Nuovi sequestri di merce venduta illegalmente lungo la battigia di Sottomarina. La stretta e proficua collaborazione tra la Guardia di Finanza e la Polizia Locale di Chioggia ha portato stamane ad altri 7 sequestri, di cui uno penale per merce contraffatta, per oltre 1500 articoli sottratti al "suk" illegale, con verbali di violazioni amministrative per più di 15mila euro. I militari sono intervenuti ancora una volta assieme agli agenti della Polizia Locale di Chioggia, facendo superare quota 5mila al numero dei pezzi sequestrati durante questa fase iniziale dell'estate, ovvero quasi una tonnellata di merce, pari già un terzo dei sequestri del 2017. L'ottimale e collaudata sintonia tra le Fiamme Gialle e la polizia locale continuerà a svilupparsi con servizi congiunti di repressione del mercato irregolare che si svolgeranno nel corso dell'intera stagione balneare lungo le spiagge di Sottomarina ed Isolaverde.
sabato 30 giugno 2018
giovedì 28 giugno 2018
OMICIDIO HOMENCU, WALTER FERRO INCARCERATO A VENEZIA. DEVE SCONTARE 18 ANNI
Nel pomeriggio di ieri, i militari del nucleo operativo della Compagnia Carabinieri di Chioggia hanno eseguito un ordine di carcerazione, emesso dall’ufficio esecuzioni penali del Tribunale di Venezia nei confronti di Walter Ferro, 54enne chioggiotto, condannato per i reati di concorso in omicidio aggravato, soppressione di cadavere, rapina e porto illegale di armi da sparo, commessi a Chioggia il 7 gennaio 2013 in relazione all’uccisione di Vitalie Homencu, 33enne moldavo. Ferro è stato tradotto alla casa circondariale di Santa Maria Maggiore in Venezia, ove dovrà espiare la pena di 18 anni di reclusione.
mercoledì 27 giugno 2018
POLIZIA LOCALE E GUARDIA DI FINANZA SOTTRAGGONO TREMILA ARTICOLI IN 14 SEQUESTRI AL MERCATO ILLEGALE SULLA SPIAGGIA
Intervento congiunto oggi in spiaggia tra la Polizia Locale di Chioggia e la Guardia di Finanza, che nella repressione al commercio illegale hanno operato 14 sequestri per 3mila articoli. Ieri all'inceneritore clodiense sono stati distrutti 57 quintali di merce, sequestrata dal servizio polizia commerciale della Polizia Locale lungo l'anno 2017: una quantità assai ingente, che il comandante Michele Tiozzo conta di superare nel corso di quest'estate. Le operazioni proseguiranno nei prossimi giorni e per tutta l'estate, e contempleranno anche le multe da 50 a 500 ai clienti dei venditori irregolari, ovvero tutti coloro che non sono in possesso delle 23 licenze stagionali rilasciate dal Comune.
EMERGENZA VOLPI TRA BRONDOLO E IL BRENTA: POLLAI DECIMATI
La volpe avvistata lo scorso 17 maggio a Ca' Lino non rappresenta un caso isolato. In due mesi infatti gli allevatori residenti a Brondolo fra il centro abitato e il fiume Brenta lamentano le scorribande tipiche delle volpi in ben sei pollai, dove sono state sterminate galline, anatre, colombi: l'ultima segnalazione tre notti fa, quando gli animali hanno "visitato" il laboratorio di falegnameria annesso a un'abitazione privata. Due grossi esemplari di volpe sono stati filmati mentre si arrampicavano sul recinto alto circa due metri, che divideva gli immobili dal pollaio. La volpe è una presenza assai normale e diffusa nelle campagne: afferma il biologo e naturalista Davide Scarpa (del Centro Educazione Ambientale del Comune) che abbattere le volpi è il modo peggiore per sbarazzarsene, dal momento che -trattandosi di una specie territoriale- l'area su cui insiste perderebbe il suo equilibrio e diventerebbe “vacante”, lasciando campo aperto all'arrivo di altre volpi, anche in numero di cinque per ogni esemplare abbattuto.
martedì 26 giugno 2018
GALLOPLASTIK DA 5 GIORNI SENZA LINEA TELEFONICA: NOTEVOLI DANNI ALL'ATTIVITÀ COMMERCIALE
Grosso guaio alla Galloplastik, l'azienda di imballaggi plastici sulla Vecchia Romea, forse la più grande nel territorio clodiense con i suoi 90 dipendenti. Da venerdì mattina lo stabilimento è stato privato della linea telefonica a causa di un guasto nella rete Telecom: ogni canale, a parte internet, è bloccato da cinque giorni e quel che è peggio, Telecom non dà alcuna risposta quanto ai tempi di recupero finché non assegna la sistemazione della rete agli operai di un'impresa esterna.
«Se va avanti così per quindici giorni o un mese il danno diventa incalcolabile», dice a Chioggia Azzurra il presidente Eugenio Tiozzo Gobetto. «Stiamo perdendo tutti gli ordini che non arrivano via email, andiamo avanti con il mobile». Un danno del genere era già accaduto tempo fa, e anche allora aveva rallentato ordini, offerte, informazioni e interventi: «Se un cliente non ci trova, si rivolge alla concorrenza», conclude sconsolato Eugenio Tiozzo, «senza contare le mancate risposte ai fornitori e il danno di immagine». Chi avesse bisogno di contattare Galloplastik per ordinare merce, può farlo intanto all'indirizzo mail italy_sales@galloplastik.it
«Se va avanti così per quindici giorni o un mese il danno diventa incalcolabile», dice a Chioggia Azzurra il presidente Eugenio Tiozzo Gobetto. «Stiamo perdendo tutti gli ordini che non arrivano via email, andiamo avanti con il mobile». Un danno del genere era già accaduto tempo fa, e anche allora aveva rallentato ordini, offerte, informazioni e interventi: «Se un cliente non ci trova, si rivolge alla concorrenza», conclude sconsolato Eugenio Tiozzo, «senza contare le mancate risposte ai fornitori e il danno di immagine». Chi avesse bisogno di contattare Galloplastik per ordinare merce, può farlo intanto all'indirizzo mail italy_sales@galloplastik.it
ACCIUFFATI I PIROMANI DEI "CASONI", SONO QUATTRO RAGAZZINI TRA I 14 E I 17 ANNI
Ancora due capanni agricoli dati alle fiamme, la scorsa notte, nel parco degli Orti verso il Brenta, tra via Morosini e via Bembo a Sottomarina. Sarebbe una notizia ormai purtroppo consueta, nella litania degli incendi simili che accadono di quando in quando, e sempre più spesso in estate. Ma stavolta i carabinieri del comando di Chioggia hanno identificato quattro minorenni che, alla luce degli elementi emersi, saranno deferiti alla Procura secondo il reato di danneggiamento seguìto da incendio. I ragazzini hanno rispettivamente 14, 15, 16 e 17 anni, e sarebbero stati rintracciati a tarda ora nella zona, anche se non hanno ammesso le proprie responsabilità. Ingenti anche stanotte i danni, specie a una delle due strutture vicine tra loro: si tratta di un edificio ristrutturato e adibito anche a luogo di ritrovo per le grigliate familiari, che è andato totalmente distrutto per un danno di 15mila euro. Non v'è ancora prova che i quattro giovanissimi balordi identificati siano anche gli autori dei precedenti roghi: in tal senso, per accertarlo, continuano le indagini dei carabinieri clodiensi.
