Sale la tensione attorno alla ventilata ipotesi di adibire a parco per la ricreazione dei cani una parte dei giardini pubblici di via Nicolò Zeno a Sottomarina. Dopo le oltre mille firme raccolte a favore dell'iniziativa dall'attivista Laura Doria, e le altrettante di segno contrario da parte dei residenti della strada, entrambe le fazioni distintesi nel segno della civiltà, ieri mattina sono entrati a gamba tesa nella situazione i volantini anonimi affissi all'esterno di alcune residenze private nella zona.
In questi fogli, scritti in un italiano precario, la Doria è insultata per le proprie attività di volontariato e anche per il breve passato politico (con definizioni quali «pagliaccia, affamata di gloria, di complimenti e notorietà»), ma soprattutto viene considerata la mandante inconsapevole degli avvelenamenti che si sono susseguiti qua e là nel territorio, ai danni delle povere bestiole, per il tramite di bocconcini («istighi tu a spargerli per poter mantenere i marciapiedi puliti»). La motivazione che ha mosso l'anonimo estensore dell'accusa è la pulizia del terreno dagli escrementi degli animali, circostanza nota ed effettiva ma che dipende dalle cattive abitudini dei loro proprietari, senza alcuna generalizzazione.
Laura Doria stigmatizza il «vile sistema intimidatorio e lesivo» adoperato dall'anonimo, respinge le «gravi, illogiche e infondate accuse» chiedendo aiuto per identificare l'autore del diktat e di segnalare la cosa alla Polizia, già informata dell'accaduto e in attesa di denuncia formale. «È questa la strada giusta per affrontare le questioni?», si chiede la pasionaria dei diritti di bambini e animali. «Io mi sono sempre esposta in prima persona – continua Doria – in maniera trasparente e mettendoci la faccia, e mi trovo ora a dovermi difendere da chi usa la vergognosa arma dell'anonimato. Si può essere contrari, ma non certo usando questi mezzi».
L'attivista sostiene che il gesto di ieri mattina possa «ledere anche le persone che si sono pubblicamente dichiarate contro l'iniziativa» attraverso la raccolta di firme, facendo cadere su di loro il sospetto di connivenza: «Anche a queste ultime – conclude Laura Doria – chiedo uno sforzo per isolare il responsabile». Da parte del Comune, la maggioranza consiliare ha in mente lo strumento della convenzione con un'associazione (ancora da costituire) per l'eventuale parco destinato alla ricreazione dei piccoli animali.
Poveretta, per aver pensato di fare un parco adibito agli animali domestici accompagnati ora viene anche minacciata, ma che vergogna, solo a Chioggia può succedere questo
RispondiEliminaPoveretta, sì proprio poveretta ….ma vaà
RispondiEliminaPoveretti invece quegli abitanti che stanno a ridosso del parco che la Doria vorrebbe ad uso esclusivo dei cani. Sai che festa, che bello sentirgli abbaiare sotto casa.
E le auto che passano, le moto con le marmite rotte, gli schiamazzi notturni ..quelli non disturbano? a prescindere se si è d'accordo o meno su un parco per i cani, mi sembra che ce l'avete proprio su con la signora Doria.
RispondiEliminaChe razza di ragionamento del cavolo !!
EliminaTeniamo conto che a parte gli gli schiamazzi notturni che sono per legge perseguibili, i motorini e le moto con marmitte rotte non transitano a ridosso delle abitazioni.
Il ragionamento appropriato da fare è questo se andasse in porto il parco dei cani: non bastano i rumori che già ci sorbiamo, ora dobbiamo anche sorbirci i guaiti e l’abbaiare dei cani cui legalmente non ci si può opporre….. e naturalmente le loro cacche (con pipì al seguito)!
E i bambini dove li dobbiamo portare?
RispondiEliminaSopra gli escrementi dei cani?
Perché parlate solo dei cani e non dei nostri bimbi??
Il parco di via Zeno è stato fatto per i bimbi con i soldi dei residenti limitrofi che hanno pagato le opere di urbanizzazione al Comune.
Ho 20 anni e ho passato tutti e 5 gli anni di elementari in quel parco che pullulava di coetanei, ai tempi, con i quali si poteva giocare tranquillamente. Dopo, non ci son più andato ma ci passo ormai quasi ogni giorno; non ho più visto nessun bambino all'interno del parco ma solo ragazzi di età cresciuta che usano la zona piastrellata per i loro scopi non corrispondenti all'uso proprio del luogo (non sto nemmeno ad elencare i motivi benché penso si sappiano o si possano evincere). Con questo non voglio dar ragione alla signora Doria che comunque si batte in maniera legittima per la propria idea e non si merita minacce del genere, come non se le merita nessuno. Voglio solo dire che : se tanto desiderate che i vostri figli possano usufruire del posto (anche se a malincuore son sicuro che preferiscano stare a giocare con il cellulare in mano... Ah nuove generazioni hi-tech ...) fate in modo che quest'ultimo sia messo in sicurezza, e sia reso agibile per il suo scopo natio...richiedete nuove giostre, richiedete pulizia e fate in modo che i primi a non entrare siano le persone con intenzioni non idonee alla zona.
RispondiEliminaLei ha 20 anni e nonostante l’età dimostra già un ottimo buon senso.
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