Emergono nuovi dettagli riguardo la truffa che la rivendita OK Auto ha perpetrato ai danni di circa 40 ignari acquirenti, sparendo alla chetichella, una notte di fine settembre, con le vetture e oltre 500mila euro di acconti versati. Nelle scorse settimane Chioggia Azzurra aveva dato conto di alcuni passaggi di mano più apparenti che reali, con al centro la figura di Antonio Ferrari, 44enne imprenditore cavarzerano inserito nel circuito clodiense. L’uomo, che pur si dice truffato egli stesso dai suoi aventi causa meridionali, ha continuato ad adoperare il conto aziendale per spese personali ancora nel mese di settembre, quando la truffa era ormai in fieri e nominalmente non figurava già più titolare della società. Oggi si viene a sapere che, dal conto di OK Auto, Ferrari a settembre ha fatto transitare prima sul proprio deposito bancario e poi su quello della partner una somma considerevole, vicina a centomila euro, con la formula del trasferimento infruttifero: ci sono fondati motivi per ritenere che quel denaro provenga dagli acconti versati da coloro che si erano accordati con la società per l’acquisto di una vettura.
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