domenica 30 settembre 2018

SNIFFA COCAINA ALL'APERTO IN PIENO CENTRO, INDECENZA SENZA LIMITI. QUANDO I CITTADINI INIZIERANNO A RIBELLARSI?

Magari non era la prima volta che succedeva, magari non sarà nemmeno l’ultima. Resta tutto lo scalpore e l’indignazione per aver assistito in diretta, ieri attorno alle 15.30 in un caffè del centro storico, alla performance di un uomo intento ad aspirare cocaina en plein air, senza porsi alcun problema del trovarsi in pubblico, in orario non buio, magari alla presenza di bambini. Niente, il tizio ha sentito il bisogno e l’ha fatto, sprezzante di eventuali telecamere accese, o di un passaggio delle forze dell’ordine. Questo fatto dice del livello assolutamente fuori di guardia a cui è arrivato il consumo di droghe pesanti anche a Chioggia e nel suo circondario, dopo un’estate segnata da atti criminosi dove l’alterazione da cocaina ha influito notevolmente: dal massacro di Maila Beccarello alla sparatoria di Ca’ Lino, dall’emorragia cerebrale notturna di una 33enne sulla spiaggia alla caduta nel canal Vena di un tossicodipendente con esiti mortali, a svariate retate per la repressione dello spaccio fino alla recente serie di piccoli furti commessi ogni notte in tutto il territorio da drogati all’ultimo stadio per racimolare il denaro necessario alla dose quotidiana. Ma quando si arriva a sniffare in piazza e in pieno giorno sotto gli occhi di tutti, significa che qualsiasi livello è stato superato, e sarà molto difficile riportare la situazione nei binari della decenza e della piena legalità.

sabato 29 settembre 2018

CASO CARPE DIEM: I GELATI RIENTRANO, "IL FRIGO APPARTIENE ALLA VECCHIA GESTIONE"

Non è tardata la risposta dell’attuale gestione della gelateria Carpe Diem sotto il Granaio di Chioggia, alla notizia pubblicata ieri, ovvero che una cella frigo contenente gelati fosse rimasta aperta di notte senza lucchetto, alla mercé di ladri ed eventuali malintenzionati, prima che i prodotti fossero dati in pasto al pubblico. Questa mattina Massimo Rossi, uno dei soci di Infinity che ne ha rilevato la gestione, ha inteso precisare al microfono di Chioggia Azzurra che «il frigo con i gelati è stato esposto all’esterno poiché relativo alla precedente proprietà, dell’azienda BMB, la quale non ha ancora provveduto a rimuoverlo. Gli stessi gelati erano di loro pertinenza e non destinati al consumo alimentare, quindi alla vendita». Onde evitare ulteriori polemiche, Infinity ha spostato all’interno i gelati in un altro frigo. Per quanto riguarda le accuse di allacciamento a un contatore dell’energia elettrica in dotazione al cantiere edile che sta restaurando il Granaio, Rossi specifica di non aver mai compiuto tale operazione, essendo relativa (molto tempo fa) appunto a una terza persona che con l’attuale società non c’entra: «Ciò è dimostrabile carte alla mano – continua l’attuale dominus di Carpe Diem – perché una volta scaduto il precedente contratto con Enel sono stato riagganciato la mattina stessa, tempo due ore», e quindi non è stato necessario ricorrere a mezzucci per avere la luce. Oltre agli esercizi in corso del Popolo, Infinity si occupa anche di un analogo locale a Dolo e di un ristorante a Camin, oltre a un laboratorio artigianale di gelato.

venerdì 28 settembre 2018

FURTO ALLA COOPERATIVA PESCATORI CLODIENSE: RUBATE ANCHE LE OFFERTE PER IL CANILE DI SANT'ANNA

I ladri ormai non si fermano neanche al contenitore delle offerte per il canile di Sant’Anna. È accaduto nella notte fra mercoledì e giovedì, agli uffici della Cooperativa Pescatori Clodiense, all’isola Saloni: entrati forzando una finestra del bagno che era rimasta semiaperta, ignoti si sono introdotti nella sede e hanno rubato il contante presente, oltre appunto al barattolo destinato all’Associazione Protezione Animali che si occupa del canile. Per una volta, le dinamiche del reato non paiono assimilabili a quelli recentemente compiuti in varie zone della città, ad opera di delinquenti di piccola taglia, finalizzati a reperire il denaro necessario alla dose di cocaina. C’è anzi il sospetto che si possa trattare di qualcuno che conosceva l’ufficio e la sua disposizione interna.

GELATI "GRATIS" AL CARPE DIEM: PECCATO CHE IL FRIGO SIA RIMASTO APERTO TUTTA LA NOTTE ALL'ESTERNO

Se nel mezzo della notte qualcuno in centro storico a Chioggia avesse voglia di un gelato fresco e artigianale, può recarsi in piazza Granaio, dove il caffè Carpe Diem lascia fuori la cella frigo aperta e senza lucchetto. La sconvolgente scoperta è avvenuta nell’ultima settimana: al mattino, i dipendenti del locale -gestito da alcuni imprenditori di Dolo- prendono le vasche e le posizionano all’interno del bar, pronte per essere servite al pubblico. Peccato però che, essendo del tutto esposto alla mercè dei passanti, il frigo potrebbe anche prestarsi alle cattive intenzioni di chi può versarvi del veleno, o fare i propri bisogni.
La situazione era stata segnalata ai NAS e all’ufficio d’igiene, ma ancora non sono stati presi provvedimenti. Non è l’unica nequizia addebitata al Carpe Diem: è assodato che la raccolta differenziata non venga svolta in maniera regolare, prova ne siano i sacchi neri posizionati dietro il municipio, mentre per qualche tempo il locale si è servito della corrente elettrica erogata da uno dei contatori in uso all’impresa edile che sta svolgendo i lavori di manutenzione proprio al palazzo Granaio. Per questa ultima circostanza è stata anche sporta una denuncia penale.

