Lampioni dell'illuminazione pubblica collegati ai contatori dei condomìni. Succede a Ca' Bianca, nelle case comunali di via Rebosola, dove i cittadini spesso e volentieri fanno da sè per abitare al meglio una zona infestata da bisce, zecche e topi: davanti alle telecamere di Chioggia Azzurra, il residente Gianfranco Turcato -uno dei più attivi nella soluzione dei problemi- racconta che «l'illuminazione pubblica funziona solo dove la luce delle scale viene pagata, mentre gli altri lampioni sono spenti, come nei pressi degli altri due condomìni. Se spegniamo anche quello dove abito io, diventa buio pesto, con difficoltà di azione eventuale per ambulanze e forze dell'ordine».
Turcato ha dato vita a una raccolta di firme dei condòmini, ancora il 19 agosto 2019, recapitata all'allora assessora Alessandra Penzo, ora al vicesindaco Marco Veronese. Il quartiere chiede un sopralluogo dell'amministrazione, e reclama con Veritas anche per alcuni calcinacci mai rimossi: «È arrivato anche un ispettore - conclude Turcato - ma dicono di non essere autorizzati a spostarli. E se qualche bambino si fa male giocando?».
martedì 27 aprile 2021
TAMPONAMENTO IERI POMERIGGIO ALL'INCROCIO TRA VIA PIGAFETTA E VIA MARCO POLO A SOTTOMARINA, CI SONO TESTIMONI?
Ieri pomeriggio, attorno alle ore 17.45, lo scooter da 50 cc condotto da un ragazzino ha tamponato una vettura in transito fra via Pigafetta e via Marco Polo a Sottomarina. Il tempo di scendere dall'auto, per il suo conducente, è stato sufficiente al giovane scooterista per fuggire via. La circostanza era perturbata anche dalla pioggia cadente. «La prima cosa che mi è venuto in mente - spiega l'automobilista - è stata capire se il giovanissimo si fosse fatto male». Alla scena hanno assistito almeno due pedoni sopra il marciapiede e forse anche altri automobilisti: il conducente della vettura chiede infatti se ci siano testimoni o telecamere che abbiano ripreso l'accaduto, allo scopo di rintracciare l'autore del tamponamento.
lunedì 26 aprile 2021
VENETO IN ZONA GIALLA, BAR E RISTORANTI ATTIVI ALL’APERTO. NEL WEEKEND ASSEMBRAMENTI DI GIOVANI SENZA MASCHERINA
Da questa mattina, con il Veneto di nuovo in zona gialla, anche a Chioggia hanno riaperto i bar e i ristoranti. I clienti potranno consumare solo all'aperto, non l'ideale per il meteo odierno: già nelle prime ore del mattino era palpabile la soddisfazione di coloro ai quali è mancato, in queste settimane, il rito del cappuccino e della brioche. Le operazioni si stanno svolgendo con ordine, e sotto l'attenta vigilanza dei gestori dei locali.
Non lo stesso si può dire dello scorso weekend, quando alcuni bar (specie a Sottomarina) sono stati presi d'assalto per le consumazioni d'asporto: in particolare piazza Europa e la riva lungo il Lusenzo hanno visto assembrarsi un numero incredibile di giovani e giovanissimi, in molti casi (purtroppo) senza indossare la mascherina, e quasi vantarsene attraverso svariate "stories" in diretta instagram.
Lungi da noi voler fare gli sceriffi, in specie riguardo a una situazione ben nota alle forze dell'ordine che dovrebbero far rispettare le norme in vigore, va comunque sottolineato che -per quanto formalmente l'asporto sia stato consentito nella ex zona arancione (il che discolpa i locali che stanno cercando di sopravvivere), scene del genere non aiutano il veloce smaltimento dell'emergenza sanitaria.
È perfettamente comprensibile che in primavera e dopo ulteriori restrizioni ci sia la volontà di evadere, ma l'utilizzo della mascherina e la distanza tra le persone rimangono fattori necessari. Non sempre questo viene compreso, specie dai più giovani, che anzi hanno in parte inveito -online e offline- contro chi faceva notare il clima da "rompete le righe".
Non lo stesso si può dire dello scorso weekend, quando alcuni bar (specie a Sottomarina) sono stati presi d'assalto per le consumazioni d'asporto: in particolare piazza Europa e la riva lungo il Lusenzo hanno visto assembrarsi un numero incredibile di giovani e giovanissimi, in molti casi (purtroppo) senza indossare la mascherina, e quasi vantarsene attraverso svariate "stories" in diretta instagram.
Lungi da noi voler fare gli sceriffi, in specie riguardo a una situazione ben nota alle forze dell'ordine che dovrebbero far rispettare le norme in vigore, va comunque sottolineato che -per quanto formalmente l'asporto sia stato consentito nella ex zona arancione (il che discolpa i locali che stanno cercando di sopravvivere), scene del genere non aiutano il veloce smaltimento dell'emergenza sanitaria.
È perfettamente comprensibile che in primavera e dopo ulteriori restrizioni ci sia la volontà di evadere, ma l'utilizzo della mascherina e la distanza tra le persone rimangono fattori necessari. Non sempre questo viene compreso, specie dai più giovani, che anzi hanno in parte inveito -online e offline- contro chi faceva notare il clima da "rompete le righe".
giovedì 22 aprile 2021
TENTATO FURTO LA SCORSA NOTTE ALLA SCUOLA DON MILANI, I MALINTENZIONATI HANNO FORZATO LA PORTA MA NON HANNO RUBATO NIENTE
Tentativo di furto la scorsa notte alla scuola primaria Don Milani, in via Domenico Schiavo a Sottomarina. Approfittando del buio, nonostante il coprifuoco, ignoti si sono introdotti nel plesso forzando una delle porte d'ingresso: forse messi in fuga da qualche rumore, i malintenzionati non sono riusciti ad asportare alcunché.
