Negli scorsi giorni l’acqua del Lusenzo era tanto trasparente che in molti si sono fermati lungo le rive per osservare il possibile passaggio di qualche pesce, preda di gabbiani e svassi. Oggi invece, complice il giro delle acque, la sponda sud della laguna interna -nei pressi degli istituti scolastici a Borgo San Giovanni- si presenta invasa dai residui del polistirolo che compone i contenitori adibiti all’allocazione del pesce al mercato ittico all’ingrosso: cadono nei canali, portati dal vento o dal maltempo arrivano ai margini della laguna e si disperdono fino a incontrarne la fine, dal muro della passeggiata fino alla cavana e al ponte Baden Powell. Non è stata ancora trovata una soluzione alternativa per lo stoccaggio del pesce, che non sia appunto il polistirolo: un materiale che si deteriora nell’ambiente solo dopo decine o centinaia di anni. Pochi mesi fa il Comune di Chioggia ha approvato un ordine del giorno che dichiara la città “plastic free” dai cotton fioc e da altri scarti gettati nel mare: in ottemperanza di questo, la palla passa ora a SST che gestisce il mercato ittico ed è invitata da molti cittadini a trovare una soluzione. Perché prima di pulire, è meglio non sporcare.
D'accordissimo. Deve intervenire SST e Veritas con le multe. Solo così i commercianti capiranno di non appoggiare il polistirolo vicino alla riva,apposta, con il vento in qualità di netturbino.
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