lunedì 30 gennaio 2023

PARCHEGGIO SAN FELICE INVASO DA FORESTI E I RESIDENTI A CERCARE IL POSTO PER L'AUTO

Chioggia, 30 Gennaio 2023

Nonostante siamo ancora in pieno inverno, il sole di quest’oggi ha invogliato moltissimi “foresti” a giungere a Chioggia, provenienti come al solito dalle aree limitrofe della campagna e del padovano.

Solito problema, i parcheggi.

Le auto arrivano, molti parcheggia a pagamento sono stagionali e quindi ancora chiusi, molti sono restii a pagare quei pochi centesimi per fermare la vettura in modo corretto per cui in molti si sono fiondati dove non si può incluso il parcheggio per residenti e autorizzati San Felice, parcheggio comunale la cui pavimentazione sta tirando le cuoia ma che comunque riserva un posto per tutta la giornata a un passo dalla diga e uni dal lungomare. Serve il permesso?
A quanto pare ogni più di 40 vetture del permesso hanno fatto a meno, hanno parcheggiato togliendo stalli ai residenti e agli aventi diritto.

A niente è valso chiamare un intervento della Polizia Locale, che probabilmente aveva gli uomini impegnati in altri interventi.

40 vetture che hanno occupato 40 posti creando disagio a 40 persone. Il problema resta, la prossima domenica saremo punto a capo, la situazione era la stessa lo scorso anno, e l’anno prima e quello prima ancora.

SI è chiesta l’installazione di una sbarra da attivare con tessera, e si sono proposti altri modi che impedissero l’accesso ai non aventi diritto, ma nulla al momento è cambiato e chi da diritto al posto auto ha dovuto cercarlo altrove.




NON C'È VERSO DI FERMARE I GIOVINASTRI AL GIARDINO IN PIAZZA EUROPA. SERVONO CONTROLLI PER FAR RISPETTARE LE ORDINANZE

Chioggia, 30 Gennaio 2023

Il giardinetto in piazza Europa nei sabato sera è preda del degrado o meglio, è vittima di alcuni giovinastri che, in barba alle ordinanze entrano nel giardino all’orario in cui dovrebbe essere chiuso, portando con sè musica da ascoltare a tutto volume e alcoolici, lasciando dietro di sè bottiglie, sporcizia, atti vandalici, disturbo alla quiete eccetera, eccetera, eccetera.

A pagare le conseguenze del modus vivendi di questi gruppi di scalmanati, è l’attività di Adolfo Tiozzo, costretta a spegnere la musica e a lavorare in maniera sacrificata nel rispetto dell’ordinanza che da altri non viene rispettata.
Chi frequenta il giardino e Tiozzo ci tiene a ribadirlo, sono persone che nulla hanno a che fare con la sua attività ma che recano disturbo qua, in piazza Europa, perchè qua possono entrare nel giardino a fare i loro porci comodi, ma per la sua attività non ci passano. Non fanno parte della sua clientela.
Quello che afferma Tiozzo è che qualsiasi ordinanza diventa inutile se non viene seguita da controlli e da multe a chi trasgredisce, anche se si tratta di minorenni, della condotta dei quali i genitori andrebbero comunque informati.
Tiozzo da anni ripete che con questa marmaglia la sua attività non ha nulla a che fare , inutilmente, perchè chi ne fa le spese, continua ad essere il suo lavoro.



domenica 29 gennaio 2023

CONTINUANO LE SPACCATE NOTTURNE AI DANNI DI SUPERMERCATI

Chioggia, 29 Gennaio 2023

Purtroppo dobbiamo segnalare un nuovo tentativo di furto ai danni di un supermercato In’s, dopo la spaccata di lunedì scorso all’In’s di Sottomarina c’è stato un nuovo tentativo di furto all’In’s di Chioggia sito nel quartiere Tombola frontista del canale Perotolo.

Un individuo che indossava un cappotto con cappuccio alle ore 01.23 della notte di sabato si è avvicinato all’entrata in vetro del supermercato e ha cercato di romperla con dei sassi che si era portato all’interno di una borsa.

Forse un ladro “inesperto” o forse una “vendetta” fatto sta che il soggetto si è allontanato velocemente lasciando l’ennesimo danno ad un’attività ben presente sul territorio e di grande utilità soprattutto per i tanti anziani del circondario.

Contrariamente a quanto in tanti credono, Chioggia Azzurra non sempre viene a sapere tutto (almeno ufficialmente) in questo caso però non abbiamo conferme che siano state formalizzate delle denunce sia per il fatto di lunedì scorso che di oggi.

