Forse bisognerà riconsiderare i pensieri ricorrenti riguardo il cyber bullismo su internet, la cosiddetta distanza dalla vita reale. Succede che una ragazza transessuale di Chioggia sfoghi il proprio disagio e chieda aiuto su uno dei gruppi facebook più seguiti in città: in sostanza racconta di subire l'ironia dei passanti, quando non gli insulti, di essere costretta in casa dai commenti acidi ricevuti lungo i canali, ha anche cambiato città ma il passaparola l'ha rincorsa. Dentro quello che sarebbe uno spazio freddo, impersonale, di parole scritte da sconosciuti e con tutti i rischi di cui si sente dire, la giovane ha invece trovato in pochi minuti la solidarietà e l'abbraccio virtuale di molte persone, di molti abitanti della sua stessa città, di tutte le età e le condizioni. Quello che nella vita di tutti i giorni le sta mancando, da chi vive nella porta accanto o fa la spesa dal suo stesso fornitore. È quindi il caso di dire: ben venga la Rete, in un'epoca dove l'esistenza online e quella offline sempre più si confondono e intersecano tra loro.
Ma e' il famoso trans lagunare che citi sempre nei tuoi post sulla viabilita'?
RispondiEliminasei un canchero :)
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