venerdì 31 maggio 2019

NUOVO DIVIETO DI BALNEAZIONE PER 1450 METRI A ISOLAVERDE PER ECCESSO DEL BATTERIO ESCHERICHIA COLI NELL'ACQUA MARINA

Nuovo divieto di balneazione in sei settori di litorale non distanti dalla foce del Brenta. Ieri il sindaco Alessandro Ferro ha firmato un'ordinanza che recepisce le indicazioni dell'Arpav relative ai prelievi di acqua marina avvenuti nelle località contrassegnate dai numeri 62, 63, 64, 65, 66 e 529 (la prima lungo il litorale di Sottomarina, le altre di Isolaverde), i quali confermano la presenza del batterio Escherichia Coli in misura maggiore al consentito. In attesa di determinare i valori degli enterococchi intestinali, ancora in corso di analisi, viene così imposto lo stop alla balneazione per 956 metri, nel tratto compreso a 4600 metri a sud della diga di San Felice; poi a sud della diga di destra alla foce del Brenta, precisamente a 300, 1100, 1400 metri, e in due misurazioni avvenute rispettivamente a 1150 metri e 500 metri a nord della diga di sinistra dalla foce dell'Adige. L'acqua tornerà balneabile dopo che successivi prelievi avranno constatato il rientro nei parametri batterici normali. Già lo scorso 16 maggio, per cinque giorni, il sindaco aveva emanato analoga ordinanza relativa a soli tre tratti del mare di Isolaverde.

ARRESTATO A MIRA OMAR MINOU, AVEVA INFRANTO PIÙ VOLTE L'AFFIDAMENTO AI SERVIZI SOCIALI: ORA È IN CARCERE A VENEZIA

Termina al carcere veneziano di Santa Maria Maggiore la baldanza di Omar Minou, non ancora 20 anni e già all'attivo una lunga serie di furti e rapine prevalentemente a Sottomarina. Il giovane, condannato a 3 anni di reclusione per l'ennesimo reato, ha infranto più volte l'affidamento ai servizi sociali cui era stato assegnato nel marzo 2018 dal Tribunale, fuggendo in più occasioni da una comunità di recupero per tossicodipendenti sita nel Comune di Mira. Il provvedimento è stato eseguito dalla locale tenenza dei carabinieri per conto della magistratura.

NIENTE CONNESSIONE VIA FIBRA O ADSL VELOCE A ISOLAVERDE: UN CONTENZIOSO PER INDENNIZZO BLOCCA IL COMPLETAMENTO DELLA CABLATURA

Isolaverde e Ca' Lino senza connessione a internet via fibra o Adsl veloce. Mentre è stato completato il cablaggio delle altre frazioni a sud del Comune di Chioggia, in particolare Sant'Anna, le zone più vicine al Brenta -e vocate al turismo che sta per esplodere nei mesi estivi- sono costrette a una connessione a rilento, nonostante la posa dei cavi sia avvenuta per la quasi totalità del territorio interessato. I motivi principalmente sarebbero due: il contenzioso aperto da un privato che reclama un maggior indennizzo per la servitù di passaggio attraverso il suo fondo, e la sostanziale imparità attuale tra i vari concorrenti alla gestione del servizio, quando il regolamento prevede il suo avvio solo nel momento in cui tutti gli attori sono pronti a lanciarlo. Fatto sta che proprio a Isolaverde sono in arrivo centinaia di ospiti dalla Germania, dall'Olanda e dai Paesi del nord Europa, abituati a connessioni iperveloci, e si troveranno costretti nell'imbuto informatico di una nazione che deve ancora fare passi da gigante per mettersi al livello delle altre.

VIA ALGA, TRENTENNE MALVIVENTE HA ATTESO LA MORTE DI UN ANZIANO PER INSEDIARSI NEL SUO APPARTAMENTO COMUNALE SENZA AVERE DIRITTO

Solo domenica scorsa, alle elezioni europee, trenta abitanti di via Alga hanno protestato scrivendo il nome della strada di Sottomarina nelle schede, per sensibilizzare il Comune all'insostenibile situazione creatasi attorno al civico 16, l'immobile di edilizia residenziale popolare al centro di numerosi episodi di illegalità, furti, rapine, spaccio di stupefacenti. Grazie all'attenzione dei cittadini non distratti, si è appreso che più di qualche appartamento nell'edificio è stato occupato anche di recente con la forza, approfittando della vacanza degli spazi: non si tratta di famiglie bisognose, bensì di giovani delinquenti che utilizzano le case come pied-a-terre per la detenzione della droga e festini poco raccomandabili. Addirittura in un caso c'è stato uno sciacallo, un trentenne già noto alle forze dell'ordine per precedenti in rissa, che ha atteso la scomparsa di un anziano destinatario dell'alloggio per insediarvisi senza avere diritto: il fatto è stato notificato anche all'ufficio protocollo del Comune.

giovedì 30 maggio 2019

SPARATORIA DI CA' LINO, MARANGON E TRABUJO CONDANNATI PER L'IMPROPRIO POSSESSO DI ARMI. IN ARRIVO IL RINVIO A GIUDIZIO PER TENTATO OMICIDIO

