sabato 25 febbraio 2023

UNA CITTÀ UNITA DA PONTI

CHIOGGIA, 25 Febbraio 2023

Oggi ci è arrivato un filmato da parte di un cittadino che ha voluto sottolineare le condizioni in cui si trova la pavimentazione del ponte girevole la quale avrebbe bisogno di un intervento.

Purtroppo probabilmente il ponte girevole ha bisogno di un intervento molto più incisivo che non limitato alla pavimentazione.

Non è da tanto che è stata sostituita parte della meccanica e integrata l’automazione in modo che possa funzionare anche da remoto.

Eppure, nonostante la manutenzione, negli ultimi tempi il ponte si bloccato ben due volte, per tempi diversi, obbligando chi doveva attraversalo a fare il giro della città passando per Borgo San Giovanni.

Ciò ha mostrato una volta di più tutta la criticità della viabilità di Chioggia.
Il tratto che va da Chioggia a Sottomarina attraversando l’Isola dell’Unione conta tre ponti, probabilmente tutti vetusti per i quali sono necessari interventi più o meno importanti.

Senza contare il rassegnato Ponte sulla Fossetta o il ponte al suo fianco, collegamento verso Viale Mediterraneo.

Ci si auspica che su nessuno di essi non si debba intervenire in una situazione emergenziale senza una pianificazione adeguata per la circolazione.




CHIAZZE DI OLIO IN LAGUNA, UNA FORMA DI INCIVILTÀ DURA A MORIRE

 CHIOGGIA, 25 Febbraio 2023

Anche questa mattina un arcobaleno di colori faceva capolino sulle acque del Lusenzo, un arcobaleno velenoso, quello lasciato dall’olio, o dal carburante, riversato in acqua da uno dei tanti barchini che circolano sui canali di Chioggia.

Non passa giorno senza che ci sia almeno una segnalazione di queste macchie che si dipanano sull’acqua formando un velo che non è così semplice da far scomparire.

Sappiamo che spesso sono perdite non volute, mentre si fanno lavori di manutenzione di qualche verricello o di attrezzature che hanno bisogno di essere oliate, ma spesso sono perdite consapevoli.

Non è facile cogliere questi “inquinatori” sul fatto da parte delle Forze dell’Ordine in modo da poterli punire.

Sarebbe invece da prevenire tali azioni e da sensibilizzare i pescatori, soprattutto quelli indisciplinati, sull’importanza di mantenere pulito l’ambiente dove nasce e cresce la loro risorsa.

Creare condizioni di sofferenza dell'habitat ha come prima conseguenza lo spostamento degli stock in tratti d’acqua più puliti e meno sofferenti per l’inquinamento.

Il velo creato dall’olio impedisce il passaggio della luce e dell’ossigeno e avvelena l’ambiente, proprio quell’ambiente che i pescatori, quelli seri, cercano di proteggere, ergendosi a custodi del mare.




AUTISTA DI ARRIVA VENETO AGGREDITO A SCHIAFFI E PUGNI IN PIAZZALE EUROPA

CHIOGGIA, 25 Febbraio 2023

Un autista di Arriva Veneto è stato aggredito a schiaffi e pugni  da tre persone mercoledì scorso dopo essersi fermato alla fermata di Piazza Europa.

L’aggressione sarebbe scattata come ritorsione per una strombazzata che l’autista avrebbe dato ad un’auto che proveniva dalla romea mentre il mezzo di Arriva Veneto proveniva da Venezia ed era appena entrato nella corsia che porta alla rotonda di Ridotto Madonna.


L’auto, non si sa da chi fosse guidata, non aveva dato la precedenza e aveva costretto l’autista a spostarsi per evitare l’incidente, di qui la strombazzata di protesta.


Una volta arrivato in Piazzale Europa e dopo l’uscita dei passeggeri, tre persone sono salite a bordo e uno di questi in particolare dopo aver accusato l’autista di “aver fatto prendere paura alla figlia” lo ha preso a schiaffi e pugni.


L’autista, originario di Mestre, dopo l’aggressione si è recato al pronto soccorso e avrebbe già formalizzato una denuncia.


