giovedì 30 gennaio 2020

FURTI ALL’IMBRUNIRE, ANCORA UN COLPO IERI SERA IN VIA NICOLÒ ZENO: LE BANDE ORGANIZZATE TENGONO IN SCACCO SOTTOMARINA

Pare non fermarsi la raffica di furti nelle abitazioni che nell'ultima settimana sta investendo vari luoghi della città, ad opera sicuramente di bande organizzate. Anche ieri a Sottomarina un colpo è stato tentato in via Domenico Schiavo, e uno è purtroppo riuscito alle ore 18.30 in una villetta di via Nicolò Zeno, dove i ladri hanno tagliato la cassaforte usando il flessibile.
Di qui il forte e perdurante odore di bruciato, che attorno alle 20 ha imposto l'intervento dei vigili del fuoco oltre a quello della polizia di Stato e dei carabinieri a supporto.
Questi episodi accadono sempre più spesso nel tardo pomeriggio verso l'imbrunire, ragion per cui occorre tenere gli occhi aperti e -come opportunamente segnala il Commissariato di Pubblica Sicurezza- chiudere bene le finestre e le porte, magari blindate, oltre a precauzioni per la detenzione di denaro contante in casa.

martedì 28 gennaio 2020

AUTO TRAVOLGE PEDONE MENTRE CAMMINAVA SULLE STRISCE: RICOVERATO CON FRATTURE E TRAUMA CRANICO, PATENTE RITIRATA AL CONDUCENTE

Attorno alle ore 17 un'automobile ha investito un pedone che stava percorrendo le strisce sul cavalcavia, non distante dall'ospedale e dalla Fossetta. L'impatto è stato considerevole: l'uomo, un 60enne della ex Jugoslavia, è stato ricoverato per fratture ad una gamba e trauma cranico. La polizia locale ha prima interrotto il traffico per poi regolarlo (la circolazione ha subìto logici rallentamenti), e ha multato il conducente della vettura -un chioggiotto di circa 60 anni- al quale è stata ritirata la patente.

DUE CHIOGGIOTTI INCARCERATI DAI CARABINIERI PER SCONTARE LA PENA RESIDUA A SEGUITO DI RAPINE AGGRAVATE COMPIUTE NEL 2015

Tra le giornate di ieri e oggi, a Chioggia, i carabinieri del locale Comando hanno eseguito due ordini di carcerazione emessi dall’autorità giudiziaria di Venezia nei confronti di Andrea Gibin, 51 anni, e Stefano Voltolina, 55 anni, entrambi del luogo.
Arrestati e accompagnati negli uffici per le formalità di rito, i due sono stati poi condotti alla Casa Circondariale di Santa Maria Maggiore in Venezia, dove dovranno scontare la pena residua dopo la condanna per la rapina continuata aggravata in concorso, reati commessi nel 2015 tra le province di Venezia, Rovigo e Ferrara.

ANCORA QUATTRO FURTI IERI SERA TRA BORGO SAN GIOVANNI E SOTTOMARINA, DUE SOLO TENTATI. LA POLIZIA: CHIUDETE BENE LE PORTE E LE FINESTRE

Non si attenua l'ondata di furti che negli ultimi giorni, segnatamente martedì 21 gennaio, si era già abbattuta in vari luoghi della città. Anche ieri sera gli agenti della polizia di Stato hanno riscontrato almeno quattro colpi, due a Borgo San Giovanni e altrettanti a Sottomarina, solo la metà andata effettivamente a segno. Le indagini proseguono per identificare i colpevoli e consegnarli alla giustizia.
Il Commissariato di Pubblica Sicurezza raccomanda di non lasciare le finestre aperte e di prendere ogni precauzione, a cominciare dalle porte blindate, per evitare l'accesso ai malintenzionati. Come già accaduto a Sant'Anna per il caso Rom Plastica, anche un serrato controllo del vicinato è senza dubbio utile a prevenire questo tipo di reati.