lunedì 25 giugno 2018
INCENDIO IERI IN VIA BARBARIGO, CAPANNO AGRICOLO ANDATO COMPLETAMENTE DISTRUTTO
Attorno alle ore 17.30 di ieri è stato dato alle fiamme un capanno agricolo nel tratto terminale di via Barbarigo a Sottomarina. L'immobile è andato completamente distrutto, il fumo si è reso visibile fin dalla spiaggia e anche dalle località limitrofe. Oltre al danno in sè, piuttosto ingente dato il valore del materiale contenuto (ovvero teli di nylon e archi per creare serre), è il caso di sottolineare che allarmi del genere distolgono i vigili del fuoco da eventuali interventi d'emergenza altrove.
domenica 24 giugno 2018
TRUFFA DELL'ABBRACCIO, IERI A SOTTOMARINA UN ALTRO EPISODIO COSTA LA COLLANA A UNA SIGNORA
La truffa dell'abbraccio colpisce ancora. È accaduto ieri pomeriggio attorno alle ore 18, nella zona dell'ospedale di Sottomarina, a una signora che ha ricevuto uno squillo al campanello di casa: si è presentata una tizia qualificandosi come «Cristina, figlia di Anna». La donna non l'ha riconosciuta, ma è uscita al cancello con la promessa di un saluto, di un abbraccio. In quel momento la ladra ha fatto propria la collana che la signora portava al collo, nella quale era inserita la fede nuziale del marito. Secondo la testimonianza della vittima, questa persona ha i capelli biondi con ricrescita scura, dimostra un'età fra i 40 e i 45 anni, i denti anneriti dal fumo e si è allontanata a bordo di un'auto di colore bianco. In arrivo nelle prossime ore una denuncia alla caserma dei carabinieri, ma la malvivente potrebbe essere ancora in circolazione nei paraggi e tentare azioni simili: si raccomanda la massima attenzione, specie per le persone anziane.
PARCHEGGIO SAN FELICE: I TURISTI "RUBANO" I POSTI AUTO AI RESIDENTI, ANCHE IN TRIPLA FILA
La pazienza dei residenti di San Felice ha raggiunto il colmo per quanto riguarda il parcheggio comunale in zona Momolo, a loro nominalmente riservato. Negli ultimi giorni molte sono state le gocce che hanno fatto traboccare il vaso: già la segnalazione di soste in terza fila, dapprima un solo automobilista e poi altri per emulazione, che hanno fatto trasecolare chi parcheggia regolarmente e si trovava impedito ad uscire. «Come dovrei muovermi, volando?», è l'icastico pensiero della titolare di un posto auto, obbligata a chiedere passaggi per circolare. Ma non solo: ieri l'ennesima discussione en plein air, anche un'ora e mezza per cercare qualcuno che andasse via e lasciasse agli aventi diritto la possibilità di parcheggiare la propria auto. Questo perché d'estate anche i turisti di giornata o coloro che prendono in locazione appartamenti nella zona dei Murazzi hanno la bella pensata di usufruire di uno spazio riservato agli stanziali: la polizia locale è stata contattata almeno un paio di volte, ma non sempre ha a disposizione pattuglie per perlustrare l'area e prendere provvedimenti. E c'è chi mette addirittura una bicicletta come segnaposto per favorire la sosta di altri turisti, a scapito di coloro che abitano la parte vecchia di Sottomarina e che non hanno altro luogo ove lasciare le vetture al riparo.
DEVASTATO UN EX NEGOZIO SULLA RIVA VENA SUD: VETRI E CALCINACCI LASCIATI A TERRA
Da molto tempo si parla del rilancio di riva Vena, il canale più fotografato e più vicino agli standard veneziani coi suoi negozi, le bancarelle, le osterie e la vita brulicante. Iniziative sono state fatte e altre seguiranno, sia ad opera di associazioni che di esercizi. Ma basta volgere lo sguardo appena più in là rispetto alla zona più centrale, per accorgersi come il degrado non conosca limiti: botteghe che chiudono, stabili che rimangono da affittare anche per anni, e qualcuno che per dispetto abbatte vetrate, penetra negli immobili abbandonati, fa i suoi comodi e lascia tutto all'ammirazione -si fa per dire- dei passanti. Succede in questo spazio tra calle Furlanetto e calle Seminario, sotto un edificio già transennato di suo. In aggiunta, i cocci per terra rischiano di essere pericolosi per i bambini e per chiunque si avvicinasse o dovesse malauguratamente inciampare, oltre a costituire corpi contundenti nel caso non infrequente di risse. Anche in questo caso, prima di pretendere la giusta attenzione dalle istituzioni è necessario rispettare la città e chi la vive, quale premessa al rilancio di un luogo che è caro a tutti coloro che amano Chioggia.
SPORCIZIA, CARTACCE E RESIDUI ALIMENTARI NEGLI AUTOBUS DELLA LINEA 80: TUTTO COME PRIMA
Da quando sono entrate in servizio, le nuove corriere di Arriva Veneto per la linea 80 fanno discutere. Orari, coincidenze, pochi posti a sedere nella parte inferiore di quelle a due piani, avarie, utenti lasciati a piedi. Ma in una cosa paiono essere davvero le eredi dei mezzi Actv andati in pensione: l'incuria da parte di chi le utilizza. In due settimane una parte di chi usufruisce del servizio ha già provveduto a trasferire le vecchie abitudini, lasciando cartacce, residui alimentari e quant'altro sui sedili e sul pavimento, come testimoniato dai viaggiatori delle corse successive. Pubblico o privato poco cambia, quindi, per la maleducazione di certi pendolari, giovani e meno giovani. Magari non servirà un tavolo tecnico in Prefettura per risolvere anche questo problema, perché pare piuttosto duro a morire.