A prescindere invitiamo sempre a formalizzare le denunce è assolutamente importante per più motivi. Tra questi altrimenti sembra che ci siano meno reati e che le forze dell’ordine siano sufficienti.




sabato 28 gennaio 2023

MERIDIONALE IN PREDA AD ALCOL O DROGA RAPINA IL BAR CINESE

28 Gennaio, 2023

Un individuo probabilmente dell’Italia del sud ha rapinato giovedì mattina il bar Girasole di viale Umbria gestito da una famiglia cinese.

L’uomo dall'apparente età di 35/40 anni, evidentemente alterato da alcol o droga, è entrato nel locale impadronendosi della cassa, il figlio della titolare, un ragazzo giovane pur spaventatissimo implorava l’uomo di smetterla anche se al tempo stesso continuava a riprenderlo con il telefonino.

Il rapinatore con qualche difficoltà alla fine è riuscito a estrarre il denaro dalla cassa e si è allontanato con una bici elettrica XP arancione.

“Ti prego non rubarmi i soldi devo pagare le bollette” ma l’uomo è rimasto insensibile alle suppliche del ragazzo.

La titolare dell'esercizio riferisce che, pur non conoscendone le generalità, conosceva già il soggetto che in passato aveva già compiuto altre azioni da denuncia.

La denuncia per la rapina è stata formalizzata dai carabinieri, questo è quanto abbiamo saputo al momento, invitiamo chi è a conoscenza dell’identità di questo soggetto di avvisare le forze dell’ordine.

Aggiornamento: Ieri sera alle ore 20 c’è stato un intervento congiunto di polizia e carabinieri che hanno portato via un uomo, al momento non è noto se sia lo stesso della rapina.




SAREBBE UN PREGIUDICATO USCITO DA POCO DI GALERA L’AUTORE DELLA RAPINA DI IERI

Chioggia, 28 Gennaio, 2023

Secondo alcune indiscrezioni l’autore della rapina al bar Girasole registrato dal figlio della titolare mentre compiva il suo folle gesto sarebbe un pregiudicato uscito di galera pochi mesi fa, residente a Sottomarina con la moglie.

Prima della rapina l’uomo era già entrato si era impadronito di una bottiglia di whisky con le medesime modalità e prima di andarsene aveva urinato dentro al locale, il tutto alla presenza del ragazzo e di almeno un cliente che ha assistito sbigottito.

Non è ancora noto il nome di questo personaggio:”È un meridionale” ha dichiarato il cliente che anche questa mattina era nel bar.

Si presume che l’uomo non sia stato arrestato in quanto, evidentemente, non c’era la flagranza di reato.

Il comportamento dell’uomo oltre ad essere evidentemente offuscato dall’alcol o da altro evidenzia anche una sorta di comportamento razzistico, avrebbe fatto la stessa cosa se il bar fosse stato gestito da italiani?




venerdì 27 gennaio 2023

TRA LE SIEPI POTATE GLI AVERI DEI SENZATETTO

Questa mattina procedeva l’intervento di manutenzione del verde straordinaria nel giardino prospiciente il cimitero a Borgo San Giovanni e gli operai stavano proseguendo con la potatura delle folte siepi.

Incastrate tra i rami di queste ultime sono state trovate testimonianze dei senza tetto che qui trovavano riparo la notte.

Un paio di scarpe disfatte dal tempo e alcune coperte, oltre alla spazzatura che viene gettata tra i rami e dimenticata.

Se non si tratta di altre persone che hanno trovato successivamente qui un luogo in cui dormire, chi un tempo usava il giardinetto come povero ricovero era una coppia, un uomo e una donna che, quando il tempo era proprio brutto, si dirigevano verso qualche condominio e se trovavano l’atrio aperto entravano e si riparavano nel sottoscala.

Fino a quando qualcuno non li scopriva, scacciandoli. L’uomo dovrebbe essere deceduto proprio per inedia, freddo, malattia e della donna il popolo che sapeva dell’esistenza della coppia non ha più saputo nulla.

Ora, per i senzatetto ci sono strutture come la Tenda di Sara, tassativamente per uomini, la donna avrebbe dovuto dirigersi altrove, ma anche a quel tempo le strutture caritatevoli esistevano.

Non tutti i senzatetto bramano calde coperte e un riparo, molti insistono a dormire in strada, con la nefasta conseguenza quando le temperature si abbassano, come sta avvenendo ora.