Il giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Venezia, David Calabria, ha condannato ieri con rito abbreviato a 3 anni e 4 mesi di reclusione Stefano Marangon, il 45enne di Chioggia che la notte fra il 9 e il 10 luglio 2018 aveva sparato alcuni colpi d'arma da fuoco dalla sua abitazione di Ca' Lino, diretti contro l'auto di Denis Trabujo, 42enne di Marghera, a sua volta condannato a 2 anni e 2 mesi.
Il processo verteva solamente sull'improprio possesso e uso delle armi, mentre una richiesta di rinvio a giudizio per tentato omicidio è in arrivo da parte della pm Paola Tonini: infatti i colpi sparati da Marangon, una volta uscito di casa all'inseguimento dell'auto di Trabujo in fuga (dove a bordo c'era anche la fidanzata chioggiotta di quest'ultimo), sarebbero arrivati molto vicini a cogliere l'obiettivo. Anche la donna è indagata per concorso in tentato omicidio, mentre a casa di Marangon -pregiudicato come pure Trabujo per reati connessi agli stupefacenti- i carabinieri hanno trovato un fornitissimo arsenale con armi di ogni tipo.

mercoledì 29 maggio 2019

DUE ANNI E MEZZO DI CARCERE PER IL 71ENNE CHE IN CALLE FABRIS DETENEVA 10 KG TRA MARIJUANA E HASHISH

È stato condannato a 2 anni e 6 mesi di carcere Ambleto Voltolina, il pensionato 71enne di Chioggia arrestato lo scorso 13 gennaio nella sua casa di calle Fabris per detenzione di 10 kg fra marijuana e hashish, oltre a mille euro ritenuti provento dello smercio degli stupefacenti. L'uomo, ex lavoratore portuale fino ad allora incensurato, è stato sanzionato anche con 9mila euro di multa ieri mattina dal giudice per l'udienza preliminare Gilberto Stigliano a seguito di rito abbreviato, che ha consentito a Voltolina lo sconto di un terzo della pena.
Lo stesso giudice aveva rifiutato il patteggiamento richiesto, anche perché durante gli interrogatori il pensionato ha sempre fatto scena muta, evitando di rivelare i suoi contatti e da chi avesse prelevato la droga, sicuramente destinata allo spaccio data l'ingente quantità già confezionata. Voltolina era stato bloccato dagli agenti del Commissariato di Chioggia su segnalazione dei vicini di casa, che avevano avvertito nell'aria un forte odore di erba proveniente dall'abitazione dell'uomo, al quale gli inquirenti avevano sequestrato anche un'agenda.

martedì 28 maggio 2019

SI ALLARGA LA VORAGINE ALL'ACCESSO DI VIA FOSSETTA. I RESIDENTI ESASPERATI: "IN ATTESA DEL PONTE, APRITE LA STRADA ALL'INTERNO"

Si è ancora allargata la faglia sul terreno apertasi lunedì mattina al sottopasso che unisce il cavalcavia di Borgo San Giovanni e via della Fossetta, ed è diventata una voragine, secondo un processo fisiologico. L’area è transennata, ma intanto i residenti della zona chiedono di aprire un varco dalla parte interna, finché non viene costruito il nuovo ponte, di modo da poter uscire e rientrare senza rimanere bloccati. L’alternativa è il necessario senso unico allo stesso sottopasso della voragine.

PESTAGGIO “D’ONORE” IN TOMBOLA, IL TRADIMENTO SCOPERTO AL TELEFONO. IRREPERIBILE LA FAMIGLIA VIOLENTA, SERIE LESIONI PER LA VITTIMA

Emergono nuovi particolari dal feroce pestaggio di cui è stata vittima una cinquantenne chioggiotta, sabato mattina, nella sua residenza alla ex casa del pescatore in quartiere Tombola. La donna ha riportato traumi facciali, una costola rotta, il setto nasale deviato, graffi con uscita di sangue, ematomi e lividi oltre a cicatrici, essendo stata percossa anche a bastonate da quattro persone: si tratta di tre donne (fra cui una minorenne) e un ragazzo di 17 anni, che precedentemente si erano appostate nella trattoria in cui lavora la vittima per aspettarla al varco. La spedizione è stata ordita da una delle donne, tradita dal marito -un venditore ambulante di origine meridionale- con la vittima del pestaggio: il legame è stato scoperto attraverso il rinvenimento di un secondo telefono, che l’uomo utilizzava per comunicare con la sua nuova partner.
La moglie ha scoperto messaggi e chiamate, risalendo alla destinataria: così ha deciso di portarsi dietro i due figli, un’adolescente di 14 e un maschio di 17 anni, oltre a un’amica, e di indirizzarsi al luogo di lavoro della rivale. Avendo intuito le intenzioni del gruppetto, il titolare dell’esercizio ha telefonato alla 50enne di Chioggia chiedendole di rimanere a casa perché avrebbe rischiato di incontrarle recandosi al lavoro. Al che la donna ha contattato la figlia per avvertire la polizia, giunta in zona solo quando il clan picchiatore era già uscito dal blitz. Nel frattempo il marito separato della vittima, debole e invalido, che stazionava nei paraggi della trattoria è stato spinto (nonostante la sua riluttanza) a condurre la gang entro la casa comune: quando l’uomo ha aperto la porta è stato immobilizzato dai due minori, mentre le due donne si accanivano sulla terza, sottraendole anche il telefono con la forza e minacciando la figlia stessa.
Una vendetta “d’onore” in piena regola arcaica, contro ogni logica del chiarimento e della responsabilità in carico al marito fedifrago. La polizia, sabato stesso, ha rintracciato i componenti della spedizione, identificandoli al Commissariato di Pubblica Sicurezza, e a seguito di questi eventi tumultuosi la famiglia dell’ambulante pare aver lasciato la propria abitazione ed essersi dileguata, senza nemmeno che il furgoncino tornasse in circolazione per il lavoro. Da parte della 50enne che porta addosso i segni del pestaggio è scontata la denuncia e l’adizione delle vie legali.

