Un'importante operazione ha visto oggi protagonisti, attorno a mezzogiorno, i carabinieri della compagnia di Chioggia e il personale del servizio Igiene in forza all'ULSS 3 Serenissima. Nel corso dell'intervento, al ristorante Gabbiano 2 in viale Trieste a Sottomarina, sono stati rinvenuti 350 kg di prodotti scaduti, in cattivo stato di conservazione e privi di tracciabilità, i quali sono stati sequestrati.
Inoltre i militari e i sanitari hanno rilevato carenze igieniche tali da indurre l'emissione di una ordinanza di chiusura, finalizzata al ripristino delle condizioni idonee all'attività nei locali. La gestrice è stata denunciata, e sanzionata con un'ammenda di 5800 euro.
giovedì 31 ottobre 2019
mercoledì 30 ottobre 2019
TRASPORTI ECCEZIONALI: IL LIMITE DELLE 44 TON IGNORATO TUTTE LE MATTINE. I PONTI RESISTERANNO?
Anche questa mattina ben 5 camion con trasporto eccezionale hanno transitato sopra i ponti translagunari, provenendo in direzione del porto di Chioggia. Le telecamere di Chioggia Azzurra li hanno colti mentre erano regolarmente dotati dei cartelli che appunto indicano l’eccezionalità del carico, ma il problema è che sopra quei ponti -e così anche in quello che attraversa il Brenta fra Ca’ Lino e Brondolo- il massimo della portata statica è fissato a 44 tonnellate.
La tolleranza consentita dal codice della strada riesce a recuperare al massimo il 10% oltre la soglia, ma in questi casi il carico eccede anche fino a 100 tonnellate. Dalle comunicazioni intercorse con ANAS si dovrebbe presumere che non vi siano deroghe e che quindi il divieto di transito oltre quota resti valido.
Eppure, misteriosamente, nessuno controlla queste assai probabili e continue infrazioni, sopra strutture soggette a manutenzione straordinaria per il rischio di crolli: come non pensare che una grossa responsabilità stia in capo proprio a questi mezzi, quando il loro carico potrebbe essere frazionato in più unità di modo da rimanere dentro i limiti? Chioggia Azzurra continuerà a occuparsene.
La tolleranza consentita dal codice della strada riesce a recuperare al massimo il 10% oltre la soglia, ma in questi casi il carico eccede anche fino a 100 tonnellate. Dalle comunicazioni intercorse con ANAS si dovrebbe presumere che non vi siano deroghe e che quindi il divieto di transito oltre quota resti valido.
Eppure, misteriosamente, nessuno controlla queste assai probabili e continue infrazioni, sopra strutture soggette a manutenzione straordinaria per il rischio di crolli: come non pensare che una grossa responsabilità stia in capo proprio a questi mezzi, quando il loro carico potrebbe essere frazionato in più unità di modo da rimanere dentro i limiti? Chioggia Azzurra continuerà a occuparsene.
lunedì 28 ottobre 2019
IL TRIBUNALE CONVALIDA IL FERMO DEL 19ENNE SPACCIATORE CHIOGGIOTTO ARRESTATO VENERDÌ: OBBLIGO DI FIRMA FINO AL PROCESSO
È stato convalidato stamane dal Tribunale di Venezia il fermo di Samuel Zennaro, 19 anni appena compiuti, che venerdì sera è stato trovato dagli agenti della Polizia di Stato di Chioggia in possesso di 30 dosi di cocaina da un grammo ciascuna. Il capo d'imputazione, naturalmente, è di spaccio: al giovane, nell'abitazione di Sottomarina, sono state sequestrate anche bustine in cellophane, bilancino di precisione e l'occorrente per confezionare le dosi. Il giudice per le istanze preliminari Gilberto Stigliano Messuti ha gravato Zennaro dell'obbligo di firma al locale Commissariato di Pubblica Sicurezza, in attesa della celebrazione del processo. Il giovane è giunto al Tribunale accompagnato dalla madre, mentre anche il padre anni fa ha avuto dei precedenti per traffico di droga.
Assieme a Zennaro, i poliziotti della squadra antidroga e dell'ufficio anticrimine hanno denunciato quale assuntore di stupefacenti anche uno degli acquirenti, coetaneo del ragazzo: è stata una serie di appostamenti a consentire la scoperta dello scambio e quindi la prova di una fiorente attività di smercio. Riporta il Gazzettino che Zennaro (il quale su facebook si definisce "caparozzolante e mantenuto da papà e mamma", oltre a vantare il proprio like ad alcune pagine che inneggiano alle droghe) dopo la conclusione delle scuole superiori non aveva in realtà altre fonti di reddito che giustificassero uno stile di vita abbastanza dispendioso, tra consumi personali, viaggi e feste afterhours nei locali jesolani, se non appunto lo spaccio della cocaina: ed è stata anche questa circostanza a insospettire gli inquirenti e a metterli sulla pista giusta.
Assieme a Zennaro, i poliziotti della squadra antidroga e dell'ufficio anticrimine hanno denunciato quale assuntore di stupefacenti anche uno degli acquirenti, coetaneo del ragazzo: è stata una serie di appostamenti a consentire la scoperta dello scambio e quindi la prova di una fiorente attività di smercio. Riporta il Gazzettino che Zennaro (il quale su facebook si definisce "caparozzolante e mantenuto da papà e mamma", oltre a vantare il proprio like ad alcune pagine che inneggiano alle droghe) dopo la conclusione delle scuole superiori non aveva in realtà altre fonti di reddito che giustificassero uno stile di vita abbastanza dispendioso, tra consumi personali, viaggi e feste afterhours nei locali jesolani, se non appunto lo spaccio della cocaina: ed è stata anche questa circostanza a insospettire gli inquirenti e a metterli sulla pista giusta.
STAMANE ANCORA CARICHI ECCEZIONALI DI ALMENO 100 TONNELLATE DIRETTI AL PORTO DI CHIOGGIA: SONO TUTTI NON AUTORIZZATI DALL'ANAS?
