Il Tribunale di Venezia ha convalidato l'arresto, operato dagli agenti della Polizia di Stato di Chioggia, del 40enne Christian Veneziani, nella cui abitazione e pertinenze sono stati rinvenuti lo scorso venerdì oltre 2.5 kg fra hashish, marijuana e cocaina destinate allo spaccio. Il chioggiotto sarà presto sottoposto a processo. Intanto il cerchio si stringe attorno al bar Al Bacaro, ritenuto la vera centrale dello spaccio nella zona sud di riva Vena: numerosi appostamenti hanno portato gli uomini del Commissariato clodiense a monitorare l'attività -discreta quanto puntuale- di Veneziani e dei suoi clienti.
Il 40enne è sempre stato molto attento, non ha mai usato telefoni nè ha lasciato tracce, ma i poliziotti sono stati più abili, pervenendo alla perquisizione: in tre ore gli inquirenti hanno setacciato ogni ambiente della casa, magazzino compreso, e praticamente in ciascuna stanza sono state ritrovate sostanze, denaro e attrezzatura finalizzata allo spaccio, nonostante la nulla collaborazione avuta dall'arrestato e dalla madre, denunciata anzi per favoreggiamento. I sospetti comunque covavano da tempo, e tutto lascia intendere che le indagini proseguiranno fino allo smantellamento della rete, soprattutto con focus sul bar di famiglia, una copertura per gli affari criminosi.
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