La Guardia di Finanza di Chioggia ha scoperto un capannone di 2700 metri quadrati, ubicato nell'area portuale in località Saloni, che presenta una copertura d'amianto in stato di degrado. Avvistato dall'elicottero della sezione aerea, che venerdì scorso ha volteggiato a lungo sopra il centro storico della città lagunare, l'immobile è stato sottoposto a sequestro nel fine settimana dai militari del reparto operativo aeronavale di Venezia.
Il sopralluogo delle Fiamme Gialle di Chioggia, assieme al personale tecnico di ARPAV, ha consentito di notare il cattivo stato di conservazione della copertura in eternit, confermato dai rilievi sopra i campioni prelevati. All'interno del capannone, adibito a deposito, la Guardia di Finanza ha rinvenuto un'ingente quantità di rifiuti abbandonati, anche di natura pericolosa.
Il rappresentante legale della società privata che ha la disponibilità dell'edificio è stato denunciato all'autorità giudiziaria: una prima indagine ha accertato l'inesistenza delle autorizzazioni necessarie all'utilizzo del bene -di proprietà demaniale- da parte dell'impresa. Quanto alla copertura in amianto, essa è a rischio di dispersione a causa delle intemperie e della mancata conservazione, circostanza che comporterà un intervento vocato alla rapida bonifica del luogo.
lunedì 30 novembre 2020
domenica 29 novembre 2020
VANDALI SALTANO SOPRA I COFANI DELLE AUTO PARCHEGGIATE IN VIALE TORINO: UNO DI ESSI IN RETROMARCIA NE URTA UNA E SCAPPA, INDIVIDUATO
Nuovi atti vandalici ieri, tra le ore 18 e le 19, in viale Torino a Sottomarina. Un nugolo di ragazzacci, probabilmente alterato dall'alcool, stazionava nella zona saltellando tra i cofani delle vetture parcheggiate: l'auto guidata da uno di essi, quindi sicuramente maggiorenne, facendo retromarcia ha urtato uno di questi veicoli, senza fermarsi né lasciare i propri recapiti per l'assunzione di responsabilità. Il mezzo ha riportato la fessura del paraurti e numerosi graffi.
L'autore del misfatto, un giovane, è stato individuato nella mattinata odierna. L'intera strada è controllata da un circuito di telecamere per la videosorveglianza: la vittima del sinistro aveva auspicato che l'autore si ravvedesse e si facesse vivo per denunciare la manovra, anticipando quindi una segnalazione quasi certa, che sarebbe avvenuta una volta acquisite le immagini. Queste ultime, tuttavia, saranno utili anche a individuare e identificare gli altri giovinastri dediti a un divertimento così insulso. Da tempo gli abitanti della zona reclamano il pugno di ferro contro le orde di adolescenti che, anche in orari notturni, bazzicano il parco giochi di viale Umbria per consumare alcoolici e distruggere oggetti.
L'autore del misfatto, un giovane, è stato individuato nella mattinata odierna. L'intera strada è controllata da un circuito di telecamere per la videosorveglianza: la vittima del sinistro aveva auspicato che l'autore si ravvedesse e si facesse vivo per denunciare la manovra, anticipando quindi una segnalazione quasi certa, che sarebbe avvenuta una volta acquisite le immagini. Queste ultime, tuttavia, saranno utili anche a individuare e identificare gli altri giovinastri dediti a un divertimento così insulso. Da tempo gli abitanti della zona reclamano il pugno di ferro contro le orde di adolescenti che, anche in orari notturni, bazzicano il parco giochi di viale Umbria per consumare alcoolici e distruggere oggetti.
sabato 28 novembre 2020
ENNESIMO FURTO CON SCASSO NELLA NOTTE ALL'ORATORIO SALESIANO DON BOSCO, RUBATI SPICCIOLI DAL BAR E DALLE OFFERTE IN CHIESA
L'oratorio salesiano Don Bosco è stato colpito la scorsa notte dall'ennesimo furto. Un uomo, ripreso dalle telecamere di videosorveglianza, ha scavalcato dall'ingresso e forzato le serrature per prelevare pochi spiccioli dal bar e dalla cassetta delle offerte in chiesa; l'individuo ha anche cercato eventuali monete all'interno del calciobalilla, privo però di funzionamento a gettone. Il fatto è accaduto poco prima delle 3.30: le immagini immortalano un maschio con giacca a vento o piumino, il capo coperto da un cappuccio di felpa.
Ora il video è al vaglio degli esperti per cercare di riconoscere l'autore del miserabile ladrocinio. Nelle scorse settimane, in centro storico, sono continuate le irruzioni di un balordo di 42 anni, capace di infiltrarsi anche dentro le chiese oltre che in altri luoghi contenenti distributori a gettone: l'uomo è finito anche sotto processo ieri mattina avanti il Tribunale di Venezia.
