ISOLAVERDE, 22 Febbraio 2023
Ex punto di ritrovo estivo militare e poligono di tiro prima, ex circolo parrocchiale poi, da oltre una ventina d’anni queste strutture stanno costituendo un’area di degrado a cui la popolazione di residenti e di turisti, che qui hanno la loro abitazione estiva, sono sempre più insofferenti.La struttura nella stagione invernale fungeva da poligono di tiro ma durante l’estate giungevano anche una quindicina di pullman da Padova accompagnando famiglie degli appartenenti alle forze militari per passare la giornata.
Ai tempi d’oro erano messe a disposizione dei militari 300 capanne e potevano essere serviti 1500 coperti dal grande stabile che fungeva da cucina e in cui funzionava il self service.
La struttura è rimasta a disposizione dei militari fino al 1991, passando poi nel 1994 alla Parrocchia che lo ha messo a frutto come centro parrocchiale. Qui la mattina i ragazzini che lo frequentavano facevano i compiti, poi si preparavano i pasti e poi venivano accompagnati nella piscina o in spiaggia.
I ragazzi, anche più di un centinaio, venivano seguiti dalle 6:30 della mattina anche fino alle 8 della sera. Erano i tempi in cui i centri di aggregazione estivi, quali l’Estate Ragazzi, dovevano ancora prendere forma. Venivano organizzati spettacoli e tutto il denaro che da queste attività veniva raccolto veniva messo a disposizione della parrocchia. Nel 1998 alla parrocchia venne a scadere la concessione del centro e da allora il tutto sta andando a catafascio.
La proprietà è passata prima al demanio e poi al comune che qui ha realizzato una servitù di passaggio per poter dare l’accesso libero al mare.
Sono stati fatti esposti e promesse sono state fatte anche dall’amministrazione Armelao che aveva rassicurato chi qui risiede che si sarebbe provveduto. Ma al momento la situazione non vede miglioramenti.
Mentre la struttura è in grave stato di degrado, con gli accessi aperti, ciò che salta invece salta agli occhi è la piscina, priva di qualsiasi protezione, piena di acqua, e di ogni genere di sporcizia, per circa un metro.
Qua la rete che avrebbe dovuto ostacolare l’accesso è stata divelta in chissà che epoca ed ora chi vuole si può avvicinare, a proprio rischio e pericolo.
Si nota palesemente che il luogo è frequentato, lo si nota dalla presenza di bottiglie, gettate nell’acqua stagnante della piscina e all’interno degli edifici ed è evidente che chi frequenta il luogo non vede né il pericolo costituito dall’acqua ingannevole della piscina né quello rappresentato dalle vetrate delle porte, che ora vedono solo alcuni pericolosi spuntoni sporgere dagli infissi.
I turisti usano questa servitù di passaggio per accedere al mare e agli stabilimenti, molte abitazioni si affacciano sull’area, la quale non rappresenta un biglietto da visita degno per questa parte del nostro territorio che dovrebbe essere valorizzata per il suo aspetto dunale naturalistico e che nell’ottica del turismo attuale rappresenta un grande valore aggiunto.
Nessun commento:
Posta un commento
Purtroppo siamo bersagliati dallo spam. Se vuoi commentare devi registrarti su google anche con un nick name, ci dispiace ma e' diventata una cosa impossibile.
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.