I mezzi di Arriva Veneto sono dotati di un sistema di videosorveglianza gli aggressori, sembra siano Chioggiotti,  dovrebbero essere facilmente identificabili.


Non è normale che per una contestata precedenza si possa arrivare a certi comportamenti è probabile che chi si comporta in questo modo sia alterato per altre cause. 






venerdì 24 febbraio 2023

DOVREMMO AVER MAGGIOR CURA E ATTENZIONE PER LA CITTÀ

 CHIOGGIA, 24 Febbraio, 2023

I giardini pubblici non vivono fortunatamente tutti la situazione di degrado di quelli di Piazzale Europa.

Quindi bene ma non benissimo verrebbe da dire in quanto le situazioni di poca cura e attenzione non dipendono da chi deve fare manutenzione o pulizia, ma, principalmente dall’utenza.

Come sono i ragazzi a frequentare i giardini in piazza Europa, così sono i ragazzi a frequentare gli altri parchi cittadini. Sembrano essere un punto di ritrovo anche in questa stagione soprattutto grazie alle temperature non drasticamente basse che permettono ancora di stare all’aperto.

Ma come ai giardini in Piazza Europa anche negli altri giardinetti l’abitudine radicata sembra essere la poca educazione, per terra si trova di tutto, come attorno ai bidoncini per la spazzatura da passeggio, come sotto le panchine.

Le cartacce delle caramelle, i sacchetti delle patatine, le bottigliette mezze piene, i pacchetti di sigarette vengono gettati dove capita, anche se il cestino messo apposta a quello scopo si trova a un passo.

Ma è inutile dare la colpa ai ragazzi della poca educazione e mancanza di rispetto per i luoghi in cui vivono quando non sempre gli esempi mostrati dagli adulti sono positivi.

Non raccogliere le deiezioni canine, o raccoglierle e gettare il sacchetto in mezzo alla strada può rappresentare solo uno degli esempi poco edificanti; gli abbandoni di ingombranti vicino ai bidoni o in mezzo ai campi un altro.

Inutile lamentarsi che la città è sporca facendo ricadere la colpa su Veritas quando siamo noi cittadini per primi a non dare valore alla pulizia e all’igiene della città.

Dovremmo trattare Chioggia come trattiamo la casa in cui viviamo, mai ci permetteremmo di buttare la spazzatura per terra o di lasciarci gli escrementi del nostro cane. Impariamo ad avere maggiore attenzione.




giovedì 23 febbraio 2023

AMICO GIARDINIERE: "UN ALBERO PER OGNI NATO" MA ANCHE OGNI 5 O OGNI 10, MA INTANTO COMINCIAMO AD APPLICARE LA LEGGE

CHIOGGIA, 23 Febbraio 2023

Ieri mattina, l’associazione Amico Giardiniere, ha fatto protocollare una proposta diretta al sindaco e all’assessorato al verde con cui si prospetta l’applicazione della legge “un albero per ogni nato”, Legge n°10 del 14 gennaio 2013 (modifica della Legge 113 del 29 gennaio 1992).