TENTANO DI RUBARE IN UN APPARTAMENTO DI VIA CANOPO, MA FORZANO SOLO LA SERRATURA
Tentato furto ieri nel secondo pomeriggio in un appartamento di via Canopo a Sottomarina, una laterale di via Cristoforo Colombo. Ignoti hanno cercato di penetrare nell'abitazione privata, manomettendo la serratura; ma il colpo non dev'essere andato a buon fine. Al loro rientro, attorno alle ore 20, i legittimi proprietari hanno avuto qualche difficoltà a introdursi nel loro appartamento, a causa della serratura scassinata, ma alfine sono riusciti a sbloccarla prima dell'intervento dei vigili del fuoco. Eventuali ulteriori aggiornamenti in seguito nei blog di Chioggia Azzurra.
sabato 23 giugno 2018
PROTESTANO I GIOVANI DELL'INDIGA: "LASCIATECI DIVERTIRE AL MARE, SENZA RISCHIARE LA ROMEA"
Uno striscione recante la scritta "Lasciateci divertire al mare! O ci preferite in Romea a rischiare?" è stato affisso lungo la strada che conduce alla diga di Sottomarina da un gruppo di giovani frequentatori dei locali InDiga e Primopiano, che protestano contro le lamentele dei clienti di un vicino campeggio riguardo i volumi degli eventi musicali dei due esercizi. «Più volte siamo andati a verificare - dice Nicola Gardin, portavoce del gruppo di ragazzi - nella zona del parcheggio comunale, e il disturbo non pareva tale da recare danno ai clienti del camping. Oltre tutto, la proprietà dell'InDiga ha allestito una barriera di alberi per attutire ancora di più i decibel. Giusto rispettare tutti, ma anche noi: e lo slogan dello striscione dice tutto quello che pensiamo. Il divertimento è meglio sotto casa, che non fuori città ed esposti ai rischi della Romea».
INVESTE UNA DONNA, LE PRESTA SOCCORSO POI FUGGE SENZA LASCIARE I PROPRI DATI: APPELLO DEI FAMILIARI
Un fatto increscioso è accaduto giovedì mattina attorno alle 9.30, fuori dall'ospedale di Ridotto Madonna. Una signora, appena uscita dal nosocomio dove era andata a prestare assistenza al figlio ricoverato in seguito a un intervento, stava percorrendo la rotatoria a piedi, quando una Fiat Punto di colore bianco non rispettava lo stop e urtava la donna, facendola cadere a terra e procurandole la frattura di un dito del piede. Al che la conducente della vettura ha accompagnato la signora al Pronto Soccorso, rimanendo con lei fin quando quest'ultima è stata convocata per la radiografia del caso.
A quel punto, l'investitrice ha “pensato bene” di dileguarsi senza fornire i propri dati per essere rintracciata: ma il circuito di videosorveglianza l'ha ripresa mentre usciva dal Pronto Soccorso e dall'ingresso dell'ospedale, e le immagini ora sono al vaglio della polizia locale per la possibile identificazione. I familiari della donna sperano che la persona che ha causato il sinistro si possa mettere in contatto con loro prima che provvedano gli agenti a intercettarla, e forniscono allo scopo il numero di telefono 334 77 87 662.
A quel punto, l'investitrice ha “pensato bene” di dileguarsi senza fornire i propri dati per essere rintracciata: ma il circuito di videosorveglianza l'ha ripresa mentre usciva dal Pronto Soccorso e dall'ingresso dell'ospedale, e le immagini ora sono al vaglio della polizia locale per la possibile identificazione. I familiari della donna sperano che la persona che ha causato il sinistro si possa mettere in contatto con loro prima che provvedano gli agenti a intercettarla, e forniscono allo scopo il numero di telefono 334 77 87 662.
giovedì 21 giugno 2018
GIALLO SUL LUNGOMARE: 19ENNE INDIANA FERITA ALLA FRONTE, "SONO STATA CARICATA IN AUTO E PESTATA". MA L'AMICA LA SMENTISCE
Una ragazza indiana con una ferita alla fronte, che ancora sgorga sangue. Un'altra più giovane e una donna adulta, sempre asiatiche, che la assistono. La pattuglia della polizia di passaggio, che nota la scena e invia la giovane al pronto soccorso, dove racconterà una verità scabrosa. Le altre due indiane che negano o minimizzano. Nessun ammanco di denaro, dei telefoni o di altri effetti personali. Uno scenario ancora torbido e confuso, avvenuto ieri sera attorno alle ore 21.30 sul lungomare di Sottomarina, all'altezza dei bagni Minerva: protagoniste, loro malgrado, due ragazze residenti a San Pietro Viminario, nel Padovano. Che secondo la versione della 19enne ferita, sarebbero state abbordate nei pressi di un McDonald's a Padova, probabilmente quello di fronte la stazione, da due giovani di colore con l'offerta di una serata divertente sul litorale: ma a quel punto – è sempre colei che ha avuto la peggio, a raccontarlo agli agenti in ospedale – lei si sarebbe negata, mentre la più giovane delle due (17 anni) avrebbe acconsentito senza problemi. A quel punto i due uomini avrebbero avvicinato in auto la recalcitrante, l'avrebbero stordita con percosse e forse narcotizzata, imbavagliata e caricata contro la propria volontà fino a Sottomarina, dove sarebbe stata lasciata agonizzante sul lungomare assieme all'amica, senza ricordare altro della vicenda.
Ma quanto esposto non trova riscontro nelle parole delle altre due indiane: la 17enne ha affermato di aver soccorso la compagna dopo una caduta nella vicina spiaggia, mentre l'altra donna -di 37 anni- sarebbe stata convocata successivamente per chiederle aiuto, e non ha fornito alcun dettaglio dell'accaduto. Gli inquirenti stanno confrontando le tre dichiarazioni, largamente discordanti tra loro, e cercano una risposta ai tanti questi insoluti: le giovani sarebbero state anche violentate? Se è vero quanto afferma la minorenne, come sarebbero arrivate a Sottomarina e come sarebbero tornate in assenza di mezzi pubblici verso Padova a quell'ora? Se invece è ritenuta credibile la testimonianza della più grande, l'emorragia nella città del Santo non si sarebbe rimarginata durante un'ora di tragitto verso il mare? Ancora: quale il ruolo della 37enne, che era già in città o è accorsa dal piccolo centro di provenienza? In assenza di ulteriori elementi, non sarà facile districare la dinamica dalle falle che la circondano. L'unica cosa certa è che mercoledì sera, in un tratto di lungomare meno denso di circolazione ma non proprio periferico, c'era una ragazza di 19 anni con un taglio alla fronte e dieci giorni di prognosi.
Ma quanto esposto non trova riscontro nelle parole delle altre due indiane: la 17enne ha affermato di aver soccorso la compagna dopo una caduta nella vicina spiaggia, mentre l'altra donna -di 37 anni- sarebbe stata convocata successivamente per chiederle aiuto, e non ha fornito alcun dettaglio dell'accaduto. Gli inquirenti stanno confrontando le tre dichiarazioni, largamente discordanti tra loro, e cercano una risposta ai tanti questi insoluti: le giovani sarebbero state anche violentate? Se è vero quanto afferma la minorenne, come sarebbero arrivate a Sottomarina e come sarebbero tornate in assenza di mezzi pubblici verso Padova a quell'ora? Se invece è ritenuta credibile la testimonianza della più grande, l'emorragia nella città del Santo non si sarebbe rimarginata durante un'ora di tragitto verso il mare? Ancora: quale il ruolo della 37enne, che era già in città o è accorsa dal piccolo centro di provenienza? In assenza di ulteriori elementi, non sarà facile districare la dinamica dalle falle che la circondano. L'unica cosa certa è che mercoledì sera, in un tratto di lungomare meno denso di circolazione ma non proprio periferico, c'era una ragazza di 19 anni con un taglio alla fronte e dieci giorni di prognosi.