lunedì 27 maggio 2019

PESTATA IN UN BAGNO DI SANGUE DA UN GRUPPO DI VIOLENTI PER “DIFENDERE L’ONORE” DI UNA DONNA TRADITA

C’è molto probabilmente il movente passionale dietro un pestaggio avvenuto nella mattinata di sabato scorso alla ex casa del pescatore nel quartiere Tombola a Chioggia. Una signora ultra50enne è stata pestata a sangue da una spedizione organizzata dalla donna con cui è sposato il suo partner clandestino, alla quale si è unito il figlio, un altro uomo e un gruppetto di almeno tre donne: la vittima dell’aggressione è stata ridotta in un bagno di sangue, ed è dovuta ricorrere alle cure del Pronto Soccorso dove è stata trattenuta in osservazione per un giorno. Nella colluttazione, non è dato sapere se preceduta da richieste di chiarimenti, è stato suo malgrado coinvolto anche il marito della donna colpita: l’uomo sarebbe stato condotto nell’abitazione e tenuto fermo mentre la gang si accaniva sulla moglie. In loco si è presentata una pattuglia della polizia di Stato per i rilievi del caso e le imputazioni.

sabato 25 maggio 2019

COMMERCIO ILLEGALE IN SPIAGGIA, PRIMO "DASPO URBANO" PER UN BENGALESE. SEQUESTRATI 130 TRA OCCHIALI E GIRANDOLE

La polizia locale di Chioggia ha sequestrato stamane 130 articoli tra occhiali e girandole lungo la battigia davanti al Cayo Blanco a un cittadino del Bangladesh, ai cui danni è stato applicato per la prima volta in città il cosiddetto "Daspo urbano", introdotto dal nuovo regolamento di polizia urbana, ovvero l'ordine di allontanamento dal territorio comunale per commercio esercitato senza autorizzazione.

mercoledì 22 maggio 2019

LADRUNCOLO SCASSINA LA MACCHINA DEL CAFFÈ E METTE A SOQQUADRO GLI UFFICI COMUNALI DEI LAVORI PUBBLICI PER RUBARE 20 EURO

La scorsa notte un ladruncolo ha scassinato la macchina del caffè agli uffici comunai del settore Lavori Pubblici in calle Nordio Marangoni a Chioggia, depredandola degli spiccioli contenuti. Non pago, ha fatto il giro degli uffici raccattando 20 euro depositati quali diritti di segreteria, lasciando tracce del proprio passaggio. Le indagini sono affidate alla polizia di Stato.

DUE AUTO DI TURISTI SFREGIATE AL PARCHEGGIO COMUNALE DI SACCA SAN FRANCESCO DURANTE IL MERCATO DELLO SCORSO GIOVEDÌ MATTINA

Se un’auto sfregiata poteva essere un caso, due macchine con evidenti strisciate di chiavi o altro oggetto appuntito, nella stessa zona, lo stesso giorno evidentemente non lo sono più. È accaduto lo scorso giovedì mattina, in concomitanza del mercato settimanale, al parcheggio comunale di Sacca San Francesco, il popolare “suburbio” alle spalle del Museo civico. Le due vetture, appartenenti a persone non residenti in città, sono state prese di mira lungo tutta la carrozzeria da teppisti insensati, che si spera possano essere stati immortalati da qualche telecamera eventualmente presente in loco.

lunedì 20 maggio 2019

FURTO STAMANE ALL'UFFICIO SERVIZI SOCIALI DEL COMUNE, DA PALAZZO MOROSINI SPARITE POCHE DECINE DI EURO

Gli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza hanno compiuto stamane un sopralluogo alla sede dell'ufficio Servizi Sociali del Comune di Chioggia, in corso del Popolo zona Vigo, visitato nelle ore precedenti (forse nel weekend, quando gli uffici erano chiusi) dai soliti ignoti che hanno asportato poche decine di euro. Gli uomini del commissario Gagliardi intervenuti sono stati affiancati per i rilievi dalla Polizia Scientifica, alla ricerca di eventuali tracce dei colpevoli.