Questa mattina i carabinieri della stazione di Chioggia sono intervenuti per i rilievi, mentre le classi stavano accingendosi ad affrontare le prime ore di lezione: i cancelli dell'istituto sono stati aperti con circa dieci minuti di ritardo.
Questa mattina i carabinieri della stazione di Chioggia sono intervenuti per i rilievi, mentre le classi stavano accingendosi ad affrontare le prime ore di lezione: i cancelli dell'istituto sono stati aperti con circa dieci minuti di ritardo.
mercoledì 21 aprile 2021
INTERROGATO IN CARCERE IL CORRIERE DELLA COCA CHE LUNEDÌ HA SPERONATO L’AUTO DELLA POLIZIA: IL 38ENNE MAROCCHINO ERA UN HABITUÉ DI VIA ALGA 16
Ha ricevuto l'interrogatorio di garanzia da parte del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Venezia, questa mattina, Taoufik Bouzmane, il 38enne corriere della droga di origine marocchina che lunedì sera attorno alle ore 19, in fuga da un posto di blocco, ha speronato un'auto civetta della polizia di Stato sotto il cavalcavia di Brondolo.
L'uomo, residente a Sant'Anna di Chioggia, aveva con sé in macchina 500 grammi di cocaina a evidenti fini di spaccio: il motivo per cui, al controllo di Ca' Pasqua, ha deciso di accelerare e fuggire lungo la strada Rebosola adiacente alla laguna. Nell'urto successivo all'inseguimento, due poliziotti hanno riportato ferite guaribili in 20 giorni.
Il personale del Commissariato di Pubblica Sicurezza aveva tratto in arresto il 38enne e lo aveva condotto nel carcere veneziano, dove tuttora si trova. Bouzmane, in passato, era spesso nella malfamata zona di via Alga dove abitava la compagna, e dove era stato coinvolto in una rissa alla fine dello scorso agosto.
L'uomo, residente a Sant'Anna di Chioggia, aveva con sé in macchina 500 grammi di cocaina a evidenti fini di spaccio: il motivo per cui, al controllo di Ca' Pasqua, ha deciso di accelerare e fuggire lungo la strada Rebosola adiacente alla laguna. Nell'urto successivo all'inseguimento, due poliziotti hanno riportato ferite guaribili in 20 giorni.
Il personale del Commissariato di Pubblica Sicurezza aveva tratto in arresto il 38enne e lo aveva condotto nel carcere veneziano, dove tuttora si trova. Bouzmane, in passato, era spesso nella malfamata zona di via Alga dove abitava la compagna, e dove era stato coinvolto in una rissa alla fine dello scorso agosto.
martedì 20 aprile 2021
CORRIERE DELLA DROGA SPERONA LA POLIZIA DOPO INSEGUIMENTO IN ROMEA A BRONDOLO: DUE AGENTI FERITI, SPACCIATORE ARRESTATO
Un'ingente quantità di droga è stata rinvenuta ieri sera attorno alle ore 19 dagli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Chioggia, a bordo dell'auto guidata da un individuo, una Volkswagen Golf di colore bianco, che non si era fermata all'alt intimato dal personale in divisa, durante un controllo stradale sfociato in inseguimento sotto il cavalcavia di Brondolo.
L'uomo ha proseguito nella sua manovra azzardata, conclusa speronando e distruggendo l'auto civetta della polizia, sopraggiunta in aiuto ai colleghi: nell'urto, due agenti sono rimasti feriti, con prognosi di 20 giorni. Anche la vettura del corriere della droga ha subito danni. I poliziotti hanno arrestato il malvivente e lo hanno condotto al carcere veneziano, mentre sono in corso le indagini relative allo stupefacente ritrovato.
L'uomo ha proseguito nella sua manovra azzardata, conclusa speronando e distruggendo l'auto civetta della polizia, sopraggiunta in aiuto ai colleghi: nell'urto, due agenti sono rimasti feriti, con prognosi di 20 giorni. Anche la vettura del corriere della droga ha subito danni. I poliziotti hanno arrestato il malvivente e lo hanno condotto al carcere veneziano, mentre sono in corso le indagini relative allo stupefacente ritrovato.
domenica 18 aprile 2021
ANCHE A SOTTOMARINA GLI ALBERGHI CHIUSI NEL 2020 RICEVERANNO SCONTI ALLA TARI DA VERITAS. ESTATE 2021: OSPITI SEGUITI CON PACCHETTI SU MISURA
La stagione balneare inizierà il 15 maggio, come ha detto il ministro del Turismo Massimo Garavaglia, e anche le strutture ricettive di Sottomarina si stanno preparando ad accogliere le prenotazioni degli ospiti che scelgono il litorale clodiense per le proprie vacanze estive. «Il consorzio di promozione turistica Lidi di Chioggia è fiducioso - spiega la presidente Elena Boscolo Nata alle telecamere di Chioggia Azzurra - perché andando verso la zona gialla ha puntato sulla promozione nazionale verso il Veneto, la Lombardia e il Trentino, e su quella internazionale rivolta alla Germania e all'Austria».
Il cliente verrà seguito dalla partenza, predisponendo il percorso migliore per arrivare in città, fino al check-out: «Siamo pronti a organizzargli la giornata al mare - continua la presidente del consorzio - oltre alle visite artistiche e naturali, e ai piaceri della gastronomia nei ristoranti cittadini.