I VENDITORI ILLEGALI INTRALCIANO LA CORSIA DEI BAGNINI DI SALVATAGGIO, ASCOT INSORGE: «MULTE EDUCATIVE AI CLIENTI»
Con l'estate arrivano anche i venditori illegali sulla battigia di Sottomarina. Un fenomeno che pare concentrarsi soprattutto nella zona più vicina alla diga e che si fa fatica a reprimere, anche se sono appena stati assunti 4 agenti di polizia locale a tempo indeterminato e altri 12 appositamente per presidiare la stagione estiva. Il guaio maggiore è che i mercanti africani e asiatici spesso intralciano la corsia d'emergenza riservata alle operazioni di salvataggio da parte dei bagnini, frapponendosi tra la torretta d'avvistamento e la barca a remi ormeggiata in attesa di intervento. Si chiede il presidente di Ascot, Giorgio Bellemo: «Cosa succede in caso di principio d'annegamento, se il bagnino è costretto a perdere tempo e non riesce a intervenire con celerità?».
Tuttavia è in funzione il progetto “Spiaggia sicura”, che contempla anche defibrillatori negli stabilimenti, e pure l'ordinanza del sindaco che vieta il commercio in riva se non ai 23 venditori autorizzati, colpendo anche con sanzioni amministrative da 50 a 500 euro chi acquista: «Eppure non basta – dice Bellemo - perché servono contravvenzioni “educative” per impedire il ripetersi del fenomeno». La legge del mercato, si sa, postula che un'offerta c'è finché permane una domanda. Ieri mattina intanto è avvenuto un incontro in Comune con le associazioni di categoria: tra le ipotesi sul terreno anche una postazione della polizia locale itinerante lungo il litorale. A tal proposito, più volte il comandante Michele Tiozzo ha sollecitato le categorie turistiche a contribuire all'assunzione di ulteriori agenti.
Tuttavia è in funzione il progetto “Spiaggia sicura”, che contempla anche defibrillatori negli stabilimenti, e pure l'ordinanza del sindaco che vieta il commercio in riva se non ai 23 venditori autorizzati, colpendo anche con sanzioni amministrative da 50 a 500 euro chi acquista: «Eppure non basta – dice Bellemo - perché servono contravvenzioni “educative” per impedire il ripetersi del fenomeno». La legge del mercato, si sa, postula che un'offerta c'è finché permane una domanda. Ieri mattina intanto è avvenuto un incontro in Comune con le associazioni di categoria: tra le ipotesi sul terreno anche una postazione della polizia locale itinerante lungo il litorale. A tal proposito, più volte il comandante Michele Tiozzo ha sollecitato le categorie turistiche a contribuire all'assunzione di ulteriori agenti.
mercoledì 20 giugno 2018
CARABINIERE COGLIE IN FLAGRANTE UNA LADRA SERIALE MENTRE CERCA DI RUBARE IN SPIAGGIA, CONDANNATA AI DOMICILIARI
Colta in flagrante mentre cercava di rubare dentro una cabina nella spiaggia di Sottomarina, processata per direttissima e condannata agli arresti domiciliari, in attesa della prima udienza che è stata rinviata. È stato un brigadiere capo dei Carabineri, mentre era fuori servizio ieri pomeriggio alle ore 15, a trarre in arresto Paola Paganin, 61enne cleptomane seriale chioggiotta, con l'imputazione di tentato furto: il militare ha colto in flagrante la donna ai bagni Clodia, dopo che con atteggiamento sospetto quest'ultima si aggirava tra gli ombrelloni in cerca di un camerino aperto da depredare. Al che il carabiniere ha seguìto la ladra con discrezione e professionalità, riconoscendola, bloccandola e identificandola: la stessa aveva messo a segno un furto poche ore prima in un altro stabilimento.
Paola Paganin è stata processata stamane al Tribunale di Venezia dalla giudice monocratica Michela Rizzi, e non è certo la prima volta che il suo nome ricorre nelle cronache giudiziarie per reati consimili: nel 2009, quando abitava a Padova, aveva colpito all'ospedale per giocarsi il ricavato al bingo. Nel novembre 2016 la Paganin aveva derubato un nomade ricoverato al nosocomio padovano, mentre lo scorso febbraio la 61enne chioggiotta ha patteggiato una condanna a 23 mesi proprio per i furti perpetrati negli stabilimenti balneari dell'Excelsior al Lido di Venezia. Analoghi ammanchi, avvenuti nelle capanne del litorale di Sottomarina, erano stati denunciati nei giorni scorsi ai carabinieri: ma in questi casi i colpevoli potrebbero essere più di uno.
Paola Paganin è stata processata stamane al Tribunale di Venezia dalla giudice monocratica Michela Rizzi, e non è certo la prima volta che il suo nome ricorre nelle cronache giudiziarie per reati consimili: nel 2009, quando abitava a Padova, aveva colpito all'ospedale per giocarsi il ricavato al bingo. Nel novembre 2016 la Paganin aveva derubato un nomade ricoverato al nosocomio padovano, mentre lo scorso febbraio la 61enne chioggiotta ha patteggiato una condanna a 23 mesi proprio per i furti perpetrati negli stabilimenti balneari dell'Excelsior al Lido di Venezia. Analoghi ammanchi, avvenuti nelle capanne del litorale di Sottomarina, erano stati denunciati nei giorni scorsi ai carabinieri: ma in questi casi i colpevoli potrebbero essere più di uno.
martedì 19 giugno 2018
INCIDENTI STRADALI A BORGO SAN GIOVANNI, IN USCITA DAL PONTE CAVANIS È EMERGENZA CONTINUA PER L'ALTA VELOCITÀ
Se la famigerata 309 Romea è la strada più tristemente celebre per l'alto numero di incidenti, nei fatti il numero dei sinistri che avvengono nei centri abitati di Sottomarina, Chioggia e soprattutto, ultimamente, Borgo San Giovanni risulta assai più elevato, in proporzione alla quantità di veicoli che transitano. Nel quartiere periferico ormai l'emergenza è continua, praticamente quotidiana: ben tre casi nei tre ultimi giorni, tutti ai piedi del ponte Cavanis che unisce il Borgo al centro storico di Chioggia. Ieri attorno alle 14.30 è avvenuto lo scontro fra uno scooter condotto da un uomo e una bicicletta condotta da una donna: confermato dall'ingente spargimento di sangue sul selciato, l'urto è stato molto forte, tanto che gli inquilini del condominio di fronte sono usciti al poggiolo a vedere, richiamati dal volume. Il che fa pensare che il limite di velocità, posto a 30 km orari, non sia stato granché rispettato, come pure in altre occasioni. I due malcapitati sono stati condotti in ambulanza all'ospedale, dove sono state loro riscontrate fratture multiple con trauma cranico; più complicata è la situazione dello scooterista, nella giornata di oggi i medici valuteranno eventuali trasferimenti. Colpisce l'escalation degli incidenti stradali nella zona, che sempre più spesso coinvolgono scooter e biciclette, dato anche il difficile disbrigo in uscita dal ponte e l'immissione nella ciclabile del Lusenzo oltre che in quella che costeggia la carreggiata fino alla ferrovia, spesso occupata impropriamente anche da pedoni, che costringono i ciclisti ad affrontare i pericoli della strada principale, ovvero via Granatieri di Sardegna.
