martedì 29 giugno 2021

COMMERCIO ABUSIVO: LA POLIZIA LOCALE SEQUESTRA 4.000 ARTICOLI CONTRAFFATTI

La lotta della polizia locale contro il fenomeno del commercio abusivo che sembra essersi incancrenito sui litorali di Sottomarina sembra essere incessante. Fenomeno talmente esteso che, nonostante i numeri diano testimonianza di una importante attività di repressione, danno l’impressione che riguardino la punta di un iceberg. Questo fine settimana sul litorale di Sottomarina gli operatori della polizia locale, impegnati nel progetto “spiagge sicure 2021” hanno posto sotto sequestro 1500 tra capi di abbigliamento e articoli vari. Tre sono stati i venditori abusivi, extracomunitari, che sono stati identificati e ai quali è stato elevato verbale. Tirando le somme, dall’inizio della stagione è stata sequestrata quasi una tonnellata di merce, ben 6500 articoli, elevate sanzioni per 72mila euro che con molta probabilità non entreranno mai nelle casse comunali, ma che, cadendo nel fondo crediti di dubbia esigibilità, necessiteranno di essere coperti in fase di bilancio, tenendo impegnate risorse finanziarie. Rispetto al 2019, che venne ritenuto un anno record per i risultati delle operazioni, la quantità degli articoli sequestrati quest’anno è raddoppiata

domenica 27 giugno 2021

62ENNE CON GRAVE TRAUMA ADDOMINALE PORTATO A MESTRE

Non accenna a diminuire l’ondata di sinistri in cui sono coinvolti persone alla guida di bici elettriche, scooter e moto. Nel pomeriggio di ieri un meccanico , molto conosciuto nella zona, ha riportato un trauma importante all’addome in seguito ad un incidente con un’auto mentre era alla guida del suo scooter in via Padre Emilio Venturini. Nei primi attimi in seguito all’incidente non sembrava che la situazione fosse particolarmente grave ma poi i sanitari hanno riscontrato l’aggravarsi della situazione e il 62enne è stato elitrasportato all’ospedale dell’Angelo a Mestre dove si trova tutt’ora in prognosi riservata. Auto e scooter sono stati posti sotto sequestro dalla polizia locale.

FURTI DI BICI ELETTRICHE: UNA CUCCAGNA PER I LADRI

Una serie di furti a raffica quella che sta colpendo le bici in tutto il territorio di Chioggia, nel centro storico come nelle aree antistanti le spiagge, in qualsiasi ora del giorno e della notte. Non importa che siano regolarmente incatenate e se le zone siano tenute sotto controllo da telecamere di sorveglianza o se ci si trovi in luoghi di passaggio o comunque frequentati. Solo nelle ultime 12 ore alla redazione di Chioggia Azzurra sono arrivati ben 5 appelli per dare indicazioni sulle fattezze delle bici sottratte nella speranza che qualcuno possa averle viste girare nel territorio e fare in modo che vengano avvisati i proprietari. Ma sembrerebbe che tali furti non siano bravate fatte da singoli ma che dietro ad essi agisca una organizzazione. Nel parcheggio di un supermercato, durante l'orario di apertura verso le 14:30, sono state sottratte due biciclette elettriche, di proprietà di due dipendenti. La testimone presente ha affermato che le stesse siano state sottratte da un tizio apparentemente straniero che, dopo aver tranciato i lucchetti delle catene, le ha caricate nel furgone con cui è sopraggiunto, portandole con sé. In questo caso la segnalazione è arrivata in ritardo e se la testimone fosse stata più tempestiva forse il furto si sarebbe potuto evitare. La notte scorsa altri furti hanno interessato una XP arancione in Viale Trento, altre due davanti agli stabilimenti Astoria in momenti diversi. Qualcuna viene ritrovata, nascosta dietro un cespuglio, probabilmente presa solamente in prestito, anche se indebitamente; qualcun'altra trova purtroppo parcheggio sul fondo delle acque del Lusenzo, e diventa difficile da recuperare. In ogni caso è fondamentale fare denuncia, non è sufficiente comunicarlo a uno dei tanti social rendendolo pubblico, e non è una perdita di tempo come si possa credere. Può diventare fondamentale, innanzitutto nel caso ci siano ritrovamenti fatti dalle forze dell'ordine, in questo caso la denuncia da la possibilità di farsi restituire più velocemente il veicolo. Inoltre se una persona viene intercettata mentre guida un veicolo rubato, bicicletta inclusa, può essere denunciata all'autorità giudiziaria. Ma, cosa più importante se in una data zona vengono denunciati molti furti, le forze dell'ordine possono richiedere maggiori rinforzi e interviene per monitorare il territorio,se invece le denunce non vengono fatte, sotto un profilo giuridico è come se i furti non siano mai accaduti e quindi non sono giustificati eventuali rinforzi.

