Sei chioggiotti, uomini e donne di tutte le età, sono stati sanzionati nelle ultime 48 ore dalla polizia locale, in quanto scoperti a muoversi di casa senza alcuna valida giustificazione di lavoro, spesa per beni di prima necessità o esigenze mediche. A tutti è stata contestata la violazione del decreto presidenziale n.19 del 25 marzo scorso, che prevede il pagamento di un'ammenda variabile tra 400 e 3000 euro per infrazione dei precetti di pubblica autorità. Gli agenti della polizia locale di Chioggia, anche oggi dislocati lungo il territorio assieme alle altre forze dell'ordine, non allenteranno la vigilanza per far rispettare i divieti atti a limitare il contagio.
Ai cittadini è richiesto anche di prestare attenzione alle tante truffe che sciacalli senza scrupoli mettono in atto approfittando della situazione. In alcune città italiane infatti è comparso un avviso, dalle sembianze sedicenti ufficiali del Ministero dell'Interno ("Dipartimento di Pubblica Sicurezza"), che invita chi non risiede in un immobile a lasciarlo documenti alla mano, minacciando sanzioni pecuniarie e penali: la circostanza è palesemente falsa ed è stata smascherata, per cui è doveroso restare in guardia e respingere simili avvisi, chiedendo informazioni ai comandi delle forze dell'ordine e avvisandole di eventuali episodi anomali.
Ieri il presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte ha diramato un nuovo decreto, con effetti sull'economia: stanziati 4 miliardi e 300 milioni per i Comuni, oltre a 400 milioni vincolati al loro utilizzo per fini alimentari, attraverso buoni spesa. Conte ha specificato che la chiusura delle scuole fino al 3 aprile sarà prorogata, e così le misure di lockdown su tutto il territorio nazionale, inizialmente pensate fino a tale data.
A Valli di Chioggia non si smorza intanto la polemica online tra l'amministrazione 5 Stelle, l'ULSS 3 Serenissima e la Regione Veneto, riguardo i tamponi di massa richiesti dai consiglieri di maggioranza e il focus sui comportamenti individuali acceso dai sanitari. Un appello all'unità viene da Giuliano Fiorindo, presidente del comitato civico e membro della consulta delle frazioni, dal suo letto di ospedale a Dolo dove è ricoverato assieme alla moglie: «Non litighiamo per colpa di uno o dell'altro, in questo momento difficile ci troviamo tutti nella stessa barca alla deriva. Speriamo che il tunnel inizi a essere illuminato».
Questa mattina, dalla chiesa di Valli, la messa officiata a porte chiuse da don Simone Bottin è stata trasmessa in streaming dal suo stesso profilo facebook. Nell'omelia il sacerdote ha ricordato le quattro vittime della frazione e i numerosi contagiati, oltre a un pensiero per don Massimo Fasolo, il parroco di Valli e Conche che sta combattendo ora contro un batterio resistente al policlinico di Padova, dopo che l'ultimo tampone lo ha riscontrato negativo al Covid-19. Anche nella chiesa di Santa Caterina in Chioggia la messa a porte chiuse del vescovo Adriano Tessarollo e del collegio sacerdotale è stata trasmessa in diretta online dagli account della Diocesi.
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