Ora il video è al vaglio degli esperti per cercare di riconoscere l'autore del miserabile ladrocinio. Nelle scorse settimane, in centro storico, sono continuate le irruzioni di un balordo di 42 anni, capace di infiltrarsi anche dentro le chiese oltre che in altri luoghi contenenti distributori a gettone: l'uomo è finito anche sotto processo ieri mattina avanti il Tribunale di Venezia.
venerdì 27 novembre 2020
A CHIOGGIA NON SOLO PAZZI LOCALI: SQUILIBRATO NEOZELANDESE CON MACHETE ARRESTATO A FATICA DAI CARABINIERI, AVRÀ OBBLIGO DI FIRMA A PADOVA
Un cittadino neozelandese di 62 anni ieri mattina ha dato pericoloso spettacolo di sé lungo la riva del canale San Domenico a Chioggia, non distante da calle San Giacomo. Attorno alle 7.15 di giovedì, la sua auto Audi grigia scura con guida anglosassone e targa britannica era parcheggiata nei pressi della fondamenta, con la radio ad alto volume: sopra recava una serie di cianfrusaglie, piante e sedie. L'uomo ha cominciato a tirare arance contro i passanti, prelevandole da una cassetta a sua disposizione: al che un chioggiotto si è ribellato, e lo straniero per reazione ha esibito un coltello con lama di circa 50 centimetri. Mentre la persona minacciata contattava la polizia, il 62enne si è gettato nell'acqua del canale al grido di «one, two, three, f*ck you», facendo pure fatica a nuotare ma con ancora la baionetta in mano: cercando di risalire è stato disarmato dal chioggiotto, che prima ha messo al sicuro la lama e poi ha aiutato lo squilibrato a uscire dall'acqua.
In quel momento è giunta una prima pattuglia dei carabinieri, che ha fatto a tempo ad assistere all'esibizione del matto, il quale ha calato i pantaloni mettendosi a pisciare lungo la strada e tirando un pezzo di legno contro i militari dell'Arma. Questi ultimi hanno convocato i rinforzi (in tutto tre pattuglie di carabinieri e una di polizia in borghese), mentre il neozelandese continuava a mostrare ostilità verso le forze dell'ordine, fino a nascondere dietro la schiena un machete e una fiocina. Quando l'individuo ha provato a risalire nella sua auto, puntuale l'assalto dei carabinieri alle spalle: la resistenza del balordo si è conclusa con le manette per l'arresto, il sequestro del coltello -non utilizzato tuttavia nelle fasi più concitate- e la traduzione nelle celle di sicurezza della caserma di Sottomarina.
Questa mattina il processo per direttissima al Tribunale di Venezia, dove l'uomo è stato condannato per resistenza a pubblico ufficiale, in quanto durante le fasi di identificazione ha dato vita a una colluttazione nella quale alcuni militari sono rimasti contusi. Il neozelandese ora è gravato dal divieto d'ingresso nel territorio dell'area metropolitana di Venezia e dall'obbligo di firma da espletare a Padova, dove vive la compagna che egli ha raggiunto in Italia da poco tempo. Non era passata inosservata in città la sua vettura già a fine ottobre, quando era solita stazionare in campo del Duomo, con il cofano sempre ornato di vari oggetti, anche ingombranti: una presenza eccentrica e incontrollata, della quale Chioggia non aveva certo ulteriore bisogno.
In quel momento è giunta una prima pattuglia dei carabinieri, che ha fatto a tempo ad assistere all'esibizione del matto, il quale ha calato i pantaloni mettendosi a pisciare lungo la strada e tirando un pezzo di legno contro i militari dell'Arma. Questi ultimi hanno convocato i rinforzi (in tutto tre pattuglie di carabinieri e una di polizia in borghese), mentre il neozelandese continuava a mostrare ostilità verso le forze dell'ordine, fino a nascondere dietro la schiena un machete e una fiocina. Quando l'individuo ha provato a risalire nella sua auto, puntuale l'assalto dei carabinieri alle spalle: la resistenza del balordo si è conclusa con le manette per l'arresto, il sequestro del coltello -non utilizzato tuttavia nelle fasi più concitate- e la traduzione nelle celle di sicurezza della caserma di Sottomarina.
Questa mattina il processo per direttissima al Tribunale di Venezia, dove l'uomo è stato condannato per resistenza a pubblico ufficiale, in quanto durante le fasi di identificazione ha dato vita a una colluttazione nella quale alcuni militari sono rimasti contusi. Il neozelandese ora è gravato dal divieto d'ingresso nel territorio dell'area metropolitana di Venezia e dall'obbligo di firma da espletare a Padova, dove vive la compagna che egli ha raggiunto in Italia da poco tempo. Non era passata inosservata in città la sua vettura già a fine ottobre, quando era solita stazionare in campo del Duomo, con il cofano sempre ornato di vari oggetti, anche ingombranti: una presenza eccentrica e incontrollata, della quale Chioggia non aveva certo ulteriore bisogno.
AUTOMOBILI E BICICLETTE PARCHEGGIATE INTRALCIANO IL PASSAGGIO PEDONALE AGEVOLATO PER I CIECHI IN CAMPO MARCONI A CHIOGGIA
Numerose segnalazioni, anche in questi giorni, sono unanimi nel condannare la cattiva abitudine di qualche automobilista nel parcheggiare la propria vettura in campo Marconi, nei pressi della biblioteca Sabbadino, ostruendo così la libera circolazione nel sentiero pedonale che porta al bivio con via Cavour. E segnatamente alle persone non vedenti, cui il transito è invece agevolato dalla scanalatura realizzata sopra il selciato.