IL TITOLARE DEI CAVALLI SOTTO SEQUESTRO: HO SBAGLIATO, MA NON È VERO CHE I CAVALLI SIANO MALNUTRITI

Ha giustamente destato molto scalpore la vicenda dell’allevamento equino posto sotto sequestro nei giorni scorsi dai carabinieri forestali del nucleo Cites nella zona fra Brondolo e il fiume Brenta. I militari, assieme ai veterinari della ULSS 3 Serenissima, hanno riscontrato in loco varie inadempienze che si ripercuotevano nello stato di salute e di nutrizione dei circa 50 fra cavalli e asini presenti, oltre alla presenza di cinque carcasse animali non ancora rimosse.
Nel rettificare quanto abbiamo scritto mercoledì 26 settembre, ovvero che il grosso della mandria è stato portato altrove cercando di rianimarla e metterla in salute (quando invece i cavalli sono ancora là, dal momento che l’allevatore è stato nominato custode giudiziale), Chioggia Azzurra ha ricevuto l’invito di quest’ultimo, il signor Cherubino Tiozzo Caenazzo, il quale ha voluto illustrare le effettive condizioni del bestiame: quello che le immagini rilevano è uno stato apparentemente migliore di come descritto nei giorni scorsi, in quanto esiste anche la macchina che compatta il fieno per il vitto dei cavalli e degli asini.
Dubbi permangono riguardo alcuni esemplari di razza Appaloosa, visibilmente più magri degli altri, ma nelle parole dell’anziano titolare ciò sarebbe dovuto proprio a caratteristiche fisiche o allo stato di gravidanza di qualche giumenta. Tiozzo non nega la permanenza nella stalla delle carogne contestate, e ha anche dichiarato che il grosso dello stock avrebbe dovuto presto essere venduto dal momento che le sue condizioni di età e di salute non gli consentono più di portare avanti un lavoro che è anche una passione. Restano comunque agli atti i rilievi mossi dai carabinieri forestali, concernenti anche le coperture, l’abbeverazione e altre mancanze.

giovedì 27 settembre 2018

PUNTA POLI: RESIDENTI INFURIATI, "BASTA DEGRADO". RISCHIO SUBSIDENZA PER I CAMION PESANTI

Non tutti conoscono la bellezza di punta Poli, parte terminale della strada omonima retrostante il mercato ittico all’ingrosso. Dal limite nord, di fronte la chiesa di San Domenico, si può ammirare il panorama della laguna aperta, fino a Ca’ Roman e a Pellestrina, oltre alla fila di case della vecchia Sottomarina: eppure la zona, popolata soprattutto a partire dal dopoguerra, soffre di un degrado che viaggia spedito, in corrispondenza del massiccio afflusso dei camion diretti al mercato ittico e al centro di raccolta dei molluschi. Alessandro abita la zona da 17 anni, e alle telecamere di Chioggia Azzurra dice che «il degrado di questo periodo è pauroso, a partire dai numerosi relitti nautici già segnalati più volte alle autorità, senza mai una reazione. Vengono costruiti capannoni, i camion arrivano a tutte le ore senza freni limitatori, corrono e muovono polvere mettendo in pericolo il passaggio dei bimbi. E soprattutto le fondamenta crollano: la banchina concessa dal Provveditorato alle Opere Pubbliche (ex Magistrato alle Acque) non supporta il peso dei camion, hanno tolto mattoncini di protezione dalla riva, così la subsidenza avanza e crolla tutto come era già accaduto nella parte est. Servono ispettori, altrimenti succede l’irreparabile in due anni, lo confermano i costruttori stessi». I residenti di punta Poli lamentano anche di dover «tenere pulita la riva da soli, specie quella di fronte la chiesa di San Domenico, dove i netturbini non arrivano e abitano tanti anziani. Non vogliamo essere costretti a chiudere la strada al passaggio dei mezzi pesanti».

mercoledì 26 settembre 2018

GUERRIGLIA URBANA IN VIA ALGA, CONTUSI AGENTI DI POLIZIA: DUE MALVIVENTI DENUNCIATI A PIEDE LIBERO


André Morana

Via Alga come il Bronx. La famigerata zona di Sottomarina ieri sera ha vissuto ore di tensione sfociata nella guerriglia urbana, quando dopo le 22.30 la polizia è stata chiamata a sedare l’ennesima rissa di strada, tra il pregiudicato 22enne André Morana e un suo parente più anziano: alla vista degli uomini del Commissariato, Morana e un altro individuo -Eros Nordio di 29 anni- hanno cominciato a insultare, minacciare e spintonare gli agenti. Nella colluttazione due poliziotti sono rimasti contusi da leggeri traumi alla schiena, e hanno dovuto ricorrere alle cure del pronto soccorso: uno degli agenti è stato costretto ad usare lo spray al peperoncino per fermare la situazione ormai degenerata malgrado l’arrivo di sei mezzi delle forze dell’ordine, compresi i carabinieri.

Eros Nordio

Il 22enne delinquente, assai probabilmente sotto effetto di droghe, si è rivoltato agli uomini in divisa come una furia, prima di finire denunciato per lesioni a pubblico ufficiale assieme a Nordio. La calma apparente nella polveriera di via Alga è tornata dopo le 23, ma chiunque è pronto a scommettere che i disordini all’aperto e nel condominio di edilizia popolare abitato da questi individui succederanno ancora.

IL BRAGOZZO ULISSE: "NON ABBIAMO ALLONTANATO GLI ANZIANI DA VIGO. QUALI INTERESSI NASCONDE L'ACCUSA?"