sabato 26 giugno 2021

LUSENZO COME IL BRONX: SI INVOCANO LE PATTUGLIE

I residenti delle abitazioni che si affacciano sull'anello del Lusenzo hanno raggiunto il limite di sopportazione e, dopo una chiamata alla polizia fatta verso la mezzanotte di qualche giorno prima richiedendo alla stessa di vigilare, hanno deciso di cominciare a farsi sentire attraverso esposti alla pubblica sicurezza. Un cittadino residente di una via che si affaccia su quella che sarebbe una stupenda zona del nostro territorio se non fosse per le frequentazioni in alcuni orari, a nome suo e di altri residenti chiede, ufficialmente a questo punto, che vengano fatti sopralluoghi nella via Berlinguer, in prossimità della riva evidenziando che una ventina di giovinastri di giorno e soprattutto di notte, dalle 22 fino a notte inoltrata, mantengono atteggiamenti di disturbo della quiete pubblica, con via vai di motorini, schiamazzando, frantumando bottiglie, facendo assembramenti, sporcando e provocando un baccano infernale incuranti del disturbo che arrecano a chi necessita di riposo. I cittadini non osano neppure provare a far sentire le proprie ragioni, per paura di ritorsioni, come è accaduto in passato. I residenti si dichiarano esasperati, chiedono controlli in modo da ripristinare la quiete e per identificare chi provoca scompiglio, ciò per sentirsi maggiormente tutelati.

mercoledì 23 giugno 2021

COMITATO CHIEDE ANCORA L'APERTURA DELLE BATTERIE: LA SOPRINTENDENZA SI DECIDA

Il Comitato Forte San Felice lamenta che, nonostante rassicurazioni e informazioni ricevute che davano per certa l’apertura al pubblico del Forte prima dell’estate 2021, ciò non sia ancora avvenuto A riguardo il 1° febbraio si era svolto un sit-in simbolico, davanti alla Batteria proprio per sollecitare l’apertura della stessa. In seguito il comune informava che doveva accordarsi con la soprintendenza per poter procedere, promettendo che ciò sarebbe stato fatto nel più breve tempo possibile. Secondo Erminio Boscolo Bibi, presidente del Comitato, la società proprietaria per regolare contratto, ha precisi obblighi nel mettere la struttura a disposizione del pubblico. Ciò sia per convenzioni con lo stesso comune che per clausole nell’atto di alienazione stipulato con l’Agenzia del Demanio. La struttura sembra essere chiusa al pubblico in quanto i lavori al suo interno si dice non siano ancora completati. Nonostante ciò sono previsti due eventi presso la Batteria nel corso dell’estate, il primo il 22 luglio. Eventi che non potrebbero aver luogo in quanto i lavori non sono ancora terminati, e non è avvenuto il collaudo, che permette di fatto l’apertura al pubblico. In questo clima il Comitato avanza quindi le sue richieste: apertura al pubblico di tutta l’area nel rispetto degli orari previsti dalla delibera di giunta 52 del 27 marzo 2015 garantendo la possibilità di visita della parte monumentale utilizzando servitù di passaggio. Conclude, Bibi, sostenendo che i cittadini stanno attendendo con ansia di poter usufruire di un sito così carico di valore paesaggistico e storico, come stabilito da una dichiarazione di interesse ancora nel 2010 da parte della Soprintendenza stessa. Area da valorizzare come bene comune, indipendentemente dalle proprietà. PRECISAZIONE: Il compendio della batteria non è ancora stato aperto al pubblico in quanto la soprintendenza ha chiesto ulteriori modifiche al progetto e di fatto la zona è ancora un cantiere e quindi non accessibile al pubblico.(f.to Andrea Comparato)

SITUAZIONE CRITICA PER I LOCULI CIMITERIALI

I cimiteri del territorio comunale sembrano essere in una situazione di emergenza per quanto riguarda la disponibilità di loculi. La situazione non sembra riguardare un camposanto piuttosto che un altro, ma sia a Sottomarina che a Chioggia che a Sant’Anna la situazione sembra presentare le stesse criticità. Questa negli ultimi vent’anni non sembra che abbia subito miglioramenti, non sembra essere una novità nel panorama delle necessità del territorio. Le ultime integrazioni di posti in cui dare rifugio alle spoglie dei propri cari sono state fatte una decina di anni fa nel cimitero di Borgo San Giovanni, e nel tempo di un mese erano state esaurite. Al momento non sembra che sia in previsione qualche intervento a riguardo, in nessuno dei cimiteri comunali, né per integrare loculi, nè ossari e neppure cinerari, anche se il problema è attuale ormai da anni. Da voci di corridoio sembrerebbe che un piano di intervento sia previsto per i prossimi anni, forse già il prossimo. Resta una necessità a cui si deve trovare al più presto una soluzione.

domenica 20 giugno 2021

SI SCHIANTA CON LO SCOOTER NELLA NOTTE A BRONDOLO, 25ENNE RICOVERATA CON TRAUMA CRANICO E FRATTURE

Attorno alle ore 3.30 della scorsa notte, una 25enne di Chioggia è caduta autonomamente dal proprio scooter, dopo l'impatto con il marciapiede che l'ha catapultata contro i paletti in ferro, collocati lungo via Padre Emilio Venturini a Brondolo, di fronte alla carrozzeria Biasion.
La giovane è stata soccorsa dall'ambulanza del 118, che ha deciso per il trasferimento all'ospedale di Mestre, in seguito alla diagnosi che parla di trauma cranico-facciale e probabili fratture agli arti inferiori. In loco sono intervenuti anche i carabinieri della stazione di Chioggia, che hanno eseguito i rilievi dell'incidente.