DETENEVA 6 QUINTALI DI VONGOLE VERACI SENZA DOCUMENTI: 71ENNE CHIOGGIOTTO MULTATO DAI CARABINIERI
La scorsa settimana i carabinieri della Compagnia di Chioggia, a bordo della motovedetta 803, hanno sorpreso in riviera Caboto, nel quartiere Tombola, un 71enne di Chioggia intento a sistemare ceste in plastica contenenti molluschi. L'uomo è stato fermato e identificato, in quanto in possesso di 20 ceste contenenti 6 quintali di vongole veraci, alcune già caricate nel bagagliaio della sua autovettura.
Le vongole erano prive dei documenti di registrazione per bivalvi, necessari alla rintracciabilità della filiera, oltre che dell'autorizzazione sanitaria al trasporto di alimentari: pertanto il chioggiotto è stato multato con 2mila euro di sanzione amministrativa. Le vongole, dal valore complessivo di 5mila euro, sono state sequestrate e rigettate in laguna dal momento che risultavano ancora vive. L'attività dei militari continuerà a prevenire e reprimere le violazioni in materia di igiene e trasporto illecito dei prodotti ittici.
Le vongole erano prive dei documenti di registrazione per bivalvi, necessari alla rintracciabilità della filiera, oltre che dell'autorizzazione sanitaria al trasporto di alimentari: pertanto il chioggiotto è stato multato con 2mila euro di sanzione amministrativa. Le vongole, dal valore complessivo di 5mila euro, sono state sequestrate e rigettate in laguna dal momento che risultavano ancora vive. L'attività dei militari continuerà a prevenire e reprimere le violazioni in materia di igiene e trasporto illecito dei prodotti ittici.
ANCORA UN INCENDIO DOLOSO AD UN CAPANNO AGRICOLO TRA GLI ORTI DI SOTTOMARINA
L'ennesimo incendio, per gioco, per noia o per sconsideratezza, ha colpito ieri sera attorno alle ore 22 un capanno agricolo al parco degli Orti di Sottomarina, in una delle laterali di viale Mediterraneo fra via Bembo e via Morosini. Le fiamme sono state naturalmente spente dall'intervento dei vigili del fuoco di Chioggia, accorsi dopo una segnalazione. Con l'addentrarsi nell'estate, il fenomeno rischia di assumere contorni quotidiani, se non si interviene per scongiurare il ripetersi dell'anno scorso, quando oltre ai “casoni” anche numerosi cassonetti delle immondizie venivano dati alle fiamme da piccole bande di giovinastri lungo tutta la parte meridionale di Sottomarina.
domenica 17 giugno 2018
COMMERCIO ILLEGALE IN SPIAGGIA: SEQUESTRATA MERCE PER 15MILA EURO, MULTATI QUATTRO ASIATICI
Nei primi quindi giorni del mese di giugno, specialmente durante il ponte per la Festa della Repubblica e il giorno dei Santi patroni, l’equipaggio della motovedetta CC 803 della Compagnia Carabinieri di Chioggia ha svolto specifici servizi finalizzati alla prevenzione e repressione del commercio illegale sulle aree demaniali marittime del litorale di Sottomarina. In particolare venivano fermati complessivamente 4 venditori ambulanti, 3 di origine bengalese ed un pakistano, i quali -all'interno di borse di plastica e tessuto- detenevano diversa merce, consistente in occhiali da sole di vario genere e colore, girandole, accessori elettronici vari per cellulari, braccialetti, orologi da polso, bandane e fasce per capelli; tutto privo di loghi riconducibili a note case produttrici e pertanto non contraffatti.
I quattro uomini, tutti in regola quanto alla permanenza sul territorio nazionale, venivano dichiarati in contravvenzione per la violazione dell’art. 44 comma 3 “Zone vietate” del Piano per il commercio su aree pubbliche del Comune di Chioggia, in quanto risulta vietato detenere e trasportare, senza giustificato motivo ovvero senza la specifica autorizzazione, merce su area demaniale marittima che per qualità e quantità debba essere ritenuta finalizzata alla vendita. Per la predetta violazione, è stata irrogata a ciascuno dei trasgressori una sanzione amministrativa pecuniaria fino a 500 euro, ai sensi dell’art.7 del D.Lgs. 267/2000 richiamato dall’art. 59 comma 7 del Regolamento per il commercio su aree pubbliche del Comune di Chioggia.
Tutta la merce sopra descritta, consistente in circa 1100 oggetti aventi complessivamente un valore commerciale stimato di circa 5mila euro, è stata sottoposta a sequestro. Nell’ambito dei medesimi servizi, a seguito della fuga di altri venditori ambulanti non identificati, venivano rinvenute sulle spiagge alcune borse contenenti al contrario merce palesemente contraffatta, ovvero circa 400 accessori per l’abbigliamento, che sul mercato nero avrebbero un valore stimato di circa 10mila euro, i quali sono stati sottoposti a sequestro penale per le ipotesi di reato di ricettazione ed introduzione e commercio di prodotti con segni falsi.
I quattro uomini, tutti in regola quanto alla permanenza sul territorio nazionale, venivano dichiarati in contravvenzione per la violazione dell’art. 44 comma 3 “Zone vietate” del Piano per il commercio su aree pubbliche del Comune di Chioggia, in quanto risulta vietato detenere e trasportare, senza giustificato motivo ovvero senza la specifica autorizzazione, merce su area demaniale marittima che per qualità e quantità debba essere ritenuta finalizzata alla vendita. Per la predetta violazione, è stata irrogata a ciascuno dei trasgressori una sanzione amministrativa pecuniaria fino a 500 euro, ai sensi dell’art.7 del D.Lgs. 267/2000 richiamato dall’art. 59 comma 7 del Regolamento per il commercio su aree pubbliche del Comune di Chioggia.