Continuano i trasporti eccezionali lungo i ponti ammalorati che circondano Chioggia. Anche stamane al porto sono arrivati carichi che superano di molto le 44 tonnellate, limite per valicare sia il ponte sul Brenta a Brondolo che quello sul canale Trezze in collegamento con la frazione di Valli e la terraferma.
La sala operativa di ANAS a Mestre ha confermato che il passaggio è precluso ai trasporti di 100 tonnellate (il peso dei camion visti stamane al porto di Chioggia): ma è possibile che tutti quelli che passano non siano autorizzati a farlo? Si ricorda che entrambi i ponti sono o saranno soggetti a manutenzione straordinaria, ed è facile pensare che una grossa responsabilità stia in capo proprio a questi automezzi assai pesanti.
La sala operativa di ANAS a Mestre ha confermato che il passaggio è precluso ai trasporti di 100 tonnellate (il peso dei camion visti stamane al porto di Chioggia): ma è possibile che tutti quelli che passano non siano autorizzati a farlo? Si ricorda che entrambi i ponti sono o saranno soggetti a manutenzione straordinaria, ed è facile pensare che una grossa responsabilità stia in capo proprio a questi automezzi assai pesanti.
domenica 27 ottobre 2019
LA POLIZIA DI STATO ARRESTA A CHIOGGIA UN VENTENNE IN POSSESSO DI 30 DOSI DI COCAINA. DENUNCIATO UN SUO COETANEO
Ennesimo colpo della Polizia di Stato di Chioggia nella repressione del traffico di sostanze stupefacenti. Nel pomeriggio e nella serata di venerdì, gli uomini della squadra antidroga e dell'ufficio anticrimine in seno al Commissariato cittadino hanno arrestato un ventenne chioggiotto incensurato, e denunciato un suo coetaneo, perché trovati in possesso di 30 dosi di cocaina pari a 30 grammi di polvere bianca, oltre a 5 grammi di marijuana. I due giovani sono ora a disposizione dell'autorità giudiziaria in attesa della convalida della misura cautelare. Sono ancora in corso le indagini per ricostruire la rete dello spaccio, in una città che gli stessi inquirenti definiscono pervasa da ingenti quantità di droga per il consumo locale.
SCIACALLI SACCHEGGIANO IL PESCHERECCIO RICCARDO T TIRATO IN SECCA A PELLESTRINA: RUBATI MACCHINARI, UTENSILI E BINOCOLI
Non c'è pace per il peschereccio Riccardo T, affondato nella notte di venerdì 18 ottobre e tratto in secca all'esterno del cimitero di Pellestrina. Nei giorni all'inizio della scorsa settimana la barca di Elio Nordio "Tina" la barca, mentre era nelle acque della laguna di Ca' Roman dove si era arenata in seguito all'urto con una brìcola sommersa, era stata visitata dai vandali che ne avevano asportato i fanali funzionanti.
Durante il weekend le azioni dei malintenzionati sono continuate a terra, con il saccheggio di macchinari, utensili e binocoli praticato anche attraverso lo smontaggio di intere parti dell'imbarcazione. Il comandante del natante ha sporto denuncia, nella speranza che vi siano testimoni in grado di aiutare a identificare questi ignobili sciacalli. Nessun cantiere, finora, si è offerto di ospitare i lavori di riparazione dello scafo.
Durante il weekend le azioni dei malintenzionati sono continuate a terra, con il saccheggio di macchinari, utensili e binocoli praticato anche attraverso lo smontaggio di intere parti dell'imbarcazione. Il comandante del natante ha sporto denuncia, nella speranza che vi siano testimoni in grado di aiutare a identificare questi ignobili sciacalli. Nessun cantiere, finora, si è offerto di ospitare i lavori di riparazione dello scafo.
sabato 26 ottobre 2019
I CARABINIERI ARRESTANO A CHIOGGIA UN 38ENNE MAROCCHINO IN FLAGRANZA, HA SEQUESTRATO E TENTATO DI VIOLENTARE LA CONVIVENTE
Ieri sera a Chioggia i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile hanno arrestato, in flagranza di reato, un cittadino marocchino di 38 anni per sequestro di persona e tentata violenza sessuale. L’uomo, nell’ambito di una lite scaturita per futili motivi, fin dalla mattinata sino al primo pomeriggio di ieri avrebbe segregato la convivente all’interno del bagno della loro abitazione, tentando più volte di abusarne.
La richiesta di aiuto è avvenuta tramite il 112 da parte della donna, la quale solo nel pomeriggio è riuscita ad eludere il controllo dell’uomo. L’arrestato è stato condotto alla casa circondariale di Venezia a disposizione dell’autorità giudiziaria per la convalida della misura precautelare.
La richiesta di aiuto è avvenuta tramite il 112 da parte della donna, la quale solo nel pomeriggio è riuscita ad eludere il controllo dell’uomo. L’arrestato è stato condotto alla casa circondariale di Venezia a disposizione dell’autorità giudiziaria per la convalida della misura precautelare.
NON RISPONDE ALL'OBBLIGO DI FIRMA AL COMMISSARIATO DI CHIOGGIA, ESPULSO DALL'ITALIA UN ALBANESE CHE MALTRATTAVA LA CONVIVENTE
Avrebbe dovuto presentarsi al Commissariato di Pubblica Sicurezza di Chioggia per adempiere all'obbligo di firma, un cittadino albanese di 49 anni, A.M., ma ha cominciato a disertare e quindi giovedì si è reso necessario il provvedimento di espulsione dall'Italia, convalidato dal giudice di pace di Venezia. L'uomo è accusato di tentato omicidio e maltrattamenti ai danni della convivente, che lo aveva denunciato. Il 49enne è stato così scortato in Albania con un volo diretto dall'aeroporto di Tessèra, dopo che gli agenti della Polizia di Stato erano andati a reperirlo a domicilio.
venerdì 25 ottobre 2019
IL CARICO ECCEZIONALE SUL PONTE DI BRONDOLO NON ERA AUTORIZZATO DALL'ANAS, EPPURE È PASSATO LO STESSO: ECCEZIONE O REGOLA?