Gli invisibili non sembrano costituire un problema sociale nel territorio, le strutture presenti, e per fortuna che ci sono, sembrano bastare.
È capitato però che qualche senzatetto abbia cercato rifugio a bordo di qualche barca, accendendo candele per scaldarsi e mandando tutto a fuoco.




giovedì 26 gennaio 2023

GUIDA DISTRATTA, IN ZONA VIETATA INVESTITO IL PRESIDENTE DEL COMITATO DI QUARTIERE, COMPLEANNO ROVINATO

La piazzetta dei Saloni intitolata alle Vittime della motonave Giudecca dovrebbe essere zona pedonalizzata 24 su 24.

Capita invece che essa sia spesso sfruttata come piazzale di manovra da conducenti di autoveicoli non autorizzati.

Ieri mattina ne ha fatto le spese nientemeno che il Presidente del Comitato di quartiere Paolo Voltolina, 65 enne da poche ore.

È stato investito da un’autovettura presumibilmente in fase di sterzata. A quanto pare, la conducente distratta si sarebbe accorta dell’uomo quando ormai era troppo tardi. Lo ha infatti investito col paraurti.

Il malcapitato è stramazzato a terra con un tallone piuttosto malconcio. Poco dopo sono arrivate l’ambulanza del 118 e la Polizia locale.

Gli agenti hanno rilevato la dinamica e cercato di raccogliere qualche testimonianza. Medicato, il Presidente ne avrà per una decina di giorni, salvo complicazioni.

Con ogni probabilità, la donna dovrà pagare una multa piuttosto salata.




martedì 24 gennaio 2023

TENTATA RAPINA ALLA TABACCHERIA AL DUOMO L’AUTORE SEMPRE MARCO PENZO

Nel pomeriggio di ieri ennesima “impresa” di Marco “Marchetto” Penzo, il giovane cocainomane che da mesi e mesi continua con le sue azioni violente nei confronti di chi gli capita, terrorizzando anziani e casalinghe di riva Vena, con particolare “predilezione” per i tabaccai e, in particolare, per il tabaccaio di piazza del Duomo.

A memoria, questa è almeno la terza volta, se non la quarta, che Marco Penzo aggredisce il tabaccaio.
Ieri il solito copione: il giovane è entrato e ha cercato di impossessarsi della cassa.

I gestori hanno fatto resistenza ritrovandosi con il locale a soqquadro, una scena impietosa con cartoline, caramelle, espositori a terra e rotti.
La polizia di stato è intervenuta celermente ma Marco Penzo si era già allontanato e non può esserci l’arresto in quanto non c’è la flagranza di reato.
Alla famiglia di Marco Penzo è stato concesso un appartamento dell’Ater a Vigo, la stessa dispone di un motoscafo motorizzato con 300 hp, e alla stessa non mancano bici elettriche nuovissime né disponibilità economiche.
Sarebbe interessante sapere con che attività questa famiglia esemplare riesce ad avere tale disponibilità di denaro.
Tornando a Marco Penzo è inconcepibile che questo soggetto pericoloso continui ad essere a piede libero.




lunedì 23 gennaio 2023

LA BRICCOLA DELLA MADONNINA SARÀ SOSTITUITA, E NON SOLO QUELLA

Nei giorni scorsi abbiamo portato in risalto in più di un’occasione la situazione di vera e propria instabilità che rischia di colpire la Madonnina Stella Maris, che si trova poggiata su una briccola all'imboccatura dei canali navigabili. I pali della briccola sono corrosi dall’azione del mare e dai cirripodi.

Ultimamente il timore che la Madonnina potesse finire in acqua è stato manifestato da associazioni di pescatori e di vongolari che hanno sollecitato più parti perchè se ne parlasse.
E se ne è parlato tanto, soprattutto se ne parlato tanto nei posti dove era giusto parlarne, alla Fondazione della Pesca dove il sindaco Armelao, presidente della Fondazione, delegato alla pesca, ha potuto rendersi conto del problema, visibile solo nelle fasi di bassa marea, e correre ai rimedi.
È intervenuto presso il Provveditorato delle Opere Pubbliche di Venezia, ex Magistrato alle Acque, chiedendo aiuto per la sostituzione della briccola in questione.
Lo scorso venerdì ha avuto conferma che il Provveditorato deve dare luogo all’intervento di sostituzione, non solo di questa briccola ma di tutte quelle usurate.
Quando le briccole sono mangiate da mare e fauna marina si staccano dai supporti e diventano un pericolo per la navigazione. Soprattutto quando finiscono nella rotta di qualche barchino che viaggia a velocità elevata.