Abbiamo creato pacchetti tagliati su misura, e ogni informazione disponibile sarà presente negli alberghi, che adotteranno naturalmente i protocolli anti Covid con mascherine, distanze interpersonali e igienizzazioni. Inoltre, la Fidelity Card che sarà consegnata gratuitamente agli ospiti permetterà loro di compiere acquisti nei negozi del territorio, ottenendo sconti concreti». Si tratta di un'iniziativa finanziata in proprio, al 60% dall'Associazione Albergatori di Sottomarina e al 40% dal consorzio Lidi di Chioggia.
A proposito degli hotel, i 57 rimasti integralmente chiusi a Jesolo durante la pandemia del 2020 sono riusciti a farsi scontare una parte consistente della TARI da Veritas: è possibile che ciò accada anche a Chioggia e Sottomarina? «Penso proprio di sì - ha detto il presidente dell'ASA, Giuliano Boscolo - anche perché le strutture rimaste chiuse del tutto in città sono state molto poche. Si tratta di un precedente interessante, che adoperando lo stesso metro possiamo sfruttare grazie all'assessore Daniele Stecco, con il quale c'è feeling. Non sono grosse cifre, ma è molto probabile che troveremo un accordo affinché ciò accada anche qui. I colloqui sono continui, c'è da capire come fare ma - conclude Boscolo - credo riusciremo a portare a casa questa partita».
Il cliente verrà seguito dalla partenza, predisponendo il percorso migliore per arrivare in città, fino al check-out: «Siamo pronti a organizzargli la giornata al mare - continua la presidente del consorzio - oltre alle visite artistiche e naturali, e ai piaceri della gastronomia nei ristoranti cittadini.
Abbiamo creato pacchetti tagliati su misura, e ogni informazione disponibile sarà presente negli alberghi, che adotteranno naturalmente i protocolli anti Covid con mascherine, distanze interpersonali e igienizzazioni. Inoltre, la Fidelity Card che sarà consegnata gratuitamente agli ospiti permetterà loro di compiere acquisti nei negozi del territorio, ottenendo sconti concreti». Si tratta di un'iniziativa finanziata in proprio, al 60% dall'Associazione Albergatori di Sottomarina e al 40% dal consorzio Lidi di Chioggia.
A proposito degli hotel, i 57 rimasti integralmente chiusi a Jesolo durante la pandemia del 2020 sono riusciti a farsi scontare una parte consistente della TARI da Veritas: è possibile che ciò accada anche a Chioggia e Sottomarina? «Penso proprio di sì - ha detto il presidente dell'ASA, Giuliano Boscolo - anche perché le strutture rimaste chiuse del tutto in città sono state molto poche. Si tratta di un precedente interessante, che adoperando lo stesso metro possiamo sfruttare grazie all'assessore Daniele Stecco, con il quale c'è feeling. Non sono grosse cifre, ma è molto probabile che troveremo un accordo affinché ciò accada anche qui. I colloqui sono continui, c'è da capire come fare ma - conclude Boscolo - credo riusciremo a portare a casa questa partita».
venerdì 16 aprile 2021
LA GUARDIA DI FINANZA SEQUESTRA 1500 LITRI DI GASOLIO AGEVOLATO PER AUTOTRAZIONE NEL TERRITORIO COMUNALE DI CHIOGGIA
I militari del reparto operativo aeronavale della Guardia di Finanza di Venezia, nella giornata di ieri, hanno sottoposto a sequestro 1500 litri di gasolio agevolato per autotrazione, nel territorio comunale di Chioggia. Nell’ambito dei controlli effettuati da parte della locale sezione operativa navale della Guardia di Finanza, finalizzati al contrasto del trasporto irregolare di prodotti ittici, i militari hanno fermato un furgone con cassone esterno, carico di pallet in legno, che aveva un assetto anomalo probabilmente a causa di un peso illogicamente troppo elevato.
I finanzieri hanno proceduto quindi al controllo dell’automezzo, e all’interno del vano di carico del furgone hanno scoperto la presenza di una cisterna in acciaio della capacità di 1500 litri, abilmente occultata sotto il carico di pallet, contenente gasolio di colore verde alizarino, utilizzato al fine di distinguere i carburanti per autotrazione, soggetti a tassazione agevolata. Il conducente e proprietario del furgone non ha fornito alcuna giustificazione al trasporto in atto.
I successivi accertamenti permetteranno di stabilire la destinazione del gasolio così contrabbandato, intanto il conducente è stato deferito all' autorità giudiziaria. Il carburante sequestrato rimarrà nella disponibilità del laboratorio dell'Agenzia delle Dogane la quale, all’esito delle analisi esperite sui campioni prelevati, provvederà ad emettere i provvedimenti amministrativi che definiranno la destinazione del carburante sequestrato.
I finanzieri hanno proceduto quindi al controllo dell’automezzo, e all’interno del vano di carico del furgone hanno scoperto la presenza di una cisterna in acciaio della capacità di 1500 litri, abilmente occultata sotto il carico di pallet, contenente gasolio di colore verde alizarino, utilizzato al fine di distinguere i carburanti per autotrazione, soggetti a tassazione agevolata. Il conducente e proprietario del furgone non ha fornito alcuna giustificazione al trasporto in atto.
I successivi accertamenti permetteranno di stabilire la destinazione del gasolio così contrabbandato, intanto il conducente è stato deferito all' autorità giudiziaria. Il carburante sequestrato rimarrà nella disponibilità del laboratorio dell'Agenzia delle Dogane la quale, all’esito delle analisi esperite sui campioni prelevati, provvederà ad emettere i provvedimenti amministrativi che definiranno la destinazione del carburante sequestrato.
giovedì 15 aprile 2021
MARCO PENZO ABBOZZA L’EVASIONE, CONDOTTO AL COMMISSARIATO: NEI VIDEO DAI DOMICILIARI MINACCIA I VONGOLARI E GETTA UN ASSE DALLA FINESTRA
Da alcuni giorni Marco Penzo, il 21enne dipendente dalla cocaina che da tempo imperversava lungo la parte meridionale di riva Vena a Chioggia, minacciando anche un esercente oltre a rendersi protagonista negativo di alcuni episodi di violenza, mostrava segni di insofferenza attraverso le "stories" in diretta pubblicate dal proprio account instagram, e riverberate nelle reti cittadine attraverso le condivisioni via whatsapp.