VANDALI SRADICANO IL COCCODRILLO DELLA CRACKING ART, VOLONTARI A.N.C. E POLIZIA LOCALE LO METTONO IN SICUREZZA

Anche la cracking art, in corso per tutta l'estate nel centro di Sottomarina, ha avuto modo di sperimentare l'incoscienza dei vandali. Probabilmente nella notte tra venerdì e sabato, il coccodrillo fucsia -collocato lungo il boulevard di via Veneto- è stato divelto dal suo basamento, lasciando scoperte le viti e i chiodi che lo ancoravano al suolo.

La circostanza è stata notata ieri pomeriggio da alcuni passanti, che hanno avvertito la pattuglia dell'81° nucleo volontario dell'Associazione Nazionale Carabinieri in transito nella zona: dopo aver rimosso gli oggetti contundenti, pericolosi per chiunque si avvicinasse al coccodrillo, il maresciallo Antonio Bono ha avvisato il settore Lavori Pubblici del Comune, il quale -tramite gli agenti di polizia locale- ha fatto transennare l'area coperta dal pezzo d'arte in plastica rigenerata.

venerdì 18 giugno 2021

TRAGICO SCHIANTO IN ROMEA, MUORE SCOOTERISTA DI 23 ANNI. NEL POMERIGGIO NUOVO INCIDENTE TRA SANT'ANNA E CAVANELLA

Giornata da dimenticare per la strada Romea, nel tratto che attraversa il territorio comunale di Chioggia. Poco prima delle ore 12.30 di oggi, al km 77.200, lo scooter condotto dal 23enne chioggiotto Michele Scarpa -mentre procedeva (forse in fase di sorpasso) in direzione Venezia- ha impattato contro una Citroen C3 che era ferma in attesa di svoltare verso Cavanella d'Adige.

Per il ragazzo non c'è stato niente da fare, tanto che il suo mezzo a due ruote è schizzato fino a 200 metri dal luogo dell'urto, nei pressi del ponte che attraversa il fiume.
Sono intervenuti i vigili del fuoco, la polizia, i carabinieri, i tecnici dell'ANAS, il soccorso stradale e naturalmente l'ambulanza del 118.
La circolazione è rimasta bloccata in entrambe le direzioni di marcia fino alle ore 15, causando notevoli disagi al traffico per via del formarsi di lunghe code, complice anche il cantiere al ponte sul Brenta.
Poco dopo la liberazione delle carreggiate, alle 15.30, un camion si è ribaltato fra Sant'Anna e Cavanella, bloccando ancora una volta la circolazione nei due sensi di marcia.
È intervenuta l'ambulanza e, quasi due ore più tardi, le autogru per la rimozione del mezzo pesante.

Due eventi (il primo tragico, il secondo per fortuna meno) che riaccenderanno sicuramente le polemiche relative alla sicurezza dell'arteria e all'assenza di alternative.

giovedì 17 giugno 2021

INCIDENTE STRADALE STAMATTINA ALL’ISOLA DELL’UNIONE, DONNA INVESTITA DA UNO SCOOTER È IN PROGNOSI RISERVATA

Due situazioni d'intervento hanno messo in fibrillazione, stamane, il personale sanitario del 118 e le forze dell'ordine. Dapprima, alle 9.45, un signore ha avvertito un malore mentre si trovava alla fermata dell'autobus in campo Marconi a Chioggia: l'uomo ha battuto la testa al suolo e l'ambulanza è rimasta a lungo a soccorrerlo in loco, prima di ripartire verso l'ospedale in codice rosso. Sono intervenuti anche i carabinieri.
Un'ora più tardi, invece, al ponte translagunare che unisce Chioggia a Sottomarina una donna di 54 anni, mentre attraversava la strada (molto probabilmente lungo le strisce pedonali) è stata investita da uno scooter all'altezza del centro di formazione professionale. Sono intervenuti i vigili del fuoco, la polizia locale e l'ambulanza del 118, che ha trasportato la ferita all'ospedale con probabile emorragia, riscontrata al seguito di una tac cerebrale. La donna versa in prognosi riservata. Eventuali ulteriori aggiornamenti in seguito.

mercoledì 16 giugno 2021

DUE BICICLETTE ELETTRICHE TRUCCATE SEQUESTRATE DALLA POLIZIA LOCALE: MULTE DI OLTRE 6000 EURO A DUE MINORENNI

Durante l'ordinario servizio di controllo del territorio svolto dal nucleo motociclisti della polizia locale di Chioggia, nella giornata di ieri sono stati fermati due giovanissimi, 15 lei e 17 lui, mentre percorrevano affiancati viale Tirreno a Sottomarina, a bordo delle loro biciclette elettriche. Gli agenti motociclisti avevano notato che i due ragazzi circolavano senza neanche toccare i pedali, e pertanto li hanno seguiti per un buon tratto per accertarsi delle modalità di funzionamento dei due mezzi.
In effetti, quelle che dovevano essere due biciclette a pedalata assistita (quindi con un motore elettrico che aiuta la pedalata) si sono rivelate veicoli a motore, che potevano procedere solamente grazie al motore esattamente come un ciclomotore. Questo comporta che i due mezzi avrebbero dovuto avere l’immatricolazione, il certificato assicurativo, la targa, con l’obbligo per il conducente di indossare il casco protettivo e, non per ultimo, di avere il patente o il patentino di guida. Tutte violazioni che sono state contestate ai genitori dei contravventori, per un ammontare di sanzioni elevatissimo che supera i 6100 euro a testa.
I due mezzi, ovviamente, sono stati sequestrati. Nel corso dell'estate verranno decisamente intensificati questi particolari controlli, al fine di contrastare la circolazione di veicoli alterati, che perdono completamente le caratteristiche di omologazione e costituiscono anche un pericolo sia per chi li conduce che per chi li incrocia, magari mentre sfrecciano a tutta velocità in una zona a traffico limitato o lungo un percorso ciclopedonale.

