Ancora una volta, è la seconda in pochi giorni, il peschereccio Stefano (RV 34157) viene sciolto dagli ormeggi lungo il canal Lombardo e va alla deriva, mettendo a rischio anche la navigazione. Il natante, appartenente alla società ittica La Tasca (coinvolta per intero, nei suoi dirigenti, nella retata antidroga Tsunami del 6 febbraio 2020, e da allora sequestrato) questa mattina alle ore 7 è stato messo in sicurezza dai Vigili del Fuoco, dopo che si era incastrato di nuovo sotto il ponte ciclopedonale che attraversa il canal Lombardo.
Molto probabilmente la mano che ha slegato gli ormeggi è dolosa. Il peschereccio inoltre si presenta con la linea di galleggiamento pericolosamente al di sotto del normale, segno di un evidente problema di imbarco dell'acqua. I Vigili del Fuoco altro non hanno potuto fare che assicurare lo scafo con due cime, senza poterlo spostare poiché la loro barca non è in grado di trainarne un'altra, e con il vento battente l'unica maniera possibile sarebbe da poppa. In loco presente anche una volante dei Carabinieri, entrambi i corpi in stretto contatto con la Capitaneria di Porto.
Il problema principale ora riguarda i natanti vicini, che non possono passare attraverso il canal Lombardo in quanto lo Stefano è stato collocato in posizione tale da impedirlo. La circolazione nel canale è normata dal Provveditorato alle Opere Pubbliche, i cui tecnici non sono al lavoro di sabato né di domenica. Nonostante l'imbarcazione ora sia in sicurezza, i recenti fatti portano a chiedersi se bisogna attendersi un altro caso-Adelinda, ovvero il peschereccio in disarmo che dal 7 settembre 2020 è affondato in canale San Domenico nei pressi del mercato ittico, senza ancora essere stato recuperato.
domenica 28 febbraio 2021
IERI RAFFICA DI MULTE LUNGO LA RIVA DEL CANALE SAN DOMENICO E NEI PRESSI DEL MERCATO ITTICO: ALLA CITTÀ URGONO PARCHEGGI ESTERNI
Pesca grossa ieri pomeriggio per gli agenti della polizia locale di Chioggia, che hanno elevato una raffica di contravvenzioni alle tante automobili, circa 50, parcheggiate in zona vietata nei pressi del mercato ittico all'ingrosso e lungo la fondamenta che costeggia il canale San Domenico. L'intervento massiccio delle forze dell'ordine ha così sanzionato i tanti turisti arrivati nel centro storico per il pranzo e qualche ora spensierata fino al coprifuoco delle ore 22, e che erano abituati a cercare parcheggio all'isola dell'Unione, ove dall'inizio dell'autunno è attivo il cantiere per la realizzazione del nuovo silos scambiatore.
In circostanze come quelle di ieri, è apparsa plastica la necessità di ulteriori parcheggi alle porte della città, in modo da realizzare appieno i propositi legati alla zona a traffico limitato: l'assessora Genny Cavazzana, nell'ultima seduta del consiglio comunale, ha confidato che il montaggio delle strutture apposite avverrà entro il mese di marzo, per dare avvio ai tre mesi di prova dell'esperimento voluto dall'amministrazione. In questi giorni sono in corso i sopralluoghi dei tecnici del Comune e di SST, al fine di programmare eventuali opere stradali accessorie e gli opportuni sottoservizi.
In circostanze come quelle di ieri, è apparsa plastica la necessità di ulteriori parcheggi alle porte della città, in modo da realizzare appieno i propositi legati alla zona a traffico limitato: l'assessora Genny Cavazzana, nell'ultima seduta del consiglio comunale, ha confidato che il montaggio delle strutture apposite avverrà entro il mese di marzo, per dare avvio ai tre mesi di prova dell'esperimento voluto dall'amministrazione. In questi giorni sono in corso i sopralluoghi dei tecnici del Comune e di SST, al fine di programmare eventuali opere stradali accessorie e gli opportuni sottoservizi.
mercoledì 24 febbraio 2021
BARBONE DI PELLESTRINA, UBRIACO E INCONTINENTE, RITARDA LA PARTENZA DEL VAPORETTO PERCHÉ NON VUOLE SCENDERE: IERI SI È DROGATO DAVANTI A TUTTI
La corsa odierna del vaporetto di linea 11 da Pellestrina a Chioggia, con partenza alle ore 14.30 dall'isola, è stata ritardata a causa della presenza a bordo di uno sbandato locale, già protagonista di bivacchi all'imbarcadero di Chioggia e di assunzione di cocaina a cielo aperto. Il tizio, in preda all'alcool e maleodorante a causa di incontinenza evacuativa, non è sceso dal vaporetto nonostante le richieste dell'equipaggio e dei passeggeri.
Il mezzo è partito appunto con ritardo, e una volta giunto a Chioggia l'equipaggio ha bloccato la salita dei passeggeri diretti a Pellestrina, al Lido e a Venezia, allo scopo di igienizzare lo scafo. Analoga circostanza pare si sia verificata anche stamane. Le intemperanze del barbone pellestrinotto, in pieno degrado, sono state rese note anche alle forze dell'ordine da parte dell'equipaggio di ACTV, che ieri è anche intervenuto per stigmatizzare la sua assunzione di droga in mezzo ai passeggeri (tra cui alcuni bambini) e i bisogni fisiologici espletati dal pontile, mentre il vaporetto è ancora in azione.