Tutta la merce sopra descritta, consistente in circa 1100 oggetti aventi complessivamente un valore commerciale stimato di circa 5mila euro, è stata sottoposta a sequestro. Nell’ambito dei medesimi servizi, a seguito della fuga di altri venditori ambulanti non identificati, venivano rinvenute sulle spiagge alcune borse contenenti al contrario merce palesemente contraffatta, ovvero circa 400 accessori per l’abbigliamento, che sul mercato nero avrebbero un valore stimato di circa 10mila euro, i quali sono stati sottoposti a sequestro penale per le ipotesi di reato di ricettazione ed introduzione e commercio di prodotti con segni falsi.
sabato 16 giugno 2018
ONDATA DI FURTI IN SPIAGGIA E NEI CAMPER. PROBABILMENTE I LADRI AGISCONO IN COSTUME DA BAGNO
Numerosi furti sono stati segnalati nei giorni scorsi tra i vari stabilimenti della spiaggia di Sottomarina. I ladri agiscono indisturbati nelle cabine lasciate incustodite e frugando tra le borse sotto gli ombrelloni dei turisti verso il mare: questi malintenzionati non sono stati notati da alcuno, pertanto è lecito supporre che agiscano in costume da bagno, mascherati tra gli altri clienti. I carabinieri hanno finora raccolto alcune denunce, tra cui quella di quattro camperisti di nazionalità tedesca, che hanno denunciato ammanchi all'interno del loro mezzo di trasporto. I militari del comando sito in lungomare stanno lavorando per arginare il fenomeno.
BLACK OUT ELETTRICO IERI SERA IN PIAZZA ITALIA: I LAVORI DI SISTEMAZIONE ERANO STATI CONSEGNATI SOLO 15 GIORNI FA
Venerdì d'inizio estate in piazza Italia a Sottomarina, pieno centro cittadino, e all'improvviso l'illuminazione smette di funzionare. Attorno alle ore 23 di ieri l'intero boulevard è rimasto al buio, dal lungomare all'innesto con via Veneto, lasciando sgomenti residenti e turisti. Vale ricordare che fra il 21 maggio e la fine dello scorso mese l'intera zona è stata interessata dai lavori di adeguamento della rete elettrica, con nuovi punti luce e miglior efficienza energetica via led. Ma evidentemente qualcosa è andato storto, se dopo circa quindici giorni la luce ha fatto tilt proprio in tale area specifica.
venerdì 15 giugno 2018
RIENTRA A CASA A VALLI E SCOPRE I LADRI, CHE LA GETTANO PER TERRA E FUGGONO IN AUTO
Tentativo di furto oggi pomeriggio attorno alle ore 15.30 in condominio di Valli di Chioggia. Una coppia, probabilmente dell'est europeo, è scesa in tutta fretta da un appartamento mentre stava salendo proprio l'inquilina vittima del tentato furto: ne è nata una colluttazione, con la donna chioggiotta che ha avuto la peggio riportando lievi lesioni, e i due sono fuggiti a bordo di un'auto le cui caratteristiche sono state denunciate ai carabinieri, giunti in loco per i primi rilievi.
CHIUSO L'HOTEL CAPO EST DOPO L'ISPEZIONE DI VENERDÌ SCORSO
Un'ordinanza del sindaco Ferro emanata stamane ha sospeso l'attività dell'hotel Capo Est in via Cristoforo Colombo a Sottomarina, chiudendo di fatto la struttura al pubblico. L'ordinanza fa seguito alla perquisizione dello scorso venerdì, operata da carabinieri, polizia locale e ufficio d'igiene: i rilievi riguardano una cucina smantellata e allagata, bar in pessime condizioni, piscina non usufruibile in stato di degrado e abbandono, colma di acqua piovana. E ancora: camere con arredamenti vetusti e bisognose di pulizia ordinaria e straordinaria, così come il resto dei locali visionati e delle scale. Nella sua relazione, l'ufficio igiene ha evidenziato la necessità di un provvedimento come quello emanato dal sindaco, fino al ripristino delle normali condizioni igienico-sanitarie. L'ordinanza fa riferimento anche a precedenti esposti che fin dal 2002 riscontrano anomalie nella gestione della struttura da parte di Giuliano e Riccardo Boscolo Meneguolo con la ditta Boscolo Invest: lo scorso anno il Capo Est fu chiuso dal 16 agosto, a seguito di analoga operazione interforze.
giovedì 14 giugno 2018
DAL LUSENZO E DALLE ALTRE ACQUE INTERNE AFFIORANO RELITTI NAUTICI IN SERIE: CHI LI RIMUOVE?
Un po' la bassa marea, e tanto l'incuria, sta di fatto che negli ultimi giorni sono emersi dal Lusenzo almeno due relitti di imbarcazioni, lasciate dai loro proprietari in balia di se stesse. Uno è posizionato non distante dal ponte Cavanis che unisce Borgo San Giovanni con il centro storico di Chioggia, un altro affiora nei pressi dell'isola dell'Unione, ben visibile dalla riva di Sottomarina. E non sono certo i soli: dall'inverno una piccola imbarcazione è affondata nel canale Perotolo, senza che finora sia stata recuperata, e altri casi sono stati segnalati lungo il canale della Cava, tra Val da Rio e la Tombola.
La responsabilità della loro rimozione spetta in primis ai proprietari, che sono anche sanzionabili con la rifusione delle spese nel caso il recupero venga effettuato da soggetti terzi, quali ad esempio il Provveditorato alle Opere Pubbliche (ex Magistrato alle Acque) oppure i Vigili del Fuoco. Rimane evidente il pericolo che questi rottami rivestono per la navigazione professionale e da diporto, specie durante una stagione in cui il Lusenzo e più in generale le acque interne sono solcate da ragazzini e famiglie oltre che da pescatori provetti. Senza contare la presenza di brìcole vaganti, sradicate dal fondo, lungo i canali e in laguna aperta: proprio martedì ne è stata tratta a terra una sulla riva di Sottomarina.
La responsabilità della loro rimozione spetta in primis ai proprietari, che sono anche sanzionabili con la rifusione delle spese nel caso il recupero venga effettuato da soggetti terzi, quali ad esempio il Provveditorato alle Opere Pubbliche (ex Magistrato alle Acque) oppure i Vigili del Fuoco. Rimane evidente il pericolo che questi rottami rivestono per la navigazione professionale e da diporto, specie durante una stagione in cui il Lusenzo e più in generale le acque interne sono solcate da ragazzini e famiglie oltre che da pescatori provetti. Senza contare la presenza di brìcole vaganti, sradicate dal fondo, lungo i canali e in laguna aperta: proprio martedì ne è stata tratta a terra una sulla riva di Sottomarina.
mercoledì 13 giugno 2018
DOPO LA PIOGGIA, VIA VENIER SI ALLAGA: NIENTE SCARICHI, DUE INCIDENTI
Il nubifragio delle ultime 48 ore ha reso particolarmente difficile la situazione sul selciato di via Venier a Sottomarina, a sud di viale Mediterraneo, un'arteria turistica con spiagge frequentate, campeggi, condomìni e affittacamere. Dapprima le pozzanghere poi veri e propri allagamenti hanno reso impraticabile la carreggiata, il cui drenaggio è insufficiente specie dopo che sono stati eseguiti alcuni lavori di rialzo nella laterale via Persica: in questo modo l'acqua scorre verso via Venier, la quale è sprovvista di scarichi, quindi è sufficiente una modica quantità di pioggia per mandarla a fondo. Si registrano anche alcuni incidenti, tra cui un'anziana che si è fratturata il polso e una ragazza caduta dalla bicicletta con escoriazioni al viso. I residenti hanno segnalato la cosa ai lavori pubblici del Comune, ma nessuno dell'amministrazione è ancora andato in sopralluogo. I timori sono soprattutto per la stagione incipiente: «Se un turista vede tutto questo, qua non ci viene», è lo sconsolato commento di un operatore.