domenica 26 gennaio 2020

SUPER LAVORO PER I SOCCORRITORI: TRE INCIDENTI STANOTTE E STAMATTINA, UN’AUTO DATA ALLE FIAMME NEL QUARTIERE TOMBOLA

Notte e mattinata movimentate lungo le strade del territorio. Attorno alle ore 22.30 di ieri sera, un incendio sicuramente doloso ha coinvolto una vettura Audi A6 che era parcheggiata in via Angelo Fava, nel quartiere Tombola a Chioggia: l’intervento dei vigili del fuoco ha fatto in modo che l’auto non andasse distrutta per intero. Ora l’Audi è affidata all’officina di soccorso stradale: la riparazione si annuncia costosa ma non impossibile. A mezzanotte un altro veicolo è uscito di strada lungo la rotatoria di Val da Rio, finendo a schiantarsi contro il guard rail: non eccessivi in questo caso i danni alla macchina, apparentemente illeso il conducente. In loco sono intervenuti anche i carabinieri della stazione di Chioggia.
Il bollettino prosegue alle 3.20, quando la Citroen C3 condotta da una donna è andata fuori strada in via San Marco a Sottomarina: la conducente non ha subìto ferite. Infine questa mattina poco prima delle 9 due auto -una Nissan Micra e una BMW- si sono scontrate lungo la strada Rebosola che conduce alla rotatoria per Ca’ Pasqua, nei pressi del ristorante l’Intrigo. Nell’urto la BMW si è capovolta. La circolazione è rimasta bloccata per poco più di un’ora, mentre la sede stradale veniva liberata dall’ingombro dei mezzi: erano presenti anche i vigili del fuoco e la polizia locale a regolare il traffico. Eventuali ulteriori aggiornamenti durante la giornata nei blog di Chioggia Azzurra.

sabato 25 gennaio 2020

INCIDENTE MORTALE, CHIESTO UN ANNO E MEZZO PER GLI INVESTITORI DI CATIA MORI. LA FIGLIA: «SERVONO DISSUASORI E CORSI DI EDUCAZIONE STRADALE»

Sta arrivando alle fasi conclusive il processo a carico di due automobilisti per la morte di Catia Mori, travolta il 4 giugno 2017 mentre in bicicletta attraversava via Granatieri di Sardegna a Borgo San Giovanni, nei pressi di via Don Minzoni. Ieri pomeriggio al Tribunale di Venezia la Procura della Repubblica ha chiesto un anno e sei mesi (con la sospensione condizionale) sia per Motahar Hossain, il 54enne bengalese alla guida della Renault Scenic che aveva investito la donna, sia per Tolmino Marzola, 62enne di Chioggia che col suo fuoristrada ha operato l'inversione a U tamponando sul fianco sinistro la Renault.
Il giudice monocratico Enrico Ciampaglia emetterà la sentenza il prossimo 10 aprile per il reato di omicidio stradale. I difensori dei due imputati hanno cercato di scagionare i propri assistiti, attribuendo la colpa per intero all'altro automobilista: ma secondo la tesi accusatoria Hossain stava viaggiando più veloce rispetto ai limiti imposti su quel tratto, mentre Marzola aveva dato vita a una manovra improvvisa e non consentita.
La sentenza imminente per gli investitori di Catia Mori riaccende la luce sul problema dell'eccessiva velocità lungo l'arteria principale di Borgo San Giovanni: anche di recente, sia il comitato civico del quartiere che il consigliere comunale Marco Dolfin avevano ribadito la necessità di attuare gli stessi provvedimenti votati dall'amministrazione comunale. È anche la figlia di Catia Mori, Alessandra, a chiedere che il Comune si muova: «Servono dissuasori e corsi di educazione stradale anche nelle scuole, come avviene altrove a partire dall'infanzia. Manovre come quella maledetta inversione a U avvengono in continuazione». Alessandra Sgobbi chiede che venga presto messo in pratica il ritiro della patente dei responsabili.
La famiglia della donna è stata funestata anche lo scorso 1° agosto dalla tragica scomparsa del figlio, Matteo Sgobbi, mentre percorreva la strada dei Pescatori in località Santa Margherita: nello scontro con un'autovettura aveva perso la vita anche il passeggero di quest'ultima, Zoillo Sartori.