Il bragozzo Ulisse non ci sta. Dopo la controversa questione del cartello promozionale affisso nei pressi del pontile di Vigo, ora anche la polemica per un presunto allontanamento di due anziani dal luogo, sollevato in rete: ma Marco Tiozzo Bastianello, il comandante di Ulisse, respinge al mittente le accuse e nega di aver compiuto un’azione del genere, contraria ai princìpi anche personali dell’etica professionale. «Agirò in via legale contro chiunque lederà l’onorabilità dell’impresa e di chi ci lavora», assicura Bastianello ai microfoni di Chioggia Azzurra. E spiega l’accaduto: «Quelle due persone hanno manifestato più volte un comportamento antisociale e ben poco educato, addirittura nascondendo la propria identità agli agenti di polizia dopo un diverbio. Altro che mafia».
Il focus si sposta sull’intera attività: i bragozzi Ulisse sono barche tradizionali che dal 2001 operano in concessione, trasportando non solo i turisti ma anche i passeggeri diretti a Pellestrina, Ca’ Roman e San Pietro in Volta, comprese alcune società sportive che là devono disputare i propri incontri in trasferta. Inoltre, la popolare imbarcazione di colore rosso è stata protagonista delle riprese televisive di programmi quali Pianeta Mare, Linea Blu e altri, e anche i comunicatori internazionali chiedono a Marco Bastianello di effettuare riprese a bordo di Ulisse. Conclude così il capitano Tiozzo: «Singolare come un individuo da fuori Chioggia, e il suo sedicente comitato, vengano chiamati in causa due volte su due -la precedente agli ormeggi lungo il ponte che collega il centro storico a Sottomarina- per screditare altrettante imprese autorizzate e titolari di concessioni all'attracco per la mobilità turistica. Costui è stato visto in città una decina di volte nell'ultimo mese, mi chiedo quale sia il suo scopo e se fa gli interessi di qualcuno in particolare».

ORRORE A BRONDOLO, SEQUESTRATO DAI CARABINIERI UN ALLEVAMENTO-LAGER: CINQUE CAVALLI MORTI, ALTRI 40 IN PESSIME CONDIZIONI

Scoperto dai carabinieri forestali del nucleo Cites un allevamento lager tra Brondolo e il fiume Brenta. In un’area sterrata di 16mila metri quadri, senza apparenti coperture e con poca vegetazione, sono stati rinvenuti circa 50 fra cavalli e asini in pessime condizioni di salute e soprattutto denutriti, con varie patologie derivate e riscontrate dai veterinari dell’ULSS 3 Serenissima: gli animali erano costretti a vivere nel fango, con una cattiva alimentazione oltre a poca acqua probabilmente insufficiente specie d’estate, e tra rifiuti ed escrementi non asportati. Inoltre erano presenti anche cinque carcasse di cavalli morti in precedenza. L’allevamento è stato sequestrato dai carabinieri, e il grosso degli equini distribuito in altri ambienti dove si proverà a salvare il salvabile: nel terreno stazionano ancora 6 cavalli e 2 asini, in condizioni apparentemente discrete anche se non ottimali. L’allevatore è un anziano del luogo, Cherubino Tiozzo Caenazzo, ora anche molto malato e che ha sempre lavorato da solo: circostanze che naturalmente non giustificano i maltrattamenti ai quadrupedi. Già tempo fa la situazione era stata notata senza che qualcuno prendesse provvedimenti: Tiozzo non provvedeva a spese per il mantenimento dei cavalli, che si nutrivano in campi abbandonati. Anche la recinzione, formata da ferro di recupero, aveva inferto ferite a una giumenta rimasta infilzata nel ventre. Secondo testimoni, l’uomo era solito comportarsi in questa maniera anche precedentemente al suo stato di anzianità avanzata e di malattia.

ANCORA LADRI "DI POLLI": SCASSINATA LA GASTRONOMIA GALLO, RUBATI 200 EURO DALLA CASSA

Nella notte ignoti si sono introdotti nella gastronomia Gallo in corso del Popolo a Chioggia, dopo aver provveduto a scassinare il serramento. I ladri "di polli" hanno portato via 200 euro dal fondo cassa. Le dinamiche dell'operazione ricordano in tutto e per tutto quelle della recente ondata di furti avvenuti per lo più a Sottomarina (ma anche in centro storico) ad opera di sbandati in cerca del denaro per la dose quotidiana di droga pesante.

martedì 25 settembre 2018

AVEVA DATO FUOCO A UN FURGONE IN VAL DA RIO, 46ENNE CHIOGGIOTTO CONDANNATO A SEI MESI

Condannato a 6 mesi per aver dato fuoco a un furgone nel cantiere Clodiafer, in località Val da Rio. La sentenza è stata emessa ieri dal Tribunale di Venezia nei confronti di Denis Pugiotto, 46enne di Chioggia senza fissa dimora, colto in flagrante il 3 febbraio 2015 all’interno della struttura: la giudice monocratica Sara Natto ha accolto le istanze del pm quanto all’applicazione del reato di danneggiamento in seguito a incendio, ma ha ridotto da 8 a 6 mesi la pena rispetto alle richieste della pubblica accusa, oltre a comminare una provvisionale di 4mila euro a vantaggio dell’impresa clodiense. Dopo aver appiccato le fiamme, Pugiotto rimase nel cantiere, fino all’arrivo dei vigilantes -gli stessi operai- che lo hanno bloccato mentre tentava la fuga: l’uomo si contraddisse più volte quanto al movente, asserendo anche di essere stato invitato da terzi ad appiccare le fiamme su commissione e dietro un modesto compenso in denaro. Si tratta del terzo incendio che Clodiafer aveva subito in pochi mesi: i due precedenti sono finora rimasti impuniti.

ACCOGLIENZA AI MIGRANTI, "LA LEPRE" PERDE IL RICORSO AL TAR CONTRO LA PREFETTURA: CARENZE STRUTTURALI E SOVRAFFOLLAMENTO

La Lepre di Sottomarina ha perduto il ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale avanzato contro la Prefettura di Venezia, che nel luglio scorso aveva revocato il rinnovo della convenzione per ospitare nello stabile di strada Madonna Marina alcuni migranti inseriti nel programma di accoglienza. Carenze strutturali e sovraffollamento, testimoniati da diversi sopralluoghi dell’ULSS 3 Serenissima, avevano fatto propendere il prefetto per la decisione di non continuare l’esperienza iniziata nel giugno 2016. La ricorrente Loredana Boscolo Marchi, titolare della Lepre, ha visto il ricorso in parte respinto per la riscontrata assenza dei miglioramenti pure annunciati, in parte giudicato inammissibile per difetto di giurisdizione: secondo il TAR la penalità del 10% rispetto all’importo dovuto dalla Prefettura a far data dal 1° agosto scorso (e fino al 12 settembre, giorno della sentenza) va discussa in sede di giudizio civile e non amministrativo.
Tuttavia, obiettano alla Lepre, i migranti affidati sono ancora alloggiati nella struttura: se la situazione fosse così precaria avrebbero già dovuto ricollocarli, cosa non avvenuta. Tra l’altro - si afferma – vengono erogati i pasti gratuitamente, dal momento che l’Ufficio Territoriale di Governo non ha ancora provveduto a saldare l’erogazione di denaro secondo convenzione. Le perplessità riguardano anche il fatto che lo scorso luglio il sindaco Ferro aveva anche dichiarato pubblicamente, attraverso un comunicato del Comune, che tutte le strutture del territorio sono considerate idonee ad accogliere. Nell’attesa che l’avvocato Carlin valuti le contromosse dell’impresa di Sottomarina, vale ricordare come lo scorso 5 settembre era scoppiato il caso di alcune famiglie africane, ben inserite in un immobile del centro storico di proprietà sempre della Lepre, che erano state allontanate dalla Prefettura -apparentemente senza motivo- in due Comuni del Veneto Orientale, dove la situazione era ben più disagevole rispetto all’avvio di integrazione praticato in città.