domenica 19 maggio 2019

APPELLO PER SALVARE IL CAPITELLO DEI BERTI A SOTTOMARINA, PERICOLANTE: QUALCUNO LO VORREBBE DEMOLITO PER PARCHEGGIARE

Il capitello dei Berti, sulla riva del Lusenzo a Sottomarina, sta cadendo a pezzi. La denuncia è dei residenti, che nel 2016 avevano celebrato tutti attorno i 90 anni del piccolo edificio sacro, eretto infatti nel 1926. Ma già al cambio di secolo don Sergio Chiereghin, allora parroco della chiesa di San Martino, era stato assicurato che i lavori della sua sistemazione non avrebbero tardato. «E invece siamo ancora così», dice una fedele, che ricorda come dal santuario sia stata asportata una statua lignea del Cristo e poi messi i lucchetti. L’appello è pressante e accorato, poiché il capitello è visibilmente pericolante con notevoli crepe, il soffitto è privo dell’intonaco e le infiltrazioni lo riempiono di muffa. Questo esempio di devozione popolare, che ha attraversato il Novecento, la guerra e gli eventi, ora rischia di andare perduto: anche se nella zona c’è qualche ignorante che non ha fatto mistero di preferire la sua demolizione per potervi parcheggiare una macchina…

sabato 18 maggio 2019

BATTERI NEL MARE, IL SINDACO ORDINA LO STOP TEMPORANEO ALLA BALNEAZIONE IN TRE TRATTI CENTRALI DI ISOLAVERDE

Un’ordinanza firmata giovedì dal sindaco di Chioggia Alessandro Ferro e pubblicata ieri inibisce temporaneamente la balneazione in alcuni tratti centrali nel litorale di Isolaverde, corrispondenti ai prelievi numerati 63, 64 e 529 dall’Arpav, che ha riscontrato in loco la presenza di batteri Escherichia Coli ed enterococchi. Si tratta rispettivamente delle posizioni a 300, 1100, 1400 metri a sud dall’inizio della diga di destra sul fiume Brenta, per complessivi 1450 metri di mare. Il ripristino dell’idoneità alla balneazione avverrà solo a seguito dell’esito favorevole dei successivi controlli che verranno effettuati dall’Arpav. L’ordinanza verrà affissa in modo ben visibile sui cartelli installati nella zona interdetta.

LA POLIZIA MULTA PER UBRIACHEZZA UN 50ENNE MOLESTO FUORI DA UN LOCALE SUL LUNGOMARE DI SOTTOMARINA

Intervento della Polizia di Stato ieri sera attorno alle ore 20 sul lungomare di Sottomarina. Gli agenti della Pubblica Sicurezza hanno trattenuto un 50enne in stato di ebbrezza, che molestava gli avventori della bruschetteria Passaparola. L’uomo, caricato da una pattuglia, è stato accompagnato negli uffici del Commissariato di Chioggia e sanzionato per ubriachezza in luogo pubblico.

VORAGINI LUNGO LE STRADE DI VALLI, I RESIDENTI NON NE POSSONO PIÙ

I residenti nella frazione di Valli sono esasperati dal formarsi di grosse buche lungo il selciato stradale. In specie, la situazione di via Pascolon è al limite della praticabilità, con una fossa profonda più di dieci centimetri alla fine della strada, nella quale peraltro le copiose piogge degli ultimi giorni hanno procurato il ristagno dell’acqua.
Queste voragini sono state segnalate negli scorsi giorni attraverso i network e ieri pomeriggio anche con una telefonata alla Polizia Locale di Chioggia, che ha inoltrato per competenza al settore Lavori Pubblici del Comune. La programmazione di un intervento celere per coprirle è stata assicurata, anche se entro la serata di ieri nessuno si è ancora presentato per effettuare i lavori. E viene fatto notare che, qualora le opere di ripristino della normalità non venissero espletate entro oggi, c’è chi ricorrerà ai Carabinieri allo scopo di chiedere la chiusura della strada al transito veicolare.

venerdì 17 maggio 2019

PLATEATICI A VIGO, IL TAR DÀ RAGIONE AL COMUNE. BRAGOZZO ULISSE: "RISPETTIAMO LA SENTENZA, MA LIBERATE LA ZONA DALLE BICI PARCHEGGIATE"

Il Comune di Chioggia ha vinto entrambi i ricorsi al TAR del Veneto nei confronti delle imprese Chioggia Navigazione e Bragozzo Ulisse, in merito all’ordinanza che nell’estate 2017 ha revocato loro i plateatici lungo la banchina di riva Mario Merlin in piazza Vigo a Chioggia, allo scopo di renderla accessibile a tutti e non, di fatto, “privatizzata”. Il provvedimento, voluto dall’allora assessora Angela d’Este, mirava a far rispettare il diritto al paesaggio dei residenti e dei turisti verso nord, ovvero Ca’ Roman, la laguna e Pellestrina, rimuovendo gli ostacoli che vi si frapponessero.
Nel novero degli oggetti da rimuovere, oltre a tabelloni impattanti, anche le fioriere che delimitavano l’accesso alla motonave Anna, di Chioggia Navigazione. Il Tribunale Amministrativo Regionale ha stabilito che il Comune deve tutelare la vocazione artistica e monumentale del centro storico di Chioggia, mantenendolo alla fruizione pubblica e al transito pedonale. Dal canto suo Marco Tiozzo Bastianello, comandante del Bragozzo Ulisse, nel rimettersi naturalmente alla sentenza, dichiara che «se si parla di libertà di passaggio dev’essere valida per tutti, e quindi anche per le decine di biciclette dei pendolari verso il Lido, che ogni giorno rimangono parcheggiate lungo riva Merlin e nelle aree adiacenti, impedendo spesso di fare al meglio il nostro lavoro».