giovedì 23 gennaio 2020

A FUOCO NELLA NOTTE UNA PALAZZINA A BRONDOLO, ABITATA DA MIGRANTI: NESSUN FERITO O INTOSSICATO, DUE STANZE DISTRUTTE

Un incendio si è sviluppato stamane poco prima delle ore 7 da una palazzina in via Papa Giovanni XXIII a Brondolo, residenza di alcuni migranti. All'allarme hanno risposto i vigili del fuoco, che fino alle 8.30 hanno arginato le fiamme, oltre all'ambulanza del 118 -intervenuta per precauzione- assieme alla polizia di Stato e ai carabinieri.
Per fortuna non vi è stato alcun ferito né intossicato, anche se almeno due stanze sono andate totalmente distrutte. Scongiurati quindi possibili risvolti ben più gravi, mentre sono ancora ignote le cause del rogo, in relazione al quale indaga il Commissariato di Chioggia.

mercoledì 22 gennaio 2020

SBALZO DI TENSIONE ELETTRICA IERI A SOTTOMARINA, DECINE DI SEGNALAZIONI ALL'ENEL: DANNI PER MIGLIAIA DI EURO, COLPITE SOPRATTUTTO LE CALDAIE

Si allarga a macchia d'olio il caso degli elettrodomestici e degli impianti danneggiati ieri mattina a Sottomarina, tra Santo Spirito e viale Tirreno, dal sovraccarico di corrente elettrica dopo i lavori annunciati da E-Distribuzione. Non più solo casi sporadici, ma un bollettino di guerra che si estende anche alla vicina strada Madonna Marina, dove è stato avvertito un forte boato ieri prima delle ore 10: c'è chi ha rimediato duemila euro di danni, tra gli oggetti colpiti i climatizzatori, i lettori dvd, caricabatterie, macchine del caffè, condizionatori, frigoriferi, antenne, forni a microonde ma soprattutto le caldaie. «Praticamente è entrata la corrente da 380 volt in casa», commenta un utente, mentre c'è chi ricorda che un caso analogo è successo 3 o 4 anni fa: anche allora tutto fu da buttare e riacquistare, prima del risarcimento.
A tal proposito, la società E-Distribuzione conferma lo sbalzo di tensione al termine di alcuni lavori programmati nella cabina ORTI 1 in Comune di Chioggia. Il personale operativo è intervenuto immediatamente risolvendo tempestivamente il problema e rialimentando la clientela. E-Distribuzione è formalmente dispiaciuta per i danni subiti da alcuni utenti e ricorda che per eventuali richieste di risarcimento danni è possibile allegare la documentazione necessaria e inviare un fax al numero verde 800046674, oppure una missiva alla casella postale 5555 di Potenza, infine via mail all'indirizzo e-distribuzione@pec.e-distribuzione.it

SBALZO DI CORRENTE STAMANE A SOTTOMARINA, E-DISTRIBUZIONE COMUNICA DOVE INVIARE RICHIESTE DI RISARCIMENTO DEI DANNI AGLI ELETTRODOMESTICI

In relazione allo sbalzo di corrente che stamane ha danneggiato alcuni elettrodomestici nelle abitazioni tra Santo Spirito e viale Tirreno a Sottomarina, la società E-Distribuzione conferma lo sbalzo di tensione al termine di alcuni lavori programmati nella cabina ORTI 1 in Comune di Chioggia. Il personale operativo è intervenuto immediatamente risolvendo tempestivamente il problema e rialimentando la clientela.
E-Distribuzione è formalmente dispiaciuta per i danni subiti da alcuni utenti e ricorda che per eventuali richieste di risarcimento danni è possibile allegare la documentazione necessaria e inviare un fax al numero verde 800046674, oppure una missiva alla casella postale 5555 di Potenza, infine via mail all'indirizzo e-distribuzione@pec.e-distribuzione.it

Questo il fac simile di un possibile modulo da scaricare e compilare.