lunedì 24 settembre 2018

LA DÉFAILLANCE DI GUGLIELMO, IL WI-FI DELLA PIAZZA: DOMANI OPERAZIONE TECNICA PER RIPRISTINARLO

Da qualche giorno il provider Guglielmo, che dal 2014 consente la navigazione internet gratuita in wi-fi lungo il corso del Popolo e qualche zona limitrofa, ha smesso di funzionare. Il disservizio è stato notato ds coloro che si agganciavano automaticamente alla "cella" di Guglielmo dopo essersi registrati una tantum attraverso la propria utenza telefonica. La facoltà, istituita nel 2014 dall'allora assessora Silvia Vianello, ha consentito a parte del centro storico di Chioggia di tenersi al passo con le principali località turistiche, fornendo l'ormai imprescindibile connessione wireless a residenti e turisti. Dal Comune si apprende che domani stesso sarà eseguito un sopralluogo e la probabile sistemazione della rete. Guglielmo è una piattaforma nazionale, reperibile anche in altre città, agevolando così chi si sposta: una volta "loggati" via sms, l'account personale resta sempre attivo. A patto che la rete funzioni...

PREVENZIONE ANTIDROGA: CONTROLLO A SORPRESA DAVANTI ALL'ISTITUTO CAVANIS, NESSUN SEQUESTRO

Nella mattinata odierna gli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza e della Guardia di Finanza, affiancati dal nucleo cinofilo della Polizia di Stato, hanno effettuato alcune perlustrazioni davanti gli istituti scolastici del territorio, segnatamente all’istituto professionale dei padri Cavanis. I controlli hanno avuto un mero scopo preventivo in ordine allo spaccio di stupefacenti, senza peraltro rilevare la necessità di alcun sequestro; saranno comunque portati a termine, in date episodiche, anche negli altri plessi secondari superiori.

venerdì 21 settembre 2018

LADRO ACROBATA E CONTORSIONISTA IN FIORERIA, MA ANCHE STANOTTE IL "BOTTINO" È MAGRO

La recente tipologia di furti che si è abbattuta su Sottomarina, ovvero piccoli colpi poco fruttuosi finalizzati all’occorrente per garantirsi la dose di cocaina, ha lambito la scorsa notte anche Chioggia. Il colpo è stato tentato infatti alla fioreria Veronese in calle Cesare Battisti, dove un individuo -per forza di cose molto magro, e magari abituato a questo genere di azioni- è stato capace di inerpicarsi nella parte alta della vetrata, dove sta una stretta fessura che gli ha consentito di entrare: purtroppo per lui, però, le sue doti di acrobata e contorsionista non sono valse che poche decine di euro in monete, prelevati dal fondo cassa. La Polizia di Stato, intervenuta per i rilievi del caso, è già al lavoro d’indagine e probabilmente sulle piste del malvivente, che continua a fare più danni dell’importo che ruba.

giovedì 20 settembre 2018

DUE ANNI E NOVE MESI DI CARCERE ALL'ENERGUMENO CHE TERRORIZZAVA GLI ABITANTI DELLE CASE POPOLARI DI CA' BIANCA

È stato condannato a 2 anni e 9 mesi di reclusione, ieri dal Tribunale di Venezia, Marco Colelli, il 48enne manesco diventato un incubo per i residenti nelle case Ater di Ca’ Bianca. L’uomo dovrà scontare per intero la pena a Santa Maria Maggiore, anche a seguito di alcune intemperanze verso la struttura carceraria dov’era finora detenuto, e verso la stessa Ater. Colelli era stato arrestato lo scorso 16 febbraio nella sua abitazione in via Rebosola dai carabinieri della stazione di Sottomarina, che hanno agito con molta cautela e astuzia dopo una serie di intemperanze violente dell’individuo ai danni dei condòmini.
Ha colpito soprattutto il caso -raccontato da Chioggia Azzurra- di una signora costretta a lasciare il proprio appartamento nell’autunno dell’anno scorso, in quanto impossibilitata a entrare in casa dalle minacce fisiche e psicologiche di Colelli. Anche altri abitanti avevano segnalato le intemperanze, di cui nel tempo hanno fatto le spese sia un operatore di Veritas, con traumi al volto, che la stessa madre dell’aguzzino. Finisce quindi un incubo per la popolazione del quartiere, anche se non sarà comunque facile riprendere una vita serena per chi ha subìto angherie di ogni tipo da parte di un tizio dalla condotta sociale così riprovevole.

mercoledì 19 settembre 2018

I RIFIUTI DEBORDANO AL PARCO DI VIA ZENO: NON VIENE PULITO DA DIECI GIORNI. DA UNA BAMBINA VIENE IL BUON ESEMPIO

I giardini pubblici nel lato sud di via Nicolò Zeno a Sottomarina non vengono puliti da più di dieci giorni. Lo denuncia l’attivista Laura Doria, che riferisce di cestini non svuotati dai rifiuti debordanti, nonostante una segnalazione operata lo scorso weekend dagli addetti di SST ai propri superiori: «Resta difficile da accettare – dice Doria – anche perché da quanto ho appreso il parco dovrebbe essere pulito due volte alla settimana, al netto dei molti maleducati che abbandonano i rifiuti appositamente nell’erba».
La pasionaria del verde pubblico ha segnalato la situazione all’ufficio comunale competente, che l’ha trasmessa a Veritas. In questo quadro, un raggio di sole: una bambina di 9 anni ha affisso un avviso ad un albero, invitando a non sporcare il giardino con carte e bottiglie, e a raccogliere le deiezioni dei propri cani. La piccola si è messa all’opera dopo aver ascoltato la madre sgridare la sorella mentre stava giocando con alcuni rifiuti: «Spero proprio che questo candido gesto di una bambina possa scuotere le coscienze dei ragazzi e degli adulti», conclude Laura Doria.