Il giovane manesco è infatti recluso agli arresti domiciliari dallo scorso 1° aprile, quando gli agenti della polizia di Stato avevano dato corso al provvedimento emanato dall'autorità giudiziaria. Nel primo dei due video che egli stesso ha diffuso, Penzo ha minacciato verbalmente alcuni possessori di barchini ormeggiati lungo la riva, mentre nel secondo dopo essersi pavoneggiato ha preso un asse di legno e l'ha gettato dalla finestra del suo appartamento.
Non bastasse, ieri Penzo è stato pizzicato sull'uscio dell'abitazione: così, gli agenti della pubblica sicurezza lo hanno condotto al Commissariato, per poi riportarlo al domicilio. Della tentata evasione, per quanto accennata, è stata data notizia al sostituto procuratore della Repubblica che segue il suo caso, quale aggravante in vista dei prossimi processi che potrebbero spalancare per il 21enne le porte del carcere di Santa Maria Maggiore.
Il giovane manesco è infatti recluso agli arresti domiciliari dallo scorso 1° aprile, quando gli agenti della polizia di Stato avevano dato corso al provvedimento emanato dall'autorità giudiziaria. Nel primo dei due video che egli stesso ha diffuso, Penzo ha minacciato verbalmente alcuni possessori di barchini ormeggiati lungo la riva, mentre nel secondo dopo essersi pavoneggiato ha preso un asse di legno e l'ha gettato dalla finestra del suo appartamento.
Non bastasse, ieri Penzo è stato pizzicato sull'uscio dell'abitazione: così, gli agenti della pubblica sicurezza lo hanno condotto al Commissariato, per poi riportarlo al domicilio. Della tentata evasione, per quanto accennata, è stata data notizia al sostituto procuratore della Repubblica che segue il suo caso, quale aggravante in vista dei prossimi processi che potrebbero spalancare per il 21enne le porte del carcere di Santa Maria Maggiore.
martedì 13 aprile 2021
IMMOBILE STORICO IN VIA S.MARCO A SOTTOMARINA, IL TAR SOSPENDE PER UN MESE IL PERMESSO DI COSTRUIRE: FONDATO IL RICORSO DEI BIZZIATO
Arriva a stretto giro di posta la sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale, relativa al ricorso presentato da Maurizio e Stefania Bizziato, titolari dell'impresa SteMa in via San Marco a Sottomarina, nei confronti dell'immobile adiacente, un edificio storico del Novecento in via di demolizione e rifacimento a cura dell'impresa moglianese Living Immobiliare.
Il TAR, con sentenza numero 331 a repertorio del presente anno, sospende fino al prossimo 13 maggio il permesso di costruire in capo alla società sopra nominata, ad eccezione delle opere interne ai locali già realizzati. Il provvedimento dei giudici amministrativi rimette le parti alla camera di consiglio che avrà luogo proprio tra un mese, durante la quale sarà trattato a livello collegiale l'incidente cautelare.
Nelle motivazioni, l'organo di giustizia considera i Bizziato legittimati al ricorso, in quanto confinanti, per via del «pregiudizio grave derivante dall'attività edificatoria, destinato a incrementarsi e consolidarsi con la prosecuzione della stessa». Ricorrono quindi, secondo il TAR, i presupposti di gravità e urgenza per non dover attendere la discussione in camera di consiglio, e sospendere quindi il permesso concesso dal Comune di Chioggia l'8 maggio 2020.
Nel ricorso, i titolari della SteMa avevano rilevato -previa perizia dell'ingegner Pierdomenico Pregnolato- irregolarità di carattere civilistico e penalistico nell'intervento denominato Ca' della Mora: tra gli aspetti in discussione, figurano ampliamenti indebiti, misure e rilievi errati, ricorsi al "piano casa" senza che fossero possibili.
Il TAR, con sentenza numero 331 a repertorio del presente anno, sospende fino al prossimo 13 maggio il permesso di costruire in capo alla società sopra nominata, ad eccezione delle opere interne ai locali già realizzati. Il provvedimento dei giudici amministrativi rimette le parti alla camera di consiglio che avrà luogo proprio tra un mese, durante la quale sarà trattato a livello collegiale l'incidente cautelare.
Nelle motivazioni, l'organo di giustizia considera i Bizziato legittimati al ricorso, in quanto confinanti, per via del «pregiudizio grave derivante dall'attività edificatoria, destinato a incrementarsi e consolidarsi con la prosecuzione della stessa». Ricorrono quindi, secondo il TAR, i presupposti di gravità e urgenza per non dover attendere la discussione in camera di consiglio, e sospendere quindi il permesso concesso dal Comune di Chioggia l'8 maggio 2020.
Nel ricorso, i titolari della SteMa avevano rilevato -previa perizia dell'ingegner Pierdomenico Pregnolato- irregolarità di carattere civilistico e penalistico nell'intervento denominato Ca' della Mora: tra gli aspetti in discussione, figurano ampliamenti indebiti, misure e rilievi errati, ricorsi al "piano casa" senza che fossero possibili.
lunedì 12 aprile 2021
COMPLESSO IMMOBILIARE IN VIA SAN MARCO, RICORSO AL TAR PER IRREGOLARE AMPLIAMENTO: «CI SAREBBERO ANCHE RISVOLTI PENALI»
Colpo di scena attorno alla costruzione di un complesso immobiliare in via San Marco a Sottomarina, là dove esisteva una delle più antiche costruzioni del primo Novecento rimaste intatte. L'imprenditore Maurizio Bizziato, contitolare dell'azienda di corsetteria SteMa che confina con l'immobile in questione, ha presentato un ricorso al TAR del Veneto contro la concessione amministrativa che ha autorizzato la ristrutturazione dell'immobile: secondo quanto rilevato da Bizziato, l'operazione sarebbe gravata da irregolarità di carattere civilistico e penalistico.
