mercoledì 29 aprile 2020

MORIA DI PESCI NEL CANALE DELLE TREZZE A VALLI: MANCANZA DI OSSIGENO, FERMENTAZIONE DEI SEDIMENTI O INQUINAMENTO VELENOSO?

Una notevole moria di pesci d'acqua dolce viene segnalata a Valli di Chioggia, nel canale delle Trezze, in prossimità di via Val di Rose, via Scarpion e via Barenassa. Ancora ignote le cause: il naturalista Davide Scarpa, responsabile del Centro di Educazione all'Ambiente del Comune di Chioggia, ipotizza un fenomeno di rimescolamento delle acque, tipico delle mezze stagioni, che porta dentro la massa liquida sostanze tossiche prodotte dalla fermentazione dei sedimenti.
Un'altra ipotesi porta all'anossia, ovvero l'insufficienza di ossigeno in presenza di acque stagnanti, anche se la temperatura non è ancora così calda. Non è nemmeno esclusa l'ipotesi della presenza nel canale di sostenze velenose.

martedì 28 aprile 2020

SQUILIBRATA LANCIA OGGETTI DALLA FINESTRA IN CALLE FORNO SAN GIACOMO, LE FORZE DELL'ORDINE LA CONDUCONO AL TRATTAMENTO SANITARIO

Questa mattina, poco prima delle ore 8, una donna di 40 anni che più volte aveva manifestato squilibri ha cominciato a lanciare sedie, vasi, vetro, posate e altre suppellettili dalla finestra di casa, in calle Forno San Giacomo a Chioggia. Si tratta della stessa persona che lo scorso 28 febbraio, sedata a fatica dalla polizia, aveva provocato scompiglio in un noto bar del centro storico, tornando alla carica dopo qualche giorno per rompere a mazzate le vetrine dello stesso esercizio.
Attorno alle 8.45 sono intervenuti i carabinieri, la polizia di Stato e i vigili del fuoco, e la donna è stata poi condotta all'ospedale per il trattamento sanitario. Gli operatori di Veritas hanno provveduto a rassettare la calle dagli oggetti lasciati sul terreno.

MULTATO DI 533 EURO PERCHÈ ESCE A PREPARARE I DOCUMENTI PER IL TRASPORTO DEL PESCE: SECONDO LA POLIZIA ANTICRIMINE NON ERA UN'EMERGENZA

Ancora controversie per le multe dovute al transito durante l'emergenza da Coronavirus. Dopo la famiglia sanzionata perché girava in bici lungo la ciclabile del lungomare, lo scorso lunedì 20 aprile un'altra situazione discutibile si è verificata ai danni di un dipendente nel ramo logistico del trasporto di pesce verso l'estero.
Otto giorni fa infatti, alle ore 20.45, l'uomo è stato fermato da una pattuglia della polizia anticrimine di Padova (di servizio a Chioggia) mentre si stava recando al lavoro nella sede di Sant'Anna, nel cui deposito sono ubicati i servizi di trasporto e logistica: bisognava raccogliere i documenti da consegnare agli autisti in partenza verso Francoforte, dove avrebbero trasportato il pesce fresco del mercato ittico di Chioggia già stivato nei camion.
Al fermo della polizia l'operatore ha fornito l'autocertificazione rilasciata dall'azienda, i documenti personali e quelli del veicolo, ma la risposta degli agenti ha messo in dubbio si trattasse di una "emergenza": secondo loro -a detta di chi ha subìto la contravvenzione- non era necessario che il pesce andasse venduto in Germania. Ma il pesce rientra nella categoria alimentare, specie se fresco e quindi deperibile: i poliziotti hanno tuttavia richiesto la presenza di un'altra autorizzazione specifica per il trasporto, non avendo creduto alla presentazione delle credenziali di iscrizione all'albo degli autotrasportatori e della licenza comunitaria.
Gli agenti della volante hanno chiesto all'uomo di seguirli nella sede aziendale, e arrivati al deposito sono stati sciorinati i documenti necessari agli autisti. Preso atto della versione fornita, i poliziotti hanno comunque proceduto al verbale contestando appunto "l'emergenza" e riversando l'onere della prova sul malcapitato. Nella contestazione, quest'ultimo -che aveva chiesto di essere lasciato andare- è stato trattenuto per oltre un'ora e mezza, ritardo ripercossosi nella consegna del prodotto a destinazione.
«Mi sento offeso e non tutelato - dice il cittadino a Chioggia Azzurra - e penso di aver ricevuto un abuso per motivi sconosciuti. Non riesco ad accettare di aver subìto una sanzione di 533 euro, che se pagata entro un mese viene ridotta a 373. Auspico l'intervento del sindaco e delle autorità competenti, sperando che tale situazione non si ripeta ad altri cittadini regolarmente autocertificati e con valide motivazioni per uscire, come il lavoro».

