giovedì 17 gennaio 2019

LUSENZO DA ANNI INQUINATO DAL POLISTIROLO DEL MERCATO ITTICO, QUANDO LA SOLUZIONE?

Negli scorsi giorni l’acqua del Lusenzo era tanto trasparente che in molti si sono fermati lungo le rive per osservare il possibile passaggio di qualche pesce, preda di gabbiani e svassi. Oggi invece, complice il giro delle acque, la sponda sud della laguna interna -nei pressi degli istituti scolastici a Borgo San Giovanni- si presenta invasa dai residui del polistirolo che compone i contenitori adibiti all’allocazione del pesce al mercato ittico all’ingrosso: cadono nei canali, portati dal vento o dal maltempo arrivano ai margini della laguna e si disperdono fino a incontrarne la fine, dal muro della passeggiata fino alla cavana e al ponte Baden Powell. Non è stata ancora trovata una soluzione alternativa per lo stoccaggio del pesce, che non sia appunto il polistirolo: un materiale che si deteriora nell’ambiente solo dopo decine o centinaia di anni. Pochi mesi fa il Comune di Chioggia ha approvato un ordine del giorno che dichiara la città “plastic free” dai cotton fioc e da altri scarti gettati nel mare: in ottemperanza di questo, la palla passa ora a SST che gestisce il mercato ittico ed è invitata da molti cittadini a trovare una soluzione. Perché prima di pulire, è meglio non sporcare.

1 commento:

  1. D'accordissimo. Deve intervenire SST e Veritas con le multe. Solo così i commercianti capiranno di non appoggiare il polistirolo vicino alla riva,apposta, con il vento in qualità di netturbino.

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