mercoledì 16 settembre 2020

TRENTA DIPENDENTI DI UNA COOPERATIVA DI PULIZIE RECLAMANO STIPENDI PER 200 ORE DI LAVORO: OLTRE MILLE EURO A TESTA, MA LA SOCIETÀ “SPARISCE”

Oltre 200 ore di lavoro non pagato, più di mille euro a testa che mancano all'appello per una trentina di lavoratrici. Sono le cifre del caso Stay Over, la cooperativa di Treviso dalla quale dipendevano -fino al licenziamento avvenuto pochi giorni fa per la fine della stagione - le pulitrici destinate ai bungalow del villaggio turistico Isamar: queste donne avevano ricevuto un bonifico con l'acconto differenziato per il mese di luglio, prontamente sottratto il mese successivo dalla busta paga.
E ancora non sono state saldate le spettanze di settembre: per capire la portata della questione, un'operaia con 180 ore al proprio attivo ha percepito solo 567 euro anziché i dovuti 1044. E la situazione delle altre non è dissimile. L'incaricato di versare l'acconto di luglio è poi sparito nel nulla, non risponde ad alcun recapito e le dipendenti stanno valutando di recarsi alla sede sociale di Treviso per chiedere conto.
Il villaggio turistico che ha beneficiato delle pulizie, dal canto suo, non ha gli strumenti per forzare la situazione con l'impresa appaltatrice: le lavoratrici non timbravano alcun badge né hanno la prova cartacea delle ore di effettivo impiego. L'azienda trevigiana era stata già coinvolta in una vertenza sindacale nel 2018 a Genova, dove aveva contestato i tempi con i quali le dipendenti stavano effettuando le pulizie: «Le cameriere erano abituate a lavorare poco - disse allora la direttrice Flavia Dal Col - e se non vanno bene i nuovi orari possono cercarsi un altro impiego».

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