lunedì 27 aprile 2020

SCUOLA SACRA FAMIGLIA A SOTTOMARINA, I BIMBI RITIRATI IN PRIMAVERA NON POTRANNO ISCRIVERSI AL 2021 SE NON PAGANO TUTTO: PROTESTANO I GENITORI

Lo scorso 20 marzo Chioggia Azzurra aveva riportato la notizia secondo la quale ai genitori dei bambini che frequentano la scuola paritaria Sacra Famiglia a Sottomarina era stato chiesto il pagamento per intero della retta relativa al mese di aprile, durante il quale non hanno potuto aver luogo le lezioni nel plesso di via San Marco. La circostanza ha portato alla decisione, operata da più di qualcuno, di ritirare i figli dalla scuola. L'indomani, il cortese intervento del professor Filippo Maretto, anch'egli padre di una bimba iscritta all'istituto, ha consentito di accertare che la retta di aprile era stata ridotta del 50% dalla cooperativa sociale Jozsef Zagón che gestisce il servizio.
Negli ultimi giorni, tuttavia, un gruppo di genitori (che non si sono voluti firmare) è tornato alla carica, inviando a Chioggia Azzurra una lettera in cui racconta la propria versione degli sviluppi tuttora in corso. «Premettendo che le maestre e le suore non sono responsabili - si legge nella nota - anzi, si sono sempre dimostrate molto disponibili e ottime insegnanti, la cooperativa non ha mai comunicato ai genitori che si sarebbe andati a compensazione qualora la scuola avesse riaperto a maggio, ma solo una riduzione dei mesi se la scuola fosse rimasta ancora chiusa. Ad aprile segnaliamo 80 ritiri su 120 bambini iscritti».
Continua il comunicato: «Il 21 aprile la Jozsef Zagón con sede a Villafranca di Verona ha comunicato a questi genitori che tutti i bambini ritirati durante l'anno in corso non sarebbero stati ammessi all'esercizio successivo. L'unica condizione per mantenere il posto a settembre è pagare le rette fino al mese di giugno, altrimenti il bambino rimane fuori. Tutto questo è a dir poco assurdo, data la situazione, oltre che privo di ogni fondamento giuridico, in quanto tutti i genitori hanno già firmato e consegnato lo scorso gennaio il contratto per l'iscrizione all'anno scolastico 2020-2021».
Questa posizione della cooperativa sta mettendo in difficoltà tantissime famiglie, che si ritrovano a non avere un posto per il proprio figlio alla scuola dell'infanzia da settembre in poi, in quanto altri istituti sono già al completo. «Non è così facile anche - dice la missiva - superare il danno psicologico che uno spostamento crea nei bambini all'ultimo anno di asilo, dove avevano consolidato un rapporto con la maestra, i compagni e l'ambiente». Già oggi molti bambini, precedentemente ritirati, chiedono se potranno tornare a scuola.
La possibilità di trovare un punto d'incontro - sottolineano questi genitori - non sarebbe stata accettata dai dirigenti, i quali peraltro avrebbero comunicato di non ritenere più valido il contratto stipulato a gennaio e che ne occorre uno nuovo, con maggiorazione della retta. Stando ai firmatari, chi ha contattato telefonicamente la cooperativa avrebbe ricevuto risposte ostili e non collaborative, con telefonate bruscamente interrotte dopo le urla. Tutto sarebbe ovviamente documentato da comunicazioni inviate dalla cooperativa ai genitori tramite i gruppi di classe, e dalle e-mail mandate singolarmente alle famiglie. Naturalmente Chioggia Azzurra è pronta a ospitare anche la posizione della cooperativa sociale Jozsef Zagón che cura la scuola paritaria Sacra Famiglia di Sottomarina.