martedì 18 settembre 2018

FURTI NEI LOCALI E NEGLI STABILIMENTI BALNEARI DI ISOLAVERDE: MAGRO BOTTINO, SOLITI SOSPETTI

Ancora un’ondata di piccoli ma fastidiosi furti nella notte di domenica ha colpito soprattutto Isolaverde ma anche alcuni stabilimenti di Sottomarina come il Sand e Le Tegnùe. I soliti ignoti, stavolta in numero di tre come rivelano le telecamere piazzate negli esercizi, si sono impadroniti di tre telefoni, palmari e 100 euro in denaro nella cassa al Caffè del Mare di via delle Nazioni Unite; a Isolaverde sono stati “visitati” anche i bagni Capannina e La Spiaia. Le immagini registrate dal circuito di videosorveglianza dicono che i tre si dividono i compiti e anche i luoghi dove rubare. Facile sospettare un collegamento con la raffica di microfurti compiuti nelle settimane scorse a Sottomarina soprattutto ai danni di giostre per bambini, edicole, e anche alla ruota panoramica ad opera di sbandati in cerca degli spiccioli necessari ad acquistare la quotidiana dose di cocaina.

LA POLIZIA LOCALE INCASTRA IL PIRATA DEL TRIATHLON, HA 42 ANNI E ABITA A CHIOGGIA

La polizia locale ha assicurato alla giustizia il pirata che domenica 9 settembre, alla guida di una bici elettrica, ha travolto un ciclista rodigino di 54 anni, impegnato nel Triathlon Sprint di Sottomarina, falciandolo sul lungomare e mandandolo all'ospedale con sei costole fratturate, lesioni a un polmone e contusioni sparse. Il colpevole è un 42enne residente a Chioggia, ed è stato incastrato grazie ad alcune testimonianze; la polizia locale ha lavorato all'identificazione attraverso i riscontri video e fotografici.
L'uomo aveva fornito false generalità a chi lo aveva bloccato dopo lo scontro, salvo darsela a gambe a bordo della bici elettrica. Anche una volta convocato dagli agenti, il tizio ha cercato di negare fino all'ultimo, fino a quando è crollato e ha dovuto ammettere le proprie responsabilità. Il 42enne è stato denunciato per omissione di soccorso, rischia 3 anni mentre l'atleta rodigino guarirà in almeno un mese.

lunedì 17 settembre 2018

ZANZARE A GO GO ALL'ALLEVAMENTO INDUSTRIALE COMUNALE DI RIDOTTO MADONNA

Ci risiamo, piove forte e il sottopassaggio dell’ospedale, a Ridotto Madonna, è di nuovo completamente allagato. I temporali degli scorsi giorni hanno ricreato disagi che si protraggono da moltissimi anni, in attesa che diventi esecutivo nei fatti l’appalto di manutenzione straordinaria assegnato all’azienda Uretek di Boscochiesanuova, la quale inietterà una resina espandente e un gel saturante con una pompa a bassa pressione per impermeabilizzare esternamente le pareti interrate in corrispondenza dei giunti, in modo da contrastare la pervasività dell'acqua all'interno della struttura.
Guai anche alla zona retrostante, dove campeggia una costruzione “avveniristica” finalizzata ai servizi sociali: la piscina ad anello, progettata «per rilassare gli ospiti» (testualmente, dagli intenti dell’epoca) è ora ricettacolo per le zanzare, vieppiù pericolose in epoca di West Nile. Dovendo disinfestare, è necessario procedere in loco con la massima urgenza poiché il pericolo è forte, dati i casi di mortalità e morbilità verificatisi nelle città limitrofe e anche a Cavana, specie in corrispondenza di stagni.

LA EX MOGLIE E LA FIGLIA DEL MANIACO DEI PORTICI: "SIAMO SDEGNATE, NON ABBIAMO PIÙ NIENTE A CHE FARE CON LUI"

L’episodio che nel tardo pomeriggio di sabato ha visto pessimo protagonista in corso del Popolo il 49enne Davide Pagan, ubriaco e in precarie condizioni mentali, che ha malamente apostrofato e fin troppo avvicinato due donne sotto i portici -senza peraltro essere dissuaso da alcuno dei passanti- ha scosso molte coscienze che cominciano a rendersi conto della pericolosità sociale di non pochi individui segnati dalle dipendenze. Chioggia Azzurra registra stamane anche l’accorata presa di distanza da parte della ex moglie e della figlia 16enne di Pagan, sdegnate dai fatti addebitati all’uomo, e che gli stanno per valere un veloce processo per violenza e minacce: «Vengo fermata per strada e così mia figlia – dice la signora – quando non abbiamo niente a che vedere con quella persona, dalla quale ho divorziato otto anni fa». La figlia in particolare prova vergogna quando le chiedono del padre, che non contribuisce al suo mantenimento e la contatta solo quando egli è sotto gli effetti dell’alcool: la giovane si sente vittima e lo blocca. «La sto crescendo da sola, lavorando – racconta la madre – e avevo anche pensato di cambiarle il cognome, dal momento che non posso più cambiare il passato». Impossibile del resto qualsiasi riavvicinamento tra Davide Pagan e la sua ex famiglia: l’individuo anche pochi giorni fa era stato visto insultare pesantemente una badante mentre conduceva un anziano, e a quanto pare le donne sono purtroppo i bersagli preferiti da questo e altri emarginati del centro storico.

domenica 16 settembre 2018

AGGREDITE PESANTEMENTE DA UN UBRIACO SOTTO I PORTICI: "NESSUNO HA MOSSO UN DITO O HA VISTO NIENTE"