A complicare la situazione anche il parcheggio selvaggio delle biciclette, abitualmente usate dai pendolari che utilizzano l'autobus extraurbano verso Venezia, Mestre o Padova dalla vicina fermata. Considerata la particolare importanza dei percorsi riservati, è fatto pressante appello ad attenersi alle normali regole di civiltà della strada, e favorire la deambulazione delle categorie più deboli, senza intralciarla con mezzi a quattro e a due ruote.
A complicare la situazione anche il parcheggio selvaggio delle biciclette, abitualmente usate dai pendolari che utilizzano l'autobus extraurbano verso Venezia, Mestre o Padova dalla vicina fermata. Considerata la particolare importanza dei percorsi riservati, è fatto pressante appello ad attenersi alle normali regole di civiltà della strada, e favorire la deambulazione delle categorie più deboli, senza intralciarla con mezzi a quattro e a due ruote.
giovedì 26 novembre 2020
LA POLIZIA LOCALE SANZIONA DUE BAR NEL CENTRO STORICO DI CHIOGGIA: OSPITAVANO PIÙ DI DUE PERSONE PER TAVOLO
(immagine del 18 ottobre)
Due bar nel centro storico di Chioggia sono stati sanzionati lo scorso fine settimana dalla Polizia Locale, in quanto all’ingresso e nei plateatici esterni ai pubblici esercizi erano presenti gruppi -sia in piedi, che seduti- in più di due persone per tavolo, in violazione delle norme anti Covid regionali e comunali. Sempre nel fine settimana sono state elevate quattro sanzioni, per un totale di 1650 euro.
«Le regole ci sono e vanno rispettate da tutti - commentano il sindaco Alessandro Ferro e l'assessora alla Polizia Locale, Genny Cavazzana - soprattutto in questo periodo, dove la maggior parte dei cittadini sta facendo sacrifici e sta subendo privazioni per scongiurare la diffusione del Covid. Con l'occasione ringraziamo tutti coloro che, col massimo impegno, stanno rispettando quanto previsto dalle norme».
"POSTIN" NO LIMITS: DOPO FURTI E ASSALTI, STANOTTE HA IMBRATTATO GLI STIPITI DEL DUOMO CON SCRITTE A VERNICE NERA. URGONO PROVVEDIMENTI RAPIDI
Scoppia a Chioggia l'emergenza "postin". Non si contano più, negli ultimi giorni, le intemperanze di Tiziano Salvagno (così appunto chiamato), il 48enne sbandato e senza fissa dimora che sempre più spesso assurge agli onori -si fa per dire- della cronaca locale: dapprima l'effrazione della vetrata al supermercato Eurospin per rubare una birra, poi (ieri alle 18) il fumo all'interno di un autobus di linea 80, dal quale è stato cacciato salvo vendicarsi imbrattandone la parte posteriore con insulti.
Infine, o almeno si spera che sia finita pur nutrendo enormi dubbi, la scorsa notte alle 3 l'atto chiaramente più grave: sempre munito di una bomboletta spray di vernice nera, lo sconsiderato è stato visto e immortalato mentre sfregiava con scritte inutili l'esterno della Cattedrale di Chioggia, in corrispondenza degli stipiti dell'ingresso.
Non pago, l'individuo ha proseguito la propria attività vandalica nei confronti di una colonna del corso del Popolo di Chioggia, vicina alla chiesetta di San Martino, e di un muro in calle San Cristoforo. Salvagno, già in passato protagonista di episodi deprecabili ai confini dell'autolesionismo, ormai da tempo ha superato il confine del lecito e anche della dignità personale, a seguito di un massiccio consumo di sostanze psicotrope.
Ora però il problema diventa vieppiù di ordine pubblico, e demandato alle autorità che devono arginare i suoi comportamenti, utilizzando gli strumenti che la legge consente come ad esempio il "Daspo" urbano oppure la restrizione ai servizi sociali. Sta di fatto che la città non tollera più di andare avanti così, e che per riavere le colonne del Duomo pulite ora occorrerà tempo e lavoro altrui, non certo di chi lo ha sporcato in maniera stupida e incosciente, senza giustificazione alcuna.
Infine, o almeno si spera che sia finita pur nutrendo enormi dubbi, la scorsa notte alle 3 l'atto chiaramente più grave: sempre munito di una bomboletta spray di vernice nera, lo sconsiderato è stato visto e immortalato mentre sfregiava con scritte inutili l'esterno della Cattedrale di Chioggia, in corrispondenza degli stipiti dell'ingresso.
Non pago, l'individuo ha proseguito la propria attività vandalica nei confronti di una colonna del corso del Popolo di Chioggia, vicina alla chiesetta di San Martino, e di un muro in calle San Cristoforo. Salvagno, già in passato protagonista di episodi deprecabili ai confini dell'autolesionismo, ormai da tempo ha superato il confine del lecito e anche della dignità personale, a seguito di un massiccio consumo di sostanze psicotrope.
