venerdì 25 ottobre 2019

IL CARICO ECCEZIONALE SUL PONTE DI BRONDOLO NON ERA AUTORIZZATO DALL'ANAS, EPPURE È PASSATO LO STESSO: ECCEZIONE O REGOLA?

Il camion che martedì pomeriggio ha interrotto la circolazione all’altezza del cavalcavia di Brondolo in seguito alla perdita di olio non era stato autorizzato ad attraversare il ponte sul Brenta. Il mezzo infatti recava un carico eccezionale in ferro, per circa 100 tonnellate, là dove il limite è fissato a 44: l’ANAS del Veneto -da quanto emerge- non aveva dato il suo ok al transito, mentre il conducente era in possesso del relativo lasciapassare solo per la Regione Lombardia. L’accaduto apre ora uno squarcio sulle possibili implicazioni: non pochi che lavorano in entrata e in uscita dal porto di Chioggia, infatti, recano carichi eccezionali per via del peso, e dovendo passare a sud per il ponte sul Brenta oppure a nord per il ponte translagunare che collega Chioggia a Valli hanno bisogno dell’autorizzazione.
Quanto avvenuto martedì quindi è l’eccezione o la regola? Fra l’altro si tratta di un carico che avrebbe probabilmente avuto la possibilità di essere frazionato in più unità di trasporto, di modo da evitare l’accumulo di 100 tonnellate in un solo veicolo. Oltre ai segnali posti in prossimità dei due ponti in questione, non esistono altre forme di avvertimento per chi li sta raggiungendo: i controlli ad esempio sono in carico alla polizia stradale. Se qualcuno volesse cercare infine le cause dell’ammaloramento dei ponti più datati, con il ferro del cemento armato che cede e quindi l’urgenza di manutenzione straordinaria, può forse partire da qui.

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