Il camion che martedì pomeriggio ha interrotto la circolazione all’altezza del cavalcavia di Brondolo in seguito alla perdita di olio non era stato autorizzato ad attraversare il ponte sul Brenta. Il mezzo infatti recava un carico eccezionale in ferro, per circa 100 tonnellate, là dove il limite è fissato a 44: l’ANAS del Veneto -da quanto emerge- non aveva dato il suo ok al transito, mentre il conducente era in possesso del relativo lasciapassare solo per la Regione Lombardia. L’accaduto apre ora uno squarcio sulle possibili implicazioni: non pochi che lavorano in entrata e in uscita dal porto di Chioggia, infatti, recano carichi eccezionali per via del peso, e dovendo passare a sud per il ponte sul Brenta oppure a nord per il ponte translagunare che collega Chioggia a Valli hanno bisogno dell’autorizzazione.
Quanto avvenuto martedì quindi è l’eccezione o la regola? Fra l’altro si tratta di un carico che avrebbe probabilmente avuto la possibilità di essere frazionato in più unità di trasporto, di modo da evitare l’accumulo di 100 tonnellate in un solo veicolo. Oltre ai segnali posti in prossimità dei due ponti in questione, non esistono altre forme di avvertimento per chi li sta raggiungendo: i controlli ad esempio sono in carico alla polizia stradale. Se qualcuno volesse cercare infine le cause dell’ammaloramento dei ponti più datati, con il ferro del cemento armato che cede e quindi l’urgenza di manutenzione straordinaria, può forse partire da qui.
Quanto avvenuto martedì quindi è l’eccezione o la regola? Fra l’altro si tratta di un carico che avrebbe probabilmente avuto la possibilità di essere frazionato in più unità di trasporto, di modo da evitare l’accumulo di 100 tonnellate in un solo veicolo. Oltre ai segnali posti in prossimità dei due ponti in questione, non esistono altre forme di avvertimento per chi li sta raggiungendo: i controlli ad esempio sono in carico alla polizia stradale. Se qualcuno volesse cercare infine le cause dell’ammaloramento dei ponti più datati, con il ferro del cemento armato che cede e quindi l’urgenza di manutenzione straordinaria, può forse partire da qui.
giovedì 24 ottobre 2019
VEDE I CARABINIERI A SANT'ANNA, FUGGE MA ESCE DI STRADA. POI ABBANDONA L'AUTO E VAGA DI NOTTE TRA I CAMPI
Ieri sera attorno alle ore 23, nei pressi del passaggio a livello di Sant’Anna di Chioggia, un individuo si è allontanato a piedi attraverso i campi, dopo essere uscito di strada a bordo di una Volkswagen Passat di colore nero. L’uomo è fuggito alla vista della pattuglia dei carabinieri, senza che questa gli avesse intimato l’alt. Al momento gli vengono contestate solo eventuali violazioni del codice della strada connesse all’uscita dalla carreggiata, resta da capire perché si sia dato alla fuga.
mercoledì 23 ottobre 2019
TORNA A CASA DALL'OSPEDALE DI PADOVA IL BIMBO MORSO DOMENICA A SOTTOMARINA DA UN CANE CHE ERA INCUSTODITO
Il bambino di 3 anni che domenica pomeriggio era stato morso al volto da un cane in Corte Granda a Sottomarina sta meglio ed è tornato a casa dall'ospedale pediatrico di Padova. Lo riporta un articolo del Gazzettino oggi in edicola, a firma di Diego Degan: i medici hanno riscontrato uno strappo sotto al labbro inferiore, sanato senza punti di sutura. La sola cura che dovrà osservare riguarda l'alimentazione, per evitare infezioni o riaperture della ferita. Emergono intanto nuovi dettagli dalle circostanze dell'accaduto: il bimbo stava passeggiando con i genitori quando il cane -che era incustodito- lo ha aggredito. Il proprietario sarebbe già stato rintracciato.
CARICO ECCEZIONALE PERDE OLIO AL CAVALCAVIA DEL CLODÌ: NON AVREBBE NEMMENO POTUTO ATTRAVERSARE IL PONTE SUL BRENTA
Ieri attorno alle ore 17 un camion ha perso olio lungo il cavalcavia nei pressi del parco commerciale Clodì a Brondolo. Per un lasso di tempo si è resa necessaria l'istituzione del senso unico alternato di circolazione nei 200 metri di strada interessata, fino al ripristino della normalità: una sorta di prova generale, ovviamente involontaria, di quanto accadrà durante i lavori di manutenzione al ponte sul Brenta, che potrebbero iniziare a dicembre.
Oltre alle code e agli inevitabili disagi, però, c'è un altro aspetto da considerare: il camion in questione recava un carico eccezionale per il peso, con portata di 100 tonnellate. Mentre lungo il ponte che attraversa il Brenta vige il divieto di transito ai trasporti oltre le 44 tonnellate, così come nel ponte translagunare che unisce Chioggia a Valli. Quindi il camion che ieri ha perso l'olio, provenendo in direzione Venezia, non avrebbe potuto attraversare il ponte tra Ca' Lino e Brondolo, dal momento che ANAS avrà sicuramente segnalato la misura restrittiva a tutte le categorie di autotrasportatori: nessuno però ha fermato il mezzo durante il tragitto.
Inoltre viene fatta anche una questione di segnali: l'avvertenza del limite è troppo ravvicinata rispetto all'effettivo inizio, in una strada praticamente priva di possibilità di girarsi una volta superata Sant'Anna. Sta di fatto, comunque, che durante i due mesi di riparazione del ponte sul Brenta il traffico pesante verrà deviato mentre rimarrà il senso unico alternato, con semaforo, solo per i veicoli di uso personale.
