Un cumulo di condanne per precedenti reati ha portato in carcere Bruno Duse, chioggiotto di 55 anni. Il pregiudicato dovrà scontare due mesi di reclusione nel “pubblico albergo” di Santa Maria Maggiore a Venezia: l'arresto è stato convalidato ieri dal Tribunale del capoluogo. Duse, più volte arrestato e sottoposto al regime dell'obbligo di firma in commissariato, si è distinto anche negli ultimi mesi per svariati tentativi di furto o rapina: lo scorso 2 gennaio minacciò con il taglierino una cassiera del supermercato Tigotà di Chioggia, che gridando lo mise in fuga. Il 22 dicembre 2017 tentò di forzare la biglietteria automatica della stazione ferroviaria, il 27 ottobre invece agì alla pescheria al minuto, sottraendo un magro bottino dalle casse di qualche banco. Solo dieci giorni prima andò in escandescenze al pronto soccorso, mentre era alterato, pretendendo di essere curato prima dei codici rossi. In precedenza Duse era finito al casellario giudiziario per alcuni scippi ai danni di anziane e per detenzione di stupefacenti.
Ma con tutti questi reati, la chiave ancora non l'hanno buttata via? Cosa aspettano?
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