C'è l'incuria umana e amministrativa dietro l'affondamento, ieri verso sera, della barca da pisso Contarini, ormeggiata tra il canal Vena e campo Marconi a Chioggia. L'imbarcazione lignea, risalente ad almeno sessant'anni fa, è colata a picco senza che i vigili del fuoco potessero salvarla in tempo, limitandosi a metterla in sicurezza. Da una settimana comunque era stata notata la presenza di acqua crescente all'interno dello scafo, ed erano stati informati anche gli uffici dei Lavori Pubblici affinché provvedessero a drenarla per mezzo di una pompa, ma ciò non è stato fatto. Il natante, che fa parte della dotazione comunale afferente al Museo civico della Laguna sud, a detta degli esperti non veniva restaurato da circa dieci anni, e anzi era già stato attivato il cantiere Cimolin all'isola del Buon Castello per le future operazioni, a questo punto indilazionabili. Il recupero avrebbe dovuto avvenire questa mattina, ma in extremis i vigili del fuoco di Mestre sono stati dirottati ad un'altra emergenza, così è stato rinviato.
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