Oltre alle code e agli inevitabili disagi, però, c'è un altro aspetto da considerare: il camion in questione recava un carico eccezionale per il peso, con portata di 100 tonnellate. Mentre lungo il ponte che attraversa il Brenta vige il divieto di transito ai trasporti oltre le 44 tonnellate, così come nel ponte translagunare che unisce Chioggia a Valli. Quindi il camion che ieri ha perso l'olio, provenendo in direzione Venezia, non avrebbe potuto attraversare il ponte tra Ca' Lino e Brondolo, dal momento che ANAS avrà sicuramente segnalato la misura restrittiva a tutte le categorie di autotrasportatori: nessuno però ha fermato il mezzo durante il tragitto.
Inoltre viene fatta anche una questione di segnali: l'avvertenza del limite è troppo ravvicinata rispetto all'effettivo inizio, in una strada praticamente priva di possibilità di girarsi una volta superata Sant'Anna. Sta di fatto, comunque, che durante i due mesi di riparazione del ponte sul Brenta il traffico pesante verrà deviato mentre rimarrà il senso unico alternato, con semaforo, solo per i veicoli di uso personale.
martedì 22 ottobre 2019
ALLARME PARCHI APERTI LA NOTTE: BIMBO TROVA SIRINGA SPORCA DI SANGUE AI GIARDINI DI VIALE UMBRIA E LA CONSEGNA ALLA MADRE
Quando, nei giorni scorsi e nelle scorse settimane, Chioggia Azzurra aveva sollevato la questione dei parchi pubblici che rimanevano aperti anche la notte, aveva paventato il possibile bivacco di vandali, malintenzionati e sbandati. La speranza era di non dover dare notizie come quella giunta stamattina dal giardino di viale Umbria a Sottomarina, dove un bambino di 5 anni ha rinvenuto una siringa sporca di sangue e l'ha consegnata alla madre. Oltre alla preoccupazione per il fatto che il piccolo sia venuto a contatto con l'inquietante oggetto, permane quella che l'accaduto possa ripetersi, nella permanenza delle condizioni affinché i tossicodipendenti scelgano un ambiente facile e appartato per bucarsi.
È di ieri la conferma che il Comune sta provvedendo a convenzionarsi con le associazioni di volontariato del territorio per aprire e chiudere questi spazi ogni giorno secondo gli orari codificati. Dalla fine di giugno infatti, con la scadenza del bando "Chioggia riparte dal lavoro", i 15 lavoratori socialmente utili addetti anche alle operazioni di guardiania nei parchi hanno esaurito il proprio compito; il prossimo bando finanziato dalla Regione Veneto scadrà il prossimo 4 novembre.
È di ieri la conferma che il Comune sta provvedendo a convenzionarsi con le associazioni di volontariato del territorio per aprire e chiudere questi spazi ogni giorno secondo gli orari codificati. Dalla fine di giugno infatti, con la scadenza del bando "Chioggia riparte dal lavoro", i 15 lavoratori socialmente utili addetti anche alle operazioni di guardiania nei parchi hanno esaurito il proprio compito; il prossimo bando finanziato dalla Regione Veneto scadrà il prossimo 4 novembre.
lunedì 21 ottobre 2019
CANE MORDE BIMBO IN CORTE GRANDA A SOTTOMARINA, IL PICCOLO TRASPORTATO ALL'OSPEDALE DI PADOVA
Un increscioso episodio è avvenuto ieri nel primo pomeriggio, in un orario compreso tra le 14 e le 15, quando in Corte Granda a Sottomarina un bimbo di 3 anni è stato morso al volto da un cane bastardo. Il piccolo ha riportato ferite alla fronte e al mento. I genitori lo hanno condotto al Pronto Soccorso dell’ospedale di Chioggia, da dove è stato trasportato all’ospedale di Padova. Eventuali ulteriori aggiornamenti in seguito.
sabato 19 ottobre 2019
SEQUESTRATI 4 QUINTALI DI CAPAROZZOLI PRIVI DI DOCUMENTI DI PROVENIENZA, DENUNCIATI DUE PESCATORI DI FRODO
La Guardia di Finanza di Chioggia, la scorsa notte, ha sequestrato 4 quintali di vongole veraci pescate senza autorizzazione nella laguna di Venezia. Le Fiamme Gialle avevano intercettato un barchino con due persone a bordo, che si era dato alla fuga fino a che non è finito in secca: i due occupanti hanno tentato di fuggire a piedi, ma sono stati presto rintracciati. Il barchino è di proprietà del titolare di una concessione lagunare destinata all'allevamento, che è stato denunciato assieme all'altro pescatore. I caparozzoli erano privi di documenti che ne attestassero la provenienza; a bordo anche 19 sacchi di prodotto seminale.
venerdì 18 ottobre 2019
SPOGLIATOI E BAGNI FATISCENTI ALLA PALESTRA DELLA SCUOLA PRIMARIA DON MILANI DI SOTTOMARINA: MONTANARIELLO, "AGIRE SUBITO"
Una situazione assai incresciosa è stata portata all'attenzione del consigliere comunale Jonatan Montanariello dai genitori dei bambini che frequentano le attività sportive alla palestra della scuola primaria Don Milani in via Domenico Schiavo a Sottomarina. L'umidità, la muffa e le incrostazioni sono visibilmente presenti ovunque nei bagni e negli spogliatoi: delle tre docce, solo una funziona.
E l'acqua calda - affermano i genitori - viene erogata solo durante l'accensione invernale del riscaldamento, quindi in autunno e primavera i ragazzi sono costretti a lavarsi con l'acqua fredda. Inoltre i finestroni non si possono aprire perché bloccati, tranne uno che viene comunque lasciato chiuso per evitare l'ingresso di zanzare e insetti.