LA STORIA DI SISSI, GATTA DI 19 ANNI CHE ABITAVA ALLA CASA DI RIPOSO DI SOTTOMARINA: SALVATA (DUE VOLTE) DA MORTE CERTA E "TRASVERSALE" AL VIRUS

Mi chiamo Sissi, ho 19 anni e sono una principessa. Voi penserete che sono la protagonista di un film, coi boccoli biondi al ballo delle debuttanti nella corte d’Austria. Invece sono una gatta, una micia di una certa età, ma tutto sommato in salute: pensate, se fossi una nonna avrei novant’anni e più. E infatti abitavo nella casa di riposo di Sottomarina… era quello il mio castello, la corte dove sono sempre stata da quando ero piccola, dove avevo la mia reggia di principessa. Sì, «era», perché ora vi racconto la mia storia.
Era appena cominciato il nuovo secolo, e senza saperlo mi sono trovata nella lavanderia del centro diurno di Sottomarina, dove gli anziani entravano la mattina per stare in compagnia, e ne uscivano la sera per tornare a casa. Ero piccola, praticamente neonata, e non stavo benissimo: allora le signore che lavoravano là dentro mi hanno accudita, curata e fatta guarire, così sono rimasta con loro e sono diventata la coccola degli ospiti, degli uomini e delle donne che sono passati di lì in quasi vent’anni, dei loro parenti che mi portavano i biscotti. Sono tanti, eh.
Non sono state sempre rose e fiori, devo dire: un giorno, qualche anno fa, il direttore e l’economo avevano addirittura contattato una veterinaria di Sottomarina per sbarazzarsi di me. Ma le operatrici per fortuna hanno sempre fatto resistenza, e la dottoressa Annalisa non ne ha voluto sapere: per questo la ringrazierò sempre, altrimenti non sarei qui a parlarvi. C’era anche un progetto per garantirmi sempre da mangiare, stanziando una spesa fissa ogni mese, ma poi non se n’è fatto niente.
Finché non è arrivato questo maledetto virus, che si è portato via qualche nonno e qualche nonna, e ha contagiato anche qualcuna delle tante mamme che mi hanno allevato: a un certo punto sono rimaste in poche, le altre erano tutte a casa in attesa di tornare sane, e diventava più difficile prendersi cura anche di me. Allora sono stata fatta uscire dal centro diurno, perché vi sarebbero stati collocati i pazienti infetti. Addirittura questo signor Fernando Chiericato, il responsabile del servizio economato che faceva anche le funzioni del direttore finché non ne è arrivato uno nuovo, si è messo a dire: «Fate sparire la gatta altrimenti la uccidiamo». Parlavano di me! Uccidere una nonna micia di novant’anni, che non ha mai dato fastidio a nessuno: dov’è l’umanità che si richiede a un centro per anziani?
Parevo davvero spacciata, quando una umana di buon cuore ha deciso che non poteva finire così e mi ha portato a casa sua, tra altri umani, altri mici e una cagnetta. Ero spaesata, come potere capire, alla mia veneranda età: ma alla fine mi ci sono trovata, acclimatata, e conoscendo bene l’umana da anni so che avrebbe fatto solo il mio bene. Ogni tanto però ripenso al mio castello, alla reggia della principessa Sissi che sarei poi io. E a quel signor Fernando: chiedendomi se in fondo ha qualche rimorso, per volere che anch’io fossi inserita nella lugubre lista di questi mesi.