Rendendosi conto delle difficoltà in cui si trova l’amministrazione per soddisfare il rispetto di questa legge, l'associazione ha proposto di piantare non un albero per ogni nato, formula che non è ancora stata applicata, ma cercando una proporzione che possa essere adeguata all’Ente, un albero ogni 5 bambini nati, ogni 10 o quanti il Comune ritenga opportuno. Meno alberi quindi, ma l’associazione propone che siano piantumati alberi dalle dimensioni più ragguardevoli in modo che i benefici della loro messa a dimora si facciano sentire già da subito. La proposta nasce in quanto l’attuale patrimonio arboreo del Comune dovrà fare spazio ad altre aree edificabili e piante troppo giovani messe a dimora non darebbero all’aria che respiriamo gli stessi benefici di quelle che verranno abbattute.
"Abbiamo proposto un “compromesso” anche se siamo coscienti che le casse comunali faranno fatica a trovare una proporzione adeguata tra numero di alberi in base ai bambini nati, ma sarebbe un primo passo che speriamo col tempo possa dare un risultato migliore". Questo il comunicato Gli alberi che si affacciano sulla Via del Boschetto saranno abbattuti. Tolti per dare spazio a una nuova viabilità e a una nuova rotonda che consenta una circolazione più fluida e meno pericolosa anche per i ciclisti che, fino ad ora, per immettersi nella pista ciclabile, sono stati costretti a tagliare la strada alle vetture. Sappiamo anche che non saranno gli ultimi alberi ad essere sacrificati per il “bene comune” che pone attenzione a uno sviluppo urbanistico di riqualifica.
Possiamo capire benissimo quali siano le esigenze di una città che vuole crescere, ammodernarsi ed essere più sicura. Ma per essere veramente in linea con quella che è la tendenza attuale, che punta alla cura dell’ambiente, la città deve potenziare un atteggiamento più lungimirante rispetto al patrimonio arboreo della città.
Sappiamo dei numerosi alberi e arbusti che sono stati piantati alle rotonde che, se sopravvivranno, riusciranno a dare beneficio al territorio tra molti anni. E, sottolineiamo il se, in quanto non sembra che tali piante stiano crescendo in modo ottimale.
Il territorio ha bisogno ora di chiome che possano assorbire CO2, necessita ora di ombra che possa raffrescare le temperature che stanno inesorabilmente salendo anche tra le vie cittadine, dove gli alberi stanno cominciando ad essere grandi assenti, e non solo sulle aree fuori mano dove ancora resistono.
Il patrimonio arboreo che sarà sottratto nei prossimi anni alla comunità deve cominciare ad essere sostituito adesso e con piante di età adeguata in modo da dare continuità e da non spogliare il territorio di una risorsa fondamentale.
Non si tratta di inventare nulla di nuovo ma almeno di applicare una legge che c’è già. Si tratta della Legge n°10 del 14 gennaio 2013 (modifica della Legge 113 del 29 gennaio 1992) che impone che in ogni comune sopra i 15.000 abitanti sia messo a dimora un nuovo albero per ogni nuova iscrizione all’Anagrafe Comunale.
Sappiamo che i costi di un albero già in una fase di crescita accettabile sono elevati e quello che proponiamo noi come Associazione è di ridurre il numero di alberi da piantumare in base alla legge considerando un numero minore di alberi ma dalle dimensioni più congrue.

La proporzione lasciamo sia l’amministrazione a deciderla e a metterla in pratica: un albero di almeno un paio di metri di altezza ogni 10 nati, ogni 5, ogni 20… Lasciamo a voi quantificare ma chiediamo di cominciare a dare seguito all’applicazione della legge, prima che il territorio urbano resti sguarnito.
Vorremmo riservare a chi verrà dopo di noi un ambiente migliore, cominciamo da ora. Il green non deve rimanere una bella parola ma dovrebbe circondarci, per una qualità di vita migliore.




mercoledì 22 febbraio 2023

UN'AREA DA RIQUALIFICARE CON ANNESSA PISCINA PERICOLOSA LA RICHIESTA METTETELA IN SICUREZZA E TOGLI

ISOLAVERDE, 22 Febbraio 2023

Ex punto di ritrovo estivo militare e poligono di tiro prima, ex circolo parrocchiale poi, da oltre una ventina d’anni queste strutture stanno costituendo un’area di degrado a cui la popolazione di residenti e di turisti, che qui hanno la loro abitazione estiva, sono sempre più insofferenti.

La struttura nella stagione invernale fungeva da poligono di tiro ma durante l’estate giungevano anche una quindicina di pullman da Padova accompagnando famiglie degli appartenenti alle forze militari per passare la giornata.

Ai tempi d’oro erano messe a disposizione dei militari 300 capanne e potevano essere serviti 1500 coperti dal grande stabile che fungeva da cucina e in cui funzionava il self service.
La struttura è rimasta a disposizione dei militari fino al 1991, passando poi nel 1994 alla Parrocchia che lo ha messo a frutto come centro parrocchiale. Qui la mattina i ragazzini che lo frequentavano facevano i compiti, poi si preparavano i pasti e poi venivano accompagnati nella piscina o in spiaggia.