Ora però il problema diventa vieppiù di ordine pubblico, e demandato alle autorità che devono arginare i suoi comportamenti, utilizzando gli strumenti che la legge consente come ad esempio il "Daspo" urbano oppure la restrizione ai servizi sociali. Sta di fatto che la città non tollera più di andare avanti così, e che per riavere le colonne del Duomo pulite ora occorrerà tempo e lavoro altrui, non certo di chi lo ha sporcato in maniera stupida e incosciente, senza giustificazione alcuna.
mercoledì 25 novembre 2020
FUMA IN AUTOBUS E VIENE FATTO SCENDERE: IL "POSTIN" IMBRATTA IL VETRO A INSULTI SCRITTI CON UNA BOMBOLETTA DI VERNICE
Solo nella notte fra domenica e lunedì Tiziano Salvagno, chiamato "postin", 48enne sbandato e senza fissa dimora aveva rotto a sassate il vetro del supermercato Eurospin per prendersi indebitamente una birra.
E oggi, attorno alle ore 18, ne ha fatta un'altra delle sue: entrato in un autobus della linea 80 per Venezia, l'uomo è salito al piano superiore sedendo stravaccato con birra e sigaretta accesa. Il conducente è riuscito a farlo scendere, e il balordo ha risposto sporcando la parte posteriore del mezzo con una bomboletta di vernice, scrivendo insulti sul vetro.
E oggi, attorno alle ore 18, ne ha fatta un'altra delle sue: entrato in un autobus della linea 80 per Venezia, l'uomo è salito al piano superiore sedendo stravaccato con birra e sigaretta accesa. Il conducente è riuscito a farlo scendere, e il balordo ha risposto sporcando la parte posteriore del mezzo con una bomboletta di vernice, scrivendo insulti sul vetro.
SPACCANO DI NOTTE LA VETRATA DI IONIO FRUTTA PER RUBARE I POCHI SPICCIOLI DEL FONDO CASSA
La scorsa notte ignoti sono penetrati all'interno del negozio Ionio Frutta, in viale Ionio 2 a Sottomarina, derubandolo degli spiccioli lasciati in cassa. I danni maggiori sono però derivati dall'effrazione della porta in vetro, attraverso la quale i ladri si sono fatti strada. Giusto la sera precedente, a Borgo San Giovanni, un poliziotto aveva sventato in flagrante lo scasso della libreria Pegaso da parte di due giovani pregiudicati della gang di via Alga. Anche in questo caso le modalità del colpo -si fa per dire- ricordano da vicino quelle messe in pratica dagli stessi malviventi che gravitano attorno alla strada di Sottomarina, peraltro non lontana dal luogo dell'ultimo delitto.
LA GUARDIA DI FINANZA DENUNCIA COMMERCIANTE CHIOGGIOTTO PER L'IMPORTAZIONE DI 17 TONNELLATE DI PELLET CON DOCUMENTI CONTRAFFATTI
Un commerciante chioggiotto, assieme a un collega grossista di Gorizia, è stato denunciato a piede libero dalla Guardia di Finanza di Chioggia per commercio di prodotti con segni falsi e ricettazione, in merito al sequestro di 17 tonnellate di pellet proveniente dalla Bosnia con marchio di qualità europea contraffatto. L'uomo, di circa 60 anni, rischia anche la reclusione fino a 8 anni per aver introdotto nello Stato e depositato nei propri magazzini merce con attestazioni palesemente falsificate.
Il pellet infatti, contenuto in oltre mille sacchi da 15 kg l'uno, presentava documenti che lo facevano ritenere di provenienza croata, Stato che fa parte dell'Unione Europea dove vigono determinate regole anti frode, ma è stato accertato che il suo viaggio invece era iniziato dalla confinante nazione bosniaca. Il marchio del Forest Stewardship Council garantisce la gestione forestale e la tracciabilità dei lavorati, costituendo una certificazione della qualità a tutela dei consumatori. Ora i sacchi di pellet sono a disposizione dell'autorità giudiziaria.
Il pellet infatti, contenuto in oltre mille sacchi da 15 kg l'uno, presentava documenti che lo facevano ritenere di provenienza croata, Stato che fa parte dell'Unione Europea dove vigono determinate regole anti frode, ma è stato accertato che il suo viaggio invece era iniziato dalla confinante nazione bosniaca. Il marchio del Forest Stewardship Council garantisce la gestione forestale e la tracciabilità dei lavorati, costituendo una certificazione della qualità a tutela dei consumatori. Ora i sacchi di pellet sono a disposizione dell'autorità giudiziaria.
martedì 24 novembre 2020
TORNANO I LADRI DELLA GANG DI VIA ALGA: POLIZIOTTO SVENTA LO SCASSO IN FLAGRANTE ALLA CARTOLERIA PEGASO DI BORGO SAN GIOVANNI
Dopo qualche tempo tornano a farsi vivi i ladri del gruppo di via Alga. Ieri sera, poco prima delle ore 23.30, un agente della polizia di Stato in forza al Commissariato di Chioggia ha sventato un furto che due di essi -il 28enne Roberto Penzo e il quasi 21enne Omar Minou, ben noti alle forze dell'ordine e all'autorità giudiziaria- stavano per compiere ai danni della cartolibreria Pegaso a Borgo San Giovanni.