Il mezzo è partito appunto con ritardo, e una volta giunto a Chioggia l'equipaggio ha bloccato la salita dei passeggeri diretti a Pellestrina, al Lido e a Venezia, allo scopo di igienizzare lo scafo. Analoga circostanza pare si sia verificata anche stamane. Le intemperanze del barbone pellestrinotto, in pieno degrado, sono state rese note anche alle forze dell'ordine da parte dell'equipaggio di ACTV, che ieri è anche intervenuto per stigmatizzare la sua assunzione di droga in mezzo ai passeggeri (tra cui alcuni bambini) e i bisogni fisiologici espletati dal pontile, mentre il vaporetto è ancora in azione.
martedì 23 febbraio 2021
PROVVEDIMENTO DI ALLONTANAMENTO PER LO STALKER MARIO PENZO
I carabinieri di Chioggia hanno comminato e notificato allo stalker Mario Penzo un provvedimento che gli intima di tenersi distante almeno 200 metri dall'abitazione e dalla presenza fisica di Andrea Comparato, editor di Chioggia Azzurra, dopo gli innumerevoli episodi di violenza, minacce e ingiurie delle quali Penzo si è reso protagonista nei suoi confronti.
Nell'atto, al quarantenne importuno è fatto anche divieto di comunicare telefonicamente e a livello telematico con lo stesso Comparato. Nel tempo, questo individuo ha gettato la vittima del suo stalking nell'acqua del canale (con la conseguente perdita di una telecamera), lo ha attaccato le spalle più volte, aggredito fisicamente, minacciato di morte, offeso gravemente alla presenza di terze persone e di bambini.
«Spero vivamente - è il commento di Andrea Comparato - che la vicenda finisca qui, con questo provvedimento. Chi ha un po' di senno, capisca che è il caso di smetterla. Anche perché le denunce e gli atti legali proseguono il proprio corso. La morale del provvedimento, per il quale ringrazio i carabinieri di Chioggia, è che uno non può fare quello che vuole senza poi pagarne le conseguenze di legge».
Nell'atto, al quarantenne importuno è fatto anche divieto di comunicare telefonicamente e a livello telematico con lo stesso Comparato. Nel tempo, questo individuo ha gettato la vittima del suo stalking nell'acqua del canale (con la conseguente perdita di una telecamera), lo ha attaccato le spalle più volte, aggredito fisicamente, minacciato di morte, offeso gravemente alla presenza di terze persone e di bambini.
«Spero vivamente - è il commento di Andrea Comparato - che la vicenda finisca qui, con questo provvedimento. Chi ha un po' di senno, capisca che è il caso di smetterla. Anche perché le denunce e gli atti legali proseguono il proprio corso. La morale del provvedimento, per il quale ringrazio i carabinieri di Chioggia, è che uno non può fare quello che vuole senza poi pagarne le conseguenze di legge».
domenica 21 febbraio 2021
RUBANO UN’AUTO A PIOVE DI SACCO ED ESCONO DI STRADA A CAVANELLA: DUE MAROCCHINI DENUNCIATI NELLA NOTTE, IL TERZO GRAVE IN OSPEDALE
La scorsa notte attorno all'una, tre cittadini marocchini residenti a Piove di Sacco sono usciti di strada tra Cavanella d'Adige e San Pietro di Cavarzere. I tre erano a bordo di una Peugeot 3008, rubata sempre nel Piovese.
A seguito dell'urto, due degli occupanti il veicolo -leggermente feriti- sono stati denunciati dai carabinieri della stazione di Chioggia, mentre un terzo risulta ricoverato all'ospedale con fratture multiple, ma non in pericolo di vita. Eventuali ulteriori aggiornamenti in seguito.
A seguito dell'urto, due degli occupanti il veicolo -leggermente feriti- sono stati denunciati dai carabinieri della stazione di Chioggia, mentre un terzo risulta ricoverato all'ospedale con fratture multiple, ma non in pericolo di vita. Eventuali ulteriori aggiornamenti in seguito.
A CA’ NORDIO UN PONTE PERICOLANTE E CREPE LUNGO LA CARREGGIATA: DISAGI E APPRENSIONE PER LA CIRCOLAZIONE AUTOMOBILISTICA
I residenti nella frazione di Sant'Anna segnalano la pericolosità di una strada situata alla fine di via Pegorina, a ridosso del fiume Adige, in località Ca' Nordio.
Lungo questa arteria transitano ogni giorno molti veicoli, pur tuttavia il ponte che attraversa un largo fossato -ricostruito circa quindici anni fa- sta cedendo nelle strutture sottostanti, con crepe e conseguenze anche per il manto stradale della carreggiata, tanto da avvertire il rumore del paraurti e della marmitta che impattano al suolo nel tratto coinvolto dalle fessure.
Aumenta la preoccupazione, e con essa la necessità di segnalare l'intervento dovuto al settore Lavori Pubblici e agli enti di manutenzione stradale.
Lungo questa arteria transitano ogni giorno molti veicoli, pur tuttavia il ponte che attraversa un largo fossato -ricostruito circa quindici anni fa- sta cedendo nelle strutture sottostanti, con crepe e conseguenze anche per il manto stradale della carreggiata, tanto da avvertire il rumore del paraurti e della marmitta che impattano al suolo nel tratto coinvolto dalle fessure.
