sabato 25 gennaio 2020

INCIDENTE MORTALE, CHIESTO UN ANNO E MEZZO PER GLI INVESTITORI DI CATIA MORI. LA FIGLIA: «SERVONO DISSUASORI E CORSI DI EDUCAZIONE STRADALE»

Sta arrivando alle fasi conclusive il processo a carico di due automobilisti per la morte di Catia Mori, travolta il 4 giugno 2017 mentre in bicicletta attraversava via Granatieri di Sardegna a Borgo San Giovanni, nei pressi di via Don Minzoni. Ieri pomeriggio al Tribunale di Venezia la Procura della Repubblica ha chiesto un anno e sei mesi (con la sospensione condizionale) sia per Motahar Hossain, il 54enne bengalese alla guida della Renault Scenic che aveva investito la donna, sia per Tolmino Marzola, 62enne di Chioggia che col suo fuoristrada ha operato l'inversione a U tamponando sul fianco sinistro la Renault.
Il giudice monocratico Enrico Ciampaglia emetterà la sentenza il prossimo 10 aprile per il reato di omicidio stradale. I difensori dei due imputati hanno cercato di scagionare i propri assistiti, attribuendo la colpa per intero all'altro automobilista: ma secondo la tesi accusatoria Hossain stava viaggiando più veloce rispetto ai limiti imposti su quel tratto, mentre Marzola aveva dato vita a una manovra improvvisa e non consentita.
La sentenza imminente per gli investitori di Catia Mori riaccende la luce sul problema dell'eccessiva velocità lungo l'arteria principale di Borgo San Giovanni: anche di recente, sia il comitato civico del quartiere che il consigliere comunale Marco Dolfin avevano ribadito la necessità di attuare gli stessi provvedimenti votati dall'amministrazione comunale. È anche la figlia di Catia Mori, Alessandra, a chiedere che il Comune si muova: «Servono dissuasori e corsi di educazione stradale anche nelle scuole, come avviene altrove a partire dall'infanzia. Manovre come quella maledetta inversione a U avvengono in continuazione». Alessandra Sgobbi chiede che venga presto messo in pratica il ritiro della patente dei responsabili.
La famiglia della donna è stata funestata anche lo scorso 1° agosto dalla tragica scomparsa del figlio, Matteo Sgobbi, mentre percorreva la strada dei Pescatori in località Santa Margherita: nello scontro con un'autovettura aveva perso la vita anche il passeggero di quest'ultima, Zoillo Sartori.

Nessun commento:

Posta un commento

Purtroppo siamo bersagliati dallo spam. Se vuoi commentare devi registrarti su google anche con un nick name, ci dispiace ma e' diventata una cosa impossibile.

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.