Il poliziotto stava entrando in turno quando ha notato i pregiudicati mentre stavano cercando di scassinare la porta d'ingresso al negozio.
L'agente ha rivelato la propria identità e costretto al riconoscimento i malviventi, sùbito denunciati per la violazione del coprifuoco e, stamane, anche dalla titolare della bottega per tentato furto con scasso.
Il poliziotto stava entrando in turno quando ha notato i pregiudicati mentre stavano cercando di scassinare la porta d'ingresso al negozio.
L'agente ha rivelato la propria identità e costretto al riconoscimento i malviventi, sùbito denunciati per la violazione del coprifuoco e, stamane, anche dalla titolare della bottega per tentato furto con scasso.
ESCREMENTI SULLE PANCHINE AI PIEDI DEL PONTE BADEN POWELL: CONTINUANO LE PROVOCAZIONI AGLI OPERATORI DELLA PULIZIA
Continuano le vergognose provocazioni di qualche imbecille ai danni dell'igiene e del decoro urbano, nelle panchine collocate nello spiazzo alla base del ponte Baden Powell, dal lato di Sottomarina. La scorsa notte ignoti le hanno ancora una volta imbrattate con escrementi (non è noto se di natura umana o animale), per la quinta o sesta volta: le segnalazioni dei passanti hanno fatto in modo che gli operatori accorressero a ripulire e disinfettare con l'idrogetto, cosa che era accaduta anche ieri pomeriggio a seguito di analoghi misfatti. Pochi dubbi, ormai, che tale sfregio sia un'azione deliberata e immediatamente successiva alla precedente igienizzazione.
lunedì 23 novembre 2020
BALORDO ROMPE A SASSATE LA VETRATA DELL'EUROSPIN IN VAL DA RIO, E VI FA IRRUZIONE NELLA NOTTE PER RUBARE UNA BIRRA
Ancora un episodio di cronaca ha visto protagonista, la scorsa notte, Tiziano Salvagno chiamato "postin", già alla ribalta per condotte poco edificanti. Il 48enne ha infranto a colpi di pietra una vetrata del supermercato Eurospin, in via Maestri del Lavoro a Val da Rio, penetrando nella struttura e sottraendo almeno una birra.
Già in passato lo squilibrato era stato allontanato dall'esercizio, minacciando un suo ritorno col proposito di rompere le vetrine servendosi delle pietre. L'uomo è stato poi rinvenuto non distante, durante un pattugliamento delle forze dell'ordine.
Già in passato lo squilibrato era stato allontanato dall'esercizio, minacciando un suo ritorno col proposito di rompere le vetrine servendosi delle pietre. L'uomo è stato poi rinvenuto non distante, durante un pattugliamento delle forze dell'ordine.
DUE AUTOBUS EXTRAURBANI SBAGLIANO MANOVRA IN CAMPO MARCONI: CORRIERA INCASTRATA TRA GLI ALBERI, ABBATTUTE TRE COLONNE, TRAFFICO IN TILT
Duplice disavventura, questa mattina, per gli autobus delle linee extraurbane alla rotatoria di campo Marconi a Chioggia. Prima una corriera di Busitalia, di ritorno da Padova, ha sbagliato manovra incastrandosi contro gli alberi, e non riuscendo a innestare la retromarcia poiché il cambio è automatico: per 15 minuti il traffico è rimasto in tilt, finché il conducente non è riuscito a liberare il mezzo e poi a ripartire.
Successivamente, un autobus di Arriva Veneto (linee 80-85 da e per Venezia-Mestre) sempre con una manovra eseguita in maniera non perfetta ha urtato tre colonne di marmo e gesso, che delimitano il marciapiede, abbattendole.
Successivamente, un autobus di Arriva Veneto (linee 80-85 da e per Venezia-Mestre) sempre con una manovra eseguita in maniera non perfetta ha urtato tre colonne di marmo e gesso, che delimitano il marciapiede, abbattendole.
domenica 22 novembre 2020
ODISSEA TAMPONI PER UN LAVORATORE DI CHIOGGIA: SENZA IMPEGNATIVA, DISTRETTO AFFOLLATO E LUNEDÌ NON POTRÀ LAVORARE
Fra le tante piccole e grandi storie del Covid, un risvolto riguarda un'impresa bassopolesana, nella quale un lavoratore è risultato positivo al virus. I vertici aziendali hanno così, correttamente, disposto l'effettuazione di tamponi agli altri dipendenti, di modo da poter continuare l'attività ove negativi: mentre le maestranze che risiedono nel territorio della provincia di Rovigo hanno potuto sostenere l'analisi nei Distretti sanitari dell'ULSS 5 anche senza un appuntamento o impegnativa, un loro collega che abita nel comune di Chioggia ha cercato di compiere lo stesso iter.