Aumenta la preoccupazione, e con essa la necessità di segnalare l'intervento dovuto al settore Lavori Pubblici e agli enti di manutenzione stradale.
sabato 20 febbraio 2021
L’AUTOPSIA CONFERMA: C’ERA UNA RETE DA PESCA NELLA GOLA DEL TURSIOPE SPIAGGIATO SABATO SCORSO A SOTTOMARINA
Ora non vi sono più dubbi. Il tursiope ritrovato spiaggiato lo scorso sabato 13 febbraio, nella battigia antistante i bagni Miki di Sottomarina, aveva frammenti di una rete da pesca nella laringe. L'autopsia è stata effettuata a Legnaro, sede dell'Università di Padova, dai biologi del CERT, il team di emergenza che l'indomani aveva recuperato l'animale: dopo i primi rilievi in loco, il cetaceo -una femmina lunga due metri e mezzo, e pesante oltre un quintale- è stato trasportato al dipartimento di Biomedicina, dove l'équipe del professor Sandro Mazzariol ha operato l'esame autoptico.
Quest'ultimo ha rivelato evidenti segni di attività ittica nel corpo dell'animale, anche se - ribadisce lo stesso docente - «non è ancora stabilito se le reti sono state la causa di morte. Tuttavia hanno contribuito a compromettere lo stato di salute del mammifero». Non vengono escluse ulteriori indagini per venire a capo della questione: anche attorno al muso del tursiope, una volta arenatosi, erano risultati da subito ben visibili i residui di materiale plastico e nylon, riconducibili alla lana delle reti da pesca.
Quest'ultimo ha rivelato evidenti segni di attività ittica nel corpo dell'animale, anche se - ribadisce lo stesso docente - «non è ancora stabilito se le reti sono state la causa di morte. Tuttavia hanno contribuito a compromettere lo stato di salute del mammifero». Non vengono escluse ulteriori indagini per venire a capo della questione: anche attorno al muso del tursiope, una volta arenatosi, erano risultati da subito ben visibili i residui di materiale plastico e nylon, riconducibili alla lana delle reti da pesca.
venerdì 19 febbraio 2021
DEGRADO ALL'IMBARCADERO DI VIGO: NELLE ORE NOTTURNE DIVENTA BIVACCO DI TOSSICODIPENDENTI E DISAGIATI
I residenti della zona di Vigo portano all'attenzione pubblica lo stato di degrado che, specie durante le ore serali e notturne, assume l'interno dell'imbarcadero dell'ACTV in fondamenta Mario Merlin. In particolare, la cabina del pontile è frequentata da alcune persone in stato di evidente disagio, ma soprattutto di tossicodipendenti.
Fra questi è stata notata più volte la presenza di Tiziano Salvagno detto "postin" e di un individuo originario di Pellestrina, che già in passato era stato colto in flagrante mentre sniffava cocaina en plein air, sopra il tavolino di un bar nel centro storico di Chioggia. Anche nell'imbarcadero, denunciano gli abitanti di Vigo, sono all'ordine del giorno gli episodi di droga assunta in pubblico e senza remore, oltre ai bivacchi notturni dei senzatetto.
Fra questi è stata notata più volte la presenza di Tiziano Salvagno detto "postin" e di un individuo originario di Pellestrina, che già in passato era stato colto in flagrante mentre sniffava cocaina en plein air, sopra il tavolino di un bar nel centro storico di Chioggia. Anche nell'imbarcadero, denunciano gli abitanti di Vigo, sono all'ordine del giorno gli episodi di droga assunta in pubblico e senza remore, oltre ai bivacchi notturni dei senzatetto.
giovedì 18 febbraio 2021
VIA NICOLÒ ZENO TREMA PER UN FURTO IN ABITAZIONE: STESSE MODALITÀ DI UN ANNO FA
In via Nicolò Zeno a Sottomarina ritorna, dopo un anno, l'incubo dei furti nelle abitazioni che avevano coinvolto la zona di nuova urbanizzazione, a cavallo tra gennaio e febbraio 2020.
Ieri sera attorno alle ore 20 un alloggio è stato visitato dai soliti ignoti, e nel breve volgere di minuti la voce si è sparsa per il circondario: sono soprattutto le dinamiche dell'azione a preoccupare, dal momento che ricordano molto da vicino quelle messe in atto dodici mesi fa dalla banda dell'Audi grigia, allora inseguita invano dagli agenti di polizia lungo il ponte translagunare e fino a Conche.
In particolare, pare che anche ieri sia stato usato il flessibile per rompere la cassaforte, con perdurante odore di bruciato. Analogo reato è stato compiuto, nella stessa strada di Sottomarina, il 29 gennaio 2020, quando erano stati vittime i proprietari di una villetta. I cittadini della zona chiedono sicurezza e di lanciare un appello all'attenzione verso eventuali sospetti.
Ieri sera attorno alle ore 20 un alloggio è stato visitato dai soliti ignoti, e nel breve volgere di minuti la voce si è sparsa per il circondario: sono soprattutto le dinamiche dell'azione a preoccupare, dal momento che ricordano molto da vicino quelle messe in atto dodici mesi fa dalla banda dell'Audi grigia, allora inseguita invano dagli agenti di polizia lungo il ponte translagunare e fino a Conche.