SPACCATA AL SUPERMERCATO IN’S DI SOTTOMARINA INIZIANO COME A MESTRE

“Chioggia è un’isola felice” abbiamo ripetuto questa considerazione qualche giorno fa con il dirigente del commissariato di Polizia Gianlorenzo Giannattasio, pur presentando alcune delle criticità comuni a tutte le città d’italia ci sono sicuramente meno situazioni di micro e macro criminalità che invece ci sono a Mestre oppure anche a Padova.

Speriamo che continui così intanto però ci arrivano alcuni segnali non incoraggianti, tra questi la spaccata ad una vetrina del supermercato In’s di Sottomarina avvenuta nella notte tra sabato e domenica.
Il ladro o i ladri hanno spaccato una vetrina ma l’allarme è entrato subito in funzione e sono scappati senza portare via nulla, il fatto preoccupante però è che per spaccare la vetrina i ladri hanno utilizzato un tombino, lo stesso modus operandi con cui a Mestre da settimane, quasi ogni sera, balordi spaccano vetrine dei negozi arrecando danni per migliaia di euro per portare via pochi spiccioli.
Due giorni fa il sindaco Brugnaro e la sua giunta hanno deciso di indennizzare i negozianti danneggiati da questi delinquenti per il 50% del costo delle riparazioni.
Speriamo che il l’amministrazione Armelao non si debba trovare nelle condizioni di fare le stesse scelte del sindaco di Venezia.




domenica 22 gennaio 2023

UBRIACO FRADICIO CENTRA CARROATTREZZI: PATENTE RITIRATA E AUTO CONFISCATA

Alle ore 18 di oggi, sabato 21 gennaio, un chioggiotto alla guida di una citroen C3 ha prima seminato il panico guidando come un pazzo per viale Mediterraneo poi con un pneumatico a terra è uscito dalla rotonda di ridotto Madonna dirigendosi verso Borgo San Giovanni utilizzando la corsia riservata agli autobus che però era impegnata da un mezzo di soccorso che stava recuperando l’auto in avaria di una signora, non si sa come ha evitato il triangolo di segnalazione ma ha centrato il carro attrezzi.

A quel punto è iniziata una bagarre, Il Chioggiotto, un noto pescatore di caparossoli, nonostante avesse anche sbattuto la testa sul parabrezza è sceso dall’auto e ha iniziato a inveire contro l’autista del mezzo di soccorso, nel frattempo sono intervenuti gli agenti della polizia locale con due pattuglie che dalle 18 circa fino alle 21 hanno avuto il loro bel da fare per calmare il cinquantenne agitatissimo e convincerlo a effettuare l’alcol test.
Una volta sottoposto alla prova con l’etilometro, che è risultata positiva con valori di concentrazione dell'alcol molto superiori a quelli consentiti, sono scattate inevitabilmente tutte le procedure previste dal codice della strada che comprendono la confisca del mezzo (se di proprietà di chi guidava ubriaco ) sanzioni da 1500 a 6000 euro, la sospensione patente da 1 a 2 anni nonché un procedimento penale che prevede una pena da sei mesi a un anno.
Per puro miracolo nessuno si è fatto male, il pescatore avrebbe potuto investire le persone che si trovavano nei pressi dell’auto soccorsa, alcuni suoi familiari, presenti durante l’intervento della polizia locale, hanno espresso a viva voce la speranza che al loro congiunto venisse revocata la patente per sempre.




giovedì 19 gennaio 2023

IL ROSSO DEL SEMAFORO DI SOTTOMARINA È FACOLTATIVO

Il semaforo che regola il traffico a Sottomarina in Piazza Aldo e Dino Ballarin non viene rispettato da molti soprattutto quando si trovano in sella a una bici.

Il rosso per chi va in bici sembra non esistere, semplicemente non viene rispettato. A partire da chi oltrepassa l’incrocio come niente fosse, dribblando le auto, a chi parte quando manca ancora una manciata di secondi al verde.
Ne abbiamo decine di esempi a dimostrare una ignoranza per quanto riguarda il codice della strada impossibile da debellare.

Eppure in caso di impatto è chi è in sella ad una bici ad avere generalmente la peggio, a rischiare di più ma non sembra essere una cosa importante.

Passare col rosso, non accendere le lucine, andare contromano, non usare la pista ciclabile quando c’è, tagliare le rotonde, condurre guardando il cellulare con la bici elettrica e truccare il motore della stessa sono solo alcuni dei comportamenti scorretti diventati ormai un’abitudine. Ogni tanto capita il peggio e diventa impossibile evitare l’impatto.