I ragazzi, anche più di un centinaio, venivano seguiti dalle 6:30 della mattina anche fino alle 8 della sera. Erano i tempi in cui i centri di aggregazione estivi, quali l’Estate Ragazzi, dovevano ancora prendere forma. Venivano organizzati spettacoli e tutto il denaro che da queste attività veniva raccolto veniva messo a disposizione della parrocchia. Nel 1998 alla parrocchia venne a scadere la concessione del centro e da allora il tutto sta andando a catafascio.
La proprietà è passata prima al demanio e poi al comune che qui ha realizzato una servitù di passaggio per poter dare l’accesso libero al mare.
Sono stati fatti esposti e promesse sono state fatte anche dall’amministrazione Armelao che aveva rassicurato chi qui risiede che si sarebbe provveduto. Ma al momento la situazione non vede miglioramenti.
Mentre la struttura è in grave stato di degrado, con gli accessi aperti, ciò che salta invece salta agli occhi è la piscina, priva di qualsiasi protezione, piena di acqua, e di ogni genere di sporcizia, per circa un metro.

Qua la rete che avrebbe dovuto ostacolare l’accesso è stata divelta in chissà che epoca ed ora chi vuole si può avvicinare, a proprio rischio e pericolo.

Si nota palesemente che il luogo è frequentato, lo si nota dalla presenza di bottiglie, gettate nell’acqua stagnante della piscina e all’interno degli edifici ed è evidente che chi frequenta il luogo non vede né il pericolo costituito dall’acqua ingannevole della piscina né quello rappresentato dalle vetrate delle porte, che ora vedono solo alcuni pericolosi spuntoni sporgere dagli infissi.

I turisti usano questa servitù di passaggio per accedere al mare e agli stabilimenti, molte abitazioni si affacciano sull’area, la quale non rappresenta un biglietto da visita degno per questa parte del nostro territorio che dovrebbe essere valorizzata per il suo aspetto dunale naturalistico e che nell’ottica del turismo attuale rappresenta un grande valore aggiunto.




sabato 18 febbraio 2023

MORTI QUASI TUTTI GLI ALBERELLI DELLA ROTONDA DI VAL DA RIO

Chioggia, 18 Febbraio 2023

Purtroppo una brutta notizia praticamente la stragrande maggioranza degli alberelli piantati nella rotonda di Val Da Rio, ma sicuramente anche quelli che ci sono nella rotonda della romea nei pressi del parco commerciale Cloudy sono quasi tutti morti. 

Abbiamo effettuato un sopralluogo a Val Da Rio e come potete vedere dalle immagini sono tutti secchi morti, abbiamo visto l'anno scorso che gli ha detti in almeno un'occasione sono andati dall'acqua ma evidentemente è troppo poco. 

Due giorni fa è arrivato la comunicazione da parte della regione Veneto dell'emergenza di rischio incendio per quanto riguarda le realtà boschive di quasi tutte le province del Veneto e la situazione è in emergenza ovunque per la grave mancanza d'acqua le piante sono secche lo potete vedere dal colore dell'ambiente e c'è un rischio altissimo di genio. 

Questa è la situazione diciamo soprattutto nell'età boschive del Nord Veneto ma anche nel nostro territorio purtroppo la situazione non è bella.




SPOSTATI I BIDONI DA CALLE AIROLDI RADDOPIANDO IL PROBLEMA IN CALLE MANFREDI

Chioggia, 18 Febbraio 2023


Ieri mattina una casalinga residente in calle Manfredi ci ha chiamato perché si è ritrovata con ulteriori tre bidoni della differenziata sotto casa.

Nota bene in calle Manfredi ce ne sono già altri tre che sono posti nelle vicinanze dell'entrata di servizio del negozio della coop. In pratica qualcuno, presumiamo l'amministrazione comunale, ho avuto la bella idea di spostare i tre bidoni di calle Airoldi in quella di calle Manfredi, praticamente raddoppiando il problema di calle Manfredi.

