giovedì 27 dicembre 2018

IL LUSENZO PROIETTATO AL FUTURO, MA PER ORA È UNA DISCARICA DI RELITTI: "NUOVO ARRIVATO" ALL'ISOLA DELL'UNIONE

L’ultimo arrivato alla festa dei relitti sul Lusenzo non si può dire non abbia una certa classe. Manco fosse il primo, e si teme non sia l’ultimo: si parla del cabinato di oltre sette metri che almeno da ieri affiora in laguna all’altezza dell’isola dell’Unione, a pochi metri dal centro di formazione professionale: la barca, di cui è ben distinguibile la targa (VE324D), versa su un fianco e rivela una struttura in legno, con àncora e taniche a bordo. Solo il caso più eclatante di come vengano lasciati andare alla deriva, senza recupero, numerosi natanti lungo lo specchio d’acqua gioiello: nelle fattispecie più fortunate, come quella in questione, alcuni si prendono la briga di agganciarli alle brìcole, o di riportarli a terra usando gli scivoli predisposti sia a Sottomarina che a borgo San Giovanni. Negli altri gli scafi sono lasciati a se stessi, alla rovina e allo sprofondo, costituendo pericolo per la navigazione professionale e da diporto come sotto il ponte parallelo a quello intitolato ai padri Cavanis. Giorni fa era stato pubblicato il progetto di un parco acquatico sulla laguna, con strutture ricettive modulari e l’insediamento degli sport d’acqua in pianta stabile: difficile poterlo concretizzare se prima non si pone mano a questa situazione...

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