ONDATA DI FURTI IERI SERA IN CITTÀ, TRE ABITAZIONI SVALIGIATE A SOTTOMARINA, VALLI E BORGO SAN GIOVANNI

Raffica di furti ieri sera nelle abitazioni della città. Sono stati colpiti ben tre appartamenti a Valli, Sottomarina e Borgo San Giovanni: in quest'ultima fattispecie, avvenuta nelle case popolari ex INA all'altezza di via Gramsci, i soliti ignoti hanno colpito un alloggio al primo piano, chiudendolo dall'interno con un catenaccio e fuggendo dalla finestra.
Gli inquilini se ne sono accorti a tarda ora, rincasando e rimanendo bloccati fuori della porta. Le indagini sono in capo agli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Chioggia, che invita la popolazione a un serrato controllo di vicinato, oltre alla chiusura ermetica di porte e finestre. Il 10 gennaio scorso, infatti, la segnalazione dei vicini ha portato la polizia a sventare un furto da 30mila euro alla Rom Plastica in via Vecchia Romea a Sant'Anna.

martedì 21 gennaio 2020

RUBA UNA BICICLETTA A RIDOTTO MADONNA, MA LE TELECAMERE LO INCASTRANO: IL PROPRIETARIO, «SE LA RESTITUISCI NON TI DENUNCIO»

La spudoratezza di un furto in pieno giorno. L'orologio della telecamera di videosorveglianza aveva da poco segnato le 11 di ieri mattina quando, in via Padre Emilio Venturini nei pressi del ponte della Fossetta a Ridotto Madonna, si vede un individuo con occhiali e berretto camminare con nonchalance, sincerarsi che nessuno lo stesse osservando -se non l'occhio digitale, di cui era ignaro- e impossessarsi indebitamente di una bicicletta da donna parcheggiata nei pressi di un edificio, che inforca e se ne va.
Il proprietario del mezzo a due ruote ha così riavvolto il nastro delle riprese, dove è immortalato il ladro, e lancia un appello: se la bicicletta non ritorna al suo posto, provvederà alla denuncia.

lunedì 20 gennaio 2020

SLITTA DI UN MESE LA RIAPERTURA DELL'UFFICIO POSTALE DI CAVANELLA D'ADIGE: MA NESSUNO HA VISTO I FANTOMATICI LAVORI IN CORSO

Non riaprirà prima del prossimo 22 febbraio l'ufficio postale in piazza Baldin e Mantovan a Cavanella, chiuso lo scorso 23 dicembre per lavori di manutenzione, il quale avrebbe dovuto tornare operativo questa mattina come da cartelli affissi all'esterno. In realtà non solo lo sportello è chiuso, ma varie testimonianze riferiscono che le opere non sono mai iniziate. Quindi è mistero quanto al futuro del plesso: al paventato rischio di uno spostamento del personale e dei servizi a Sant'Anna, si aggiunge la voce che il proprietario dell'immobile attenda il benestare dalle Poste centrali per procedere ai lavori, dell'importo presunto di 15mila euro.
Intanto gli uffici provinciali delle Poste in via Torino a Mestre non rispondono, e aumentano giorno dopo giorno i disagi anche per chi frequentava da Rosolina le poste di Cavanella. Nel primo pomeriggio, finalmente una risposta: sarà affisso un cartello che indica la riapertura al 22 febbraio prossimo: staremo a vedere se sarà così.

CON IL CANTIERE IL PONTE SULL'ADIGE DIVENTA PERICOLOSISSIMO: PERCHÉ ANAS NON ISTITUISCE L'OBBLIGO DI GIRARE A DESTRA DA CAVANELLA?

Con l'istituzione del cantiere sul ponte che attraversa l'Adige tra le province di Venezia e Rovigo aumentano i pericoli per chi si immette lungo la carreggiata della Romea, provenendo dall'abitato di Cavanella in direzione Chioggia. Questa mattina ci si è imbattuta la troupe di Chioggia Azzurra, la quale ha percorso il ponte in direzione di Rosolina, allungando brevemente il tragitto ma mettendosi in sicurezza.
Oltre al traffico in direzione Ravenna va infatti anche considerato quello nella direzione opposta, resi più ostici dal cantiere recente aperto. Non risulta comprensibile come mai ANAS non abbia istituito l'obbligo di girare a destra in un "circuito" destinato a tornare verso la laguna: eventuali pressioni dei residenti, pur comprensibili, si scontrano con il buon senso che dovrebbe ispirare la viabilità e le opere pubbliche.