(la voce di Sissi, nel servizio per TG Azzurra, è di "Anonima Ciosòta")

domenica 26 aprile 2020

I CARABINIERI MULTANO FAMIGLIA IN BICI NELLA CICLABILE DEL LUNGOMARE: MA L'ORDINANZA DEL SINDACO NE VIETA IL TRANSITO SOLO AI PEDONI

Anche nelle giornate festive di ieri e di oggi, con maggior profusione di uomini e mezzi, sono continuati i controlli delle forze dell'ordine nel territorio, allo scopo di far osservare i decreti governativi e le ordinanze regionali e comunali in vigore durante l'emergenza da Coronavirus. Un caso controverso è accaduto a una famiglia in lungomare a Sottomarina: erano circa le 16.30 di ieri quando i genitori e il piccolo di 4 anni, usciti per godere di un gelato in piazza Italia nel primo giorno di "liberalizzazione" dell'asporto, sono stati fermati dai carabinieri al posto di blocco in prossimità della loro caserma.
I militari, presenti in loco con tre pattuglie, hanno ravvisato l'infrazione di un'ordinanza sindacale del 20 marzo scorso e valida fino al 3 maggio, la quale inibisce la circolazione in tutte le piste ciclopedonali. La famiglia ha contestato la sanzione, dal momento che l'ordinanza è stata pensata per vietare l'attività ginnico-sportiva di jogging ai pedoni, non il normale percorso delle biciclette, che sono ben più sicure entro i limiti della pista ciclabile, in specie in presenza di un bambino. Ratio della norma confermata dal sindaco, opportunamente contattato da Chioggia Azzurra, il quale ha anche annunciato che si sarebbe messo in contatto con lo stesso comando dei carabinieri.
Fatto sta che, secondo la versione dei presunti trasgressori, oltre a non essere stato collocato alcun cartello che proibisse la circolazione alle biciclette attraverso il luogo tipicamente deputato al loro transito, anche altri ciclisti nella pista venivano fermati, lasciando però correre coloro che (non correttamente) utilizzavano la carreggiata concomitante alle auto. I due adulti hanno comunque ricevuto il verbale d'infrazione, che si sono rifiutati di firmare. Gli stessi carabinieri suggeriscono di presentare istanza al sindaco, ovvero l'autorità che ha emanato l'ordinanza, per vederne accolte le motivazioni.

sabato 25 aprile 2020

IL CONSIGLIERE DOLFIN LANCIA UN APPELLO ALL'AUTORITÀ PORTUALE DI SISTEMA: «IL PONTE DEI SALONI È DA SISTEMARE»

Secondo il consigliere comunale della Lega, Marco Dolfin, il ponte di accesso all'isola Saloni presenta "smagliature" tali che si riesce a vedere l'acqua sottostante il manto stradale. L'Autorità Portuale di Sistema -titolare dell'infrastruttura- ha stanziato un milione, ma senza fissare alcuna data per il recupero. E a breve è prevista la ripartenza delle attività economiche: il comitato di quartiere chiede risposte dalle amministrazioni.

LADRI DI FIORI IERI SERA NEI POGGIOLI A SOTTOMARINA, RIPRESO DALLE TELECAMERE IL VIGLIACCO OLTRAGGIO A UNA PERSONA ANZIANA

Almeno due ignobili furti, se non di più, sono stati segnalati ieri a tarda sera a Sottomarina, dove ignoti sono saliti nei poggioli di alcune abitazioni e ne hanno asportato le piante e i fiori. In un caso i ladri, pare in numero di due, sono stati filmati dalle telecamere di sorveglianza di una delle abitazioni colpite; nel secondo, quasi all'angolo tra via Giovanni da Verrazzano e viale Mediterraneo, sono le immagini a testimoniare lo scempio compiuto ai danni dei ciclamini e dei loro possessori.
«In oltre vent'anni nessuno ha mai toccato niente - scrive la signora derubata - e il gesto ha profondamente scosso mia madre, che ha più di 80 anni, la quale si prendeva maggiormente cura di queste piante nel periodo di permanenza forzata a casa». La speranza è che i malviventi vengano identificati proprio grazie alle immagini del circuito di telecamere.

