Ha suscitato scalpore in città la notizia che un 56enne di Chioggia (ma residente a Conche), Valerio Nordio, lo scorso 13 luglio ha tentato di soffocare la suocera ricoverata all'ospedale per una ischemia. L'uomo era stato sorpreso dalla badante bielorussa di un'altra paziente, che ha salvato la vita all'anziana signora. I carabinieri della stazione di Chioggia, contattati con qualche ora di ritardo rispetto ai fatti, hanno provveduto ad applicare la misura della custodia cautelare in carcere anche perché la donna di 83 anni è stata dimessa dal nosocomio, e quindi il reato potrebbe essere reiterato. I militari dell'Arma stanno approfondendo i rilievi necessari, anche se paiono sussistere elementi oggettivi a suffragio dell'ipotesi criminale, ovvero non ci sono dubbi o fraintendimenti che il gesto stesse per compromettere le funzioni vitali della povera signora.
Ora bisognerà prestare attenzione all'atteggiamento dei familiari, in primis la moglie di Nordio e figlia della donna malata: sulle prime, l'ipotesi più avvalorata riguarda le condizioni economiche della famiglia, dal momento che Nordio -il quale lavorava come turnista per l'azienda Mantovani, finita nell'occhio del ciclone per le opere del MoSe- ha perso l'impiego tre anni fa. Tuttavia, allo stato delle finanze, non dovrebbe risultare impossibile provvedere alle cure del caso e all'assistenza quotidiana. Va anche sottolineato il forte disagio emotivo nel quale versa l'uomo, dopo che pochi giorni prima aveva perso anche la madre. Ma è parere abbastanza comune che si sia di fronte al caso di una persona reputata volenterosa, capace di aiutare gli altri, rispettosa e soprattutto proiettata a tornare al lavoro: negli ultimi tempi aveva condotto alcuni autobus privati. Anche per questo, negli ambienti familiari e non solo, più di qualcuno è portato a credere alla versione di Nordio, che aveva un buon rapporto con la suocera: sul caso naturalmente si esprimerà l'autorità giudiziaria quando sarà fissata l'udienza.
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