mercoledì 15 maggio 2019

MAXIFRODE FISCALE E RICICLAGGIO DI DENARO, IL CHIOGGIOTTO RAFFAELE COSTA AGLI ARRESTI DOMICILIARI

C’è anche il 47enne chioggiotto Raffaele Costa tra i destinatari di misure cautelari in seguito alla maxi inchiesta della Procura della Repubblica di Padova che ha portato a tre arresti eseguiti oggi dalla Guardia di Finanza della città antoniana. Costa è finito ai domiciliari nella sua casa in via Tirreno a Sottomarina, dove le Fiamme Gialle hanno sequestrato anche un’auto di marca BMW oltre a una motocicletta d’epoca. Per i soci di Costa sono scattate invece le manette in carcere: si tratta di Gianni Mingardo, 60enne di Abano, e Luigi Scudella, vicentino di 59 anni.
L’accusa formulata dalla Procura è associazione per delinquere finalizzata alle frodi IVA, al riciclaggio e autoriciclaggio di denaro, attraverso l’emissione di fatture per operazioni inesistenti a compensazione: un totale di 25 milioni di euro. Il giro d’affari comprendeva molte regioni italiane e Paesi dell’est Europa, dove erano ubicati i conti correnti dei beneficiari della truffa: complessivamente 8.5 milioni di euro sono stati confiscati dai militari anche a società di prevenzione antincendio e antinfortunistica. Il denaro rientrava in Italia dove veniva reinvestito in beni di lusso, quali auto e imbarcazioni da diporto. Lo stesso Costa, anni fa, operava all’interno di una darsena sul Brenta.

martedì 14 maggio 2019

DRAMMA DELLA MISERIA A SOTTOMARINA: RUBA LE OFFERTE NELLA CHIESA DI SAN MARTINO CHE LO AIUTA, DENUNCIATO DAI CARABINIERI

I militari della motovedetta della Compagnia Carabinieri di Chioggia hanno denunciato in stato di libertà all’autorità giudiziaria per il reato di furto aggravato un 43enne chioggiotto. L’uomo, all’esito di indagini condotte tramite il sistema di videosorveglianza della chiesa di San Martino, è stato identificato quale autore del furto di alcune offerte in denaro, avvenuto lo scorso 2 gennaio.
In particolare, dai filmati è emerso chiaramente come il 43enne, dopo essere entrato nel luogo di culto lasciato aperto ai visitatori, e approfittando di un momento in cui non vi era alcun’altra persona all’interno, avesse aperto il cassettino delle offerte di un portacandele posizionato a lato dell’altare, rompendone il lucchetto di chiusura e asportando poi le donazioni contenute, per un ammontare stimato di circa 150 euro. L’uomo era noto al sacerdote poiché membro di una famiglia assistita dalla parrocchia proprio a causa delle difficili condizioni economiche in cui versa.

LE MOTOPOMPE LUNGO IL LUSENZO A SOTTOMARINA SONO ABBANDONATE DAL 2013: NESSUNO LE USA, RIMUOVE O PULISCE, E LE CARROZZINE NON PASSANO

Dal 2013 alcuni impianti di motopompe per proteggere Sottomarina dalle intemperanze meteorologiche sono stati installati lungo la riva est del Lusenzo, in prossimità del bar Schilla e al Mosella, nell’ambito di un accordo di programma tra il Comune di Chioggia, la Regione Veneto, l’ex Magistrato alle Acque e i consorzi di bonifica, oltre naturalmente a Veritas. Da allora questi impianti sono entrati in funzione solo due volte, secondo quanto affermato dai residenti della zona: e da allora sono stati abbandonati a se stessi, costituendo anzi un ricettacolo di immondizie.
Oltre a fornire un’immagine desolante di un luogo di per sé molto bello, attraversato anche dai turisti, esiste un problema per le carrozzine delle persone diversamente abili, che non riescono a transitare lungo quel tratto di riva bloccata dagli impianti. I residenti si appellano a chi può almeno ripulire l’area sulla quale insistono le pompe, dal momento che pare non sia competenza di Veritas.

lunedì 13 maggio 2019

UN ALTRO PINO MARITTIMO CADE NEL CORTILE DELLA “MARCHETTI”: PER FORTUNA I BAMBINI NON ERANO A SCUOLA

Un pino marittimo alto circa 20 metri è caduto, tra ieri e la prima mattinata di oggi, sopra il cortile della scuola primaria Marchetti nel quartiere Tombola a Chioggia. Fortunatamente i bambini non erano ancora a scuola quando è successo: il fusto si è appoggiato sopra le giostre, sfondandole. Già ieri l'anomalia dell'inclinazione era stata notata dai vicini vigili del fuoco, sul muretto della cui caserma il pino si appoggiava: evidentemente le radici erano già sollevate, ed essendo di natura superficiali non hanno profondità nel terreno, costituendo quindi un pericolo in caso di alberi ammalorati.