Per caso abbiamo incontrato il sindaco Armelao al quale abbiamo spiegato il problema e dopo neppure 10 minuti ci ha chiamato l'assessore Serena de Perini che ci ha spiegato che in calle Airoldi c'erano troppi abbandoni e hanno pensato di spostarla in calle Manfredi perché c'è una telecamera.

Con tutto il rispetto dell'assessore ci sembra una decisione poco intelligente in quanto il problema degli abbandoni esiste in tutte le calli, in tutte le Oasi ecologiche del Comune di Chioggia.
Sempre a nostro avviso non è possibile togliere un problema una calle per raggiungere la calle vicino.

Ci viene un sospetto, non è che in calle Airoldi ci abita qualcuno molto vicino alla mia stazione comunale?




venerdì 17 febbraio 2023

CREDE DI ESSERE ASSICURATO MA ERA STATO TRUFFATO AUTO SEQUESTRATA E 1 600 EURO DI MULTA

Chioggia, 17 Febbraio 2023

“Mi ha fermato la polizia, mi hanno contestato che ero senza assicurazione ma io l’avevo fatta tramite internet e ora mi trovo con l’auto ferma e 1.600 di multa ma io devo andare in ospedale per la dialisi”.

Aveva trovato una proposta molto conveniente (forse troppo) sul web ma in realtà si trattava di una truffa e girava con un pezzo di carta che non valeva nulla.
Ad accorgersene la polizia locale che non ha potuto far altro che contestargli il mancato pagamento dell’assicurazione non solo per tutelare le persone che avrebbero potuto essere coinvolte in un incidente ma anche per lo stesso pensionato che in caso di incidente avrebbe potuto passare guai molto seri.
Il 65enne ha sporto regolare denuncia per la truffa e ora dovrà trovare una soluzione per essere portato in ospedale per le dialisi, tra l’altro ha molte difficoltà alla deambulazione.
Bisogna essere molto cauti negli acquisti nel web e utilizzare solo siti di comprovata affidabilità non solo per le polizze assicurative ma per ogni genere di bene o di servizio ma soprattutto diffidare se i prezzi sono troppo bassi.




giovedì 16 febbraio 2023

UN ALTRO UBRIACO AL VOLANTE E ANCHE SENZA ASSICURAZIONE

Chioggia, 16 Febbraio 2023

Abbiamo dato notizia domenica scorsa di un uomo alla guida di una C3 che era stato fermato dalla polizia locale con l’auto danneggiata per un incidente e che si rifiutava di sottoporsi all’alcol test.

Alla fine è stato denunciato, sanzionato, ritiro della patente, auto confiscata e, ovviamente, andrà sotto processo.
Tre giorni dopo, solo tre giorni, ieri replica con un altro individuo sempre alla guida di un’auto, è stato fermato dalla polizia locale in via Cristoforo Colombo, sono intervenuti anche i carabinieri, probabilmente di supporto.

Non è noto se si sia rifiutato o meno di sottoporsi agli esami tossicologici, comunque il rifiuto costituisce reato (articolo 186, comma 7, Codice della Strada) e si applica la sanzione penale dell'ammenda da 1.500 a 6.000 Euro e dell'arresto da sei mesi ad un anno.
Si applica inoltre la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida per un periodo da sei mesi a due anni e la confisca del veicolo, salvo che il veicolo appartenga a persona estranea alla violazione.
In aggiunta questo signore girava anche senza assicurazione.




mercoledì 15 febbraio 2023

CAOS EPIGRAFI FACCIAMO ORDINE UNA VOLTA PER TUTTE

 Chioggia, 15 Febbraio, 2023

Le epigrafi sono degli avvisi che i familiari di una persona scomparsa fanno affiggere per avvisare gli amici, i conoscenti, i vicini, i colleghi di lavoro che il loro caro è venuto a mancare. La vicinanza, le espressioni di cordoglio che, a seguito di queste affissioni, vengono rivolte ai familiari, spesso, attenuano il dolore del lutto.

