravi.

Purtroppo, questa pratica irresponsabile di bruciare rami e sterpaglie anziché consegnarli all'apposita società di smaltimento, in questo caso Veritas, è un comportamento del tutto scorretto. Confidiamo che la sanzione per questa persona sia adeguata al danno causato e che funga da esempio dissuasivo per coloro che continuano a compiere simili atti riprovevoli. 

L'incendio ha causato danni di cui non siamo ancora a conoscenza, ma è necessario mettere un freno a questa abitudine sbagliata e dannosa.




RITORNANO I LADRI DI RAME RUBATE LE GRONDAIE AD UN CONDOMINIO

Tornano i ladri di grondaie di rame, si stanno muovendo tra le vie perpendicolari alla Cristoforo Colombo ma anche in centro storico.

Stanotte hanno fatto incetta ma già da una settimana stanno colpendo in varie aree del territorio. Il ladrocinio di rame, chiamato anche oro rosso può provocare ai proprietari degli immobili danni per centinaia di euro ma tutto dipende per quanta lunghezza le grondaie vengono asportate.

Ma per fare incetta i ladri non si accontentano di rubare le lattonerie in rame ma arrivano a spellare i cavi lungo le linee ferroviarie, e pure dell’ENEL rischiando la vita.
Riciclabile al 100%, il rame può essere riutilizzato dopo esser stato trasformato senza perdere le sue caratteristiche. Dopo essere stato rubato spesso finisce in mano a una filiera illegale molto diramata.

Nel 2018 una maxi indagine ha permesso , in un’azione orchestrata tra tutti i paesi membri dell’UE, di sequestrare 350 tonnellate di metallo rubato tra cui 93 chili di rame. Il materiale posto sotto sequestro aveva un valore di circa 540mila euro.




lunedì 29 maggio 2023

AGENTI DELLA POLIZIA LOCALE AGGREDITI VERBALMENTE MENTRE SANZIONANO AUTO IN DIVIETO

La sera scorsa, durante l'esecuzione di multe per divieto di sosta in fondamenta San Domenico, gli agenti della polizia locale di Chioggia sono stati verbalmente aggrediti da alcuni cittadini. Hanno dovuto richiedere l'intervento di altre forze di polizia per gestire la situazione.

Lo comunica il sindaco Mauro Armelao che continua dichiarando inaccettabile il verificarsi di simili episodi quando gli agenti stanno semplicemente svolgendo il proprio lavoro.
Il sindaco e l'intera Amministrazione Comunale esprimono la propria vicinanza e il massimo sostegno agli agenti in forze. E ricorda a tutti che la polizia locale sta lavorando in turni serali e lo farà fino alla fine di settembre per garantire ordine e sicurezza in città durante la stagione estiva.
Condanna con fermezza questi comportamenti che compromettono il lavoro della polizia locale, la quale è in strada per far rispettare le regole, favorire una convivenza pacifica e fornire supporto alle altre forze di polizia presenti sul territorio.
La divisa deve sempre essere rispettata, non deve essere offesa o aggredita, poiché potrebbe essere quella stessa divisa a salvarci la vita.




VIA ALGA: IL MORTO C'È GIÀ STATO, CHE SI ASPETTA ANCORA?

Da anni la zona vive nell'ombra di comportamenti violenti e dispute legali

In seguito agli avvenimenti di Riva Vena, che hanno portato alla denuncia di uno deifratelli Penzo per il possesso di un coltello a serramanico da 20 cm, la tranquillità è rimasta un miraggio. Nella notte tra sabato e domenica, ulteriori episodi hanno animato quel quartiere di via Alga.

ieri mattina, ci è stato inviato un video che abbiamo prontamente pubblicato, registrato in Via Alga, il quale mostra comportamenti estremamente preoccupanti. Nelle immagini si può vedere un individuo che tenta di entrare in un appartamento, mentre il proprietario, anziché chiudere la finestra e chiamare le forze dell'ordine, cerca di respingerlo a colpi di scopa con il chiaro scopo di farlo cadere.

Diversi residenti ci hanno contattato, spiegando le ragioni di questo sconcertante accadimento.

Pare che sia legato ad un mancato pagamento per servizi resi da parte di un certo produttore.

Indipendentemente dalle cause, rimane il fatto che Via Alga da decenni è teatro di comportamenti al di là delle regole, che vanno ben oltre le norme di convivenza. Non dimentichiamo che è in corso un procedimento penale per la morte avvenuta lo scorso dicembre di un signore a causa delle percosse inflitte da uno degli abitanti di questa via. Le famiglie che hanno acquistato immobili in via Alga e nelle vicinanze, con enormi sacrifici e mutui, si ritrovano a vivere in case il cui valore di mercato è praticamente azzerato, impossibili da vendere. Questa situazione non è un'accusa nei confronti delle forze dell'ordine, le quali sono vincolate da rigide leggi, né nei confronti dei giudici che, probabilmente, stanno svolgendo le loro indagini. Tuttavia, è evidente che si tratta di una situazione surreale che si protrae da decenni senza soluzione apparente.

È ora che qualcuno intervenga per porre fine a questa continua spirale di violenza e incertezza che affligge la zona.




sabato 27 maggio 2023

MORTE MISTERIOSA DI API - LE PREOCCUPAZIONI DELL'EX SINDACO DI CODEVIGO

Codevigo, giovedì mattina - Nella tranquilla frazione di Rosara, l'ex sindaco di Codevigo, Nunzio Bellan, ha fatto una scoperta inquietante sul davanzale della sua abitazione: un considerevole numero di api morte.

Le cause di questa misteriosa morte rimangono sconosciute al momento. Bellan ha condiviso la foto delle api su Facebook, suscitando la conferma da parte di altri residenti della zona che hanno fatto la stessa macabra scoperta.

È noto che le api stanno affrontando gravi difficoltà a causa dell'utilizzo di pesticidi, che idealmente dovrebbero essere eliminati. Tuttavia, alcuni ancora invocano l'utilizzo di antiparassitari per combattere le zanzare, ignorando gli effetti letali che questi prodotti hanno sugli insetti utili come le api e le coccinelle, fondamentali per l'impollinazione delle piante. Recentemente, sulle pagine del New York Times, è stato riportato che il 40% delle api nel mondo è scomparso, un allarmante dato che richiama le parole del famoso scienziato Albert Einstein, il quale affermava che "quando le api spariranno, anche l'umanità sarà in pericolo". Il signor Bellan ha deciso di conservare le api morte e si sta attivamente cercando di stabilire quale ente potrebbe indagare sulle cause di questa tragica perdita di insetti vitali. Alcune possibili istituzioni coinvolte potrebbero essere l'ARPA (Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente) o le forze dell'ordine, e al momento ci stiamo adoperando per ottenere ulteriori informazioni in merito.