I genitori riferiscono anche che nella struttura è assente un impianto per l'aspirazione dei cattivi odori, che si manifestano in modo nauseante. Il capogruppo del PD chiede l'intervento dell'amministrazione comunale: «Visto che il "tesoretto" della Legge Speciale andrà speso anche per le scuole, qui siamo oltre la priorità: siamo all'emergenza. Per cui è necessario anticipare i tempi».
E l'acqua calda - affermano i genitori - viene erogata solo durante l'accensione invernale del riscaldamento, quindi in autunno e primavera i ragazzi sono costretti a lavarsi con l'acqua fredda. Inoltre i finestroni non si possono aprire perché bloccati, tranne uno che viene comunque lasciato chiuso per evitare l'ingresso di zanzare e insetti.
I genitori riferiscono anche che nella struttura è assente un impianto per l'aspirazione dei cattivi odori, che si manifestano in modo nauseante. Il capogruppo del PD chiede l'intervento dell'amministrazione comunale: «Visto che il "tesoretto" della Legge Speciale andrà speso anche per le scuole, qui siamo oltre la priorità: siamo all'emergenza. Per cui è necessario anticipare i tempi».
giovedì 17 ottobre 2019
AGGREDISCE L'EX PARTNER DELLA PROPRIA COMPAGNA E LO MANDA ALL'OSPEDALE
Esce in bicicletta dalla casa della madre, proprio mentre per strada passa la sua ex col nuovo compagno, che gli mostrano il segno delle corna e poi tornano indietro a tempestarlo di pugni. È accaduto martedì mattina attorno alle 10.30 nei pressi della farmacia di Sant'Anna di Chioggia: la vittima, un uomo di circa 40 anni, è stata poi trasportata da una negoziante della zona fino all'ospedale di Chioggia per le radiografie e le medicazioni, avendo riportato danni alla regione oculare e alle tempie. Si ignorano al momento le cause dell'attrito, né se il 40enne avesse a sua volta operato gesti di sfida nei confronti della coppia, che si è prodotta in una tanto efferata aggressione.
FURTO IN ABITAZIONE A SANT'ANNA, NONOSTANTE I CARTELLI DEL CONTROLLO DI VICINATO
Lo scorso venerdì sera 11 ottobre, in via Fisola a Sant’Anna di Chioggia, ignoti sono entrati in un’abitazione per depredarla, mentre la vittima del furto stava cenando da un amico a pochi metri da casa. Le forze dell'ordine avrebbero eseguito i rilievi delle impronte digitali nel luogo del misfatto: chi lo ha subìto ha tempo 90 giorni per presentare la denuncia. Particolare interessante: nei pressi dell’abitazione colpita figura in bella vista il cartello del controllo di vicinato, da qualche tempo operativo nella zona. Anche se, almeno stavolta, apparentemente non è stato efficace.
mercoledì 16 ottobre 2019
MASSIMO ROSSI COLPISCE ANCORA: L'EX TRUFFATORE DELLA GELATERIA CARPE DIEM A GIUDIZIO PERCHÉ SI FINGEVA MEDICO SENZA AVERNE TITOLO
Una situazione surreale, di criminalità a 360 gradi, emerge dalle indagini relative a Massimo Rossi, l'ex contitolare della gelateria Carpe Diem di Chioggia, sul cui capo pende un rinvio a giudizio nel 2020 da parte della Procura della Repubblica di Treviso per esercizio non autorizzato della professione, sostituzione di persona, false generalità, truffa, appropriazione indebita. L'uomo -37 anni di Resana, ora irreperibile- tra il 2013 e il 2015 ha infatti effettuato visite mediche e prescritto farmaci senza essere mai diventato dottore: Rossi non rilasciava ricette ma chiamava la farmacia per far acquistare medicinali ad almeno cinque pazienti, e non ha firmato il certificato di morte di una parente della fidanzata, stroncata da malore davanti ai suoi occhi. La circostanza ha insospettito i soccorritori del 118, che l'hanno segnalata ai carabinieri di Padova, i quali hanno scoperto anche che Rossi aveva soggiornato in alcuni alberghi senza saldare il conto.
Nel tempo, il 37enne si era spacciato anche come titolare di un'azienda di smaltimento rifiuti e archeologo: riusciva -non si sa come- a ottenere fiducia e apertura di credito, fino a quote di società e beni da pagare con assegni ovviamente scoperti. E così ha fatto anche a Chioggia, dove assieme alla fidanzata aveva truffato gli altri soci nella gelateria Carpe Diem sotto il Granaio, dove la donna lavorava: Rossi aveva offerto aiuto finanziario tramite la promessa di 45mila euro (poi mai versati) in cambio del passaggio delle quote societarie. Un anno fa l'atto notarile, che prevedeva anche la clausola a riprendersi le quote da parte della società Infinity: ma prima, l'odissea per dipendenti e fornitori che si sono visti non pagare due mensilità per complessivi 70mila euro trattenuti dall'uomo, e merce intascata quando era destinata alla società.
Inoltre non aveva mai pagato il plateatico né la TARI, per questo il Comune e Veritas avevano fatto chiudere l'esercizio la scorsa estate. Senza contare l'episodio dei frigoriferi lasciati aperti all'esterno con merce deperibile. I soci lo scoprono perché i dipendenti sono a secco e lo denunciano ai carabinieri di Camponogara: ora l'inchiesta si è allargata e coinvolge 38 persone informate dei fatti, chiamate come testimoni o parti lese. Il Carpe Diem, anche dopo la cacciata di Rossi, aveva subìto atti vandalici in momenti differiti, presumibilmente da parte di persone non pagate da questo individuo: dai serramenti cosparsi di colla agli ombrelloni del plateatico tagliati con forbici o coltelli. Sempre in città, denunce a Massimo Rossi sono piovute anche dai gestori del campeggio di Sottomarina dove viveva in un bungalow.