Possiamo dirlo perché lo abbiamo toccato con mano, in questa travagliata stagione di dopo-covid (si spera che sia davvero un “dopo”), ma lo si vede anche dalle mutazioni di costume di questi ultimi anni, in cui gli eventi luttuosi vengono sempre più “condivisi” sui social, che, in questi casi, dimostrano di poter essere anche uno strumento di conforto per chi sta sopportando una perdita. Quindi siamo tra quelli che apprezzano la consuetudine di rendere pubblica la notizia della scomparsa di una persona, come gesto di solidarietà e conforto reciproco.

Però un conto è il rispetto e la condivisione del lutto, altra cosa è il caos che regna sovrano, nel comune di Chioggia, nell’affissione delle epigrafi. Non è solo che i siti principali destinati alle epigrafi sono “brutti” dal punto di vista estetico, ma c’è anche il fatto che gli annunci funebri, moltissime volte, vengono affissi con lo stile “dove capita, capita”: sugli armadi dell’Enel piuttosto che della Telecom, su muretti, sulle mura delle abitazioni.

Una “tradizione” che ci sembra poco rispettosa, in primo luogo, proprio nei confronti di chi è colpito da un lutto. Possibile che a Chioggia, sesto comune del Veneto, non si possa mettere ordine a questo metodo? Praticamente ovunque, a Piove, Porto Viro, Adria, solo per citare le località vicine, ci sono dei siti dedicati, decorosi, dove vengono affisse le epigrafi. A Chioggia se ne parla da decenni.

Tu che ne pensi? Gradiremmo il tuo parere nei commenti.






lunedì 13 febbraio 2023

RIFIUTA L'ALCOL TEST DENUNCIATO, SANZIONATO, PATENTE SOSPESA E AUTO CONFISCATA

 Chioggia, 13 Febbraio 2023

Ieri pomeriggio, domenica, una C3 condotta da un uomo ha avuto un sinistro, di cui non siamo a conoscenza della dinamica ma, fatto sta, che si trovava ferma nei pressi dello svincolo che dalla Romea porta in val da Rio provenendo da Sottomarina danneggiata su entrambi i lati con le ruote staccate dalla loro sede.

All’arrivo della polizia locale l’uomo ha perso le staffe lasciandosi andare a intemperanze tanto da costringere la polizia locale a chiedere rinforzi facendo intervenire una seconda pattuglia in supporto e la radiomobile dei carabinieri.

L’uomo rifiutava di sottoporsi all’alcol test, ed era poi salito sopra il tetto della sua auto. Ritrovata la calma è stato accompagnato al comando della polizia locale per essersi rifiutato di sottoporsi agli accertamenti tossicologici.

È stato quindi denunciato proprio per il riifiuto dell'accertamento del tasso alcolico. Ammenda da 1500 a 6000 euro e arresto da 6 mesi a un anno, ovviamente dopo il processo.

Starà al prefetto poi decidere la durata della sospensione della patente, da sei mesi a due anni e, inoltre confisca dell'auto.

Le sanzioni sono pesanti eppure c’è chi continua a mettersi alla guida con un tasso alcolemico maggiore del consentito, con tutti i rischi conseguenti per la propria sicurezza, ma soprattutto per quella altrui.

Quel bicchiere in più fa la differenza tra il frenare il tempo e il farlo quella frazione di secondo in ritardo e lo vediamo nella strage di ragazzi che si mettono alla guida senza rendersi conto di aver bevuto troppo.






domenica 12 febbraio 2023

UBRIACO DISTRUGGE L’AUTO, LA POLIZIA LO FERMA E LUI “SBROCCA”