VANNO IN BENEFICIENZA I CAPI D'ABBIGLIAMENTO SEQUESTRATI DALLA POLIZIA LOCALE DI CHIOGGIA AI VENDITORI ILLECITI IN SPIAGGIA

I capi di abbigliamento sequestrati dalla Polizia Locale di Chioggia nel corso dei servizi di perlustrazione dell'arenile di Sottomarina, al termine dell'iter amministrativo previsto per legge, vengono sottoposti a confisca e -ove possibile- devoluti a fini umanitari. È la risposta che il comandante Michele Tiozzo dà alle tante domande univoche, che si chiedono appunto quale fine facciano i vestiti sottratti al commercio illegale: «Tutti gli altri articoli vengono invece distrutti».
Il “bollettino” dell’attività sinora svolta ha già raggiunto quota 21 sequestri, per il totale di 3200 articoli di vario genere venduti in assenza delle prescritte autorizzazioni commerciali, e circa 31mila euro di sanzioni amministrative elevate. «La dimensione assunta dal fenomeno - continua Tiozzo - non va sottovalutata: il mercato della contraffazione e dei falsi, o comunque della merce fabbricata e venduta totalmente in evasione d'imposta, rappresenta un giro d'affari enorme, in gran parte gestito direttamente da esponenti criminali».
Prosegue il comandante: Si tratta di ricchezza sommersa, soldi sottratti agli investimenti, al risparmio, al fisco, ad una economia pulita: «Dietro la maglietta con la griffe contraffatta, i cd masterizzati, gli oggetti di ogni tipo venduti lingo la spiaggia, non c'è solo la storia di miseria di uno straniero, ma sofisticate organizzazioni criminali con fatturati di milioni di euro, evasioni fiscali e anche riciclaggio di denaro sporco».
Si tratta quindi di una forma di concorrenza sleale nei confronti dei commercianti regolari che rispettano le leggi e i regolamenti, e contribuiscono a mantenere viva l’attrattiva turistica di Chioggia e Sottomarina. «La vendita di merce irregolare o contraffatta - conclude Michele Tiozzo - è un illecito che non riguarda solo chi fabbrica e vende la merce, ma anche chi l'acquista». Di qui le sanzioni, da 50 a 500 euro, anche per gli acquirenti colti sul fatto o "pizzicati" lungo la battigia con in mano prodotti acquistati poco prima.

martedì 15 giugno 2021

POTENZIAMENTI ESTIVI PER LA POLIZIA DI STATO, SOLO 12 AGENTI IN PIÙ TRA CHIOGGIA E JESOLO. ARMELAO (FSP): «VERGOGNOSO E RIDICOLO»

Era lo scorso 21 maggio quando Mauro Armelao, segretario regionale del sindacato FSP della Polizia di Stato, avvertiva della necessità di rinforzi al Commissariato di Chioggia per la stagione estiva, temendo anche una recrudescenza del fenomeno baby gang. Da Roma, ieri, sono arrivate notizie in tal senso, e non si può dire siano positive: il Ministero dell'Interno assegna all'area metropolitana di Venezia solo 12 agenti, destinati al reparto prevenzione del crimine, da dividere tra le spiagge di Jesolo e Sottomarina, oltre ad altri 7 poliziotti di frontiera da dislocare all'aeroporto Marco Polo.
Vibrante la reazione di Armelao: «Le tabelle dei potenziamenti parlano chiaro, siamo completamente fuori strada perché così non viene garantita maggior sicurezza nelle località turistiche». Il segretario del sindacato FSP non ha remore nel parlare di «vergogna» e di «una continua presa in giro»: gli agenti, che verranno mossi soprattutto dal contesto padovano, non saranno sufficienti nemmeno a coprire le ferie dei colleghi. Spiega il sindacalista: «Considerando che gli equipaggi nella prevenzione del crimine sono composti da tre agenti per auto, significa che il potenziamento riguarderà solo quattro equipaggi in tutta la provincia. Quanti andanno a Jesolo, e quanti a Chioggia?».
Senza contare che i turni di vigilanza sono cinque: con soli quattro equipaggi non verrebbero potenziati tutti, in uno solo dei due Commissariati. «Basta con le prese in giro - conclude Mauro Armelao - e con la superficialità nel gestire la sicurezza di città turistiche che meritano attenzone. Mi auguro non ci siano problemi gravi, anche perché il periodo di impiego di questi colleghi andrebbe dal 19 luglio a 22 agosto, come se l'estate prima e dopo non esistesse, con interi reparti snobbati e nessun rinforzo per la Polizia Stradale né quella Ferroviaria. Una cosa ridicola».

lunedì 14 giugno 2021

CINQUE MINORENNI IDENTIFICATI E MULTATI DALLA POLIZIA LOCALE PERCHÉ SI TUFFAVANO NEL LUSENZO DAL PONTE BADEN POWELL

Nel pomeriggio di oggi una pattuglia di motociclisti della polizia locale di Chioggia ha identificato 5 minorenni, mentre si tuffavano dal ponte di legno Baden Powell, nella laguna del Lusenzo. L'irresponsabile comportamento, oltremodo pericoloso visti i frequenti passaggi di imbarcazioni a motore lungo il passaggio navigabile, è sanzionato anche dal Regolamento di polizia urbana della città.
Un verbale di 50 euro a testa è stato notificato ai genitori dei ragazzi. Poco dopo, gli operatori hanno fermato ed immediatamente sanzionato un giovane chioggiotto, mentre transitava lungo la passeggiata ciclopedonale del Lusenzo a bordo del proprio ciclomotore, incurante dei divieti in vigore per i mezzi motorizzati.