venerdì 17 gennaio 2020

PROBABILE TRUFFATORE PRETENDE 20 EURO DI RESTO PER OGNI ACQUISTO: L'ULTIMO TENTATIVO NEL PRIMO POMERIGGIO AL CLODÌ

Si aggira nel territorio clodiense un probabile truffatore dai capelli grigi, non tanto alto, che effettua piccoli acquisti parlando in inglese e pagando con una banconota da 50 euro. Ma poi, mostrando una certa abilità, indica -soldi alla mano- di aver ricevuto 20 euro in meno rispetto al dovuto: l'ultimo tentativo è stato effettuato alle ore 15 di oggi nel parco commerciale Clodì di Brondolo. Questo individuo si sposta a bordo di una station wagon di colore grigio con targa italiana, assieme ad un'altra persona. L'invito alla popolazione è di stare attenta e di segnalare la sua presenza e (soprattutto) i tentativi di acquisto alle forze dell'ordine.

SOMMINISTRAVA CIBO E BEVANDE SENZA TITOLO AUTORIZZATIVO: ORDINATO LO STOP ALLA TRATTORIA DAL NONNO IN FONDAMENTA SAN DOMENICO

Un'ordinanza del dirigente comunale al settore Commercio, architetto Gianni Favaretto, ha imposto ieri -con effetto immediato- la cessazione dell'attività di somministrazione di cibi e bevande alla trattoria dal Nonno, in fondamenta San Domenico a Chioggia, tra calle Vianelli e calle Grassi Naccari. L'esercizio infatti era stato sanzionato a fine novembre dalla polizia locale in quanto sprovvisto di titolo autorizzativo per praticare la vendita al pubblico: agli uffici comunali non risulta tutt'ora alcuna comunicazione, domanda o altra istanza presentata dal titolare né per quanto riguarda gli aspetti commerciali né per quelli igienico-sanitari.
L'ordinanza che intima lo stop alle attività ha valore dal momento del ricevimento della stessa, e sino alla conformazione della trattoria alla norma vigente; qualora il titolare non ottemperasse agli obblighi, verrà denunciato all'autorità giudiziaria per inosservanza dei provvedimenti.

giovedì 16 gennaio 2020

RAGAZZA DI CHIOGGIA IN UN SITO DI ACCOMPAGNATRICI, NEI SOCIAL SI SCATENA UN'ONDATA DI DENIGRAZIONE

Negli scorsi giorni una pagina fb non giornalistica, focalizzata su Chioggia, ha pubblicato contenuti relativi a una ragazza del luogo, delineandone anche il nome e il cognome. Tale materiale è stato scaricato da un sito che offre servizi di accompagnamento per uomini e donne: i lettori e soprattutto il gerente della pagina ha dato per scontato il parallelo tra il ruolo di accompagnatrice agli eventi (ragazza immagine) e quello di escort. I commenti, decisamente evitabili, hanno messo alla berlina questa giovane e di riflesso anche la sua famiglia, mortificandola oltre ogni sospetto. Ci chiediamo: da quando in qua una escort mette online il proprio nome e cognome reale? E se le sue generalità fossero state pubblicate da terzi per recare danno? Si tratta in ogni caso di un'attività lecita, pertanto esistono i presupposti di una querela per diffamazione: anche fosse vero, sarebbero affari suoi. Forse ha ragione una lettrice più saggia di altri: «Evidentemente - scrive Anna - chi commenta così è un disperato che per avere una donna la deve pagare».

