Di nuovo sospeso il plateatico alla gelateria Carpe Diem, in corso del Popolo a Chioggia, sotto il Granaio. Già nello scorso agosto due ordinanze comunali avevano interrotto l'attività del locale: ora quei provvedimenti tornano efficaci, dal momento che il piano di rientro dall'evasione fiscale -concordato allora con l'impresa- non ha dato i risultati sperati: «Dobbiamo tutelare i soggetti in regola», afferma il dirigente dello stesso settore Gianni Favaretto.
In estate, a seguito di controlli relativi al mancato pagamento dei tributi comunali, era emerso che la società non risultava aver corrisposto la TARI da cinque anni e la COSAP da tre, con un debito nei confronti del comune di oltre 20mila euro. Allora la gelateria si era premurata di sottoscrivere con Veritas e SST i piani di rientro per gli insoluti, che prevedevano il pagamento di rate con scadenza mensile. Quindi il Comune aveva sospeso l'efficacia delle due ordinanze 263/19 e 264/19, stabilendo tuttavia che l'azienda avrebbe dovuto inviare al Comune un'informazione entro il giorno 1° di ogni mese, a prova dell’avvenuto e puntuale pagamento delle rate previste.
In caso contrario, anche per una sola rata, sarebbe stato disposto un nuovo periodo di chiusura dell'attività e la revoca dei plateatici. Ora il Carpe Diem avrà tempo 7 giorni per la rimessa in pristino dell'area ad uso plateatico, e per la consegna all'ufficio competente dell'originale della relativa concessione. «L'articolo 57, comma 6, del regolamento di Polizia Urbana - spiega l'assessora Cavazzana - è stato applicato con la massima attenzione in un caso di morosità.
Non si intende infatti colpire in maniera indiscriminata le attività economiche cittadine, ma è necessario intervenire contro l'evasione dell'erario comunale, erario che serve a gestire i bisogni quotidiani di tutti i cittadini, dalla riparazione delle strade ai servizi scolastici, dall’illuminazione pubblica alla sicurezza. Tollerare episodi come quello segnalato vuol dire dover aumentare ingiustamente la pressione fiscale sopra i cittadini e le aziende oneste, danneggiando molti per colpa di pochi e inquinando la corretta concorrenza tra imprese. L’azione di controllo dell'amministrazione continuerà con sistematicità, a tutela degli interessi collettivi».
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