NUOVA ROTATORIA A BORGO SAN GIOVANNI, I RESIDENTI DI VIA DON MINZONI: «SCARSA VISIBILITÀ, OCCORRE SPOSTARE I BIDONI»

La rotatoria in costruzione ai piedi del cavalcavia di Borgo San Giovanni, all'incrocio con via Don Minzoni, è benedetta dall'approvazione di chi abita la zona o se ne serve, ad esempio per le spese al supermercato Eurospar (la cui impresa gestrice paga le spese dell'opera). Ma i residenti, in questi giorni, stanno sollevando il problema della visibilità in uscita da via Don Minzoni e dell'immissione lungo via Granatieri di Sardegna.
A sinistra della strada laterale, infatti, campeggiano alcuni bidoni di Veritas e un paio di cassoni per le offerte di Caritas (abbigliamento). Questi oggetti rendono molto arduo accorgersi di ciò che accade in strada: pertanto la richiesta a entrambe le realtà -pur differenti, come Veritas e Caritas- è di spostare altrove i recipienti. Tra i desideri della popolazione del quartiere, anche il rialzo del passaggio pedonale adiacente al cavalcavia, che così com'è ora non dissuade dall'alta velocità dei veicoli in transito.

domenica 13 giugno 2021

RICHIESTA DI RINVIO A GIUDIZIO PER MARIO PENZO E IL PADRE ARMANDO: LESIONI, MINACCE, VIOLENZA PRIVATA E STALKING

Il g.u.p. in seno al Tribunale di Venezia, Alberto Scaramuzza, ha fissato al 13 ottobre l'udienza preliminare per il rinvio a giudizio di Mario Penzo e il padre Armando, con l'accusa, il primo, di minacce e lesioni aggravate e reiterate, il secondo di violenza privata ai danni dell'editor di Chioggia Azzurra, Andrea Comparato. Mario Penzo è stato anche gravato dal divieto di avvicinamento alla persona offesa, comminato lo scorso 23 febbraio.

Il 42enne, residente in calle San Domenico 1188 assieme alla famiglia di origine, dovrà rispondere anche dei danni provocati a un'altra persona, che a sua volta può comparire in giudizio quale parte offesa, o costituirsi parte civile. Non sono comunque terminati nel tempo gli episodi di stalking, anche telefonico, che Penzo jr. infligge alla sua vittima prescelta.

VIAGGIAVA SENZA CASCO ALLACCIATO IL VENTENNE CADUTO IERI SERA DAL SUO SCOOTER IN LUNGOMARE?

Era molto probabilmente senza casco allacciato il giovane scooterista chioggiotto, di età poco più che ventenne, il quale ieri sera alle ore 19 -per cause imprecisate- ha perso il controllo del proprio Scarabeo ed è caduto frontalmente contro la recinzione che delimita lo stabilimento dei bagni Sirena, in lungomare Adriatico a Sottomarina. Il primo a soccorrerlo è stato un podista di passaggio, che di mestiere lavora nella sanità: il ragazzo versava a terra in una pozza di sangue, ed era in attesa dell'arrivo dell'ambulanza. Il soccorritore, un 45enne del luogo, si è dapprima assicurato che lo scooterista respirasse (il torace era in espansione) e che non presentasse fratture scomposte: per fortuna gli arti erano in sede. Il ventenne, inizialmente in stato d'incoscienza, presentava una profonda escoriazione alla guancia, dalla quale usciva copiosamente il sangue: ma il colorito non era cianotico, né la temperatura fredda.

Allontanato un suo amico che stava mostrando agitazione, il sanitario ha constatato l'otorragia (perdita preoccupante di sangue dall'orecchio): il ragazzo a terra -che non ha avuto bisogno di massaggio cardiaco- ha cercato di girarsi autonomamente, quando è sopraggiunto il personale medico a bordo dell'ambulanza, che ha poi deciso di convocare l'elicottero del 118 di Padova, atterrato in lungomare e necessario per trasportare il giovane all'ospedale all'Angelo di Mestre, dove è stato intubato per precauzione e gli è stata praticata una TAC total body, senza pericolo per la vita. Lo scooter è stato sequestrato dalla polizia locale assieme al casco, che però -dalla dinamica delle ferite e dalla loro ubicazione- tutto lascia intendere non fosse correttamente indossato dal suo proprietario. L'azione si è svolta sotto gli occhi di centinaia di persone, per lo più bagnanti in uscita dagli stabilimenti vicini. Eventuali ulteriori aggiornamenti relativi alle condizioni dello scooterista saranno possibili in seguito.