Un increscioso episodio è stato denunciato ieri verso sera da una commerciante chioggiotta, Claudia Pagan, che assieme alla sua giovane commessa è stata pesantemente importunata da uno sconosciuto, alterato dall’alcool, sotto i portici all’altezza di calle Cesare Battisti. Quel che è peggio, scrive Claudia nei suoi network, è che nessuno dei passanti si sia sentito in dovere di intervenire a fermare lo sconsiderato né di testimoniare alla polizia i fatti avvenuti sotto gli occhi di tutti: alle ore 18.45 di ieri, all’esterno del negozio di bomboniere e articoli matrimoniali Blue Moon, prima la giovane dipendente e poi la stessa Claudia sono state avvicinate da un ubriaco -Davide Pagan, 49 anni, chioggiotto- con offese squallide, degenerate nella pressione fisica e violenta anche al seno. «Nessuno ha alzato una mano, anche solo per chiamare il 113», scrive indignata Claudia Pagan.
Che rincara la dose verso chi c’era e non ha mosso un dito: «I testimoni oculari si devono vergognare! Hanno il dovere di dire cosa hanno visto, solo mia cognata e mio nipote che stazionavano nei pressi -oltre a un amico- hanno udito le mie urla e sono intervenuti, a loro volta offesi dall’ubriaco». Mentre arrivava la polizia, allertata dalla titolare, Pagan ha cercato di scappare, ma è stato bloccato e immobilizzato dal figlio della donna aggredita. La commessa e le parenti della Pagan sono poi state ricevute in Commissariato di Pubblica Sicurezza dove l'hanno aiutata a formalizzare la denuncia, la gestrice dell’esercizio ha invece dovuto ricorrere alle cure del pronto soccorso dato lo stato di panico. Per Davide Pagan ora ci sarà il processo per direttissima probabilmente nella giornata di domani, con l'accusa di violenza e molestie.

venerdì 14 settembre 2018

FABIO GODINO PATTEGGIA QUATTRO ANNI DI RECLUSIONE PER DETENZIONE DI COCAINA

È arrivata la sentenza per il caso di droga che ha visto coinvolto l’imprenditore chioggiotto Fabio Godino, che lo scorso marzo era stato arrestato in quanto destinatario di un kg di cocaina da una trafficante albanese. Avanti il Tribunale di Venezia, ieri Godino ha patteggiato 4 anni di reclusione per detenzione di sostanze stupefacenti, mentre la corriere Angjeline Gjoka è stata condannata a 7 anni con rito abbreviato. L’avvocato Mauro Serpico e il pubblico ministero Stefano Buccini hanno così concordato la pena, in seguito alle indagini svolte dagli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Chioggia che all’epoca avevano fermato la donna a Sottomarina in possesso di quantità di droga. Già nel 2005 Godino era stato coinvolto nell’import export di una ingente partita di polvere bianca attraverso l’Olanda e la Spagna.

mercoledì 12 settembre 2018

LITIGA CON LA FIDANZATA E AGGREDISCE UN POLIZIOTTO: DENUNCIATO 30ENNE CHIOGGIOTTO

Ieri sera la Volante del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Chioggia è intervenuta per sedare una lite in via Pigafetta a Sottomarina tra due ex fidanzati, con l'uomo (un trentenne chioggiotto) molto agitato che inveiva pesantemente contro la ragazza. Alla vista dei poliziotti, l'uomo continuava nel suo turpiloquio, sebbene gli agenti lo avessero invitato alla calma, rifiutando persino di fornire le sue generalità.
Il chioggiotto, dopo accanita resistenza, veniva accompagnato in Commissariato per l'identificazione, dove continuava ad inveire all'indirizzo degli agenti, fino a scagliarsi contro uno di essi, che si vedeva così costretto ad usare lo spray al peperoncino per calmarlo, decontaminandolo immediatamente dopo al locale Pronto Soccorso. Gli uomini della Polizia di Stato, rientrati col fermato in Commissariato, formalizzavano la denuncia per resistenza, oltraggio a pubblico ufficiale e rifiuto di generalità.

martedì 11 settembre 2018

L'INSTANCABILE LADRO IN BICICLETTA COLPISCE ANCORA: DANNI AL DEPOSITO DELLA SITA PER RIMANERE A MANI VUOTE

Ladro sì, ma anche furbo. Per una volta, il delinquente probabilmente seriale che batte la città in bici, in cerca di spiccioli utili a raccattarsi la dose di cocaina, si è avvisto della presenza della videosorveglianza e prima di tentare il furto ha pensato bene di girare le telecamere in direzione del muro: è accaduto al deposito degli scuolabus SITA in via Padre Emilio Venturini a Brondolo nei giorni scorsi, mentre gli uffici erano chiusi e i dipendenti in ferie. L'azione ha prodotto solo danni, dal momento che il malvivente ha rotto il vetro di una finestra per introdursi nell'edificio, dove però non ha trovato denaro, ma solo documenti e oggetti necessari alle pulizie. La scoperta questa mattina da parte degli addetti che si stanno preparando all'anno scolastico che inizierà domani. Non è escluso che comunque il circuito di telecamere abbia registrato l'avvicinamento del ladro all'esterno della struttura.

lunedì 10 settembre 2018

BICI ELETTRICA TAGLIA LA STRADA AI CICLISTI DEL TRIATHLON: ATLETA RODIGINO FRATTURATO IN CODICE ROSSO

Uno sciagurato incidente ha macchiato ieri la 18^ edizione del Triathlon Sprint, che l'associazione Delfino di Chioggia ha organizzato ai bagni Lungomare di Sottomarina. Durante la prova di ciclismo, uno sconsiderato a bordo di una bici elettrica ha attraversato tagliando la strada agli atleti: ne ha fatto le spese un partecipante di Rovigo, ricoverato all'ospedale in codice rosso con fratture multiple, e tenuto in osservazione per la notte. Il colpevole è poi fuggito, ma è stato rincorso e ripreso, fornendo peraltro generalità false. Grazie ai testimoni, gli organizzatori comunque stanno dando la caccia all'uomo per farlo rispondere della propria azione: «Un fatto vergognoso – dice Paolo Albiero dell'associazione Delfino Triathlon- indice di grande maleducazione lungo le strade. Succede qui e solo qui, nemmeno i controlli fanno desistere questi comportamenti». Per il resto è stata una festa dello sport, organizzata benissimo secondo i blog degli esperti, con 500 partecipanti e l'inserimento anche di una competizione Gold: la vittoria tra gli uomini è andata ad Andrea Secchiero delle Fiamme Oro, secondo Mirko Lazzaretto di Marostica e terzo lo juniores Nicolò Ragazzo. Tra le donne ha prevalso Elisa Marcon davanti a Eva Serena e a Viola Sartor, pure del gruppo di Marostica.