"Ca' della Mora", questo il nome dell'intervento, fa capo alla Living Immobiliare di Mogliano Veneto. La licenza edilizia risale al dicembre 2018, nentre il permesso di costruire è stato rilasciato l'8 maggio dello scorso anno: da allora molti cittadini hanno avuto modo di "lamentarsi" della costruzione, e ora lo stesso Bizziato sta cercando di raggiungerli per accorpare ai propri i loro rilievi, soprattutto di carattere paesaggistico.
Assistito dall'avvocato mestrino Oliver Cristante, e a livello tecnico dall'ingegner Pierdomenico Pregnolato, il contitolare di SteMa ha fatto procedere all'accesso agli atti depositati in Comune, per verificare appunto tali irregolarità rispetto al progetto: «Ne sono emerse molte - spiega l'imprenditore a Chioggia Azzurra - tra le quali indescrivibili e inconcepibili ampliamenti, fondati anche sopra strutture che non risultavano esistere. Ma anche diversità di valutazione, misure e rilievi errati, ricorsi al "piano casa" senza che fosse possibile».
Lo stesso Bizziato riferisce anche del colloquio che il proprio legale sta avendo con un penalista, perché -a suo dire- sarebbero emersi comportamenti irregolari anche in tal senso. Il ricorso è stato presentato sabato scorso via posta certificata, oggi i termini per addurre osservazioni e contestazioni all'opera, la cui progettista e direttrice dei lavori è l'attuale vicepresidente del consiglio comunale di Chioggia, architetto Marcellina Segantin.
"Ca' della Mora", questo il nome dell'intervento, fa capo alla Living Immobiliare di Mogliano Veneto. La licenza edilizia risale al dicembre 2018, nentre il permesso di costruire è stato rilasciato l'8 maggio dello scorso anno: da allora molti cittadini hanno avuto modo di "lamentarsi" della costruzione, e ora lo stesso Bizziato sta cercando di raggiungerli per accorpare ai propri i loro rilievi, soprattutto di carattere paesaggistico.
Assistito dall'avvocato mestrino Oliver Cristante, e a livello tecnico dall'ingegner Pierdomenico Pregnolato, il contitolare di SteMa ha fatto procedere all'accesso agli atti depositati in Comune, per verificare appunto tali irregolarità rispetto al progetto: «Ne sono emerse molte - spiega l'imprenditore a Chioggia Azzurra - tra le quali indescrivibili e inconcepibili ampliamenti, fondati anche sopra strutture che non risultavano esistere. Ma anche diversità di valutazione, misure e rilievi errati, ricorsi al "piano casa" senza che fosse possibile».
Lo stesso Bizziato riferisce anche del colloquio che il proprio legale sta avendo con un penalista, perché -a suo dire- sarebbero emersi comportamenti irregolari anche in tal senso. Il ricorso è stato presentato sabato scorso via posta certificata, oggi i termini per addurre osservazioni e contestazioni all'opera, la cui progettista e direttrice dei lavori è l'attuale vicepresidente del consiglio comunale di Chioggia, architetto Marcellina Segantin.
domenica 11 aprile 2021
A PROCESSO UN 57ENNE DI SOTTOMARINA: QUATTRO ANNI FA AVREBBE PICCHIATO E SEVIZIATO IL PROPRIO CANE
È stato citato in giudizio il 57enne di Sottomarina, iniziali M.M., che nell'agosto 2017 -secondo le accuse della Procura della Repubblica, avrebbe percosso e seviziato il proprio cane, una femmina di pastore tedesco di 12 anni. Il processo avrà luogo il 18 ottobre. Gli episodi sono stati segnalati dal servizio veterinario dell'ULSS 3 Serenissima, che aveva riscontrato l'animale in pessimo stato. La cagna presentava effetti di calci e frustate con cintura, fino a sanguinare.
Della vicenda si era occupata a più riprese, in tempo reale, anche Chioggia Azzurra: all'epoca i veterinari negli ambulatori della Tombola avevano valutato un ascesso infettivo da otite (con tumefazione auricolare) e pure una neoplasia non curata. Ma anche dopo l'intervento dei carabinieri e il ricovero nel centro veterinario del canile di Sant'Anna, quasi quattro anni fa c'è stato chi aveva contattato Chioggia Azzurra per dirsi certo delle percosse subite dal povero animale. Il cui proprietario vive di stenti, tanto da far pensare a un dramma della miseria.
Della vicenda si era occupata a più riprese, in tempo reale, anche Chioggia Azzurra: all'epoca i veterinari negli ambulatori della Tombola avevano valutato un ascesso infettivo da otite (con tumefazione auricolare) e pure una neoplasia non curata. Ma anche dopo l'intervento dei carabinieri e il ricovero nel centro veterinario del canile di Sant'Anna, quasi quattro anni fa c'è stato chi aveva contattato Chioggia Azzurra per dirsi certo delle percosse subite dal povero animale. Il cui proprietario vive di stenti, tanto da far pensare a un dramma della miseria.
sabato 10 aprile 2021
CHIOGGIA AZZURRA FA CHIUDERE UN "CENTRO MASSAGGI" CINESE A RIDOTTO MADONNA: ERA UN BORDELLO PER PRESTAZIONI SESSUALI
Dall'esterno aveva l'aspetto di un centro estetico per massaggi, ma all'interno celava un bordello. All'inizio di via Padre Emilio Venturini, a Ridotto Madonna, ieri mattina i carabinieri della Stazione di Chioggia -supportati dal Nucleo Anti Sofisticazioni di Treviso e dal gruppo di Tutela del Lavoro di Venezia- hanno sequestrato un immobile e sospeso immediatamente l'attività illecita, della quale è titolare un individuo di origine pakistana.