Tuttavia la gelateria Carpe Diem è faticosamente ripartita con gli altri soci, che dopo aver convocato Rossi in Tribunale stanno risalendo la china e ottenendo anche i primi riscontri di qualità: al Gelato World Festival di Barcelona il gusto Biancaneve dell'esercizio chioggiotto ha di recente conseguito il terzo premio grazie alla gelataia Olga Pinciuc. La fragranza è nata dal rosso di una mela e dal bianco del fiore di sambuco, con note esotiche di mango e frutto della passione, e la freschezza del lime e del limone. anche il gusto Black Mojito si era affermato nella frazione fiorentina del festival, direttamente al primo posto.
Nel tempo, il 37enne si era spacciato anche come titolare di un'azienda di smaltimento rifiuti e archeologo: riusciva -non si sa come- a ottenere fiducia e apertura di credito, fino a quote di società e beni da pagare con assegni ovviamente scoperti. E così ha fatto anche a Chioggia, dove assieme alla fidanzata aveva truffato gli altri soci nella gelateria Carpe Diem sotto il Granaio, dove la donna lavorava: Rossi aveva offerto aiuto finanziario tramite la promessa di 45mila euro (poi mai versati) in cambio del passaggio delle quote societarie. Un anno fa l'atto notarile, che prevedeva anche la clausola a riprendersi le quote da parte della società Infinity: ma prima, l'odissea per dipendenti e fornitori che si sono visti non pagare due mensilità per complessivi 70mila euro trattenuti dall'uomo, e merce intascata quando era destinata alla società.
Inoltre non aveva mai pagato il plateatico né la TARI, per questo il Comune e Veritas avevano fatto chiudere l'esercizio la scorsa estate. Senza contare l'episodio dei frigoriferi lasciati aperti all'esterno con merce deperibile. I soci lo scoprono perché i dipendenti sono a secco e lo denunciano ai carabinieri di Camponogara: ora l'inchiesta si è allargata e coinvolge 38 persone informate dei fatti, chiamate come testimoni o parti lese. Il Carpe Diem, anche dopo la cacciata di Rossi, aveva subìto atti vandalici in momenti differiti, presumibilmente da parte di persone non pagate da questo individuo: dai serramenti cosparsi di colla agli ombrelloni del plateatico tagliati con forbici o coltelli. Sempre in città, denunce a Massimo Rossi sono piovute anche dai gestori del campeggio di Sottomarina dove viveva in un bungalow.
Tuttavia la gelateria Carpe Diem è faticosamente ripartita con gli altri soci, che dopo aver convocato Rossi in Tribunale stanno risalendo la china e ottenendo anche i primi riscontri di qualità: al Gelato World Festival di Barcelona il gusto Biancaneve dell'esercizio chioggiotto ha di recente conseguito il terzo premio grazie alla gelataia Olga Pinciuc. La fragranza è nata dal rosso di una mela e dal bianco del fiore di sambuco, con note esotiche di mango e frutto della passione, e la freschezza del lime e del limone. anche il gusto Black Mojito si era affermato nella frazione fiorentina del festival, direttamente al primo posto.
lunedì 14 ottobre 2019
SEQUESTRATO PESCE SENZA DOCUMENTI LUNGO LA ROMEA, VIAGGIAVA A BORDO DI UN FURGONE CON TARGA CROATA
La Guardia di Finanza di Chioggia ha fermato un furgone con targa croata lungo la strada Romea, mentre trasportava oltre 3 quintali di pesce senza documenti che attestassero la provenienza. Il conducente è stato sanzionato e la merce sequestrata: ai finanzieri le cassette senza documenti erano state occultate da alcune che invece erano state registrate in modo regolare. Il pesce era destinato al mercato locale.
LA FESTA IN SPIAGGIA A CAORLE PER I 40 ANNI COSTA CARA A UN CHIOGGIOTTO: DENUNCIATO PER OCCUPAZIONE DI SUOLO DEMANIALE
Aveva scelto la spiaggia della Brussa a Caorle per celebrare i propri 40 anni, la notte fra sabato e domenica, assieme a una comitiva di amici. Ma il chioggiotto non aveva fatto i conti che l'area, naturalisticamente protetta per la fauna selvatica, non è a disposizione di tutti: così, al risuonare di musica ad alto volume, i carabinieri di Portogruaro e la polizia locale di Caorle hanno raccolto le segnalazioni di un cacciatore di passaggio, imbattutosi nel folto stuolo di persone che stava ballando tutta la notte, e alle 9.30 di ieri mattina hanno denunciato il chioggiotto per occupazione non autorizzata del suolo demaniale.
Anche i circa 60 ospiti del party erano stati sloggiati con una multa per parcheggio in zona vietata. All'organizzatore della festa anche l'onere di ripristinare l'area come l'aveva trovata, liberandola dall'attrezzatura appositamente servita per la musica e il ballo.
Anche i circa 60 ospiti del party erano stati sloggiati con una multa per parcheggio in zona vietata. All'organizzatore della festa anche l'onere di ripristinare l'area come l'aveva trovata, liberandola dall'attrezzatura appositamente servita per la musica e il ballo.
sabato 12 ottobre 2019
RISSA A VIGO, LA MOGLIE DEL BOSS CERCA DI SFREGIARE UN'ALTRA DONNA CON UN BICCHIERE DI VETRO
Chi si assomiglia si piglia, verrebbe da dire conoscendo la coprotagonista di una rissa tra donne avvenuta ieri a mezzogiorno in corso del Popolo a Chioggia, davanti ai bastioni Caneva. Una delle due signore venute alle mani è infatti la moglie di Massimo Dario, il pregiudicato che la mattina del 23 ottobre di un anno fa era stato accoltellato sotto i portici in un regolamento di conti tra malviventi, e che si era rifatto rompendo la mandibola di uno dei rivali il 23 febbraio scorso sempre in piazza e nelle ore di maggior transito.
Ancora ignoti i motivi del furente litigio che ieri mezzogiorno ha contrapposto appunto la moglie di Massimo Dario e la titolare di un negozio di abbigliamento non distante: tra i pugni e gli strattoni sono stati infranti anche alcuni bicchieri del vicino bar, con uno dei quali la chioggiotta stava per aggredire l'altra donna, di origine straniera. L'alterco è stato sedato dagli agenti della polizia locale, che ha identificato le contendenti e steso l'opportuna relazione.