UBRIACO DISTRUGGE L’AUTO, LA POLIZIA LO FERMA E LUI “SBROCCA” Singolare situazione avvenuta nel primo pomeriggio di domenica scorsa, un uomo alla guida di una citroen C3 in seguito ad un incidente (di cui non siamo a conoscenza della dinamica) si trovava con l’auto danneggiata sui lati destro e sinistro e con le ruote staccate nelle vicinanze dello svincolo che dalla Romea porta in val da Rio provenendo da Sottomarina. All’arrivo della polizia locale l’uomo ha perso le staffe e si è lasciato andare a intemperanze tanto che in supporto alla prima pattuglia, ne è arrivata una seconda e poi anche la radiomobile dei carabinieri. L’uomo non voleva sottoporsi (chissà mai perché) all’alcol test , era anche montato sopra il tetto della sua auto alla fine ha ritrovato la calma dopo essere stato accompagnato al comando della polizia locale per essersi rifiutato di sottoporsi agli accertamenti tossicologici. E’ incredibile come malgrado la severità delle norme che sanzionano pesantemente chi si mette alla guida dopo aver consumato alcolici (e altro) ci sia ancora tanta gente che imperterriti continuano a farlo. Oltrepassava il tasso alcolico consentito anche il motociclista finito nel fosso di via Maestri del Lavoro di cui ne abbiamo dato notizia sabato pomeriggio.

ISTITUTO DI RAGIONERIA DI BORGO PRESO DI MIRA DAI LADRI DI BICICLETTE

 Chioggia, 12 Febbraio 2023

Bici elettriche costantemente sotto mira dei ladri, dopo il furto di una XP modello ID 9 avvenuto giovedì scorso in una proprietà privata a Borgo, ci segnalano ben quattro furti di bici elettriche ai danni degli studenti di ragioneria.

Sembra che i carabinieri abbiamo visionato l’impianto di videosorveglianza dell’istituto e abbiano identificato uno dei ladri.
Al momento però l’unica conferma che abbiamo è della formalizzazione di almeno una denuncia di furto ai carabinieri di Sottomarina.
Le persone a cui hanno rubato la bici e ce ne hanno dato comunicazione diretta confermano che erano bloccate da catene più o meno efficaci ma non sono bastate a impedirne il furto.
Ricordiamo che esistono antifurti con allarme e antifurti dotati di gps, in grado quindi di dare la posizione della bicicletta in modo costante.

I costi variano da qualche decina di euro a oltre un centinaio.

Considerando che una bicicletta elettrica nuova costa oltre mille euro, ne vediamo tante anche di valori ben più importanti, riteniamo che un antifurto efficace sarebbe una scelta intelligente.




sabato 11 febbraio 2023

CANI DI GRANDE TAGLIA LIBERI SENZA GUINZAGLIO NEI GIARDINI PUBBLICI PERICOLO PER LE PERSONE

 Chioggia, 11 Febbraio 2023

Sono tantissime le persone che sono profondamente legate ai loro “pelosi”, ne abbiamo testimonianza in continuazione, quando viene pubblicato l’annuncio per un cane perso oppure trovato senza il proprietario in pochissimi minuti scatta sempre la mobilitazione di centinaia di persone.

Amare i propri cani deve però coesistere anche con il rispetto degli altri purtroppo ci sono persone che non si rendono conto del disagio e dei potenziali pericoli ( con conseguente responsabilità) che possono accadere nel lasciare il proprio animale libero senza guinzaglio e senza museruola.

Ci riferiamo sia a quei ragazzi che si sono presi l’abitudine di lasciare liberi i propri cani (di grande taglia) senza museruola e guinzaglio nel parco di viale Umbria ma anche a chi, magari saltuariamente, lascia il cane libero di girare magari anche a poca distanza.

Il cane può anche essere docile e mansueto ma se è di grande taglia con la sola presenza mette a disagio le persone che hanno timore dei cani (e ce ne sono) l’imprevisto può sempre accadere e poi se ne deve rispondere civilmente e qualche volta anche penalmente.




martedì 7 febbraio 2023

INCENDIATO DA DUE VANDALI IL “RAVE PARTY” EX AERONAUTICA

Chioggia, 7 Febbraio 2023

Come abbiamo anticipato ieri, due vandali hanno dato fuoco all’ex stabilimento dell'aeronautica.

Al di là che si spera che vengano riconosciuti e ne rispondano dobbiamo anche ricordare che da anni, almeno tre, quello stabilimento abbandonato è il ritrovo stabile di sbandati e di ragazzi che vanno a sballarsi.