In particolare, pare che anche ieri sia stato usato il flessibile per rompere la cassaforte, con perdurante odore di bruciato. Analogo reato è stato compiuto, nella stessa strada di Sottomarina, il 29 gennaio 2020, quando erano stati vittime i proprietari di una villetta. I cittadini della zona chiedono sicurezza e di lanciare un appello all'attenzione verso eventuali sospetti.
mercoledì 17 febbraio 2021
INSEGUIMENTO CON INCIDENTE STRADALE IN VIA LUNGO BRENTA, LA POLIZIA ARRESTA UN UOMO E DENUNCIA UNA DONNA IN POSSESSO DI DROGA
Due persone, un maschio e una femmina di nazionalità marocchina, sono stati arrestati dalla polizia di Stato dopo un inseguimento che si è concluso con un incidente stradale dei fuggiaschi in via Lungo Brenta a Ca' Lino. I due individui non si sono fermati al controllo di un posto di blocco approntato dagli agenti: nell'auto infatti trasportavano 2 kg e 29 grammi di hashish.
Il conducente, sprovvisto di patente di guida, per guadagnarsi la via di fuga ha ripetutamente cercato di farsi tamponare dagli agenti: l'auto sulla quale i due viaggiavano è andata distrutta. Al termine dell'inseguimento l'uomo è stato arrestato, la donna denunciata a piede libero. In loco anche l'ambulanza del 118 per soccorrere due poliziotti feriti con lesioni lievi. Continuano gli accertamenti per arrivare alla provenienza della droga.
Il conducente, sprovvisto di patente di guida, per guadagnarsi la via di fuga ha ripetutamente cercato di farsi tamponare dagli agenti: l'auto sulla quale i due viaggiavano è andata distrutta. Al termine dell'inseguimento l'uomo è stato arrestato, la donna denunciata a piede libero. In loco anche l'ambulanza del 118 per soccorrere due poliziotti feriti con lesioni lievi. Continuano gli accertamenti per arrivare alla provenienza della droga.
martedì 16 febbraio 2021
CADE SOPRA GLI SCOGLI DELLA DIGA E RIMANE INCASTRATO: FRATTURE A OTTO COSTOLE E AL FEMORE PER UN ANZIANO
Un chioggiotto di 78 anni è caduto oggi, nel primo pomeriggio, sopra gli scogli a tripode della diga di Sottomarina, non distante dal "faro" rosso terminale. L'anziano è stato soccorso dai sanitari del 118 e adagiato sopra una barella, prima di essere trasportato all'ospedale, dove gli sono state riscontrare fratture a otto costole e al femore. In loco erano presenti anche la guardia costiera e i vigili del fuoco, che hanno provveduto all'estrazione.
MAXIOPERAZIONE ANTIDROGA DEI CARABINIERI DI ROMA, ARRESTATO ANCHE UN CHIOGGIOTTO DI 70 ANNI: L'OMBRA DELLA 'NDRANGHETA
Questa mattina all'alba un'ingente operazione antidroga, condotta dai Carabinieri di Roma, ha smantellato una cosca mafiosa affiliata alla 'ndrangheta, coInvolta nel traffico internazionale di cocaina dal Sudamerica. L'operazione Enclave ha arrestato 33 persone, quasi tutte calabresi e romane, legate al clan della famiglia Alvaro di Sinopoli (Reggio Calabria).
Fra esse, anche un 70enne di Chioggia, Fiorindo Boscolo, contiguo all'ex Mala del Brenta, che nel 2018 aveva tentato (senza riuscirvi) di concludere una compravendita di 20 kg di polvere bianca dalla Colombia, tramite l’intermediazione di una donna 65enne residente ad Orbetello. L'uomo è stato sottoposto agli arresti domiciliari da parte dei militari in forza alla locale stazione dell'Arma.
Gli altri arresti sono avvenuti nella provincia di Reggio Calabria, in Maremma e a Roma, dove i militari hanno anche sequestrato un'attività commerciale intestata ad alcuni parenti del capo dell'organizzazione, ovvero il 44enne Pasquale Vitalone, pluripregiudicato. Le ordinanze di custodia cautelare sono state emesse dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Roma, e richieste dalla Direzione Distrettuale Antimafia. Le accuse riguardano lo spaccio di sostanze stupefacenti, l'organizzazione malavitosa, l'estorsione aggravata, l'intestazione fittizia di beni, il porto illecito di armi.
Fra esse, anche un 70enne di Chioggia, Fiorindo Boscolo, contiguo all'ex Mala del Brenta, che nel 2018 aveva tentato (senza riuscirvi) di concludere una compravendita di 20 kg di polvere bianca dalla Colombia, tramite l’intermediazione di una donna 65enne residente ad Orbetello. L'uomo è stato sottoposto agli arresti domiciliari da parte dei militari in forza alla locale stazione dell'Arma.
Gli altri arresti sono avvenuti nella provincia di Reggio Calabria, in Maremma e a Roma, dove i militari hanno anche sequestrato un'attività commerciale intestata ad alcuni parenti del capo dell'organizzazione, ovvero il 44enne Pasquale Vitalone, pluripregiudicato. Le ordinanze di custodia cautelare sono state emesse dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Roma, e richieste dalla Direzione Distrettuale Antimafia. Le accuse riguardano lo spaccio di sostanze stupefacenti, l'organizzazione malavitosa, l'estorsione aggravata, l'intestazione fittizia di beni, il porto illecito di armi.
MINORENNI INCIVILI RIPRESI IN PIENO GIORNO MENTRE VANDALIZZANO UNA PASSERELLA ALL'ISOLA DELL'UNIONE, GETTANDO I MARMI NEL LUSENZO
Nel primo pomeriggio di ieri due giovinastri, molto probabilmente di minore età, sono stati sorpresi dall'occhio di alcuni cittadini non distratti, mentre rompevano i massi che compongono la passerella inclinata per le carrozzelle, lungo l'anello pedonale che circonda l'isola dell'Unione, nei pressi del cantiere del futuro parcheggio scambiatore.
