sabato 8 agosto 2020

BABY GANG, SEQUESTRATI I TELEFONI AGLI 11 GIOVANISSIMI COINVOLTI: RICONOSCIUTI ANCHE DAGLI INDUMENTI INDOSSATI DURANTE I PESTAGGI

Emergono nuovi dettagli dalle indagini della Polizia di Stato che ieri hanno portato al deferimento di undici giovanissimi chioggiotti (nove dei quali minorenni, e 4 femmine) per le violenze gratuite ai danni di coetanei turisti, avvenute le settimane scorse a Sottomarina.

I 40 tra agenti e carabinieri hanno provveduto, tra l'altro, al sequestro dei telefoni della baby gang, alla ricerca di conferme delle relazioni intercorse tra loro e di messaggi in cui vantassero le loro azioni. Nelle perquisizioni domiciliari sono spuntati anche gli indumenti indossati durante le serate dei pestaggi, riconosciuti dalle vittime e da qualche filmato girato in loco.

All'atto dell'ingresso dei militari e dei poliziotti nelle abitazioni, qualche genitore non si è trattenuto dai logici scappellotti alla prole. Particolarmente grave la posizione di uno degli adolescenti, gravato di avviso orale dal Questore, che sarebbe colui che con un pugno e un calcio ha rotto lo zigomo di un giovane veronese seduto sopra il muretto del lungomare. L'avviso orale è un avvertimento prima dell'adozione di misure cautelari.

Secondo una ricostruzione del giornalista Carlo Mion, pubblicata oggi dalla Nuova Venezia in edicola, la dinamica di tanti di questi fattacci seguirebbe un percorso standard: erano le ragazze a urtare consapevolmente le vittime designate, alla loro reazione sarebbero subentrati i chioggiotti maneschi che portavano a termine la "missione" delittuosa. Al momento gli episodi denunciati sarebbero quattro, senza escluderne altri: da verificare anche la presenza di coltelli a serramanico.

Quanto ai protagonisti delle assurde bravate, è confermato il coinvolgimento di due fratelli (uno di 18 e uno di 15 anni) che abitano nella zona di via Colombo a Sottomarina, figli di un armatore: già altre volte, secondo chi li conosce, entrambi avrebbero manifestato atti d'intemperanza e rissosità.
In via San Marco a Sottomarina, invece, nei pressi del bivio con viale Venezia abitano fratello e sorella, lui minorenne lei di poco maggiorenne, appartenenti a una famiglia che in passato aveva dato "spettacolo" di sé provocando parapiglia all'esterno di un locale della zona, prima dell'arrivo dei carabinieri.

Nessun commento:

Posta un commento

Purtroppo siamo bersagliati dallo spam. Se vuoi commentare devi registrarti su google anche con un nick name, ci dispiace ma e' diventata una cosa impossibile.

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.