mercoledì 15 gennaio 2020

SPACCIATORE ARRESTATO IERI SERA A SOTTOMARINA, DUE AGENTI DI POLIZIA FERITI DAI MORSI DELL'UOMO

Uno spacciatore di droga è stato arrestato ieri sera alle ore 22 dalla Polizia di Stato di Chioggia. L'uomo, Vincenzo Giuca, siciliano di 47 anni, è residente in via Vespucci a Sottomarina, dove è stato assegnato agli arresti domiciliari almeno fino alla convalida da parte del Tribunale, attesa per stamane: i capi d'imputazioni sono spaccio di sostanze stupefacenti, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.
Ieri sera gli agenti si sono insospettiti dalla presenza di due individui durante un'azione di controllo del territorio, decidendo di seguirne i movimenti: poco dopo, i poliziotti notavano che Giuca cedeva una bustina di polvere bianca (poi risultata cocaina) decidendo di fermare i soggetti.
All'atto di iniziare la perquisizione locale, prima ancora di fare ingresso nell'abitazione di colui che è stato poi arrestato, egli cominciava a gridare per richiamare l'attenzione della moglie quanto alla presenza della Polizia di Stato, dicendole «butta via, ci sono gli sbirri», cercando al contempo di divincolarsi.
Ne nasceva una colluttazione, con l'uomo che mordeva alla mano uno degli operatori e lo trascinava al suolo. Dopo essere riusciti a contenere il reo, gli agenti iniziavano la perquisizione ritrovando pochi grammi di marijuana e materiali per il confezionamento e la pesatura di cocaina sia in casa, sia nella disponibilità della moglie, e procedendo all'arresto. I due agenti feriti sono stati medicati con prognosi di 7 giorni.

IN TRIBUNALE PER LA CONVALIDA DELL'ARRESTO MARCO NORDIO, CHE LUNEDÌ VOLEVA FAR SALTARE IN ARIA LA CASA

È arrivato stamane alle 10.45 al Tribunale di Venezia -scortato dagli agenti di polizia- Marco Nordio, il 45enne che lunedì mattina ha minacciato di far saltare in aria la propria abitazione in calle San Nicolò a Chioggia. In queste ore infatti è prevista la convalida dell'arresto, dopo che negli ultimi due giorni l'uomo è stato ricoverato all'ospedale di Venezia in seguito a TSO: Nordio, tossicodipendente, era in preda a un cocktail di cocaina, cannabinoidi e psicofarmaci quando ha cosparso di gas l'appartamento in cui vive con l'anziana madre, la quale era uscita a chiedere aiuto al Commissariato di Pubblica Sicurezza.
Quando i poliziotti sono entrati nell'alloggio, hanno rinvenuto lo squilibrato con un accendino in mano, pronto a far saltare in aria la casa: una volta che hanno provato a bloccarlo, Nordio ha reagito colpendo gli agenti e ferendone ben sei, seppur lievemente fino a 10 giorni di prognosi al massimo. Da qui le accuse di resistenza aggravata e lesioni a pubblico ufficiale, per le quali sarà istruito il processo. Sia lunedì mattina che nei giorni precedenti Marco Nordio ha sofferto di allucinazioni, che lo vedevano intento a dare la caccia a nemici immaginari o a sentirsi inseguito da non meglio precisate forze militari. Se il giudice per l'udienza preliminare confermerà l'arresto, si porrà il problema del luogo dove dovrà essere scontato: difficile pensare che possa continuare a essere l'abitazione di famiglia, date le recenti minacce di annientamento e la prostrazione della povera madre.

martedì 14 gennaio 2020

AUTOMOBILISTA INVESTE UNA DONNA IN CORSO DEL POPOLO E POI NON ATTENDE I RILIEVI: RINTRACCIATO DALLA POLIZIA LOCALE, CHE GLI RITIRA LA PATENTE

Ieri attorno alle ore 18 un automobilista ha investito una donna che stava camminando lungo corso del Popolo nei pressi di stradale Ponte Zitelle Vecchie, tra il Commissariato di Pubblica Sicurezza e la Cattedrale. L'uomo alla guida della Ford, un cittadino rumeno che lavora nella zona, inizialmente si era fermato per sincerarsi delle condizioni della donna ma poi non ha atteso l'arrivo della polizia locale, che lo ha comunque rintracciato poco dopo, ritirandogli la patente per lesioni stradali.
Il rumeno è stato denunciato e ha nominato un proprio avvocato di fiducia per la futura causa. La patente gli è stata ritirata per il pericolo di fuga dopo l'incidente, e può essergli sospesa da uno a tre anni. Dato l'orario e il luogo, attorno al sinistro si è sviluppata una nutrita coltre di spettatori.