L'esemplare abbattutosi sulle giostre era fra quelli apparentemente più verticali: si tratta infatti dell'ennesimo tronco che cade in pochi anni entro il cortile della scuola Marchetti, dove - ricorda il presidente del consiglio di istituto Antonio Duse - appena venerdì scorso hanno compiuto un'accurata visita interna ed esterna i membri della III e della IV commissione consiliare. Domani stesso la giunta comunale approverà il provvedimento che prevede lo stanziamento delle somme necessarie per affidare il censimento degli alberi, finalizzato ad individuare ed eliminare eventuali piante pericolose per l'incolumità pubblica, anche in corrispondenza di eventi atmosferici intensi.

domenica 12 maggio 2019

UBRIACO E SENZA ASSICURAZIONE VA A SBATTERE CONTRO UN'AUTO PARCHEGGIATA IN VIALE MEDITERRANEO

Con la sua Renault Clio non assicurata va a sbattere contro una Ford Fiesta parcheggiata in viale Mediterraneo, nei pressi del negozio Tim. Ha rinverdito così una recente, triste tradizione il rumeno di 35 anni che ieri sera dopo le ore 22, in preda ai fumi dell’alcool, si è schiantato danneggiando la fiancata sinistra di una vettura in sosta: non certo il primo episodio recente con dinamiche analoghe.
In loco sono intervenuti i carabinieri di Chioggia, i quali hanno constatato lo stato di ebbrezza dell’automobilista e l’assenza di una polizza assicurativa in atto per la vettura (a sua volta danneggiata nella parte anteriore destra), che è stata sequestrata.

sabato 11 maggio 2019

I CARABINIERI SEQUESTRANO MOLLUSCHI PRIVI DI DOCUMENTI DI TRACCIABILITÀ E MULTANO COMMERCIANTI E PESCATORI CHIOGGIOTTI

La motovedetta dei carabinieri di Chioggia ha sequestrato negli ultimi giorni 300 kg di prodotti ittici privi dei documenti che attestano la tracciabilità di filiera, elevando multe per circa 9mila euro ai danni dei commercianti irregolari. Sono stati sanzionati anche tre pescatori chioggiotti, ciascuno con 2mila euro di contravvenzione, per aver trasportato senza documenti 70 kg di fasolari e 200 kg di vongole veraci: i molluschi, ancora vivi, sono stati rigettati in mare per il ripristino del ciclo vitale. Anche nel Miranese è stato multato con 1500 euro un commerciante per avere con sé 15 kg di seppie non documentate; la stessa cifra è stata inflitta al titolare di un bar di Chioggia, nel cui frigorifero erano depositati 20 kg di salumi e formaggi senza etichette. Tutti i prodotti sono stati sequestrati.

DISTRIBUTORE ENERCOOP A BRONDOLO VERSO LA NORMALITÀ: SI FA STRADA L'IPOTESI DI UN ERRORE DEL TRASPORTATORE DEL CARBURANTE

Passata la tempesta, si contano i danni al distributore EnerCoop esterno al parco commerciale Clodì di Brondolo, la cui pompa di benzina super nella giornata di giovedì ha erogato gasolio, danneggiando oltre 40 clienti. La titolare di Vega Carburanti li rassicura: saranno risarciti per intero coloro che hanno riportato danni documentabili con prove delle spese meccaniche sostenute nelle officine del territorio e dell’avvenuto rifornimento precedente a EnerCoop. Coloro che si ritrovassero in tali requisiti possono inviare una mail con gli allegati all’indirizzo info@vegacarburanti.it. «Siamo noi i primi danneggiati dal fatto, anche per l’immagine», afferma comprensibilmente la signora, che attribuisce la responsabilità dell’accaduto al probabile errore nella miscelazione da parte del trasportatore, che ha fatto confusione tra i tubi. Gli interventi tecnici di svuotamento dei serbatoi e di ripristino delle condizioni di agibilità sono stati portati a termine dopo la chiusura delle pompe di benzina super avvenuta nella serata di giovedì, e gli impianti saranno riaperti alle vendite.

venerdì 10 maggio 2019

PONTE DELLE TREZZE A VALLI: GLI AUTOMOBILISTI ATTRAVERSANO LO STESSO, NONOSTANTE LE TRANSENNE POSTE LO SCORSO FINE SETTIMANA