sabato 12 giugno 2021

MALTRATTA IL PROPRIO CANE, 39ENNE PIOVESE DENUNCIATO DAI CARABINIERI. L'ANIMALE HA TROVATO RIFUGIO AL CANILE DI SANT'ANNA

Giovedì mattina 10 giugno i Carabinieri di Piove di Sacco, in seguito alle segnalazioni ricevute da alcuni cittadini, hanno accertato i maltrattamenti che un 39enne del luogo infieriva contro il proprio cane di razza AmStaff (American Staffordshire terrier), consistenti in calci e strattonamenti verificatisi una settimana prima. L'uomo è stato denunciato a piede libero, mentre la povera bestia è stata affidata in custodia al rifugio di Sant'Anna di Chioggia, gestito dall'Associazione per la Protezione degli Animali, dove è stata sottoposta alle cure del caso.

venerdì 11 giugno 2021

BRAVATA DI QUATTRO GIOVANI NORDAFRICANI: “RUBANO” IL PATTINO IN DOTAZIONE AI BAGNINI E VANNO AL LARGO, ARRIVANO POLIZIA E CARABINIERI

Quattro giovani di etnia nordafricana si sono impossessati, oggi attorno alle ore 13.30, di un pattìno a remi in dotazione ai bagnini lungo il litorale di Sottomarina, all'altezza della torretta 21 che presta servizio ai bagni Lungomare. Tornati dalla pausa per il pranzo, gli assistenti ai bagnanti in forza alla società AltoAdriatiko hanno contattato la polizia di Stato e i carabinieri: i quattro erano già al largo con il pattìno e stavano facendo il bagno.
Prontamente uno degli assistenti, Gianni Luppi, li ha raggiunti per riportarli a riva: dopo alcune resistenze, il ragazzo più giovane tra quelli coinvolti dalla bravata si è consegnato alle forze dell'ordine, seguìto anche dagli altri. I quattro sono poi stati identificati di là dei canapi che delimitano gli stabilimenti.

STOP ALLA MUSICA DEL BUDAPEST CAFFÈ PER 15 GIORNI, ADOLFO TIOZZO: «VECCHIE PENDENZE, È ACCANIMENTO»

Adolfo Tiozzo, titolare del Budapest caffè in piazza Europa a Sottomarina, non ci sta. Ieri l'ordinanza del sindaco che sospende per 14 giorni le attività musicali del locale, anche in filodiffusione, per via del superamento della quota massima di volume emesso: oggi il gestore dello spazio, davanti alle telecamere di Chioggia Azzurra, protesta e teme un «accanimento» nei suoi confronti: «Il provvedimento è stato un fulmine a ciel sereno, specie ora che stiamo per ripartire dopo mesi di chiusura, con il primo weekend di zona bianca in Veneto, senza limiti di orario».

Tiozzo riferisce che la sanzione è relativa a un verbale emesso per fatti accaduti nell'agosto 2020, notificato lo scorso ottobre: «C'è anzi un ricorso ancora in piedi, e non siamo ancora stati auditi. Dopo i controlli di massa del 1º maggio, mi pare proprio un accanimento». Il Comune di Chioggia, nelle scorse settimane, aveva autorizzato il locale a organizzare intrattenimenti musicali.
«Finora abbiamo allestito solo piccoli concerti pomeridiani - conclude Adolfo Tiozzo - per restare dentro i margini del coprifuoco. Erano state accolte le indicazioni dell'ente, concentrandosi nella zona attorno al bar e non per l'intera piazza, con un impianto ad hoc e un tenore delle serate "ridotto" in modo da evitare i disturbi. Sta di fatto che ora piazza Europa sarà "spenta", mentre altri luoghi della città rimarranno accesi». Senza contare il problema, addebitato erroneamente al locale, dei ragazzini che acquistano ingenti quantità di alcoolici nei supermercati e poi bivaccano anche di notte nei giardini di piazza Europa.

giovedì 10 giugno 2021

ORDINANZA DEL SINDACO, NIENTE MUSICA (NEMMENO DALLA RADIO) PER 14 GIORNI AL BUDAPEST CAFFÈ IN PIAZZA EUROPA A SOTTOMARINA PER TROPPI RUMORI

Troppe e univoche le segnalazioni giunte alla polizia locale, confermate dai rilievi dell'ARPAV, per proseguire "chiudendo un occhio", e soprattutto le orecchie, ai rumori in uscita dal Budapest caffè in piazza Europa a Sottomarina e dai suoi clienti. Così questa mattina il sindaco Alessandro Ferro ha emesso un'ordinanza che -preso atto delle numerose segnalazioni formali e informali dei residenti nella zona- inibisce per 14 giorni il locale gestito da Adolfo Tiozzo dallo svolgimento di spettacoli musicali e anche dalla semplice diffusione sonora via radio.
Lo scorso 30 aprile il bar aveva presentato l'attestazione dell'inizio di attività in tal senso, ma -sulla base anche dell'ordinanza dirigenziale emessa nell'ottobre 2020 per il superamento dei limiti vigenti quanto alla rumorosità- l'amministrazione ha ritenuto di dover preservare la quiete pubblica e il diritto al riposo nelle ore serali e notturne, oltre al decoro urbano della piazza. Di qui il provvedimento, considerato - si legge nel testo - che «la situazione di disturbo è riconducibile all'attività dell'esercizio pubblico e dei suoi avventori»