RAFFICA DI BICICLETTE RUBATE SABATO NOTTE IN PIAZZA EUROPA, FORSE CARICATE IN FURGONE E PORTATE VIA

Sono state almeno cinque le biciclette rubate nella notte fra sabato 11 e domenica 12 gennaio in piazza Europa a Sottomarina. Dopo la prima segnalazione pervenuta a Chioggia Azzurra, alle prime ore del mattino di domenica, che riguardava una bici elettrica modello Dinghi, dai commenti al post sono uscite altre situazioni analoghe, afferenti allo stesso luogo e alle stesse ore: nella fattispecie, un'altra Dinghi di colore rosso e bianco anziché grigio e arancio.
Alcuni di questi mezzi, se non tutti, erano stati bloccati con catene e lucchetti, ma è evidente si sia trattato dell'azione di ladri esperti: ben cinque sono stati i derubati che l'indomani hanno chiesto informazioni al Budapest Caffè, relativamente alla presenza di telecamere di videosorveglianza accese nella zona. L'ipotesi è che le cinque biciclette -sempre se non ve ne sono altre- siano state caricate in un furgone e portate altrove: già nel giugno 2016, tra Borgo San Giovanni e Sottomarina, un malvivente aveva caricato quattro biciclette rubate entro un furgone con targa serba, fino all'arrivo dei carabinieri che lo avevano arrestato grazie anche al pronto intervento di alcuni dei derubati.
Nel frattempo, l'area di piazza Europa ogni fine settimana è presa di mira da vandali che nelle ultime tre settimane hanno sfondato vetrate, oltre a distruggere e gettare altre biciclette al di là dei cancelli dei giardini pubblici. I residenti si appellano alla polizia locale e alle altre forze dell'ordine per arginare gli schiamazzi dei giovani che si trattengono all'aperto anche dopo la chiusura dei bar.

RICETTE ELETTRONICHE FUORI USO, RALLENTAMENTI E CAOS NEGLI STUDI MEDICI DI BASE E NELLE FARMACIE. FUNZIONANO QUELLE ROSSE CARTACEE

Un blocco al sistema informatico di erogazione dei medicinali a seguito di ricette elettroniche sta causando disagi alle farmacie del territorio clodiense e ai rispettivi utenti. Da qualche ora infatti le prescrizioni che i medici di base ormai sogliono inviare per via telematica sono fuori servizio, e finché non verrà riparato il sistema a monte non sarà possibile accelerare le pratiche. Funzionano invece le ricette cartacee rosse emesse manualmente dai medici, i quali comunque devono fronteggiare le nuove code nei propri studi -soprattutto per le urgenze- che venivano invece smaltite dalla procedura digitale. Già in passato si erano verificate circostanze del genere: allora il blocco si era risolto in poche ore.

lunedì 13 gennaio 2020

SQUILIBRATO MINACCIA DI FAR SALTARE IN ARIA LA SUA CASA IN CALLE SAN NICOLÒ: SEDATO E RICOVERATO DALL'AMBULANZA

Scompiglio dalle ore 11 di oggi in calle San Nicolò a Chioggia. Un individuo di 45 anni, M.N. tossicodipendente e pregiudicato, da tempo con segni di squilibrio, ha minacciato di far saltare in aria con il gas l'abitazione al secondo piano dove vive con l'anziana madre, che si è presentata al Commissariato di Pubblica Sicurezza per chiedere aiuto. In loco si è presentata la polizia, assieme all'ambulanza del 118 e ai vigili del fuoco, saliti nell'immobile per cercare di calmare l'uomo, barricatosi in casa, il quale da circa tre giorni aveva manifestato manie di persecuzione anche verso i vicini.
Nello stabile si percepiva un forte odore di gas, chiuso prontamente dagli agenti che hanno spalancato porte e finestre; altri due agenti hanno provato ad entrare nella camera del 45enne, che con un braccio e con il corpo cercava di bloccare gli operatori, mentre con l’altra mano cercava ripetutamente di azionare uno dei due accendini che aveva con sé. Gli agenti, vinta la resistenza dello sconsiderato, sono riusciti a bloccarlo e contenerlo in sicurezza, riuscendo ad evitare l’esplosione. Sono stati sequestrati anche due coltelli, dalle lame di 25 centimetri. Dopo che è stato sedato, il 50enne è stato ricoverato nell'ambulanza e portato all'ospedale di Chioggia, prima dell'arresto per resistenza aggravata a pubblico ufficiale.