I due, per puro dispetto, non solo rovinavano il manufatto così utile al transito dei passeggini e delle persone con disabilità, ma ne gettavano i componenti nella sottostante laguna del Lusenzo. Informati della situazione, gli agenti della polizia locale di Chioggia sono accorsi in zona, nella speranza di cogliere in flagrante i due giovanissimi farabutti.
Ma questi ultimi hanno fatto finta di niente e si sono dileguati, prima che la pattuglia chiedesse informazioni e potesse insospettirsi. Ora, naturalmente, rimane il danno inferto all'opera, nell'attesa del tempo necessario al suo ripristino.
I due, per puro dispetto, non solo rovinavano il manufatto così utile al transito dei passeggini e delle persone con disabilità, ma ne gettavano i componenti nella sottostante laguna del Lusenzo. Informati della situazione, gli agenti della polizia locale di Chioggia sono accorsi in zona, nella speranza di cogliere in flagrante i due giovanissimi farabutti.
Ma questi ultimi hanno fatto finta di niente e si sono dileguati, prima che la pattuglia chiedesse informazioni e potesse insospettirsi. Ora, naturalmente, rimane il danno inferto all'opera, nell'attesa del tempo necessario al suo ripristino.
STAZIONE DI CHIOGGIA NUOVAMENTE IMBRATTATA DA SCRITTE CHE INNEGGIANO ALL'HIP HOP: CERCHIO SERRATO ATTORNO ALL'AUTORE DELLO SCEMPIO
Era lo scorso agosto 2020 quando la stazione ferroviaria di Chioggia ha visto ridipingere le proprie facciate, che nel tempo non solo si erano scolorite ma erano state anche oggetto dell'azione di non pochi vandali, usi a imbrattare le pareti con scritte, tag, immagini oscene.
Ma la normalità è durata pochi mesi: l'immobile, abitato ancora da una signora anziana (la vedova dell'ultimo capostazione), era stato dapprima lordato dalla vernice nera del famigerato "Postin", al secolo Tiziano Salvagno, che nei mesi scorsi ha occupato i locali dell'ex Chioggialab.
Lo scorso fine settimana, probabilmente nelle ore più buie tra sabato e domenica, sono comparsi nuovi segni variopinti: si tratta di scritte inneggianti all'hip hop e alla techno, che coprono ampia parte del lato binari e in misura minore di quello frontestante il piazzale.
Ma il diavolo fa le pentole e non i coperchi: uno dei presumibili autori dello scempio, il rapper Stray Dog Luca, ha postato le immagini delle scritte in tre "stories" via facebook.
Tra le parole vergate sui muri, infatti, si legge anche "Error 30015 Mixtape", ovvero il titolo della serie musicale cui lo stesso Stray Dog si è dedicato ultimamente assieme al collettivo di cui fa parte.
Una sorta di firma, insomma, più a fine pubblicitario che di rivendicazione. Sta di fatto che il muro dove abita l'anziana signora è ancora ridotto in queste condizioni, dopo i 240mila euro spesi per ritinteggiarlo.
Altre città hanno risolto diversamente la smania di graffiti, offrendo (come a Padova) i cavalcavia per pregevoli composizioni artistiche, ma rimanendo molto severe nei confronti di chi non ha modo migliore per trascorrere il proprio tempo.
Ma la normalità è durata pochi mesi: l'immobile, abitato ancora da una signora anziana (la vedova dell'ultimo capostazione), era stato dapprima lordato dalla vernice nera del famigerato "Postin", al secolo Tiziano Salvagno, che nei mesi scorsi ha occupato i locali dell'ex Chioggialab.
Lo scorso fine settimana, probabilmente nelle ore più buie tra sabato e domenica, sono comparsi nuovi segni variopinti: si tratta di scritte inneggianti all'hip hop e alla techno, che coprono ampia parte del lato binari e in misura minore di quello frontestante il piazzale.
Ma il diavolo fa le pentole e non i coperchi: uno dei presumibili autori dello scempio, il rapper Stray Dog Luca, ha postato le immagini delle scritte in tre "stories" via facebook.
Tra le parole vergate sui muri, infatti, si legge anche "Error 30015 Mixtape", ovvero il titolo della serie musicale cui lo stesso Stray Dog si è dedicato ultimamente assieme al collettivo di cui fa parte.
Una sorta di firma, insomma, più a fine pubblicitario che di rivendicazione. Sta di fatto che il muro dove abita l'anziana signora è ancora ridotto in queste condizioni, dopo i 240mila euro spesi per ritinteggiarlo.
Altre città hanno risolto diversamente la smania di graffiti, offrendo (come a Padova) i cavalcavia per pregevoli composizioni artistiche, ma rimanendo molto severe nei confronti di chi non ha modo migliore per trascorrere il proprio tempo.
