I maltrattamenti di un 48enne marocchino verso la moglie, una signora di origine padovana, continuavano da anni nella casa di Chioggia dove stavano crescendo i figli, che avevano 5 e 17 anni nel 2014, all’epoca in cui la donna, dopo anni di eccessiva e immotivata sopportazione, ha denunciato il suo sposo. Ieri il caso è approdato al Tribunale di Venezia, dove il pubblico ministero Massimo Michelozzi ha chiesto per l’uomo la reclusione a 9 anni di carcere, oltre a 500mila euro a vantaggio della ex moglie, costituitasi parte civile.
Prima durante la convivenza, poi il matrimonio, i rapporti tra i due in vent’anni erano stati spesso tesi, tra violenze fisiche anche davanti ai bimbi, insulti, vessazioni, uso di cinture e oggetti atti a offendere, continue richieste di rapporti sessuali anche forzati a tutte le ore del giorno e della notte. Il caso esplose nel dicembre 2014, quando l’ennesima violenza si concluse con una lesione all’orbita, una distorsione cervicale e ai polsi, nonché contusioni alle ginocchia. Ciliegina sulla torta, il 48enne si è sempre rifiutato di versare gli alimenti all’ex partner e ai figli dopo la separazione. La sentenza è attesa il 6 marzo.
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