AULE FREDDE ALLA SCUOLA OLIVI, MOLTE CLASSI NON ENTRANO. LA DIRIGENTE: QUATTRO ANNI DI LETTERE AL COMUNE, INVANO

Si allarga alla scuola secondaria di primo grado Giuseppe Olivi il problema delle aule al freddo, già manifestato giorni fa dagli allievi del liceo Veronese a essa adiacente. Questa mattina alle ore 8 un capannello di genitori ha dato man forte ai propri ragazzi che sono dapprima entrati e poi usciti, dal momento che il termometro segnava 16 gradi: per l'esattezza il disagio riguarda due classi, l'aula di sostegno, quella informatica, quella artistica, la sala docenti, i bagni delle femmine. Inoltre, da uno dei container dove sono ubicati gli uffici dell'istituto comprensivo sale odore di fogna.
A dar man forte ai genitori e agli studenti, stamane fuori dalla scuola c'era il consigliere comunale Jonatan Montanariello, che parla di una situazione «estremamente vergognosa in quanto si protrae da tempo». Il capogruppo del PD riferisce che «la dirigente scolastica Sandra Zennaro conferma di aver mandato lettere in materia agli uffici comunali, al sindaco e alla giunta negli ultimi 4 anni, e di non aver ricevuto risposta o convocazione. Hanno fatto prima a incontrare il presidente della Repubblica, per altre questioni, rispetto all'amministrazione comunale di Chioggia».
Anche stamane, nota Montanariello, non c'era nessuno della giunta: «L'assessora Alessandra Penzo - prosegue l'esponente dell'opposizione - perde le giornate a fare video nel web, ma non risolve i problemi reali presentandosi davanti alla scuola». Il Comune, secondo il consigliere di minoranza, rimpalla la responsabilità con la Città Metropolitana di Venezia, finché non si addiverrà a un protocollo che determini le rispettive competenze.
«Nessuno vieta al Comune - continua Montanariello - di contattare la Città Metropolitana stessa per mettere in cantiere i lavori necessari». Intanto il membro del Partito Democratico prepara un'azione politica da portare all'attenzione del consiglio comunale «per mettere l'amministrazione di fronte alle proprie responsabilità, e non potrà più dire di non sapere». Se non verranno attivate immediatamente le procedure emergenziali, con affidamenti diretti per un impianto di rinforzo, Jonatan Montanariello denuncerà la vicenda all'ULSS 3 Serenissima, allo SPISAL e all'autorità giudiziaria.
Dal canto suo l'assessora ai Lavori Pubblici risponde attraverso una nota: «Da sempre la scuola Olivi presenta problemi di riscaldamento - sostiene Alessandra Penzo - oltre che di serramenti e scarso isolamento termico. In primavera verrà comunque diviso l'impianto». Penzo, che si trovava in loco il primo giorno di segnalazione dei guasti: «I blocchi sono stati gestiti tempestivamente dagli uffici - incalza l'assessora - nonostante le rotture sequenziali di due tubi e una valvola. Ora la situazione è tornata alla normalità, ma non si può definire “normale” il fatto che i minimi interventi di manutenzione non siano stati eseguiti in tutti questi anni».
Penzo ricorda che «come le altre scuole del territorio, anche la secondaria di primo grado Olivi è inclusa nel programma di questa amministrazione, con gli investimenti di riqualificazione energetica già affidati a Veritas, finanziati con 6 milioni di euro della legge speciale. Sono d'accordo con i genitori: i bambini hanno diritto a frequentare una scuola sicura, confortevole e calda».