FUORIUSCITA DI GAS IN UN CONDOMINIO DI VIA NICOLÒ ZENO, IERI SERA INTERVENUTI VIGILI DEL FUOCO E AMBULANZE: 4 PERSONE ALL'OSPEDALE
Ieri sera, attorno alle ore 20.30, i vigili del fuoco di Chioggia sono intervenuti in un condominio di via Nicolò Zeno 96, dove l'allarme piazzato in uno degli appartamenti aveva rivelato la perdita di monossido. I pompieri, convocati dal residente in questione, hanno chiuso la colonna del gas relativa a cinque alloggi, mentre quattro persone sono state condotte dall'ambulanza al locale ospedale per accertamenti.
lunedì 15 febbraio 2021
LA GUARDIA DI FINANZA DI CHIOGGIA SEQUESTRA UN CAMION IN ROMEA, CON 140MILA ARTICOLI NON DOCUMENTATI E GIOCATTOLI CINESI POCO SICURI
La Guardia di Finanza di Chioggia ha sequestrato circa 140mila prodotti potenzialmente pericolosi, che stavano transitando nel carico di un autoarticolato con targa straniera, lungo la strada Romea. La merce proveniva dalla Polonia ed era diretta a un'impresa con sede a Roma. Tra gli oggetti sequestrati, a seguito di un controllo operato dalle Fiamme Gialle, anche giocattoli, monili, occhiali, capi d'abbigliamento imballati con indicazioni in lingua cinese, del tutto privi delle indicazioni attestanti il rispetto degli obblighi di sicurezza, previsti dalle norme europee.
I pochi documenti recavano la descrizione sommaria dei beni, in maniera così generica da aver reso necessario l'ispezione degli scatoloni. Soprattutto attorno ai giocattoli si concentra l'attenzione degli inquirenti, data la particolare fascia di utenti cui vengono indirizzati. Il rappresentante legale della società importatrice è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Venezia, mentre i finanzieri hanno elevato sanzioni amministrative per l'ammontare massimo di 175mila euro.
I pochi documenti recavano la descrizione sommaria dei beni, in maniera così generica da aver reso necessario l'ispezione degli scatoloni. Soprattutto attorno ai giocattoli si concentra l'attenzione degli inquirenti, data la particolare fascia di utenti cui vengono indirizzati. Il rappresentante legale della società importatrice è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Venezia, mentre i finanzieri hanno elevato sanzioni amministrative per l'ammontare massimo di 175mila euro.
DUE BULGARI ARRESTATI A SOTTOMARINA, IN UN CAPANNONE DI CAVARZERE DETENEVANO AUTO RUBATE. L'OPERAZIONE DEI CARABINIERI DI PIOVE
I carabinieri di Piove di Sacco hanno arrestato a Sottomarina due cittadini bulgari, ritenuti responsabili di una serie di furti di auto di lusso. I due stranieri stavano per lasciare l'Italia a bordo di due veicoli riciclati ed immatricolati con targhe estere. L'indagine è iniziata nel dicembre 2020, dopo una serie di furti d'auto di grossa cilindrata tra le province di Venezia, Padova e Treviso. Nelle zone in cui sono avvenuti i colpi, era stata notata un'auto rivelatasi poi essere d'appoggio alla banda, intestata ad un'impresa ditta sede in Umbria, di proprietà di un bulgaro.
L'Arma ha poi scoperto che i due soggetti dimoravano a Cavarzere (Venezia) e che avevano a disposizione un capannone, trasformato in officina e carrozzeria, dove custodivano le vetture rubate. Nello stabile sono stati infatti trovati 7 suv di alta fascia, tra cui Lexus e Range Rover, il cui valore totale ammonta a 350mila euro. Alle auto, reimmatricolate, veniva rimossa qualunque indicazione circa la loro reale origine, rendendole irrintracciabili. Le auto sequestrate, già pronte per essere esportate, presentavano il quadro strumentazioni in cirillico. I furti avvenivano sempre negli orari del lockdown: i due uscivano e agivano dopo le 5, e rientravano con i mezzi rubati alle 8, per mescolarsi al traffico del mattino, contando di sfuggire ad eventuali controlli.
L'Arma ha poi scoperto che i due soggetti dimoravano a Cavarzere (Venezia) e che avevano a disposizione un capannone, trasformato in officina e carrozzeria, dove custodivano le vetture rubate. Nello stabile sono stati infatti trovati 7 suv di alta fascia, tra cui Lexus e Range Rover, il cui valore totale ammonta a 350mila euro. Alle auto, reimmatricolate, veniva rimossa qualunque indicazione circa la loro reale origine, rendendole irrintracciabili. Le auto sequestrate, già pronte per essere esportate, presentavano il quadro strumentazioni in cirillico. I furti avvenivano sempre negli orari del lockdown: i due uscivano e agivano dopo le 5, e rientravano con i mezzi rubati alle 8, per mescolarsi al traffico del mattino, contando di sfuggire ad eventuali controlli.
domenica 14 febbraio 2021
ODISSEA LINEA 80: DUE CORSE PRESERALI DA VENEZIA TIRANO DIRITTE E LASCIANO A TERRA I PASSEGGERI A MESTRE, NONOSTANTE LE RICHIESTE DI CORSE BIS
Nuovo disservizio della linea 80 di Arriva Veneto, che ha in appalto il collegamento extraurbano via autobus di linea tra Venezia e Sottomarina. Nel tardo pomeriggio di oggi ben due corse consecutive hanno lasciato passeggeri a terra, nonostante il conducente avesse avvisato il deposito della necessità di fornire corse bis: l'autobus partito alle ore 18.25 da piazzale Roma, nel capoluogo, era già al massimo della capienza ora consentita e ha tirato dritto alla fermata di Mestre, dove peraltro lo stavano attendendo non pochi lavoratori pendolari.