Eppure l’educazione stradale si fa a partire da scuola e ci viene inculcato fin da piccoli che bisogna guardare quando si attraversa, che lo si faccia a piedi o in bici o con altri mezzi.

Sarebbe da capire se i comportamenti scorretti sono dovuti a ignoranza, alla convinzione di essere intoccabili o semplicemente al menefreghismo.

Sono tutti comportamenti sanzionabili, a partire dal passare col rosso, al tagliare la rotonda e nominare tutti quelli già citati.

Sappiamo che non ci possono essere controlli a ogni rotonda e a ogni incrocio e che le bici non sono riconoscibili da una targa e che forse, a questo punto c’è un vuoto normativo che dovrebbe essere colmato, a partire da un’assicurazione obbligatoria e dall’uso del casco almeno sulle bici elettriche, che abbiamo visto, riescono a raggiungere la velocità di 45 km/h, il doppio della velocità consentita.




RISOLTO L'ANNOSO PROBLEMA DELL'ANDRONE DEL MUNICIPIO USATO COME DEPOSITO PER I BENI DA SMALTIRE

Nei giorni scorsi il consigliere Stecco, capogruppo M5S in consiglio, lamentava il degrado nell’androne del municipio dove si trovava accatastato del materiale che tardava ad essere conferito.

Interviene a riguardo il sindaco Armelao che, confermando l’abituale uso dell’androne del Municipio come deposito per accatastare materiale vario in attesa di essere conferito ha riferito che ciò s’è fatto per questioni di comodità certamente provocando disordine nell’androne del palazzo storico, ospitante la sede del municipio.

Lo stesso sindaco afferma di aver notato il problema. Il materiale portato alla ribalta dal consigliere Stecco è stato rimosso, conferma il sindaco Armelao, ringraziando il Consigliere della segnalazione, facendo notare che l’abitudine era annosa, radicata da molti anni.

L’amministrazione sta cercando di risolvere anche questione annosa, infatti il sindaco ha dato mandato per redigere una disposizione interna affinché si trovino spazi alternativi all’androne per depositare materiale, in attesa di essere rimosso e conferito.

In quel luogo ai piedi della scalinata troveranno posto solo i contenitori della carta, depositati lì il tempo necessario allo svuotamento. Ora l’androne è stato pulito e liberato da tutto” ha confermato il Sindaco.




lunedì 16 gennaio 2023

ASCENSORE BLOCCATO AL MUSEO, INTERVENTO DEI VVF PER LA MESSA IN SICUREZZA

Questa mattina una squadra dei Vigili del Fuoco di Chioggia è intervenuta presso il Museo di Zoologia Marina Olivi a causa di un blocco dell’ascensore che stava trasportando da un piano all’altro una signora.

Gli uomini sono intervenuti immediatamente per mettere la signora in sicurezza. Non si sa mai quanto chi resta chiuso all’interno di uno spazio così angusto possa essere colto da panico, non si sa se soffra di claustrofobia o di qualche altra situazione che possa creare un disagio inusuale ed eccessivo.

Messa in sicurezza la signora il museo ha dovuto attendere l’arrivo dei tecnici, provenienti da fuori comune, per fare le opportune verifiche necessarie dopo un malfunzionamento.




AUTO A ZIG ZAG NELLA NOTTE A BORGO SAN GIOVANNI. UN PERICOLO ANCHE PER LE ALTRE VETTURE


Ci è giunta segnalazione da parte di un nostro follower di un’auto, una BMW scura, che, la notte scorsa procedeva a Borgo San Giovanni in direzione Chioggia a normale velocità ma a zig zag, arrivando a sfiorare sia le vetture parcheggiate che quelle provenienti in senso contrario di marcia le quali, velocemente le facevano strada per la paura di essere colpiti.

Una fortuna che nessuno stesse facendo la stessa strada in sella a una bici.
Sabato sera, serata dedicata al divertimento, ma il divertimento non deve concludersi in tragedia.

La guida in stato di ebbrezza, se non era questo il motivo dell’andatura della vettura non immaginiamo o cos’altro potrebbe essere stata dovuta, è pericolosa per se stessi e per gli altri.

Alzare il gomito sapendo che poi si deve salire a bordo di un auto come conducente e non come passeggero è da irresponsabili.

In questo senso i filmati che provengono dalle dash cam che vengono collocate a bordo delle auto sono essenziali soprattutto in caso di collisione.




