Due pesi e due misure. In corrispondenza al moltiplicarsi della salinità dell'acqua entro la foce del fiume Adige, da tempo viene riscontrato un aumento nella produzione naturale della semina delle vongole e di altri bivalvi. Solo che, mentre i pescatori della provincia di Rovigo -al cui mandamento fa riferimento il versante meridionale del fiume- sono stati autorizzati a pescare la semina con scaglioni di 20 barche al giorno a rotazione, la città metropolitana di Venezia non ha concesso analoga autorizzazione ai pescatori chioggiotti, ovvero del lato nord dell'Adige, che non possono quindi così recuperare il prodotto seminale subendo ingiusti danni di concorrenza. Vale ricordare che anni fa, alla foce del fiume Brenta e quindi in pieno territorio del Comune di Chioggia, erano stati autorizzati a pescare la semina sia i vongolari locali che quelli rodigini: forte e comprensibile il malumore dei primi per la nuova, sgradevole situazione.
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