mercoledì 9 giugno 2021

POLIZIA LOCALE MOLTO ATTIVA LUNGO L'ARENILE: ANCHE IERI HA SOTTRATTO 1500 ARTICOLI AL COMMERCIO NON AUTORIZZATO

Secondo intervento stagionale, ieri lungo il litorale di Sottomarina, per gli agenti della polizia locale di Chioggia, a contrasto del fenomeno delle vendite non autorizzate di articoli di vario genere sopra la battigia. Dopo il sequestro di 730 articoli tra venerdì e sabato scorsi, altri 1500 capi d'abbigliamento contraffatti -o comunque messi in vendita illecitamente- sono stati sequestrati dagli operatori, nell'ambito del progetto Spiagge Sicure.
Le sanzioni elevate a carico dei responsabili superano la cifra di 26mila euro solo in questi primi giorni di lavoro, che si avvalgono anche dei cinque nuovi agenti assunti per la stagione. Inoltre, la polizia locale ha sanzionato con un'ammenda di oltre 5000 euro un venditore di cocco di origine campana, oltre al sequestro del carico di frutta: anche questa pratica non era stata autorizzata da alcuna concessione.

martedì 8 giugno 2021

DIEGO DE ANTONI CHIEDE SCUSA AL DOTTOR YONTU E ALLA CITTÀ: «È STATO UN COLPO DI TESTA, NON SONO UNA PERSONA CATTIVA»

Da giorni il suo nome circola per l'Italia come quello dell'autore degli insulti, delle minacce e dei danni inferti al dottor Nelson Yontu, tra l'interno e l'esterno della sua casa in via della Fossetta. Oggi, davanti alle telecamere di Chioggia Azzurra, dopo le sollecitazioni giunte da più parti Diego de Antoni, quarantenne operaio in un'industria plastica della zona, chiede scusa al medico, alla sua famiglia, alla popolazione del quartiere e alla città intera.

De Antoni non minimizza («è stato un colpo di testa») ma assicura di non essere una persona cattiva. Mentre il dottore si era presentato alla sua porta per constatare l'effettiva presenza in casa, a seguito di malattia, l'uomo afferma di essersi trovato poco distante -e non in spiaggia- impegnato a far camminare il figlio che presenta una disabilità. Ferma restando la gravità dei reati addebitati, che date le denunce arriveranno comunque a un processo, ora la preoccupazione è di non fare in modo che a una vittima se ne aggiunga un'altra.

DEMOLIZIONE DEL FABBRICATO STORICO DEGLI EX CANEVINI: PROPRIETARIO, PROGETTISTA E COSTRUTTORE A PROCESSO

La Procura della Repubblica di Venezia ha concluso le indagini relative all'abbattimento, tra il 2018 e il 2019, dello storico edificio dei "canevini" (i mastri cordai) di fronte al cimitero di Borgo San Giovanni, poco distante dalla stazione. Le conclusioni a cui è arrivata la pubblica accusa portano al rinvio a giudizio del proprietario della superficie, Andrea Canato, del direttore dei lavori Giovanni Canato e del titolare dell'impresa costruttrice, Sandro Lazzari.
I tre avrebbero agito in violazione delle norme edilizie per aver causato la demolizione integrale di un immobile ottocentesco, dichiarato di valore storico-culturale dalla Regione, in quanto afferente all'archeologia industriale e artigiana della zona. La costruzione dei nuovi edifici residenziali, quindi, sarebbe difforme dal progetto presentato e approvato dal Comune, che nel febbraio 2019 aveva provveduto al sequestro dell'area. L'inizio del dibattimento è stato fissato per il 7 febbraio 2022.

domenica 6 giugno 2021

DE ANTONI NON SI SCUSA, LA MOGLIE RINCARA: MA LE DONNE DI VIA DELLA FOSSETTA PRENDONO LE PARTI DEL MEDICO AGGREDITO

«Non l'ho toccato con un dito, non ho fatto niente». Cerca di giustificarsi dopo che gli occhi di tutta Italia sono puntati su di lui, Diego de Antoni, il quarantenne di via della Fossetta che mercoledì scorso -scoperto assente alla visita fiscale per malattia- al suo rientro ha sequestrato per qualche minuto un medico di origine camerunese, oltre ad avergli distrutto il tablet, con la complicità attiva o passiva di alcuni abitanti del vicinato.
«Vivo un una casa comunale con tre figli, di cui uno disabile - continua De Antoni - sono arrivato là alle 17 (in realtà più tardi, ndr) e il medico voleva fregarmi per forza. Ora, perché è di colore dev'essere un santo per forza?». Il quarantenne assicura di non essere una persona cattiva, e sostiene che nessuno di coloro che si sono occupati del caso ha visto cosa sia accaduto: «Ho fatto una cazzata - ribadisce - ma tutti credono al medico».
Ai carabinieri, De Antoni ha confermato almeno di aver distrutto il tablet in dotazione al dottore, mentre quest'ultimo -in un'intervista concessa oggi alla Nuova Venezia in edicola- conferma di aver ricevuto anche pressioni sul proprio torace con le dita da parte dell'aggressore. Nel frattempo, all'interno del gruppo facebook retto da Chioggia Azzurra, la moglie di De Antoni (lungi dal rivolgere le scuse più volte richieste) rincara la dose, non facendo certo un buon servizio al proprio compagno.
La donna, di 38 anni, scrive di una montatura rispetto a ua «situazione falsa»: dice che il marito pagherà i danni, ma che non si tratta di razzismo «visto che abbiamo amici di varie etnie. Fosse stato un italiano sarebbe stato lo stesso». Niente scuse, quindi, perché secondo la signora «tutto è un'invenzione, e il medico verrà risarcito come fosse un bianco». Secondo la donna, la reazione del marito era dovuta al timore di perdere il lavoro: «Ha fatto "solo" danni materiali, la questione del razzismo è uno sfogo della moglie del dottore dopo episodi accaduti altrove». Per cui, il caso nazionale sarebbe un'esagerazione...