Ma la temporanea indisponibilità del proprio medico di base e della continuità assistenziale (l'ex guardia medica) lo ha privato, per ora, della documentazione necessaria a ricevere il test: nelle scorse ore infatti il Distretto di via Vespucci a Sottomarina è stato preso d'assalto da molti utenti, a formare una lunga fila, sgomberata dagli stessi addetti che hanno praticato il tampone solo a chi, appunto, era munito di impegnativa medica, come da linee guida regionali.
Lo stesso è accaduto all'ospedale, dove l'uomo si era pure rivolto. Pertanto il lavoratore chioggiotto non potrà, domani, rientrare all'opera a differenza dei suoi colleghi, e dovrà invece attendere almeno qualche giorno ancora. Fondamentale, prossimamente, potrebbe essere l'arrivo dei tamponi rapidi in farmacia a diminuire sensibilmente i giorni di attesa e di isolamento domiciliare.
Ma la temporanea indisponibilità del proprio medico di base e della continuità assistenziale (l'ex guardia medica) lo ha privato, per ora, della documentazione necessaria a ricevere il test: nelle scorse ore infatti il Distretto di via Vespucci a Sottomarina è stato preso d'assalto da molti utenti, a formare una lunga fila, sgomberata dagli stessi addetti che hanno praticato il tampone solo a chi, appunto, era munito di impegnativa medica, come da linee guida regionali.
Lo stesso è accaduto all'ospedale, dove l'uomo si era pure rivolto. Pertanto il lavoratore chioggiotto non potrà, domani, rientrare all'opera a differenza dei suoi colleghi, e dovrà invece attendere almeno qualche giorno ancora. Fondamentale, prossimamente, potrebbe essere l'arrivo dei tamponi rapidi in farmacia a diminuire sensibilmente i giorni di attesa e di isolamento domiciliare.
sabato 21 novembre 2020
ARRIVA VENETO TAGLIA CORSE SERALI E FERMATE DELLE LINEE 80 E 85: DISAGI IN VISTA DA LUNEDÌ PER I PENDOLARI CHE LAVORANO A TARDA ORA
Brutte notizie per i pendolari e i frequentatori delle linea 80 e 85 di autobus, che collegano Sottomarina e Chioggia a Venezia e Mestre. Da lunedì 23 novembre non sarà più allestita la corsa in partenza da Sottomarina alle 0.20 e quella da Venezia dell'1.40 per quanto riguarda la linea 80, mentre salteranno le corse di linea 85 finora in programma dal lunedì al venerdì alle 19.40 da Sottomarina verso l'aeroporto, alle ore 21.10 in direzione inversa.
E così pure, sempre per la linea 85, non avranno luogo di sabato e domenica le corse in partenza da Sottomarina alle ore 21 e dall'aeroporto di Tessèra alle 22.40. Queste disposizioni sono state adottate, spiega Arriva Veneto, a causa delle restrizioni dovute all'emergenza sanitaria. Nessuna riduzione invece per la linea 87, diretta alle industrie di Porto Marghera.
Non è l'unica defezione che gli utenti dovranno subire: «a causa dello scarso utilizzo», così motiva l'impresa italo-tedesca, sempre da lunedì 23 verranno soppresse in entrambe le direzioni le fermate di Valli Valfiore, Conche via Zena, Conche via Argine Sinistro Brenta. A proposito di tali misure, il consigliere regionale Jonatan Montanariello intende avanzare un ordine del giorno al consiglio comunale di Chioggia per far prendere una posizione dura all'amministrazione, oltre che portare la vicenda all'attenzione di palazzo Ferro Fini.
«Ancora una volta - commenta l'esponente politico - quando i servizi pubblici vengono affidati alle aziende private incorrono in tagli, perché ragionano in termini economici più che di garanzia della mobilità. La corsa dell'1.40 è fondamentale, perché chi dovesse perderla è costretto ad aspettare fino alle 4 del mattino».
E così pure, sempre per la linea 85, non avranno luogo di sabato e domenica le corse in partenza da Sottomarina alle ore 21 e dall'aeroporto di Tessèra alle 22.40. Queste disposizioni sono state adottate, spiega Arriva Veneto, a causa delle restrizioni dovute all'emergenza sanitaria. Nessuna riduzione invece per la linea 87, diretta alle industrie di Porto Marghera.
Non è l'unica defezione che gli utenti dovranno subire: «a causa dello scarso utilizzo», così motiva l'impresa italo-tedesca, sempre da lunedì 23 verranno soppresse in entrambe le direzioni le fermate di Valli Valfiore, Conche via Zena, Conche via Argine Sinistro Brenta. A proposito di tali misure, il consigliere regionale Jonatan Montanariello intende avanzare un ordine del giorno al consiglio comunale di Chioggia per far prendere una posizione dura all'amministrazione, oltre che portare la vicenda all'attenzione di palazzo Ferro Fini.