SPIAGGIA EX DELL'AERONAUTICA DEGRADO SENZA FINE

La spiaggia detta dell’aeronautica è una concessione da anni di fatto abbandonata, senza che nessuno la pulisca, senza che nessuno faccia da guardiania, né d'estate e tanto meno d’inverno, e lo sanno tutti.

Una terra di nessuno dove in buona stagione vengono organizzati mini rave e festini frequentati da chiunque, senza regole.

Già negli anni scorsi i titolari degli stabilimenti limitrofi lamentavano di dover provvedere loro stessi alla pulizia dell’area in quanto per i turisti, oltre che per i residenti, vedere tra le spiagge un’area abbandonata colma di ogni tipo di sporcizia non è un belvedere.

La spiaggia e lo stabilimento che vi si trova sono diventati un luogo di raduno per chi voglia stare tranquillo a farsi i suoi comodi, non visto. Chi sta usando lo stabilimento come base lo ha massacrato, rompendo gli infissi, deturpando gli arredi, vandalizzandolo e riempiendolo di scritte oscene.
Si è già discusso a suo tempo sulla concessione, se sia giusto o meno lasciarla a chi, della stessa, militare o privato o ente pubblico, non si interessi, lasciando il bene andare in malora o se non sia meglio revocarla ed affidarla a chi la sappia sfruttare.




venerdì 13 gennaio 2023

RELITTO SENZA PADRONI CONTINUA A FAR DANNI MA TOCCA AL COMUNE E/O SST INTERVENIRE

La barca che si è liberata dell’ormeggio, incastrandosi sotto il ponte titolato al poeta chioggiotto Elio Ballarin, che si trova in piazzale Poliuto Penzo, alla fine del Perotolo, imbarcando acqua, ora sta vagando per canal Vena, spostata dalle correnti e da mani umane allorché si posiziona in punti in cui è maggiormente di intralcio.

Oggi si trovava in canal Vena all’altezza di Palazzo Ravagnan abbandonata a se stessa. La responsabilità di Canal Vena e del Perotolo cade in capo a SST, la quale, oltre a verificare se le concessioni sono in regola con i pagamenti, è stata incaricata dello sgombero dei natanti abusivi.

Da ordinanza del novembre 2020 è scritto nero su bianco che i natanti abusivi devono essere rimossi ed eventualmente demoliti da SST per poi rivalersi delle spese sostenute sulle proprietà.
In ogni caso SST è una partecipata del Comune al 100%, Canal Vena e Perotolo sono proprietà del comune, come la Polizia Locale dipende dal Comune.
La competenza cade quindi al Comune il quale ha ORDINATO a SST di farsi carico dello sgombero. Quindi qualcuno in seno al comune deve intervenire per rimuovere i natanti abusivi come questo che sta girovagando, costituendo intralcio alla navigazione.
Come SST è ligia nel controllo degli stalli a pagamento, contrassegnati dalle righe blu, dovrebbe essere altrettanto ligia al controllo dei pagamenti delle concessioni acquee in Canal Vena e in Perotolo. Ed essendo l’ordinanza in oggetto a contrassegnare SST quale ente competente alla rimozione dei natanti abusivi, la stessa non può affermare che la rimozione non è di sua competenza.
Attendiamo quindi che SST intervenga a togliere di mezzo questa imbarcazione specifica, prima che affondi del tutto ma anche a fare un bel controllo sui pagamenti delle concessioni in Riva Vena dove, ricordiamo, dovrebbero essere ormeggiate solo barche aventi motori con potenza massima di 40 hp e non i 150 e oltre come possiamo ben vedere.




mercoledì 11 gennaio 2023

DEFINITIVAMENTE AFFONDATA NEL PEROTOLO NESSUNO HA LA COMPETENZA

Il natante che potete vedere nel video era stato lasciato nel canale Perotolo da mesi, ieri era in via di affondamento e oggi molto probabilmente sarà affondato.

L’amministrazione dovrà provvedere a rimuoverlo e i costi del recupero saranno a carico della comunità.

Siamo consapevoli che non è facile fare tutto e subito ma sia nel Perotolo che nel Vena da ANNI, ripetiamo da anni ci sono natanti che occupano degli spazi senza nessuna concessione e ruderi abbandonati.

La competenza è di SST che dovrebbe fare richiesta alla polizia locale, emblematico il motoscafo motorizzato con 300 ho appartenente a quella nota famiglia a cui è stata data abitazione ATER con vista sulla laguna che tranquillamente fanno quello che vogliono senza che nessuno intervenga.
Domanda: ma deve essere sempre il sottoscritto Andrea Comparato a dover fare lo “sceriffo”?




martedì 10 gennaio 2023

AUTO E FURGONI DA LAVORO SOTTO MIRA DEI LADRI IERI HANNO COLPITO IN TOMBOLA

Nella giornata di lunedì ignoti hanno aperto un furgone da lavoro di una ditta impegnata nel quartiere della Tombola e si sono appropriati del portafoglio di un giovane dipendente residente a Loreo.