I PENDOLARI DELLA LINEA 80 BLOCCANO LA STRADA: L'AUTOBUS RIPARTE SOLO QUANDO ARRIVA UNA CORSA BIS
Ancora disagi per gli utenti della nuova linea 80 di Arriva Veneto. Attorno alle 12.45 di oggi, al cambio turno davanti il deposito di Borgo San Giovanni, alcuni pendolari -che già erano costretti a stare in piedi nonostante la partenza fosse avvenuta solo pochi minuti prima da Sottomarina- sono scesi e hanno bloccato il corso regolare dell'autobus. La situazione si è placata solo quando è stata messa a disposizione un'altra corriera. Dopo l'esordio di domenica scorsa, molte disfunzioni vengono segnalate anche dai lavoratori che si servono della linea 87, la quale dovrebbe collegare Marghera con la zona industriale.
martedì 12 giugno 2018
LINEA 80, IN AVARIA LA CORSA DELLE 5. SALTATO L'INCONTRO AL VERTICE IN COMUNE
Terzo giorno della nuova linea 80 di Arriva Veneto, e già si segnala la prima avaria. Questa mattina la corsa delle 5 in direzione Venezia si è dovuta fermare all'altezza di Santa Margherita, pare per carenza di carburante o comunque per un guasto: i passeggeri sono scesi inferociti, prima di ripartire alla volta del capoluogo con inevitabile ritardo che si ripercuote sul lavoro. Già viene lamentato che le nuove corse sono più lente rispetto alla gestione Actv, attenendosi sempre al limite di velocità lungo la Romea: c'è chi arriva a piazzale Roma anche in un'ora e quaranta minuti, a fronte dell'ora e dieci minuti impiegata fino a sabato scorso. Ulteriori disagi vengono lamentati a Marghera dagli operai che fruiscono del servizio navetta, ovvero la nuova linea 87 verso la zona industriale. Inoltre, nelle difficoltà di girarsi per i nuovi mezzi alla rotatoria in campo Marconi, ieri sono stati abbattuti due dei pilastri in marmo bianco che la delimitano. Arriva Veneto corre ai ripari e sta mettendo in strada alcuni mezzi aggiuntivi, specie per ovviare al rischio di affollamento nelle prime ore del mattino e nella fascia preserale. Intanto stamane è saltato l'incontro che avrebbe dovuto tenersi al municipio di Chioggia tra i vertici della società italo-tedesca, l'assessore Daniele Stecco e Paolo Gabbi della Città Metropolitana, per l'assenza di quest'ultimo. L'ente di secondo livello -il quale ha appaltato il servizio da Actv ad Arriva Veneto- è sotto il tiro di molti, che chiedono cambi di rotta e l'ascolto delle esigenze dei cittadini chioggiotti.
sabato 9 giugno 2018
CON LA ZIA APPENA MORTA, UNA NIPOTE DERUBA IL CUGINO AL PRONTO SOCCORSO: SMASCHERATA DALLE TELECAMERE
Un episodio tra il grave e il grottesco è accaduto mercoledì scorso al Pronto Soccorso di Chioggia. Attorno alle ore 18 una signora di 55 anni, con precedenti problemi di salute, veniva ricoverata già defunta nel tratto che dalla sua abitazione conduce all'ospedale clodiense. A farle compagnia il figlio 30enne, logicamente disperato, il quale dopo un po' di trambusto nei locali sanitari si accorge della mancanza del proprio portafoglio, sicuro di averlo con sé. Dopo una rapida ricerca, non andata a buon fine, il giovane decide di contattare i carabinieri per denunciare l'ammanco: al che scattano le perlustrazioni delle immagini registrate dal circuito di videosorveglianza interno, e i militari scoprono che a sottrarre il portafoglio all'uomo è stata una sua cugina, nipote della donna da pochi minuti defunta. Non è dato sapere se al fattaccio sia seguita una querela di parte, anche se poi il denaro è stato restituito al legittimo detentore dalla colpevole del furto in famiglia.
venerdì 8 giugno 2018
CARABINIERI, POLIZIA LOCALE E UFFICIO IGIENE ALL'HOTEL CAPO EST PER ACCURATI CONTROLLI
Questa mattina i carabinieri della Compagnia di Chioggia, gli agenti della polizia locale e una delegazione dell'ULSS 3 Serenissima si sono recati per un'ispezione dettagliata all'hotel Capo Est di via Cristoforo Colombo. L'operazione di controllo è stata richiesta da parte di una cliente ai carabinieri, i quali hanno coinvolto gli altri due enti, appunto la polizia locale e l'ufficio igiene. Le possibili contestazioni sono probabilmente di carattere sanitario. Già la scorsa estate la struttura di Sottomarina era finita nel mirino dei clienti su Tripadvisor e anche oggetto di analoga e approfondita ispezione interforze nell'agosto 2017, che si era conclusa con l'acquisizione dei dati degli ospiti, a riscontro della loro denuncia negli appositi portali web di categoria. In quella occasione -durata molte ore- i militari, gli agenti e i sanitari avevano allargato il fronte anche a ricomprendere analisi di carattere igienico, tributario-fiscale e relative al rispetto delle norme antincendio.
giovedì 7 giugno 2018
ARRESTATO NEL FERRARESE IL BULGARO CHE AVEVA SCATENATO LA SCAZZOTTATA IN PIAZZA ITALIA A SOTTOMARINA
È stato arrestato in provincia di Ferrara il 33enne bulgaro che domenica scorsa aveva creato scompiglio lungo il boulevard di piazza Italia a Sottomarina, scatenando una rissa con un chioggiotto che lo accusava di averlo derubato, finita a cazzotti e con una fuga verso il centro storico di Chioggia. L'uomo, con precedenti penali e senza fissa dimora, martedì si trovava nel paese di Vaccolino e ai carabinieri ha dichiarato un'identità falsa. Una volta effettuati i primi rilievi, si è scoperto che l'autocarro su cui viaggiava era stato rubato il giorno precedente, ovvero lunedì, proprio a Chioggia, dove da qualche tempo viveva di espedienti.
mercoledì 6 giugno 2018
GIALLO A ISOLAVERDE: FURGONE "FANTASMA" RIBALTATO E ABBANDONATO DOPO AVER COMMESSO UN INCIDENTE-PIRATA
Il giallo del furgone fantasma. Ieri pomeriggio, fra le ore 17 e le 17.30 a Isolaverde, un automezzo Renault di colore blu si è ribaltato ai margini della carreggiata, finendo capovolto e soprattutto abbandonato dalle persone a bordo. L'arrivo del soccorso stradale -destinato a caricarlo- ha incrociato lungo la strada un altro carro attrezzi, recante una vettura disastrata di colore grigio metallizzato, il cui conducente ha riconosciuto nel furgone il mezzo che circa 40 minuti prima l'aveva urtata mentre era parcheggiata sempre nella località turistica.