I LADRI DEGLI SPICCIOLI TENTANO IL COLPO ALLA RUOTA PANORAMICA, SCASSINATO A VUOTO L'INGRESSO E LA CASSA

I ladri dello scasso ci hanno riprovato, alzando l'asticella. La scorsa notte infatti ignoti hanno provato a forzare la cassa della ruota panoramica Around Chioggia, allo stabilimento InDiga di Sottomarina: i malviventi hanno rovistato dappertutto in cerca di denaro, tirando fuori ogni cosa dai cassetti. Più danni che altro, comunicano dalla gestione: il tentato furto e l'intrusione sono stati denunciati, e le immagini registrate dalle telecamere a circuito chiuso dovrebbero aiutare le indagini.
I sospetti ricadono facilmente sul singolo o il minuscolo gruppo di cocainomani che -bicicletta alla mano- nelle ultime settimane ha forzato diversi distributori automatici, giostre per bambini, edicole e circuiti automobilistici. Naturale comunque il rammarico fra gli organizzatori, che hanno ricevuto numerose manifestazioni di solidarietà da parte di turisti e residenti. La ruota panoramica resterà in funzione fino alla fine del mese.

venerdì 7 settembre 2018

ADOLESCENTI SI ARRAMPICANO SOPRA IL TETTO DELLA CAVANA SUL LUSENZO E SBEFFEGGIANO UNA PASSANTE: REDARGUITI DA UN CARABINIERE

È occorso l'intervento di un carabiniere fuori servizio, qualche giorno fa, a far sgomberare per qualche ora la cavana galleggiante sul Lusenzo, a Borgo San Giovanni, dalla presenza di tantissimi ragazzini dell'età di 13-14 anni che si erano arrampicati anche sul tetto della precaria struttura. Come ogni giorno, intere compagnie trascorrono il tempo là sopra, tra l'ascolto di musica trap e qualche esercizio di ginnastica: una passante tuttavia si era accorta della presenza dei giovanissimi sul tetto e li aveva rimproverati, ottenendo in risposta solo beffe. Il militare ha notato la cosa e si è avvicinato, qualificandosi: i ragazzini anziché rispettare l'autorità e provare un po' di timore hanno cercato di rispondere anche con indifferenza, mostrandosi indispettiti. La donna invece ha ringraziato il carabiniere, che ha chiesto al gruppo -e in particolare ai due maleducati sopra il tetto- di riferire a casa di essere stati sgridati, e che se ci fossero rimostranze di presentarsi in caserma. L'insieme dei giovani ha comunque assicurato che si sarebbe tolto di mezzo, e in effetti il giorno dopo la cavana risultava deserta. Tempo fa al presidente della Lega Navale, Massimo Bonaldo, era incorso analogo episodio: allora il mucchio impose a Bonaldo di cancellare alcune foto che aveva scattato per testimoniare l'accaduto, con metodi assai bruschi. Non è raro comunque assistere, soprattutto online, alla difesa dei minorenni da parte dei genitori, che meglio invece farebbero a controllarli di più, dal momento che lungo il Lusenzo stesso si sono verificati più volte atti di vandalismo contro la proprietà pubblica, dai bidoni alle panchine ai lampioni presi di mira e spaccati. Vale notare anche quanto sia pericoloso il tetto spiovente in legno: dovesse mai succedere un incidente, qualcuno chiederebbe i danni al Comune prima ancora di proibire al figlio di salirci.

giovedì 6 settembre 2018

RIMOSSE LE RECINZIONI AL PARCO IN PIAZZA EUROPA: SUL LATO OVEST PUÒ ESSERE SCAVALCATO FACILMENTE

Sono state demolite e collocate al suolo, all'interno del parco, le recinzioni divelte nelle scorse settimane e mesi al giardino pubblico di piazza Europa a Sottomarina. Già a marzo i vandali avevano trovato soddisfazione, e in estate hanno completato l'opera demolendo ciò che divide l'area attrezzata per bambini dal marciapiede e quindi dal libero ingresso: ora -e fin che non saranno completati i lavori- sul lato ovest il muretto è facilmente accessibile scavalcando le transenne, con il rischio che specie nelle ore buie si inseriscano e rifugino i malintenzionati di cui purtroppo la città non è carente. I cartelli di inizio lavori e l'ordinato posizionamento a terra del materiale rimosso fanno pensare che le operazioni di ripristino di una recinzione efficace non siano certo lontane nel tempo.

mercoledì 5 settembre 2018

PAOLA PAGANIN CONDANNATA AD ALTRI NOVE MESI PER L'EVASIONE DAGLI ARRESTI DOMICILIARI

È stata condannata a 9 mesi ieri dal Tribunale di Venezia Paola Paganin, la ladra seriale che ha colpito almeno due volte nelle spiagge di Sottomarina durante i primi mesi estivi. La giudice Claudia Gualtieri ha accordato il patteggiamento offerto dall'avvocata Marin e dalla pm Tavarnesi in seguito all'evasione della Paganin dagli arresti domiciliari dopo il primo arresto, operato a giugno grazie al pronto intervento di un carabiniere fuori servizio. Allora le era stata imposta la misura cautelare a domicilio, che la 61enne ha trasgredito per recarsi a rubare di nuovo ai bagni Clodia nel mese di luglio: smascherata in flagranza dai clienti dello stabilimento mentre era intenta a frugare nella borsa di una di questi, è stata assicurata alla giustizia che per impedirle di nuocere durante l'estate l'ha trattenuta nel carcere femminile veneziano della Giudecca.