AFFIORA UN TUBO DELLE FOGNATURE NEL CANAL VENA, VICINO ALLA PESCHERIA: I BULLONI DI METALLO CHE LO ANCORAVANO SI SONO CORROSI CON L'ACQUA

Ieri mattina, nel tratto del canal Vena che costeggia la pescheria al minuto di Chioggia, è affiorato dall'acqua un tubo fognario lungo circa 20 metri, che si è evidentemente staccato dai supporti. Del fatto hanno avuto contezza i pescivendoli, preoccupati per le possibili conseguenze di una rottura del tubo, con successivo spargimento delle acque nere a pericoloso contatto con l'esercizio ittico.
Nel 2016 analogo incidente aveva visto suo malgrado protagonista la zona adiacente il ponte Scarpa. Il motivo dello scostamento dovrebbe risiedere nella corrosione dei bulloni di metallo a contatto con l'acqua, e nella necessità di cambiarli più spesso: ora occorrerà un'ispezione subacquea per prevenire conseguenze peggiori.

venerdì 24 aprile 2020

DUE GIOVANI IN SCOOTER SFUGGONO AL CONTROLLO DELLA POLIZIA: NEL VANO INSEGUIMENTO UNA VOLANTE CENTRA I PARACARRI LUNGO IL PEROTOLO

Inseguimento vecchio stile, ieri sera tra le ore 22 e le 23, in centro storico a Chioggia. Uno scooter Gilera con due giovani a bordo non si è fermato al controllo della polizia di Stato, tirando diritto da corso del Popolo e imboccando calle del Duomo in senso vietato.
Nel tentativo di raggiungerlo, gli agenti del Commissariato hanno inseguito il mezzo a due ruote fino al canale Perotolo, dove una volante ha perso il controllo della strada e ha urtato i cubi in cemento che delimitano la carreggiata dal canale, demolendo la base di un lampione.
Le due persone a bordo dello scooter sono riuscite a fuggire attraverso il quartiere Tombola: nel caso venissero identificate saranno soggette a pesanti incombenze penali. A supporto della polizia sono intervenuti anche i carabinieri.

lunedì 20 aprile 2020

«VADO AD ASSISTERE MIA MADRE MALATA», MA LA DONNA ERA GIÀ MORTA DA UN MESE: 60ENNE MULTATO DALLA POLIZIA LOCALE ASSIEME AD ALTRE 7 PERSONE

Sono state 7 le persone sanzionate dalla polizia locale di Chioggia durante il weekend appena concluso, perché circolavano in città senza alcuna giustificazione e lontano dalla propria abitazione, oppure senza mascherina e guanti. Inoltre, un sessantenne di Chioggia è stato denunciato dagli agenti per aver dichiarato il falso in una autocertificazione esibita durante un controllo lo scorso 15 aprile: l'uomo asseriva di dover recare assistenza all'anziana madre malata, ma all'esito delle verifiche effettuate la polizia locale ha scoperto che la signora era deceduta da un mese.
Il 60enne risponderà alla Procura della Repubblica per aver dichiarato il falso. Salgono quindi a quota 50 le sanzioni elevate dalla sola polizia locale dall'inizio dell'emergenza -per violazioni dei divieti imposti dai decreti governativi e dalle ordinanze regionali e comunali- a fronte di quasi tremila controlli eseguiti. Il comandante Michele Tiozzo ricorda che i contenuti delle dichiarazioni fornite nel corso dei controlli anti Covid-19 vengono tutte verificate per accertarne la corrispondenza alla realtà.

giovedì 16 aprile 2020

UN COLPO AL CUORE, FRESATO IN POCHI SECONDI IL RADICCHIO FRUTTO DEL LAVORO DI MESI: NON C'È MERCATO NÉ GUADAGNO PER I PRODUTTORI

