Il Comune di Chioggia ha vinto entrambi i ricorsi al TAR del Veneto nei confronti delle imprese Chioggia Navigazione e Bragozzo Ulisse, in merito all’ordinanza che nell’estate 2017 ha revocato loro i plateatici lungo la banchina di riva Mario Merlin in piazza Vigo a Chioggia, allo scopo di renderla accessibile a tutti e non, di fatto, “privatizzata”. Il provvedimento, voluto dall’allora assessora Angela d’Este, mirava a far rispettare il diritto al paesaggio dei residenti e dei turisti verso nord, ovvero Ca’ Roman, la laguna e Pellestrina, rimuovendo gli ostacoli che vi si frapponessero.
Nel novero degli oggetti da rimuovere, oltre a tabelloni impattanti, anche le fioriere che delimitavano l’accesso alla motonave Anna, di Chioggia Navigazione. Il Tribunale Amministrativo Regionale ha stabilito che il Comune deve tutelare la vocazione artistica e monumentale del centro storico di Chioggia, mantenendolo alla fruizione pubblica e al transito pedonale. Dal canto suo Marco Tiozzo Bastianello, comandante del Bragozzo Ulisse, nel rimettersi naturalmente alla sentenza, dichiara che «se si parla di libertà di passaggio dev’essere valida per tutti, e quindi anche per le decine di biciclette dei pendolari verso il Lido, che ogni giorno rimangono parcheggiate lungo riva Merlin e nelle aree adiacenti, impedendo spesso di fare al meglio il nostro lavoro».
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