A non pensarla così sono, in primis, alcune madri di famiglia che abitano la stessa via della Fossetta, stanche di essere messe in mezzo in quanto abitanti la stessa strada: questa mattina, alle telecamere di Chioggia Azzurra, le donne hanno preso animatamente le distanze dall'operato di Diego de Antoni, manifestando la propria solidarietà al medico minacciato e offeso. La preoccupazione riguarda anche l'immagine e il decoro della zona e della città, circostanza che ha fatto chiedere al sindaco Ferro un consulto all'Avvocatura civica per costituirsi o meno parte civile.

sabato 5 giugno 2021

MEDICO MINACCIATO E INSULTATO, SOLIDARIETÀ DOPO IL POST DELLA COMPAGNA. CHIOGGIA AZZURRA A SINDACO E ALBERGATORI: OSPITATELI IN CITTÀ

Oltre 8000 reazioni, più di cinquemila condivisioni. Sta dilagando in Rete il post che la compagna del medico di origine camerunese, insultato e danneggiato lo scorso mercoledì 2 giugno da un quarantenne in via della Fossetta, ha scritto per far conoscere a tutta Italia l'episodio nei suoi particolari emotivi e personali, elencando altri spiacevoli dettagli del recente passato, e additando la città di Chioggia in generale per tali comportamenti ostili.

Diego de Antoni, l'aggressore

Ieri il dottore, un trentenne residente a Padova assieme alla compagna e alla figlia di due anni, ha denunciato l'accaduto ai carabinieri della città del Santo. Nel dialogo concesso al giornalista Andrea Priante, pubblicato oggi dal Corriere del Veneto, la vittima di questa odiosa discriminazione racconta i passaggi che gettano in cattiva luce non solo l'aggressore, il quarantenne Diego de Antoni, ma anche altri abitanti del quartiere, resisi complici -secondo la tesi accusatoria- di aver collaborato al brutto quarto d'ora trascorso in via della Fossetta.
Stando a quanto afferma il sanitario, in Italia dal 2010 dove si è laureato all'Università di Padova, De Antoni -lavoratore in malattia- non era presente all'atto della visita fiscale, ma contattato da qualcuno si è precipitato in costume e ciabatte, come reduce dal mare. Il quarantenne avrebbe chiuso il portone, in modo da impedirgli di uscire dal cortile, con la complicità di una ragazza e minacciandolo se non avesse seguito le sue indicazioni per raccontare all'INPS una verità di comodo.
Di lì a pochi minuti l'escalation: De Antoni ha strappato di mano al medico il tablet e l'ha scagliato contro il muro e poi a terra, infrangendolo. Quindi gli ha scagliato contro una raffica di insulti a carattere razziale, infine gli avrebbe sottratto il telefono pretendendo che gli venisse dettato l'indirizzo della propria abitazione, ove compiere eventuali ritorsioni in caso di denuncia. Quindi l'inseguimento a bordo di uno scooter altrui, e ulteriori danni alla maniglia dell'auto sulla quale viaggiava il dottore.
Ancora più inqualificabile, se possibile, l'atteggiamento del vicinato presente: nessuno ha mosso uno dito, tutti gli astanti si sono "goduti" lo spettacolo poco edificante e addirittura prendevano in giro il trentenne professionista. Modalità di comportamento tra omertà e protezione del reo che, se da un lato non esitiamo a definire di stampo camorristico, dall'altro non possono gettare fango sopra i tanti sforzi che il quartiere della Fossetta ha compiuto negli anni (e tuttora compie) per meritare giustamente una reputazione civile nella comunità.
Sta di fatto che quanto accaduto là poteva davvero succedere dappertutto a Chioggia, a Sottomarina e non solo, anche indipendentemente dal movente razziale. Per questo, oggi, il sindaco Ferro -preoccupato dell'immagine di decoro della città- è intervenuto esprimendo massima solidarietà al medico aggredito e insultato per il colore della sua pelle: «Una violenza assurda e aggravata, non bisogna tollerare tali episodi incresciosi. Ma questa non è Chioggia, e non è la società che vogliamo».
Secondo Chioggia Azzurra, però, il primo cittadino potrebbe fare di più: Alessandro Ferro dovrebbe convocare a Chioggia il dottore, la sua compagna padovana e la loro bambina per chiedere scusa ufficialmente e in presenza a nome della città, offrendo loro i doni di rappresentanza. E gli albergatori di Sottomarina, in segno di ritrovata ospitalità, potrebbero offrire un soggiorno alla coppia, consentendo così di mostrare il lato migliore di questo territorio, oltre che favorire qualche giorno di necessaria spensieratezza.