Le indagini erano partite da una segnalazione privata ricevuta da Chioggia Azzurra, da parte di un lavoratore che -necessitante di un massaggio dopo un infortunio- si era recato nel centro in questione, uscendone subito dal momento che non gli era stato offerto lo specifico rimedio richiesto, bensì prestazioni sessuali inequivocabili.
Un successivo sopralluogo di Chioggia Azzurra ha confermato la versione dell'utente: all'interno del plesso figurava una donna cinese in età matura e una giovane, spaesata per il probabile recente arrivo in Italia, che non sapeva parlare la lingua nazionale ma a gesti ha fatto capire -e confermato- di essere disposta ad intrattenere rapporti carnali a pagamento.
All'esterno della struttura, fino a ieri mattina, campeggiava un numero di telefono che -una volta facilmente riscontrato via Google- rimandava all'attività di escort di un'avvenente donna di fattezze orientali, di certo non la stessa che si offriva nel bordello di Brondolo. All'interno del quale figuravano camere da letto per le prestazioni fugaci, arredamento e illuminazione a tema.
Entrambe le brevi esperienze vissute dal lettore e dalla redazione nel locale sono state testimoniate alla Compagnia dei Carabinieri, nel comando in lungomare Adriatico: ieri il blitz dei militari, che hanno comminato sanzioni per 6371 euro, oltre a notificare svariati capi d'imputazione. Il titolare del centro dovrà rispondere di prestazioni estetiche eseguite senza il possesso di una valida qualifica, della mancanza di autorizzazione a svolgere l'attività di centro massaggi, di orari e tariffe non esposte, di carenze igienico-sanitarie.
Inoltre viene contestata la modifica della destinazione d'uso dei locali, dal momento che sono state create appunto le camere da letto in luogo dei previsti box estetici. Il pakistano impiegava personale non in regola con le norme sociali del lavoro, e una persona senza documenti di soggiorno: circostanza che vale al datore di lavoro la denuncia all'autorità giudiziaria, e alla donna l'espulsione dal territorio nazionale. Infine, i carabinieri hanno verificato anche il mancato rispetto delle misure anti Covid.
Termina così, come prima o poi era logico attendersi, l'attività illegale che -in spregio alla chiusura delle case chiuse, avvenuta nel 1958 ad opera della senatrice chioggiotta Lina Merlin- sfruttava giovani donne orientali, alternandole spesso per non destare sospetti. Anche se più di qualcuno aveva intuito che il via vai nella zona, a tutte le ore del giorno, non potesse essere collegato a un mero centro massaggi.
Le indagini erano partite da una segnalazione privata ricevuta da Chioggia Azzurra, da parte di un lavoratore che -necessitante di un massaggio dopo un infortunio- si era recato nel centro in questione, uscendone subito dal momento che non gli era stato offerto lo specifico rimedio richiesto, bensì prestazioni sessuali inequivocabili.
Un successivo sopralluogo di Chioggia Azzurra ha confermato la versione dell'utente: all'interno del plesso figurava una donna cinese in età matura e una giovane, spaesata per il probabile recente arrivo in Italia, che non sapeva parlare la lingua nazionale ma a gesti ha fatto capire -e confermato- di essere disposta ad intrattenere rapporti carnali a pagamento.
All'esterno della struttura, fino a ieri mattina, campeggiava un numero di telefono che -una volta facilmente riscontrato via Google- rimandava all'attività di escort di un'avvenente donna di fattezze orientali, di certo non la stessa che si offriva nel bordello di Brondolo. All'interno del quale figuravano camere da letto per le prestazioni fugaci, arredamento e illuminazione a tema.
Entrambe le brevi esperienze vissute dal lettore e dalla redazione nel locale sono state testimoniate alla Compagnia dei Carabinieri, nel comando in lungomare Adriatico: ieri il blitz dei militari, che hanno comminato sanzioni per 6371 euro, oltre a notificare svariati capi d'imputazione. Il titolare del centro dovrà rispondere di prestazioni estetiche eseguite senza il possesso di una valida qualifica, della mancanza di autorizzazione a svolgere l'attività di centro massaggi, di orari e tariffe non esposte, di carenze igienico-sanitarie.
Inoltre viene contestata la modifica della destinazione d'uso dei locali, dal momento che sono state create appunto le camere da letto in luogo dei previsti box estetici. Il pakistano impiegava personale non in regola con le norme sociali del lavoro, e una persona senza documenti di soggiorno: circostanza che vale al datore di lavoro la denuncia all'autorità giudiziaria, e alla donna l'espulsione dal territorio nazionale. Infine, i carabinieri hanno verificato anche il mancato rispetto delle misure anti Covid.
Termina così, come prima o poi era logico attendersi, l'attività illegale che -in spregio alla chiusura delle case chiuse, avvenuta nel 1958 ad opera della senatrice chioggiotta Lina Merlin- sfruttava giovani donne orientali, alternandole spesso per non destare sospetti. Anche se più di qualcuno aveva intuito che il via vai nella zona, a tutte le ore del giorno, non potesse essere collegato a un mero centro massaggi.
venerdì 9 aprile 2021
IL CAOS AL PONTE SUL BRENTA APPRODA IN PARLAMENTO: MANIFESTAZIONE O BLOCCO? MA SE I CAMION NON VENGONO "DIROTTATI" IN AUTOSTRADA...