IL LADRO DELLE GIOSTRINE CERCA DI COLPIRE ANCHE ALLA SEDE DI CHIOGGIA KART

Non si contano più i piccoli, ignobili colpi del ladro solitario che assalta giostrine per bambini, distributori automatici e sabato sera alle ore 23 anche la struttura del Chioggia Kart a Brondolo. L'uomo, dell'apparente età di quarant'anni, ha tentato di introdursi nella sede del circuito spaccando quattro porte e parte di un muro, procurando almeno 2mila euro di danni, andandosene poi scavalcando il cancello e fuggendo a bordo di una bicicletta bianca. Per fortuna il sistema di videosorveglianza di Chioggia Kart lo ha ripreso e le immagini sono state consegnate ai carabinieri per le indagini del caso. Tutto lascia intendere una stretta parentela con i furti compiuti nell'ultima settimana a Sottomarina.

martedì 4 settembre 2018

FURTO CON SCASSO AL TAMBURINO, 40ENNE COCAINOMANE SI METTE NEI GUAI PER 10 EURO

Non si ferma la raffica di furti di modeste dimensioni, ma egualmente fastidiosi, compiuti da sbandati locali con l'evidente scopo di acquistare la dose quotidiana di cocaina. L'ultima segnalazione arriva dal negozio di giocattoli Il Tamburino, sito in piazzetta Aldo e Dino Ballarin a Sottomarina: alle 4 della notte fra domenica e lunedì un tizio con il volto coperto ha scassinato in pochi minuti una delle giostre automatiche all'esterno dell'esercizio, allontanandosi in bicicletta con un “bottino” -si fa per dire- di circa 10 euro. Esattamente le stesse modalità avvenute la notte precedente, e qualche giorno prima, alle analoghe giostre di via Colombo. I pochi dettagli visibili dal travisamento dicono che l'uomo dovrebbe essere abbastanza adulto, dato che i capelli paiono grigi. Anche nei casi di via Colombo il sospetto avrebbe almeno quarant'anni, e potrebbe quindi essere lo stesso riconosciuto da un testimone davanti all'edicola tra viale Mediterraneo e il lungomare.

ODISSEA INFINITA SUL TRENO CHIOGGIA-ROVIGO: TRE ORE DI RITARDO, CAVANELLA ISOLATA

Una mattina di ordinaria follia per gli utenti del servizio ferroviario che collega, o dovrebbe collegare, Chioggia a Rovigo. Ai disagi del primo giorno dopo il rientro in circolazione dei treni, sostituiti da autobus nelle scorse settimane, si è sommata una serie catastrofica di disavventure infinite. Ma andiamo con ordine: già il treno delle 6.35 da Chioggia si è fermato a Cavanella alle 7.20: oltre ai passaggi a livello (che avrebbero dovuto essere potenziati in estate) con le sbarre a Sant'Anna che non si abbassavano, il convoglio stesso non andava, ed è dovuto arrivare a Loreo per ricevere assistenza.
Niente al confronto di quello che sarebbe accaduto alle corse successive: il treno delle 7.35 già alla partenza di Chioggia porta 40 minuti nominali di ritardo, diventati poi 70, quindi 90. Un'odissea in particolare per quattro pendolari: Carlo, Davide, Mattia che ha esame al conservatorio di Ferrara, Silvia che avrebbe già dovuto essere al lavoro. Gli utenti avevano anche pensato di prendere l'autobus per Padova e poi treno verso sud, ma in stazione non vendono biglietti di Busitalia verso la città del Santo. Anche le coincidenze saltano e i ragazzi decidono di filmare ciò che sta succedendo. Alle 9 il treno viene cancellato, i quattro pensano anche di verbalizzare la cosa alla polizia ferroviaria per interruzione di pubblico servizio: "Un collaudo sulla pelle degli abbonati", dice Carlo sconsolato alla telecamera.
Alle 9.35 dovrebbero partire da Chioggia un treno e anche un autobus. Il capotreno comunica ai passeggeri che la vettura arriva fino ad Adria (e non a Rovigo), poi da Adria non si sa come proseguire. Nessuna indicazione se convenga o meno prendere il pullman, non c'è scritto niente da nessuna parte. Il treno appena partito, già in lieve ritardo, si ferma subito prima di arrivare a Sant'Anna. Alle 10, nuova fermata al ponte che sovrasta l'Adige: Cavanella è bloccata tra i passaggi a livello, le sbarre tenute scese per oltre mezz'ora hanno reso impossibile al traffico automobilistico raggiungere la Romea e la coda di auto lungo la strada arginale arrivava fino quasi al centro del paese. Non era nemmeno la prima volta che le sbarre a Cavanella erano rimaste abbassate per ore.
Silvia ha 2 ore e 50 minuti di ritardo al lavoro: alle 10.15 il treno avrebbe dovuto essere ad Adria ma non era ancora a Rosolina. Quando vi arriva, Silvia scende e gli altri proseguono: chissà a che ora saranno arrivati a destinazione. Il tutto senza che Sistemi Territoriali abbia speso una parola, come d'abitudine: e in Regione, qualcuno pensa a sottrarre la concessione? O piuttosto si lasciano correre le cose finché non verrà deciso di sopprimere una tratta necessaria a chioggiotti e polesani?

BIRILLI SULLA STRADA A MEZZANOTTE: A SOTTOMARINA L'ENNESIMO CASO DI NOIA E INCOSCIENZA GIOVANILE

Ennesimo episodio di noia e incoscienza giovanile che possono sfociare in conseguenze serie e poco piacevoli per gli altri cittadini. Ieri sera, poco prima di mezzanotte, un gruppo di ragazzini in bicicletta elettrica senza i fanali accesi scorrazzava uscendo da via Vettor Pisani a Sottomarina: pochi metri più avanti avevano piazzato lungo la carreggiata alcuni birilli, di ostacolo alla circolazione. Un automobilista se n'è accorto, è sceso e ha spostato i giocattoli onde poter proseguire senza intralci, cercando poi di raggiungere il gruppo che nel frattempo si era dileguato. Solo poche settimane fa un cavo teso lungo una pista ciclabile ha fatto sbalzare una ciclista che si è procurata qualche danno. E a quanto pare, avvertenze o richiami o scongiuri non hanno alcun effetto (anzi) in larghe fasce della popolazione fra 13 e 18 anni.