Ancora ignoti i motivi del furente litigio che ieri mezzogiorno ha contrapposto appunto la moglie di Massimo Dario e la titolare di un negozio di abbigliamento non distante: tra i pugni e gli strattoni sono stati infranti anche alcuni bicchieri del vicino bar, con uno dei quali la chioggiotta stava per aggredire l'altra donna, di origine straniera. L'alterco è stato sedato dagli agenti della polizia locale, che ha identificato le contendenti e steso l'opportuna relazione.
BARRIERE ARCHITETTONICHE AL PARCO DELL'ISOLA DELL'UNIONE, IL CONSIGLIERE DOLFIN METTE IN GUARDIA L'AMMINISTRAZIONE
Il consigliere comunale Marco Dolfin segnala la presenza di barriere architettoniche nel parco dell'isola dell'Unione dedicato ai Diritti dei Bambini. «L'amministrazione 5 Stelle - esordisce l'esponente leghista - ha inaugurato il parco in pompa magna, ma si è dimenticata di renderlo fruibile ai portatori di handicap costretti a muoversi in carrozzina.
Basta fare un giro all'interno per rendersi conto del calvario che una persona con disabilità motorie è costretta a subire nel percorso viario: le ruote faticano a girare, slittano impantanandosi nel manto stradale costituito di materiale stabilizzato simile alla ghiaia, che crea un forte attrito impedendo la manovra, tanto che c'è necessità di un accompagnatore per spingere la carrozzina. Lo stesso problema, naturalmente, vale anche per anziani che deambulano servendosi di un carrello e per i genitori che conducono i passeggini.
Ma la circostanza più assurda e vergognosa - continua Dolfin - si trova all'ingresso più vicino a Sottomarina, dove uno scalino piuttosto alto impedisce di fatto il transito per chi è seduto. Mi chiedo, è mai possibile non vedere certe mancanze? Nel 2019 certe scelte e certi errori sono ancora palesi e presenti. Mi auguro che il sindaco e l'amministrazione, prima di tagliare i nastri delle inaugurazioni, controllino meglio se la mobilità e l'accessibilità sia garantita a tutti!».
Basta fare un giro all'interno per rendersi conto del calvario che una persona con disabilità motorie è costretta a subire nel percorso viario: le ruote faticano a girare, slittano impantanandosi nel manto stradale costituito di materiale stabilizzato simile alla ghiaia, che crea un forte attrito impedendo la manovra, tanto che c'è necessità di un accompagnatore per spingere la carrozzina. Lo stesso problema, naturalmente, vale anche per anziani che deambulano servendosi di un carrello e per i genitori che conducono i passeggini.
Ma la circostanza più assurda e vergognosa - continua Dolfin - si trova all'ingresso più vicino a Sottomarina, dove uno scalino piuttosto alto impedisce di fatto il transito per chi è seduto. Mi chiedo, è mai possibile non vedere certe mancanze? Nel 2019 certe scelte e certi errori sono ancora palesi e presenti. Mi auguro che il sindaco e l'amministrazione, prima di tagliare i nastri delle inaugurazioni, controllino meglio se la mobilità e l'accessibilità sia garantita a tutti!».
VA AL LAVORO E SI RITROVA DERUBATO DELLO SCOOTER: 52ENNE CHIOGGIOTTO DENUNCIA IL FURTO AI CARABINIERI
(immagine da internet. Lo scooter rubato a Chioggia ha il sellino beige)
Il furto di uno scooter è stato denunciato ieri alla locale stazione dei Carabinieri di Sottomarina dalla vittima del reato, un 52enne di Chioggia. Il veicolo, uno Scarabeo Aprilia 200 di colore blu scuro con sellino color beige, è stato rubato ieri tra le ore 10.30 e le 15.30 in calle ponte Zitelle, mentre il proprietario era al lavoro. Nel vano sotto la sella, il ladro ha potuto trovare anche il casco e i documenti di circolazione e assicurazione. La stima del danno subìto si aggira attorno a 800 euro.
venerdì 11 ottobre 2019
FURTO CON SCASSO A UN DISTRIBUTORE AUTOMATICO DI PIOVE DI SACCO, COINVOLTA ANCHE UNA 17ENNE CHIOGGIOTTA
Una 17enne chioggiotta assieme a tre fratelli di Piove di Sacco, di cui uno solo maggiorenne, si è resa responsabile dei ripetuti furti con scasso avvenuto lo scorso 17 e 18 settembre ai danni dei distributori automatici di snack e bibite ubicati a Piove in via Gauslino. Il bottino è di circa mille euro in monete. La ricostruzione degli inquirenti ha riscontrato la coincidenza temporale con il passaggio dei quattro nella zona, ripreso dalle telecamere di videosorveglianza, e li ha prima identificati, quindi denunciati per concorso in furto aggravato. Il furto, praticato con normali attrezzi da scasso, ha fruttato alla giovane gang anche il contenuto dei distributori oltre al denaro.
giovedì 10 ottobre 2019
"GUERRA" NELLA NAVIGAZIONE DA DIPORTO, 5000 EURO DI SANZIONI ALLA MOTONAVE DEL FRATELLO DEL SINDACO FERRO
Le controversie in atto tra le piccole imprese di navigazione turistica in città si arricchiscono di un nuovo episodio. Stavolta a farne le spese è la motonave San Giorgio 1°, diretta da Giorgio e Nicola Ferro, rispettivamente padre e fratello del sindaco di Chioggia Alessandro: la barca per battute di pesca sportiva ed escursioni turistiche è stata sanzionata lo scorso agosto dalla Capitaneria di Porto di Chioggia con due verbali da 2500 euro di multa ciascuno, per il mancato rispetto delle regole che sovrintendono l'esercizio della navigazione. La San Giorgio 1°, lunga 18 metri, è stata infatti "pizzicata" dagli uomini della Guardia Costiera mentre veniva condotta dal Brenta verso il mare secondo la formula del noleggio anziché quella della locazione, ovvero l'unica che sarebbe autorizzata: in questo caso, i gestori del servizio locano il natante a chi possiede una patente nautica da diporto.