Il cantiere di ANAS per la manutenzione del ponte che attraversa il Brenta, lungo la strada Romea, è sempre più un inferno per chi è costretto a transitarvi, e per gli abitanti delle frazioni a sud di Chioggia. Nelle ultime ore si sono intensificate le prese di posizione negative, atte a trovare una soluzione ai disagi crescenti.
Se il presidente dei concessionari balneari riuniti in ASCOT, Giorgio Bellemo, ventila addirittura il blocco della circolazione stradale a costo di una denuncia («ci preoccupiamo di riaprire le spiagge, ma chi riuscirebbe ad andare a Isolaverde in queste condizioni?»), sperando che l'amministrazione comunale chiami a raccolta tutta la città, il consigliere regionale Jonatan Montanariello postula soluzioni alternative -come un ponte galleggiante parallelo per le auto- e teme per la campagna primaverile del radicchio, con gli operatori che fanno la spola tra il mercato di Brondolo e i campi di Ca' Lino.
«Si rischia che il prodotto vada conferito altrove - spiega Montanariello - e lo stesso vale per le località balneari meglio raggiungibili». L'esponente politico ricorda anche la vivibilità dei territori direttamente coinvolti, «lavoratori e paesi totalmente isolati nella propria socialità», e valuta l'organizzazione di una manifestazione per chiedere ad ANAS e alla Regione di trovare soluzioni in tempi rapidi. Dal canto suo il sindaco Alessandro Ferro ha scritto ieri all'ente stradale per ribadire ancora una volta la necessità di proseguire le opere anche di notte, accorciando i tempi di consegna; una ulteriore comunicazione è partita stamane dal Municipio di Chioggia verso la Prefettura, per chiedere la convocazione di un incontro congiunto in materia assieme ai primi cittadini di Cavarzere e Adria.
La questione intanto è approdata in Parlamento, dove la deputata leghista Ketty Fogliani -eletta nel territorio clodiense- ha firmato un'interrogazione al ministro delle Infrastrutture, Enrico Giovannini, vocata a un veloce intervento per far fronte ai problemi connessi al cantiere. La sicurezza stradale è a rischio, e la viabilità alternativa non è mai decollata, specie ora che le ristrutturazioni del ponte stanno affrontando la fase più critica, per la sostituzione della campata centrale.
«Il governo - chiede Fogliani - fornisca indicazioni relative alla previsione di fine cantiere e al ripristino della viabilità ordinaria, senza senso alternato regolato da semaforo e movieri». Aggiunge il consigliere regionale Dolfin: «Il territorio non può pagare il prezzo di questa pessima gestione e dei due anni di ritardo, sappiamo bene a chi imputarli. La gestione poteva essere diversa e organizzata, il Prefetto si assuma le sue responsabilità». Ma finché, aggiungiamo noi, i camion di grande stazza non verranno dirottati in toto lungo le autostrade, sgombrando la Romea dalla propria presenza, sarà difficile venirne a capo.
Se il presidente dei concessionari balneari riuniti in ASCOT, Giorgio Bellemo, ventila addirittura il blocco della circolazione stradale a costo di una denuncia («ci preoccupiamo di riaprire le spiagge, ma chi riuscirebbe ad andare a Isolaverde in queste condizioni?»), sperando che l'amministrazione comunale chiami a raccolta tutta la città, il consigliere regionale Jonatan Montanariello postula soluzioni alternative -come un ponte galleggiante parallelo per le auto- e teme per la campagna primaverile del radicchio, con gli operatori che fanno la spola tra il mercato di Brondolo e i campi di Ca' Lino.
«Si rischia che il prodotto vada conferito altrove - spiega Montanariello - e lo stesso vale per le località balneari meglio raggiungibili». L'esponente politico ricorda anche la vivibilità dei territori direttamente coinvolti, «lavoratori e paesi totalmente isolati nella propria socialità», e valuta l'organizzazione di una manifestazione per chiedere ad ANAS e alla Regione di trovare soluzioni in tempi rapidi. Dal canto suo il sindaco Alessandro Ferro ha scritto ieri all'ente stradale per ribadire ancora una volta la necessità di proseguire le opere anche di notte, accorciando i tempi di consegna; una ulteriore comunicazione è partita stamane dal Municipio di Chioggia verso la Prefettura, per chiedere la convocazione di un incontro congiunto in materia assieme ai primi cittadini di Cavarzere e Adria.
La questione intanto è approdata in Parlamento, dove la deputata leghista Ketty Fogliani -eletta nel territorio clodiense- ha firmato un'interrogazione al ministro delle Infrastrutture, Enrico Giovannini, vocata a un veloce intervento per far fronte ai problemi connessi al cantiere. La sicurezza stradale è a rischio, e la viabilità alternativa non è mai decollata, specie ora che le ristrutturazioni del ponte stanno affrontando la fase più critica, per la sostituzione della campata centrale.
«Il governo - chiede Fogliani - fornisca indicazioni relative alla previsione di fine cantiere e al ripristino della viabilità ordinaria, senza senso alternato regolato da semaforo e movieri». Aggiunge il consigliere regionale Dolfin: «Il territorio non può pagare il prezzo di questa pessima gestione e dei due anni di ritardo, sappiamo bene a chi imputarli. La gestione poteva essere diversa e organizzata, il Prefetto si assuma le sue responsabilità». Ma finché, aggiungiamo noi, i camion di grande stazza non verranno dirottati in toto lungo le autostrade, sgombrando la Romea dalla propria presenza, sarà difficile venirne a capo.