Gli operatori balneari confinanti sono costretti a convivere con una sorta di rave party permanente: bottiglie rotte, spazzatura, andirivieni di soggetti poco raccomandabili. Le continue segnalazioni da parte dei rappresentanti delle categorie turistiche sono state lettera morta.
Per Giorgio Bellemo, presidente di Ascot, quella spiaggia piuttosto che rimanga abbandonata sarebbe più utile che venga data in concessione.
“Se vanno riviste le regole concessionarie - interviene Bellemo - vanno riviste anche questi privilegi, la “logica” ritiene i concessionari dei privilegiati poi però ci sono situazioni come questa.

Le aree demaniali rientrano nelle aree concessionabili oppure no? Il governo deve intervenire anche in situazioni come questa”.




giovedì 2 febbraio 2023

RUDERI ABBANDONATI IN RIVA VENA I CITTADINI E IL COMITATO CHIEDONO DI FARE LEVA VERSO UN DECORO

Chioggia, 2 Febbraio 2023

Il Comitato Riva Vena tra i desiderata presentati all’amministrazione ha evidenziato la necessità di portare almeno a una soglia di decoro i palazzi abbandonati che sono situati in questa parte di Chioggia.

Due sono quelli che spiccano all’attenzione di tutti, i grandi relitti, Palazzo Lisatti Mascheroni e la Casa Della Strega.

Entrambi visibili a chiunque passeggia per la riva, indici di un abbandono al quale sembra si sia rassegnati.

Ma non sono gli unici. Lungo le calli sono molte le case, più piccole e più nascoste ormai definibili ruderi, per i quali qualsiasi intervento di ripristino sarebbe quasi impossibile. Il demolisci e ricostruisci è una formula che in centro storico, in qualsiasi centro storico, è tabù. È impossibile allargare una finestra, figurarsi abbattere un muro.

L’intervento di ristrutturazione di alcuni edifici, diventa per i proprietari, talmente oneroso da preferire lasciare che il tempo faccia il suo corso e che pioggia, freddo e caldo finiscano di distruggere i mattoni, gli intonaci e le calci, costituendo nel frattempo, un pericolo per la sicurezza altrui.
Palazzi e case che non vedono manutenzione da decenni rischiano di diventare un pericolo per i passanti e per la stabilità delle case adiacenti, oltre che per il decoro cittadino.
Ogni tanto qualche voce chiede all’amministrazione di agire, ma l’unica cosa che l’amministrazione può fare è richiamare i proprietari a fare ordine, ripulire e mettere in sicurezza gli edifici.
Fino a qualche anno fa, troppi, con la Legge Speciale Venezia Chioggia i cittadini di Chioggia hanno potuto ristrutturare i propri immobili a condizioni molto convenienti e molte case sono state tolte dal degrado grazie ai fondi stanziati che, in seguito, sono stati dirottati sulla realizzazione del Mo.S.E.




mercoledì 1 febbraio 2023

RUBATE LE OFFERTE DEL PRESEPIO DI SANT’ANDREA

 Chioggia, 1 Febbraio 2023

Purtroppo ancora un furto di soggetti senza il minimo scrupolo all’interno della Chiesa di Sant’Andrea.

Lunedì i volontari che avevano montato il Presepio di Natale scorso come da programma sono andati per le operazioni di smantellamento ma hanno trovato la "sorpresa" della cassettina riservata alle offerte per il Presepio manomessa e vuota.

Per inciso Sant’Andrea dispone di un impianto di videosorveglianza ma l’area dedicata al Presepe non è coperta.

Grande l’amarezza dei volontari, il sospetto ricade ovviamente su un noto personaggio “specializzato” nel furto di elemosine le cui “gesta” sono state riportate tante volte.

Purtroppo quasi sempre il problema sono le tossicodipendenze sostenute da soggetti che dello spaccio hanno la loro entrata economica importante con la quale non si fanno mancare bici elettriche ultimo modello, dispongono di natanti con motorizzazioni importanti, scorazzano tranquillamente per il corso del popolo ad alta velocità su auto, moto e bici elettriche incuranti di poter far male a passanti, che siano anziani o bambini.

Soggetti per i quali la galera è anche troppo poco speriamo nella provvidenza, a volte esiste.