«Ancora una volta - commenta l'esponente politico - quando i servizi pubblici vengono affidati alle aziende private incorrono in tagli, perché ragionano in termini economici più che di garanzia della mobilità. La corsa dell'1.40 è fondamentale, perché chi dovesse perderla è costretto ad aspettare fino alle 4 del mattino».
RUBATO UNO SCOOTER IERI SERA IN CALLE PICELLI, IL REATO È STATO DENUNCIATO AI CARABINIERI
Ieri sera attorno alle ore 21.30 uno scooter Scarabeo di colore blu è stato rubato sotto uno dei portici in calle Picelli a Chioggia. Questa mattina il suo proprietario, comprensibilmente arrabbiato oltre che mortificato, si è recato alla caserma dei carabinieri in lungomare Adriatico a Sottomarina per la denuncia formale dell'accaduto, nella speranza di riuscire di nuovo a mettere legittimamente le mani sul suo veicolo. La targa del mezzo, per chi dovesse averlo visto, è X7F7R5.
venerdì 20 novembre 2020
VIAGGIA CONTROMANO E INVESTE UN PEDONE, MANOVRA SPERICOLATA DI UNA CONDUCENTE STAMANE IN STRADA MADONNA MARINA
Attorno alle ore 10 di stamane la conducente di una vettura, che viaggiava contromano (e ad alta velocità) in strada Madonna Marina, è uscita di strada nei pressi dell'ex discoteca Hijack, urtando un pedone che transitava sopra il marciapiede e concludendo la propria corsa contro il muro, distruggendo la parte anteriore del mezzo. La donna ha provveduto alla manovra spericolata per evitare l'impatto con i veicoli che provenivano in senso opposto.
Il pedone suo malgrado coinvolto, secondo una prima e sommaria analisi, non dovrebbe aver riportato ferite di grave entità, mentre colei che guidava la macchina è stata estratta da essa in stato confusionale. In conseguenza dello schianto, sono stati danneggiati anche alcuni cavi elettrici che hanno provocato il black out nella zona: l'illuminazione è stata ripristinata dalle squadre dell'ENEL alla fine della mattinata.
Il pedone suo malgrado coinvolto, secondo una prima e sommaria analisi, non dovrebbe aver riportato ferite di grave entità, mentre colei che guidava la macchina è stata estratta da essa in stato confusionale. In conseguenza dello schianto, sono stati danneggiati anche alcuni cavi elettrici che hanno provocato il black out nella zona: l'illuminazione è stata ripristinata dalle squadre dell'ENEL alla fine della mattinata.
giovedì 19 novembre 2020
CALLE SAN CRISTOFORO PREDA DEI BALORDI: "BISOGNI" A CIELO APERTO SOTTO IL PORTICO, ATTI VANDALICI CONTRO AUTO E FINESTRE
A distanza di due anni esatti dalla precedente denuncia dalle pagine di Chioggia Azzurra, non è venuta mutando -anzi, se possibile si è ulteriormente inasprita- la situazione di degrado segnalata dai residenti in calle San Cristoforo a Chioggia.
Lungo l'arteria del rione Duomo, nella quale insistono anche alcuni uffici comunali tra cui un distaccamento della polizia locale, i soliti giovinastri fanno il bello e il cattivo tempo: «La zona è quotidianamente frequentata da sbandati - afferma un abitante - i quali rendono la vita impossibile alle famiglie per bene, fino all'accesso alle proprie abitazioni».
Sotto attenzione soprattutto uno dei sottoportici centrali, imbrattato di scritte oltre l'inverosimile, e sede dei bisogni fisiologici di questi balordi: «Non si contano gli atti vandalici - continua un altro cittadino - le finestre rotte e i danni alle auto in sosta, né si possono descrivere i timori di chi convive con la paura di incrociare "quello della domenica"».
La situazione è particolarmente degenerata durante il lockdown dello scorso marzo e aprile, e anche con il presente coprifuoco alle ore 22, dal momento che la calle non risulta provvista di telecamere e le disposizioni vengono bellamente eluse dalle bande di malintenzionati. L'installazione di un circuito di videosorveglianza è caldeggiata, ma c'è chi valuta anche l'ipotesi di chiudere il portico con un cancello.
Lungo l'arteria del rione Duomo, nella quale insistono anche alcuni uffici comunali tra cui un distaccamento della polizia locale, i soliti giovinastri fanno il bello e il cattivo tempo: «La zona è quotidianamente frequentata da sbandati - afferma un abitante - i quali rendono la vita impossibile alle famiglie per bene, fino all'accesso alle proprie abitazioni».
Sotto attenzione soprattutto uno dei sottoportici centrali, imbrattato di scritte oltre l'inverosimile, e sede dei bisogni fisiologici di questi balordi: «Non si contano gli atti vandalici - continua un altro cittadino - le finestre rotte e i danni alle auto in sosta, né si possono descrivere i timori di chi convive con la paura di incrociare "quello della domenica"».