ANCORA FERMI I LAVORI PER LE PENSILINE DEGLI AUTOBUS LUNGO LA STRADA ROMEA, IL SINDACO FERRO SCRIVE AD ANAS
A margine della più spinosa questione riguardante il ponte che attraversa il Brenta, e i rallentamenti alla circolazione dovuti al cantiere in corso, nella lettera inviata dal sindaco Alessandro Ferro ai dirigenti veneti dell'ANAS è fatta menzione anche delle pensiline per gli autobus, progettate e non ancora collocate lungo la strada Romea, per servire la popolazione che abita nelle frazioni meridionali del Comune di Chioggia. L'ente che ha in carico la manutenzione della strada aveva previsto una spesa di 270mila euro, alla quale l'amministrazione locale dovrebbe aggiungere i fondi per l'illuminazione e per l'attraversamento pedonale
Dopo la riunione tra le parti avvenuta a metà marzo, nessun segnale è in atto quanto alla ripresa delle attività: il primo cittadino ha appunto chiesto delucidazioni ai vertici dell'ANAS, visto che gli operai sono stati al lavoro solo tra ottobre e dicembre 2020. Le pensiline saranno collocate all'incrocio con vicolo dei Fiori e strada Margherita, e sono destinate sia agli studenti diretti negli istituti scolastici superiori di Borgo San Giovanni, sia all'utenza che abbisogna di recarsi nei centri di Chioggia e Sottomarina.
Dopo la riunione tra le parti avvenuta a metà marzo, nessun segnale è in atto quanto alla ripresa delle attività: il primo cittadino ha appunto chiesto delucidazioni ai vertici dell'ANAS, visto che gli operai sono stati al lavoro solo tra ottobre e dicembre 2020. Le pensiline saranno collocate all'incrocio con vicolo dei Fiori e strada Margherita, e sono destinate sia agli studenti diretti negli istituti scolastici superiori di Borgo San Giovanni, sia all'utenza che abbisogna di recarsi nei centri di Chioggia e Sottomarina.
mercoledì 7 aprile 2021
CINQUE FURTI TRA LE VONGOLARE ORMEGGIATE A SOTTOMARINA: PORTE FORZATE, DEPREDATI STRUMENTI DI BORDO PER MIGLIAIA DI EURO
Almeno cinque furti sono stati segnalati negli scorsi giorni lungo la riva del Lusenzo a Sottomarina, a danno dei pescherecci deputati alla raccolta delle vongole, ora in fermo pesca fino al 30 giugno. I furti -l'ultimo, la notte di Pasqua- hanno avuto per oggetto la strumentazione di bordo, soprattutto rilevatori gps e radar, che valgono migliaia di euro: per entrare i malintenzionati hanno dovuto forzare le porte.
Evidente che le azioni criminose sono state compiute di notte, si configura anche la violazione del coprifuoco. Analoghi reati sono stati segnalati anche in fondamenta canal Lombardo a Chioggia, ma soprattutto a Sottomarina la riva settentrionale è più buia. La speranza è che le telecamere dei circuiti di videosorveglianza abbiano ripreso i ladri all'opera.
Evidente che le azioni criminose sono state compiute di notte, si configura anche la violazione del coprifuoco. Analoghi reati sono stati segnalati anche in fondamenta canal Lombardo a Chioggia, ma soprattutto a Sottomarina la riva settentrionale è più buia. La speranza è che le telecamere dei circuiti di videosorveglianza abbiano ripreso i ladri all'opera.
lunedì 5 aprile 2021
ANCORA UN VERGOGNOSO FURTO DI FIORI DA UNA TOMBA AL CIMITERO DI CHIOGGIA
Quanto può essere ignobile rubare fiori da una tomba, dentro un cimitero? Eppure è accaduto non di rado, recentemente, a Chioggia. E continua ad accadere, stando alla denuncia presentata da un signore che si era recato a omaggiare una persona casa sabato pomeriggio alle ore 16, e già ieri mattina alle 9 i fiori erano spariti dal luogo dove erano stati deposti: è la terza volta, a quanto pare, che sempre allo stesso uomo vengono sottratti i fiori in cimitero. Comprensibile lo sgomento della figlia, quando si è recata in visita certa della loro presenza, e non li ha più ritrovati. «Ci interesserebbe capire se sia qualcuno che lo fa apposta - commentano sconsolati padre e figlia - e dove sono i controlli, visto che non c'è mai nessuno che gira allo scopo, senza che sia un cimitero immenso. I fiori comunque li ricompriamo».
domenica 4 aprile 2021
GIOVANI CHIOGGIOTTI COL BARCHINO IN LAGUNA SENZA AUTOCERTIFICAZIONE NÉ MASCHERINE: MULTATI DAI CARABINIERI DI VENEZIA
C'erano anche alcuni ragazzi di Chioggia, a bordo di barchini, tra coloro che ieri, nella laguna di Venezia, sono stati fermati dal nucleo natanti dei Carabinieri, di stanza nel capoluogo. Circa quaranta gli interventi dei militari, a sanzionare le violazioni alle norme anti Covid: oltre ai giovani chioggiotti, i destinatari delle sette contravvenzioni sono stati altri maggiorenni provenienti da Mira e Treviso, pizzicati all'esterno dei propri confini comunali senza valida motivazione autocertificata.
L'ammenda risulta pari a 280 euro, aumentata per la guida del barchino: la navigazione infatti è consentita solo per attività sportiva e per la pesca, in forma individuale o al massimo con la propria famiglia. Sono vietati, in ogni caso, gli assembramenti di barche e gli ormeggi "a pacchetto".
L'ammenda risulta pari a 280 euro, aumentata per la guida del barchino: la navigazione infatti è consentita solo per attività sportiva e per la pesca, in forma individuale o al massimo con la propria famiglia. Sono vietati, in ogni caso, gli assembramenti di barche e gli ormeggi "a pacchetto".
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