mercoledì 3 luglio 2019

ALLARME BABY GANG: GIOVINASTRI IN SCOOTER LUNGO IL LUSENZO TERRORIZZANO TURISTI E BAMBINI

Prevenire è meglio che curare. E dal momento che a Venezia e Mestre, ma anche in questi giorni a Jesolo, svariate baby gang hanno già fatto danni inenarrabili quanto a violenze sui passanti o spedizioni punitive, diverse persone segnalano in città l’acuirsi di alcune situazioni potenzialmente esplosive. Già all’inizio di giugno un misterioso pestaggio in via Cristoforo Colombo aveva lanciato l’allarme, una zona peraltro già sotto l’attenzione delle forze dell’ordine per l’assembrarsi di giovanissimi sulle panchine fino a tarda ora, dove lasciano poi svariate bottiglie e lattine; senza contare i tanti atti di vandalismo, dall’incendio dei cassonetti e dei capanni agricoli, al taglio di pneumatici nelle auto in sosta.
Ora anche la bellissima passeggiata lungo Lusenzo sta forse covando un’altra nidiata di ragazzini che giocano a fare i duri: se n’è reso conto un padre con la sua bimba in tenerissima età, che ha temuto per la propria incolumità anche solo affrontando certi sguardi, e la stessa situazione di disagio è stata provata lo scorso sabato sera da un promotore di cicloturismo, che nel tratto nascosto dall’isola dell’Unione si è imbattuto in gruppi di giovanissimi che sfrecciavano con gli scooter a luci spente e senza casco, in una strada ciclabile peraltro formalmente inibita ai veicoli motorizzati.
I bulli hanno terrorizzato anche diversi turisti che camminavano a piedi, alcuni dei quali con bambini. «Come è possibile – si chiede tale operatore – che il Lusenzo sia terra di nessuno in balia di ragazzini maleducati?». C’è anche da notare che non è la prima volta che lungo la laguna accadono episodi spiacevoli, dalle minacce al lancio di biciclette e bidoni in acqua, fino ai lampioni scassati con la necessità di sostituirli integralmente. E la stessa cavana versa in condizioni precarie, con molti listelli asportati dai giovinastri: quindi attenzione a non trascurare il fenomeno.

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