Lo scorso weekend, in concomitanza col grande acquazzone di sabato 4 maggio, la polizia locale aveva transennato il ponte delle Trezze a Valli di Chioggia, con ordinanza di chiusura al traffico. In tale circostanza era stato notato un allargamento anomalo della fenditura sul giunto tra il ponte e la rampa nord, sufficiente per la valutazione di pericolosità e quindi di chiusura. Ma, affermano i residenti della zona, tutto questo non serve se ogni giorno si sono verificati casi di automobilisti che spostano le transenne e attraversano comunque: «Chiediamo che il Comune si occupi seriamente del caso - affermano - prendendo in mano la situazione prima che accada qualche disgrazia.
Se gli agenti avessero posizionato le transenne in modo migliore, non ci sarebbe modo di rimuoverle per passare». Il ponte delle Trezze viene usato per raggiungere l'Arzeron o per bypassare la Romea attraverso la strada dei Sedici Laghi: le preoccupazioni rimangono anche per l'estate, dato il passaggio dei turisti diretti alle spiagge.

giovedì 9 maggio 2019

DALLA POMPA DI BENZINA ESCE GASOLIO, 40 CLIENTI DELL’ENERCOOP DI BRONDOLO IN PANNE. SUPER LAVORO PER LE OFFICINE, ORA I RISARCIMENTI

Giallo al distributore EnerCoop esterno al parco commerciale Clodì di Brondolo, al km 86.300 della Romea. Da questa mattina circa 40 automobilisti (ma il numero pare destinato a crescere) hanno avuto seri problemi alla circolazione della propria vettura una volta rifornitisi di benzina appunto nell’esercizio: le auto hanno potuto compiere solo pochi km, e non appena si sono spente non è più stato possibile metterle in moto dopo la riaccensione. Le officine del territorio, che hanno lavorato intensamente a ciclo continuo fino a tarda ora per servire i tanti utenti increduli e arrabbiati, sono unanimi nel verdetto: al posto della benzina super è stato erogato gasolio.
All’inizio si paventava l’immissione anche di acqua, ma tra i professionisti c’è chi ha fatto una prova con una tanica e svuotando il serbatoio, e non ci sono state tracce di acqua accumulata. Naturalmente è stato presa d’assalto la gerenza del distributore, dove stazionavano due dipendenti che hanno chiesto ai clienti di inviare una mail ai titolari (lunedì mattina sarà presente in loco il responsabile, già transitato oggi) all'indirizzo info@vegacarburanti.it, presentando reclamo scritto con la ricevuta del rifornimento e i conti delle riparazioni a ogni officina per poter essere risarciti. È stato anche predisposto un gruppo su Whatsapp per coordinare i risarcimenti con la polizia locale, giunta per i rilievi del caso.
Da un punto di vista tecnico, girando con un carburante privo degli opportuni ottani, si alza la temperatura in camera di combustione, il che invia alla marmitta una forma errata di monossido: questo provoca conseguenze al catalizzatore che rischia di rimanere rovinato, o addirittura di bruciare le valvole o la testata del motore. Per prima cosa, in questi frangenti, occorre sostituire il carburante e cambiare le candele. Si prevede che nella giornata di domani usciranno allo scoperto ulteriori danneggiati, pronti a rivolgersi alle forze dell’ordine oltre a chiedere i dovuti rimborsi di ogni spesa sostenuta per la riparazione del proprio veicolo. Ma ora ci si chiede se dietro ci sia un sabotaggio, un errore o se i danni dipendono da altre cause.

FA FREDDO NELLA MENSA DELLA SCUOLA PER L'INFANZIA DI VALLI? IL COMUNE: "NESSUNA SEGNALAZIONE DAL DIRIGENTE SCOLASTICO"

Dopo la segnalazione giunta dai genitori degli scolari della primaria Caccin a Sottomarina, nella cui mensa si erano registrati casi di pasti giunti freddi al tavolo dei bambini, ora è la scuola per l’infanzia di Valli di Chioggia a denunciare episodi circa analoghi, riguardanti le temperature della sala mensa che lunedì sono scese anche a 15 gradi. Secondo un articolo del Gazzettino di oggi in edicola, a firma di Marco Biolcati, le mamme hanno protestato con le maestre per farsi sentire in quanto il riscaldamento non è più logicamente in funzione nel plesso, trovandosi ormai nel mese di maggio. Già durante il corso dell’inverno però erano giunte lamentele in quanto i serramenti vetusti non trattengono più il calore; in questo caso viene contestata l’impossibilità di accendere il riscaldamento anche per un solo giorno, in caso di temperature eccezionalmente basse.
Dal Comune risponde la dirigente Daniela Ballarin: «Non dipende ovviamente da noi il verificarsi di temperature sotto la media stagionale, e bisogna dire che da parte del dirigente scolastico in questione non abbiamo ricevuto alcuna segnalazione in tal senso». Per quanto riguarda invece l’albero di sicomoro presente nel cortile della stessa scuola per l’infanzia, che un input dell’attivista Laura Doria aveva indicato come precario, la dottoressa Ballarin ricorda che ci sono stati tre sopralluoghi in zona, tra cui uno proprio con il giardiniere che si occupa del verde pubblico negli istituti scolastici, e in tutte e tre le occasioni l’albero è stato dichiarato non pericoloso.