La situazione è particolarmente degenerata durante il lockdown dello scorso marzo e aprile, e anche con il presente coprifuoco alle ore 22, dal momento che la calle non risulta provvista di telecamere e le disposizioni vengono bellamente eluse dalle bande di malintenzionati. L'installazione di un circuito di videosorveglianza è caldeggiata, ma c'è chi valuta anche l'ipotesi di chiudere il portico con un cancello.
mercoledì 18 novembre 2020
LE OPERE DI COMPENSAZIONE DEL MOSE FRENATE DALLE SPESE AGGIUNTIVE PER LE PARATOIE: TRA ESSE ANCHE IL RECUPERO DI FORTE SAN FELICE
È la Provveditrice alle Opere Pubbliche del Triveneto, Cinzia Zincone, a certificare che i lavori di compensazione esterni al Mose, tra i quali il restauro di Forte San Felice a Sottomarina, sono stati tenuti fermi -o comunque in secondo piano- rispetto a quelli per le paratoie mobili del sistema di difesa lagunare dalle acque alte.
Entrambi gli interventi, diffusi in tutta la gronda, secondo le intenzioni avrebbero dovuto andare di pari passo: ma a quanto riferisce il quotidiano Il Gazzettino oggi in edicola, entro un articolo a firma di Roberta Brunetti, l'avanzamento delle spese per il Mose ha frenato ogni opera di compensazione, mantenendola in stallo. Oltre al Forte di San Felice sono previsti interventi dall'Arsenale al Lazzaretto Vecchio, dall'isola di Sant'Andrea al water-front di Treporti.
Il completamento del recupero di Forte San Felice, sollecitato dal comitato di volontari che se ne prende cura e caldeggiato anche al sottosegretario Andrea Martella, ammonta a 4 milioni e 700mila euro. Secondo la Zincone, i capitoli di spesa sono aumentati anche in virtù della manutenzione straordinaria di cui ha avuto e ha ancora bisogno il sistema Mose, a partire dalle valvole e dalla ruggine venuta depositandosi ai tubi.
Entrambi gli interventi, diffusi in tutta la gronda, secondo le intenzioni avrebbero dovuto andare di pari passo: ma a quanto riferisce il quotidiano Il Gazzettino oggi in edicola, entro un articolo a firma di Roberta Brunetti, l'avanzamento delle spese per il Mose ha frenato ogni opera di compensazione, mantenendola in stallo. Oltre al Forte di San Felice sono previsti interventi dall'Arsenale al Lazzaretto Vecchio, dall'isola di Sant'Andrea al water-front di Treporti.
Il completamento del recupero di Forte San Felice, sollecitato dal comitato di volontari che se ne prende cura e caldeggiato anche al sottosegretario Andrea Martella, ammonta a 4 milioni e 700mila euro. Secondo la Zincone, i capitoli di spesa sono aumentati anche in virtù della manutenzione straordinaria di cui ha avuto e ha ancora bisogno il sistema Mose, a partire dalle valvole e dalla ruggine venuta depositandosi ai tubi.
ANCORA SCAFI NON AUTORIZZATI NEL CANALE PEROTOLO: UN CONCESSIONARIO, IMPOSSIBILITATO A USCIRE, CHIEDE ALLA POLIZIA LOCALE DI RIMUOVERLI
Nonostante la società partecipata SST abbia fatto rimuovere le imbarcazioni ormeggiate senza titolo autorizzativo dal canale Perotolo, alcune di queste insistono a collocarsi lungo lo stesso, nei posti rimasti vacanti, creando di nuovo problemi a chi deve uscire dal canale. Succede ad esempio a un lavoratore, il cui natante è regolarmente ormeggiato nel Perotolo, ma nei momenti di alta marea è stato bloccato più volte dalla presenza indebita di due scafi nei pressi del ponte di attraversamento, adiacente al museo diocesano: l'uomo ha fatto valere la propria concessione scrivendo al Comando di polizia locale di Chioggia, chiedendo un intervento urgente come era già accaduto ad esempio lungo il canal Vena.
martedì 17 novembre 2020
PARCHEGGIA LA BICI IN CAMPO MARCONI PER RECARSI AL LAVORO E AL RITORNO NON LA RITROVA: FURTO DENUNCIATO ALLA POLIZIA
Questa mattina un lavoratore pendolare, solito salire nell'autobus extraurbano alla fermata di campo Marconi a Chioggia, è stato derubato della propria bicicletta, parcheggiata come spesso succede nei pressi della fermata, non lontano dalla biblioteca civica. L'uomo ha denunciato il fatto al locale Commissariato di Pubblica Sicurezza.
A quanto risulta, non sarebbe il primo furto avvenuto nella zona, ai danni di biciclette, scooter e pezzi meccanici parcheggiati da chi abita in centro storico e si reca a Venezia, Mestre o Padova per lavoro o per studio. I pendolari auspicano che anche questa parte del territorio venga coperta dalle telecamere del circuito di videosorveglianza.
A quanto risulta, non sarebbe il primo furto avvenuto nella zona, ai danni di biciclette, scooter e pezzi meccanici parcheggiati da chi abita in centro storico e si reca a Venezia, Mestre o Padova per lavoro o per studio. I pendolari auspicano che anche questa parte del territorio venga coperta dalle telecamere del circuito di videosorveglianza.
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