Da quello schianto, gli occupanti del furgone sarebbero fuggiti urlando di andare all'ospedale. Pochi minuti dopo, evidentemente, sono invece usciti di strada: e a questo punto è logico pensare che le condizioni psicofisiche alla guida non fossero ottimali. Il furgone Renault risulta intestato a una donna di Bassano del Grappa, e dai rilievi della Polizia di Stato non risulta rubato. Resta il mistero di dove siano finiti a piedi i pirati della strada, data anche la distanza tra la frazione e l'ospedale: c'era forse un'altra vettura con loro?
Da quello schianto, gli occupanti del furgone sarebbero fuggiti urlando di andare all'ospedale. Pochi minuti dopo, evidentemente, sono invece usciti di strada: e a questo punto è logico pensare che le condizioni psicofisiche alla guida non fossero ottimali. Il furgone Renault risulta intestato a una donna di Bassano del Grappa, e dai rilievi della Polizia di Stato non risulta rubato. Resta il mistero di dove siano finiti a piedi i pirati della strada, data anche la distanza tra la frazione e l'ospedale: c'era forse un'altra vettura con loro?
lunedì 4 giugno 2018
STRANIERO AGGREDISCE CON UN PUGNO UN CHIOGGIOTTO E SCAPPA
Un pugno così potente ha allibito i tantissimi passanti che ieri alle 18 transitavano lungo il boulevard di piazza Italia a Sottomarina. Tanto che solo tre di essi, i più coraggiosi, sono intervenuti a dividere uno straniero (probabilmente bulgaro, di carnagione olivastra) da un chioggiotto, dopo che il primo aveva colpito con violenza il naso della vittima, procurandogli l'uscita di sangue e la caduta a terra: all'origine del pestaggio, l'accusa che il secondo individuo -dell'età apparente di cinquant'anni- aveva rivolto al bulgaro, di avergli sottratto le chiavi di un'automobile. La discussione accesa è presto degenerata, dopo le vie di fatto tre chioggiotti hanno allontanato l'aggressore che si è involato velocemente verso Chioggia, rincorso dalla vittima in precarie condizioni. Momenti di paura si sono vissuti fra gli astanti quando lo straniero ha messo le mani in tasca come se cercasse un coltello o un altro oggetto contundente. In loco sono intervenuti i carabinieri, supportati anche dalla polizia. Sulle prime, i testimoni avevano riferito come l'aggressore fosse africano, per via del colore della pelle.
DUE INCENDI SVENTATI STAMANE DAI VIGILI DEL FUOCO DI CHIOGGIA. UNO È LA BRAVATA DI UNO STUDENTE?
Doppio intervento questa mattina per i Vigili del Fuoco di Chioggia. Alle 8, in via Togliatti a Borgo San Giovanni, hanno provveduto a sventare un principio di incendio ad un cassonetto della raccolta secca: molto probabile, se non certa, l'origine dolosa. Sul posto anche gli agenti della Polizia di Stato. Tra le ipotesi, la bravata o l'inavvertenza di qualche studente che si stava recando agli ultimi giorni di lezione nella vicina cittadella scolastica, magari gettando un mozzicone acceso.
La seconda operazione è avvenuta poco prima delle ore 10 a Brondolo, in un'area retrostante la sede di Veritas, dove era stato dato fuoco ad alcune sterpaglie come spesso accade in questa stagione: nessun danno, salvo il fastidio per la colonna di fumo salita e dispersa nell'aria.
La seconda operazione è avvenuta poco prima delle ore 10 a Brondolo, in un'area retrostante la sede di Veritas, dove era stato dato fuoco ad alcune sterpaglie come spesso accade in questa stagione: nessun danno, salvo il fastidio per la colonna di fumo salita e dispersa nell'aria.
domenica 3 giugno 2018
UN CINQUANTENNE IN PREDA ALL'ALCOOL AGGREDISCE COL COLTELLO IL BARISTA DEL CAFFÈ MARCONI
Un tizio di circa cinquant'anni, in preda all'alcool, ha minacciato con un coltello ieri mattina alle 11 il barista del caffè Marconi, nell'omonimo campo vicino al Duomo. Poi l'uomo è fuggito ma grazie alla testimonianza della vittima e di altri avventori è stato individuato dagli agenti della Polizia di Stato e denunciato a piede libero per minaccia aggravata e porto d'arma impropria: di lui si sa che si chiama Gino, risiede nella zona di San Domenico, era già noto ai gestori e spesso eccede con il bere alcoolici. Quando lo sconsiderato è stato fermato dai poliziotti non aveva già più con sé il coltello incriminato, forse gettato nel vicino canale Perotolo.
sabato 2 giugno 2018
LADRI TENTANO DI FAR SALTARE IL POSTAMAT DI SANT'ANNA, L'ESPLOSIVO BONIFICATO DAGLI ARTIFICIERI DELLA POLIZIA
L'audace colpo dei soliti ignoti stanotte è stato sventato in extremis. Fra le 2 e le 3 una quantità di esplosivo è stato introdotto nel servizio Postamat dell'ufficio postale di Sant'Anna, lungo la strada Romea: ma i malviventi sono scappati prima che arrivasse la volante della Polizia di Stato, lasciando l'esplosivo dove era stato collocato. A mettere in fuga i ladri l'allarme anti intrusione del Postamat stesso, in assenza di telecamere. In occasione dei weekend la disponibilità monetaria negli sportelli automatici aumenta.
Ci sono volute alcune ore prima che il nucleo degli Artificieri della Polizia, convocato in loco, riuscisse a liberare la zona dall'esplosivo e a metterla in sicurezza. Presenti anche i vigili del fuoco e un'ambulanza per sovrintendere all'operazione. Le indagini ora si concentrano sull'identità dei ladri, che hanno fallito il colpo pur mettendo al momento in salvo la propria libertà di agire.
Ci sono volute alcune ore prima che il nucleo degli Artificieri della Polizia, convocato in loco, riuscisse a liberare la zona dall'esplosivo e a metterla in sicurezza. Presenti anche i vigili del fuoco e un'ambulanza per sovrintendere all'operazione. Le indagini ora si concentrano sull'identità dei ladri, che hanno fallito il colpo pur mettendo al momento in salvo la propria libertà di agire.
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