martedì 7 maggio 2019

PIRATA DELLA STRADA UBRIACO TAMPONA AUTO A CAVANELLA, FUGGE E VIENE RINTRACCIATO. L’UOMO DOVEVA INIZIARE OGGI AL LAVORO

Un pirata della strada di origine serba, questa mattina attorno alle 8, alla guida di una Opel Vectra ha tamponato una giovane automobilista lungo la Romea nei pressi del passaggio a livello di Cavanella d’Adige, causando l’uscita di strada della sua Ford. L'investitore è poi fuggito, salvo essere stato intercettato dalla famiglia della donna, prontamente allertata, mentre stava rifornendosi a un vicino distributore.
L’uomo versava visibilmente in stato di ebbrezza: in loco sono intervenute due auto della polizia locale di Chioggia, che stanno predisponendo le pratiche per il sequestro del mezzo. Particolare non edificante: come confermato dal datore di lavoro del serbo, quest’ultimo avrebbe dovuto iniziare oggi a lavorare alle sue dipendenze. Proprio un bel modo di presentarsi all’opera…

SOSPESA LICENZA A TITOLARE DI GIOSTRE SUL LUNGOMARE, COME PER LA RUOTA PANORAMICA MANCAVANO DELLE VERIFICHE DI SICUREZZA

Stretta sulle giostre non in regola. Dopo il no alla reinstallazione della ruota panoramica, analoghe motivazioni hanno portato ieri l’amministrazione comunale a sospendere parzialmente la licenza di spettacolo viaggiante a un imprenditore di origine piemontese, titolare di alcune attrazioni mobili ubicate solitamente nei pressi dei bagni Nuova Marina Sirenella, perché i codici identificativi rilasciati dal Comune di Borgo d’Ale (provincia di Vercelli) alle baby cars e al tiro ad aria compressa mancavano rispettivamente del parere obbligatorio e ineludibile della commissione provinciale di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo, e della relazione asseverata necessaria per legge. Motivazioni quindi molto simili allo stop imposto alla ruota di Rides Solutions.
Non essendo state verificate preliminarmente le condizioni di idoneità e di sicurezza, in specie con riguardo a una frequentazione infantile, l’ente ha sospeso la licenza rilasciata nel 2008 limitatamente alle singole giostre in questione, fino alla conformazione delle stesse agli adempimenti previsti dalla norma vigente in materia. Contestualmente, il Comune diffida l’impresa dalla messa in funzione ed in esercizio delle giostre nel presente periodo, a pena di denuncia. Nel momento in cui l’atto è stato notificato, il titolare delle macchine ha dovuto anche consegnare alla polizia locale di Chioggia targa e libretto delle giostre.

lunedì 6 maggio 2019

MOLESTIE TELEFONICHE DI ULTIMA GENERAZIONE: UNA VOCE REGISTRATA PARTE DAL WEB, "SAPPIAMO CHE NON FAI LA RACCOLTA DIFFERENZIATA"

Un nuovo genere di molestie telefoniche si sta affermando nell’ultimo periodo. Si tratta di chiamate ricevute da un utente che a volte risulta anonimo, a volte no, e che partono con richieste allarmanti non appena chi le riceve risponde: dal fare qualcosa contro la presenza di topi in una scuola alla denuncia di non fare la raccolta differenziata, e altro. C’è chi è arrivato a subirne anche una decina. L’arcano consiste in un’applicazione web con i testi già pronti: i malintenzionati inseriscono il numero di telefono del destinatario e la chiamata viene inviata, con una voce registrata e pur tuttavia credibile, almeno nel primo minuto. A rischio di questi comportamenti, che invitiamo a riferire, sono soprattutto gli anziani.

VERITAS RIPULISCE LA DISCARICA A CIELO APERTO IN VIA MOROSINI. RESTA L'ETERNIT, MENTRE IL RADICCHIO VA A FONDO NEGLI ORTI

Questa mattina è iniziata finalmente la bonifica della discarica a cielo aperto in via Morosini a Sottomarina. Più volte segnalato negli ultimi tempi da Chioggia Azzurra, il deposito non autorizzato in fondo alla laterale di viale Mediterraneo che conduce agli orti e ai campeggi è in corso di smantellamento, come avverte anche il nastro bianco e rosso che transenna la zona e che delimita l’attività di ritiro da parte di Veritas.
Rimangono ancora alcuni mobili, sedie e damigiane che saranno rimosse il prima possibile, mentre lungo la stessa strada permangono le coperture in eternit scaricate giorni fa da un furgoncino, oltre a un altro nucleo di calcinacci che stazionano nei pressi di un fondo agricolo. Sempre in via Morosini le piogge del weekend hanno rovinato ciò che resta delle piantagioni di radicchio rosso di Chioggia, rendendo improbabile il suo conferimento al mercato, dove peraltro i prezzi dell’ortaggio stanno scendendo in picchiata.
Gli oltre 3mila quintali portati alla struttura di Brondolo lo scorso giovedì sono stati scambiati a 13 centesimi il kg, in una corsa contro il tempo. Si può quindi pensare che le quantità residue, strappate alla decimazione dal fango, vedranno salire le proprie quotazioni.