Sono state bloccate in poco tempo bancomat e altre carte, nel caso qualcuno trovasse almeno i documenti cortesemente li faccia avere alle forze dell’ordine.
Presumiamo che il ladro o i ladri abbiano preso l’abitudine a cercare nei mezzi di lavoro attrezzature o valori.

Qualche settimana fa alcuni mezzi di un’azienda edile che stanno realizzando quel complesso di nuova costruzione che si affaccia in via Turati e si sono appropriati di un portatile dove erano conservati importanti documenti di lavoro, del tutto inutili per i ladri, ma di estremo valore per il titolare dell’impresa.
Si invita a non lasciare valori o beni nei mezzi, in particolare incustoditi.




DISSEMINATO DI VETRI ROTTI IL GIARDINO DI BORGO

I giardini che si trovano a Borgo San Giovanni e che erano in gestione di un bar, e che appartengono alla città metropolitana di Venezia, sono aperti al pubblico, si può accedere e a quanto pare al loro interno si possono organizzare festine anche fuori controllo e capodanno alternativi.

Potrebbero risalire all’ultimo capodanno i cocci di bottiglie di spumante che si trovano sull’erba e sopra le giostrine, su quelle rimaste intatte.

Su quella che è stata smantellata, non sappiamo cosa sia stato lanciato o rotto, sicuramente quella che ha avuto la peggio è stata proprio la giostrina. Su quella che è rimasta intatta state attenti a portare i vostri bambini in quanto ci sono vetri ovunque, sparsi su tutta la giostra.

Se la festa fosse risalita all’ultimo dell’anno, e le bottiglie di spumante sparse e i loro cocci lo fanno pensare è già passata più di una settimana, senza che nessuno abbia provveduto a togliere se non altro ciò che può essere pericoloso per l’utenza che riempi i parchetti per i bambini, i bambini appunto.


E gli animali che vengono portati qui a sgambare.
Il fatto non è comunque quando siano o non siano passati a pulire l’ultima volta. Il problema è che esiste una categoria di persone, denominata “incivili” la quale, indipendentemente dalla fascia d’età a cui appartiene, è in grado di distruggere il bene di tutti, pagato da tutti, senza rendersi conto che il loro atteggiamento distruttivo non porta da nessuna parte.

Noia e stupidità sono le caratteristiche che accomunano questa categoria di persone che non sanno creare qualcosa di buono, ma solo distruggere.

C’è chi, col favore del buio, è stato visto entrare anche col motorino dall’ingresso lasciato aperto per utilizzo della vicina palestra e, dell’idiozia di qualcuno ne ha risentito anche la controsoffittatura della veranda del bar che la città metropolitana sta cercando di dare in gestione per una cifra ridicola in modo che i gestori possano lavorare, avendo degli utili e provvedendo col farsi carico della parte verde, togliendola dal degrado in cui si sta affossando.
Si parla di videocamere, di fototrappole e di sistemi per il controllo da remoto di alcune aree che vengono svilite con periodicità, ma, per il momento, chiunque abbia reso il giardino in un luogo dove chi va rischia di farsi male a causa dei vetri rotti resta impunito.




lunedì 9 gennaio 2023

LA MADONNINA DEI PESCATORI RISCHIA DI CADERE IN ACQUA

La bricola su cui è appoggiata la Madonnina dei Pescatori è agli sgoccioli, due dei grossi pali che la sostengono sono ridotti al lumicino.

A breve faranno la fine che fanno le bricole quando arrivano a questo livello di usura, si spezzano e cadono in acqua, diventando un pericolo per la navigazione.

Solo che stavolta non cadranno da sole ma si tireranno dietro la Madonnina. Si tratta di un emblema per la nostra marineria e per la nostra città. Un punto di riferimento per i pescatori che tornano a casa.

Alcuni pescatori sono preoccupati, a lei si porta la corona di fiori quando è il momento della benedizione del mare.

Un miscuglio di credo e di superstizione che fanno temere se dovesse cadere con le bricole. Per questo motivo sempre più spesso ci giungono le immagini della bricola, per informare le condizioni precarie in cui si trova e per cercare di fare qualcosa.
Chi dovrebbe prendere provvedimenti? Le bricole sono di competenza del magistrato alle acque ma qua non si tratta di una semplice bricola che comunque si dovrebbe sostituire nel caso in cui diventi più un pericolo per la navigazione che un riferimento per la navigazione.

