mercoledì 4 settembre 2019

I CARABINIERI ARRESTANO 41ENNE CHIOGGIOTTO PER SPACCIO DI HASHISH, LA GIUDICE GLI TOGLIE ANCHE IL REDDITO DI CITTADINANZA

Avrebbe dovuto essere un normale processo per direttissima, avente quale capo d'imputazione lo spaccio di droghe leggere. Ma quello celebratosi ieri mattina al Tribunale di Venezia, avanti la giudice monocratica Alessia Capriuoli, rischia di passare alla storia del diritto recente o -come si dice in termine tecnico- di fare giurisprudenza: l'imputato, il 41enne chioggiotto Davide Penzo detto Barotti (ben noto per piccoli furti alle offerte in chiesa, negli esercizi commerciali e ai distributori automatici), non è stato solo rinviato a giudizio, ma nei suoi confronti viene disposta la sospensione dal reddito di cittadinanza, che il reo aveva chiesto e ottenuto dall'INPS.
Evidentemente l'assegno non gli bastava, o forse una naturale propensione a delinquere era più forte: fatto sta che lunedì 2 settembre Penzo è stato sorpreso dai carabinieri di Chioggia mentre vendeva 4 grammi di hashish a un acquirente, e dalla successiva perquisizione sono emersi altri 11 grammi e mezzo di "fumo" già impacchettato in singole dosi. Quantità e circostanza che hanno fatto sospettare i militari di non trovarsi davanti a un mero consumatore, bensì a un anello della catena dello spaccio: di qui l'arresto e il processo per direttissima. A Penzo vengono contestate anche altre dazioni di stupefacente nel mese scorso. Ora l'INPS riceverà dalla dottoressa Capriuoli la disposizione che sospende l'erogazione del contributo al reddito, come previsto dalla stessa legge che aveva istituito la misura.

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