I Ferro invece avrebbero condotto direttamente l'imbarcazione, configurando così l'ipotesi del noleggio, ed eccedendo le 12 unità trasportate: ma così facendo l'attività diventa di trasporto passeggeri, per esercitare la quale non è più sufficiente la sola patente nautica, occorrendo bensì un titolo professionale marittimo. Per aggirare la norma, Nicola e Giorgio Ferro avrebbero intestato uno o più contratti di locazione ai singoli presunti "comandanti" delle comitive di pescaturisti, pur rimanendo personalmente a bordo a condurre lo scafo. Di qui l'intervento sanzionatorio delle divise bianche.
I Ferro invece avrebbero condotto direttamente l'imbarcazione, configurando così l'ipotesi del noleggio, ed eccedendo le 12 unità trasportate: ma così facendo l'attività diventa di trasporto passeggeri, per esercitare la quale non è più sufficiente la sola patente nautica, occorrendo bensì un titolo professionale marittimo. Per aggirare la norma, Nicola e Giorgio Ferro avrebbero intestato uno o più contratti di locazione ai singoli presunti "comandanti" delle comitive di pescaturisti, pur rimanendo personalmente a bordo a condurre lo scafo. Di qui l'intervento sanzionatorio delle divise bianche.
martedì 8 ottobre 2019
NUOVA APPLICAZIONE DIGITALE PER RICHIEDERE APPUNTAMENTI ALL'INPS, CAOS STAMANE AGLI SPORTELLI DI BORGO SAN GIOVANNI
Un po' di caos si è registrato stamane agli sportelli INPS di Borgo San Giovanni, presi d'assalto da non pochi pensionati che si sono trovati in difficoltà con la nuova applicazione informatica necessaria a chiedere appuntamento agli uffici. Da qualche tempo, già nel proprio sito, l'istituto ha scelto questo meccanismo in via esclusiva per anticipare la soluzione dei singoli casi, ma è evidente che possa creare difficoltà all'utenza meno introdotta alle tecnologie digitali, come possono essere alcuni anziani. Chi ha provato l'app, magari aiutandosi coi propri familiari, ha comunque commentato che è comoda ed efficace.
CONTROLLI DEI CARABINIERI SU PESCHERECCI E BAR: UNA TONNELLATA DI PRODOTTO SEQUESTRATO E 10MILA EURO DI SANZIONI AMMINISTRATIVE
L’equipaggio della motovedetta in forza alla Compagnia Carabinieri di Chioggia Sottomarina, nelle scorse settimane, ha eseguito in mare e nella città lagunare una serie di servizi finalizzati al contrasto alle violazioni in materia di pesca e commercializzazione di prodotti ittici e alimentari.
In particolare, un pescatore chioggiotto è stato sanzionato amministrativamente per la cifra complessiva di 3000 euro, poiché all’interno di un magazzino e a bordo della propria autovettura deteneva in totale 1000 kg circa di vongole veraci, prive del prescritto documento di accompagnamento.
Veniva sanzionato con 2000 euro anche un altro pescatore poiché a bordo della propria imbarcazione deteneva 50 kg di vongole in eccedenza rispetto al massimale del prodotto pescabile. In entrambi i casi i molluschi, sottoposti a sequestro, sono stati versati in mare per il ripristino del ciclo vitale.
I controlli hanno riguardato anche il locale mercato ittico, ove un pescatore è stato sanzionato per 1500 euro poiché deteneva per la vendita, all’interno del proprio box, 100 kg di pesce azzurro, privi di documenti per la tracciabilità, e quindi sottoposti a sequestro per lo smaltimento.
Inoltre, gli stessi Carabinieri hanno eseguito controlli nei bar, ristoranti e stabilimenti balneari della zona, finalizzati al contrasto delle violazioni in materia tracciabilità alimentare e rispetto delle norme igienico-sanitarie. Nello specifico hanno sanzionato per un totale di 4800 euro la titolare di un locale, poiché deteneva per il confezionamento e la vendita 30 kg di prodotti alimentari privi di documenti per la tracciabilità o già scaduti. Anche questi prodotti sono stati sottoposti a sequestro per il successivo smaltimento.
In particolare, un pescatore chioggiotto è stato sanzionato amministrativamente per la cifra complessiva di 3000 euro, poiché all’interno di un magazzino e a bordo della propria autovettura deteneva in totale 1000 kg circa di vongole veraci, prive del prescritto documento di accompagnamento.
Veniva sanzionato con 2000 euro anche un altro pescatore poiché a bordo della propria imbarcazione deteneva 50 kg di vongole in eccedenza rispetto al massimale del prodotto pescabile. In entrambi i casi i molluschi, sottoposti a sequestro, sono stati versati in mare per il ripristino del ciclo vitale.
I controlli hanno riguardato anche il locale mercato ittico, ove un pescatore è stato sanzionato per 1500 euro poiché deteneva per la vendita, all’interno del proprio box, 100 kg di pesce azzurro, privi di documenti per la tracciabilità, e quindi sottoposti a sequestro per lo smaltimento.
Inoltre, gli stessi Carabinieri hanno eseguito controlli nei bar, ristoranti e stabilimenti balneari della zona, finalizzati al contrasto delle violazioni in materia tracciabilità alimentare e rispetto delle norme igienico-sanitarie. Nello specifico hanno sanzionato per un totale di 4800 euro la titolare di un locale, poiché deteneva per il confezionamento e la vendita 30 kg di prodotti alimentari privi di documenti per la tracciabilità o già scaduti. Anche questi prodotti sono stati sottoposti a sequestro per il successivo smaltimento.
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