Grossa delusione per i turisti che hanno scelto Chioggia e Sottomarina nel weekend pasquale, con vista sul 25 Aprile e il 1° Maggio. L’ufficio turistico in lungomare Adriatico è rimasto ancora desolatamente chiuso, nonostante l’intenzione del Comune di arrivare alla sua riapertura per il 15 aprile: era stato infatti deliberato un atto di indirizzo che autorizzava la dirigente del settore Promozione del Territorio a rintracciare il soggetto partner per l’affidamento del servizio nell’anno in corso, individuato in Vela che opera nel settore della biglietteria per il trasporto veneziano e gli eventi. La precedente gestione, del consorzio turistico Lidi di Chioggia in seno all’OGD, si era conclusa il 31 dicembre scorso, e in seguito l’amministrazione ha preferito azzerare l’organizzazione per la gestione della destinazione, rimettendo in gioco anche le sorti dell’unico centro informativo in tutta la città. Chioggia Azzurra ha raccolto il rammarico dell’assessora al Turismo Isabella Penzo: «Non posso essere certo contenta, ma si sono calcolati male i tempi della riorganizzazione dell’OGD. L’ufficio non funzionava come dovuto, in più affidare l’incarico all’uno o all’altro soggetto avrebbe creato malumori. Lo stabile sul lungomare va sistemato, ci sono stati anche problemi con le utenze, e ragionevolmente riaprirà a maggio».
Una soluzione tampone sarà attiva da martedì 23, quando a dare informazioni turistiche ai tanti che prevedibilmente le chiederanno sarà un addetto alla biglietteria Vela: «È l’unica soluzione praticabile al momento, per il resto bisognerà aspettare», conferma Penzo. Non manca lo sconforto di Giuliano Boscolo, presidente dell’Associazione Albergatori di Sottomarina: «La mia preoccupazione riguarda i tempi della riapertura, perché le categorie decidono velocemente in frazioni di secondo, e se l’ente pubblico non fa lo stesso i disservizi sono all’ordine del giorno. E chi lavorerà all’interno della struttura dovrà conoscere bene anche il tedesco, oltre che l’inglese». Quanto all’OGD, vale ricordare che ripartirà da zero anche nei finanziamenti e nelle quote associative, mentre il consorzio di promozione Lidi di Chioggia si era offerto quale “cabina di regia” davanti a un progetto triennale, conferendo i 2/5 della spesa complessiva di gestione rispetto al Comune. Tranchant il parere di Beniamino Boscolo, consigliere dell’opposizione: «Prima, con la gestione dei Lidi di Chioggia, lo IAT funzionava, incamerava finanziamenti istituzionali e sapeva raccogliere contributi privati. Oggi il budget è solo pubblico, costa di più e ancora non funziona. L’amministrazione Ferro dovrebbe rispondere di questa vergogna, dal momento che solo con loro l’ufficio turistico è rimasto chiuso a Pasqua!».
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