Dal momento che la domenica vi è solo una corsa all'ora, i malcapitati hanno dovuto attendere al freddo la corsa successiva (in partenza da Venezia alle 19.25): ma quando si sono avvisti che nemmeno con ulteriori dieci minuti di ritardo venivano serviti, hanno dovuto rassegnarsi a tornare a casa ancora più tardi, già provati dall'impiego domenicale e dalle condizioni meteorologiche aspre.
Gli utenti segnalano che già giovedì mattina alla fermata di Campagna Lupia lungo la Romea era stata lasciata a piedi una persona, e lo stesso avviene non di rado anche a Sottomarina, Chioggia, Borgo San Giovanni, Valli e Conche. Uno dei passeggeri è spazientito: «Paghiamo, e i nostri soldi li hanno puntuali. Ma non pago per farmi lasciare a piedi. Se la corriera è piena, il conducente deve contattare il deposito per avere un bis e servire chi è rimasto a piedi». Proprio quest'ultimo aspetto è quello più odioso, anche e soprattutto in presenza della segnalazione di uno degli autisti.
Dal momento che la domenica vi è solo una corsa all'ora, i malcapitati hanno dovuto attendere al freddo la corsa successiva (in partenza da Venezia alle 19.25): ma quando si sono avvisti che nemmeno con ulteriori dieci minuti di ritardo venivano serviti, hanno dovuto rassegnarsi a tornare a casa ancora più tardi, già provati dall'impiego domenicale e dalle condizioni meteorologiche aspre.
Gli utenti segnalano che già giovedì mattina alla fermata di Campagna Lupia lungo la Romea era stata lasciata a piedi una persona, e lo stesso avviene non di rado anche a Sottomarina, Chioggia, Borgo San Giovanni, Valli e Conche. Uno dei passeggeri è spazientito: «Paghiamo, e i nostri soldi li hanno puntuali. Ma non pago per farmi lasciare a piedi. Se la corriera è piena, il conducente deve contattare il deposito per avere un bis e servire chi è rimasto a piedi». Proprio quest'ultimo aspetto è quello più odioso, anche e soprattutto in presenza della segnalazione di uno degli autisti.
UBRIACO ALLA GUIDA FA “STRIKE” IN VIA SAN MARCO, IMPATTANDO CONTRO DUE VETTURE PARCHEGGIATE
Ieri sera attorno alle ore 22 un giovane automobilista, a bordo di una Renault Twingo, ha perso il controllo della propria vettura e ha impattato contro due veicoli parcheggiati in via San Marco a Sottomarina, provocando danni alle loro carrozzerie.
In loco sono intervenuti i carabinieri e il soccorso stradale. Le analisi dell'etilometro hanno confermato che il giovane era in stato di ebbrezza. Le autorità, comunque, non hanno provveduto al sequestro del mezzo.
In loco sono intervenuti i carabinieri e il soccorso stradale. Le analisi dell'etilometro hanno confermato che il giovane era in stato di ebbrezza. Le autorità, comunque, non hanno provveduto al sequestro del mezzo.
sabato 13 febbraio 2021
CETACEO TROVATO MORTO STAMANE LUNGO LA SPIAGGIA DI SOTTOMARINA: IN BOCCA AVEVA UNA RETE DI PLASTICA
Il corpo senza vita di un cetaceo, probabilmente un tursiope, è affiorato stamane lungo la battigia di Sottomarina, in corrispondenza dei bagni Miki. L'animale, lungo circa due metri e pesante almeno un quintale, è stato trovato riverso dalla parte di un fianco: la Guardia Costiera di Chioggia, prontamente avvisata del rinvenimento, ha contattato i biologi marini dell'Università di Padova affinché provvedano al recupero della carcassa e al successivo smaltimento.
Purtroppo, attorno al muso dell'animale, risultano ben visibili i residui di materiale plastico riconducibili probabilmente a lana da rete ittica. Negli ultimi anni il litorale clodiense e quelli limitrofi, tra Pellestrina e Rosolina, sono stati teatro di numerosi avvistamenti di piccoli branchi di tursiopi, le cui evoluzioni al largo hanno richiamato l'interesse e la gioia di bagnanti e diportisti. Non sono rari, purtroppo, anche i casi di tartarughe spiaggiate senza vita: a volte per cause naturali, a volte dopo l'impatto con le eliche delle barche o, appunto, avvelenate dalla plastica.
Purtroppo, attorno al muso dell'animale, risultano ben visibili i residui di materiale plastico riconducibili probabilmente a lana da rete ittica. Negli ultimi anni il litorale clodiense e quelli limitrofi, tra Pellestrina e Rosolina, sono stati teatro di numerosi avvistamenti di piccoli branchi di tursiopi, le cui evoluzioni al largo hanno richiamato l'interesse e la gioia di bagnanti e diportisti. Non sono rari, purtroppo, anche i casi di tartarughe spiaggiate senza vita: a volte per cause naturali, a volte dopo l'impatto con le eliche delle barche o, appunto, avvelenate dalla plastica.
giovedì 11 febbraio 2021
AUTO RUBATA A BORGO SAN GIOVANNI E RECUPERATA A ISOLAVERDE. SCOPERTI NELLA STESSA ZONA ANCHE LADRI DI RAME, CHE SI DANNO ALLA FUGA
Due episodi criminosi hanno avuto luogo attorno a mezzanotte e poco oltre, in località Ca' Lino e Isolaverde. Nel primo, gli agenti della polizia di Stato hanno rinvenuto un'autovettura risultata poi rubata, e abbandonata non lontano dal camping Smeraldo: le prime indagini hanno portato alla scoperta del fatto che il furto è avvenuto a Borgo San Giovanni.