Stiamo parlando di una bricola su cui poggia una Madonna che viene benedetta ogni anno, che fa parte della cultura della città e dei pescatori. Patrimonio religioso e culturale.
Invitiamo quindi l’assessore alla cultura della città, Elena Zennaro e il Vescovo della diocesi di Chioggia, Giampaolo Dianin, ad attivarsi in sinergia con il Magistrato alle acque, in modo da sensibilizzare chi di dovere a provvedere per tempo a sistemare questa particolare bricola.




venerdì 6 gennaio 2023

VIA DEL BOSCHETTO - E I PASSANTI PER DOVE PASSANO?

L’8 dicembre scorso parte di un fabbricato situato in via del Boschetto è crollata, rovinando al suolo e invadendo parte del marciapiede.

Fortunatamente non stava passando nessuno ne a piedi ne in auto e nessuno è quindi rimasto ferito.

Al crollo sono seguiti lavori di somma urgenza per la messa in sicurezza dell’area, costati alla comunità oltre 68mila euro garantiti dal capitolo “Piani di Sicurezza Manutenzione Strade, Scuole e altre strutture di proprietà comunale”.
Sulla fatiscente struttura sono ripresi in questi giorni i lavori di demolizione, ed è stato aperto il cantiere.

Unico problema il transito dei pedoni.
Le transenne a protezione di tutta l’area del cantiere arrivano a bordo marciapiede, mentre sul lato opposto della carreggiata si trova la pista ciclabile.

Un problema quindi percorrere quel tratto di strada in sicurezza per i pedoni che, volente o nolente, si devono spostare sulla sede stradale con la conseguente mancanza di tutela.

Servirebbe mettere in campo un sistema che permetta ai pedoni di fare quel tratto di strada in tranquillità, per pedoni si intendono anche le mamme con i passeggini o i bambini a mano e gli anziani con il deambulatore, prima che qualcuno rischi inutilmente di farsi male.




mercoledì 4 gennaio 2023

PREVENIRE È MEGLIO CHE RECUPERARE, VALE ANCHE PER LE PLASTICHE

Quando si parla di plastiche, della loro onnipresenza e dell’inquinamento che comportano, non si parla a vanvera.

Le dighe del nostro territorio sono sommerse da polistirolo difficilmente recuperabile se non dai volontari, i quali comunque ne riescono a recuperare solo una piccola parte, essendo una gran quantità posta in posizioni irraggiungibili o in pezzi talmente piccoli da essere irrecuperabili.

Ma la plastica, stavolta in forma di bottiglie o di nylon invade anche il Parco degli Orti. Come abbiamo detto la zona è anche chiamata la discarica a cielo aperto per la quantità di rifiuti ingombranti che vi vengono gettati, ma la quantità di rifiuti spicci che vi si trova è altrettanto importante.

Portate dal vento, gettate dalle mani di ignoranti, di incivili, di persone che non hanno alcun rispetto per l’ambiente, una teoria interminabile di bottiglie di plastica giace incastrata tra i rovi che crescono inarrestabili sui campi abbandonati. Anche qua è impossibile per gli addetti provvedere a una pulizia.

Non è neppure proponibile, e anche qua si rende necessario e indispensabile, eventualmente l’aiuto dei volontari.

Ma se in diga, tra un masso e l’altro, camminando si riesce a raggiungere il posto in cui si accumulano le plastiche e oi polistiroli, qui non è altrettanto semplice, a parte i distinguo tra aree private e aree pubbliche, qua manca completamente la sicurezza e tutela di chi magari avrebbe voglia di intervenire, fossi, nascosti alla vista, rovi, spine, terreno invisibile dove appoggiare i piedi.

Ci sono tutti i presupposti per farsi del male.

La pulizia di quest’area dalle plastiche diventa impossibile per chi non ha mezzi adeguati.

Serve fare un’azione preventiva, serve capire quanto danno può fare all’ambiente una bottiglia di plastica non gettata nell’idoneo contenitore e lasciata alla mercé delle intemperie.
L’azione migliore non è quella di recuperare le plastiche che si trovano in giro, quella è l’ultima spiaggia.

L’azione più importante è quella di imparare a gestire i nostri rifiuti, quelli che produciamo direttamente, smaltendoli nel modo corretto. Negli appositi bidoni.