Pochi minuti più tardi, i carabinieri della stazione di Chioggia -contattati dalla vigilanza- hanno effettuato un intervento in un capannone nei pressi della tenuta Santa Grazia, sempre in zona Bacucco, dove ignoti si erano serviti di un furgone rubato a Treviso per dirigersi a rubare del rame.
Purtroppo i ladri sono riusciti a fuggire dall'immobile mentre sopraggiungevano i militari, disperdendosi per i campi circostanti, senza tuttavia riuscire ad asportare alcunché dopo aver forzato l'ingresso. Entrambe le vetture, oggetto del reato nei due casi, sono state sequestrate e affidate in custodia al soccorso stradale.
Pochi minuti più tardi, i carabinieri della stazione di Chioggia -contattati dalla vigilanza- hanno effettuato un intervento in un capannone nei pressi della tenuta Santa Grazia, sempre in zona Bacucco, dove ignoti si erano serviti di un furgone rubato a Treviso per dirigersi a rubare del rame.
Purtroppo i ladri sono riusciti a fuggire dall'immobile mentre sopraggiungevano i militari, disperdendosi per i campi circostanti, senza tuttavia riuscire ad asportare alcunché dopo aver forzato l'ingresso. Entrambe le vetture, oggetto del reato nei due casi, sono state sequestrate e affidate in custodia al soccorso stradale.
mercoledì 10 febbraio 2021
LA POLIZIA LOCALE SCOPRE IN FLAGRANTE UNA DISCARICA DI CALCINACCI A CANAL DI VALLE: TERRENO SEQUESTRATO, OPERAI E TITOLARE DENUNCIATI
Nel corso di un servizio di controllo del territorio, intervenendo prontamente per verificare una segnalazione pervenuta da un cittadino, lunedì pomeriggio, in località Canal di Valle, il personale della Polizia Locale di Chioggia ha colto in flagrante due operai -dipendenti da un'impresa edile di Chioggia- mentre scaricavano, abbandonandola nel suolo, una grande quantità di rifiuti provenienti da attività edilizia.
Eclatanti le fotografie scattate al momento dell’intervento, che immortalano i due muratori indaffarati a svuotare il cassone di un veicolo, in pieno giorno e senza farsi alcuno scrupolo. I rifiuti sono stati scaricati in un’area dove insistono edifici, la cui costruzione è sospesa da qualche anno per il fallimento dell'azienda proprietaria, ma che nel frattempo si è trasformata in una discarica a cielo aperto dove, evidentemente, più di qualcuno era uso abbandonare materiale di scarto, soprattutto derivante da demolizioni edili.
L’intera area, di circa mille metri quadrati, e le tonnellate di rifiuti depositati illegalmente sono stati sottoposti a sequestro penale. Il titolare dell’impresa ed i due dipendenti sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Venezia per il reato di abbandono di rifiuti, e rischiano l'arresto da tre mesi a un anno, oppure l'ammenda da 2600 a 26mila euro. Anche la posizione del proprietario del terreno, lasciato incustodito e privo di alcuna recinzione, sarà oggetto di valutazione da parte dell'autorità giudiziaria per possibili responsabilità omissive.
«Invitiamo i cittadini a segnalare situazioni di questo tipo – commenta l'assessora alla Polizia Locale, Genny Cavazzana – che dimostrano assoluta mancanza di senso civico e di rispetto per l'ambiente ed il territorio. L'amministrazione comunale prosegue con determinazione nel contrastare queste attività». Sempre sul fronte della polizia locale, lo scorso fine settimana gli agenti di Chioggia hanno elevato sanzioni nei confronti di un bar di Sottomarina per eccessivi assembramenti.
Eclatanti le fotografie scattate al momento dell’intervento, che immortalano i due muratori indaffarati a svuotare il cassone di un veicolo, in pieno giorno e senza farsi alcuno scrupolo. I rifiuti sono stati scaricati in un’area dove insistono edifici, la cui costruzione è sospesa da qualche anno per il fallimento dell'azienda proprietaria, ma che nel frattempo si è trasformata in una discarica a cielo aperto dove, evidentemente, più di qualcuno era uso abbandonare materiale di scarto, soprattutto derivante da demolizioni edili.
L’intera area, di circa mille metri quadrati, e le tonnellate di rifiuti depositati illegalmente sono stati sottoposti a sequestro penale. Il titolare dell’impresa ed i due dipendenti sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Venezia per il reato di abbandono di rifiuti, e rischiano l'arresto da tre mesi a un anno, oppure l'ammenda da 2600 a 26mila euro. Anche la posizione del proprietario del terreno, lasciato incustodito e privo di alcuna recinzione, sarà oggetto di valutazione da parte dell'autorità giudiziaria per possibili responsabilità omissive.
«Invitiamo i cittadini a segnalare situazioni di questo tipo – commenta l'assessora alla Polizia Locale, Genny Cavazzana – che dimostrano assoluta mancanza di senso civico e di rispetto per l'ambiente ed il territorio. L'amministrazione comunale prosegue con determinazione nel contrastare queste attività». Sempre sul fronte della polizia locale, lo scorso fine settimana gli agenti di Chioggia hanno elevato sanzioni nei confronti di un bar di Sottomarina per eccessivi assembramenti.
Iscriviti a:
Post (Atom)