Hanno fatto il giro della rete, ieri, le immagini crude e devastanti di alcuni imprenditori orticoli della zona di Chioggia mentre fresano interi campi coltivati a radicchio, dal controvalore potenziale di migliaia di euro dopo mesi di duro lavoro. In particolare l'azienda dei fratelli Boscolo Bielo ha pubblicato due video in cui danno conto anche di altre imprese, cui il "principe rosso" coltivato di fresco rimane invenduto oppure produce incassi talmente minimi, come 20 centesimi al kg al mercato di Brondolo, da non rientrare lontanamente dalle spese. La forma di rabbia e di protesta si teme possa allargarsi, come era stato mesi fa per il latte ovino dei pastori sardi, se non intervengono in extremis ingenti finanziamenti da tutti i livelli territoriali.

A tal scopo, la consigliera regionale del M5S Erika Baldin, auspica incentivi per i produttori e accordi per svuotare gli stock: «Condivido l'allarme lanciato dalla Coldiretti - afferma Baldin - e invito la Regione a non aspettare trattative con l'Unione Europea prima di intervenire.

Il comparto di Chioggia sta soffrendo terribilmente questa fase acuta, è inaccettabile vedere un prodotto di eccellenza svenduto per una manciata di centesimi». Il Movimento 5 Stelle chiede che la Regione aggiunga le produzioni agricole di punta nel suo piano per svuotare i magazzini delle industrie, attraverso accordi speciali con la grande distribuzione.

mercoledì 15 aprile 2020

UOMO DI 64 ANNI, IN GIRO SENZA MASCHERINA, SFUGGE ALLA POLIZIA LOCALE: BLOCCATO IN VIA MARCO POLO, FA RESISTENZA E SCATTA LA DENUNCIA

Ieri sera un 64enne di Sottomarina è stato fermato dalla polizia locale in via Marco Polo, per un controllo mentre passeggiava senza indossare la mascherina. Alla richiesta degli agenti di fornire le proprie generalità, e il motivo per cui fosse in giro senza protezioni, l'uomo affermava che «ci sono cose più importanti nella vita», allontansndosi rapidamente e costringendo così gli operatori -supportati dai carabinieri- a seguirlo a piedi per centinaia di metri. Al suo continuo rifiuto di fermarsi, gli agenti decidevano di bloccare la persona che si divincolava a lungo e violentemente, cercando ancora di sottrarsi al controllo.
Il 64enne, in stato di agitazione, veniva fatto salire sull'auto della polizia locale e condotto al comando, dove finalmente forniva la propria identità ed ammetteva di essersi comportato in quel modo per evitare le pesanti sanzioni previste dalle disposizioni in vigore. Oltre alle sanzioni amministrative previste dalle norme sul coronavirus, egli risponderà davanti alla Procura della Repubblica per resistenza a pubblico ufficiale e rifiuto di fornire le proprie generalità.
Sono circa 40 le sanzioni elevate dalla polizia locale fin dall'inizio dell'epidemia: nel pomeriggio di oggi due ragazzi chioggiotti sono stati sanzionati mentre passeggiavano lungo la diga di Sottomarina. La multa, di un valore compreso tra 400 e 3mila euro, verrà addizionata dall'infrazione all'ordinanza comunale specifica che vieta il transito sulla diga, e costerà ai due un aggravio da 25 a 500 euro.

UNO SCOOTER RUBATO DOMENICA NOTTE IN VIALE MEDITERRANEO "RICOMPARE" LUNEDÌ IN VIA VIANELLI A SOTTOMARINA: I LADRI RIPRESI DALLE TELECAMERE

Nella notte tra domenica e lunedì, attorno alle 4, uno scooter parcheggiato in un cortile di viale Mediterraneo a Sottomarina è stato rubato da due giovani. Il furto è stato ripreso dalle telecamere di sorveglianza, mentre il veicolo a due ruote è stato ritrovato l'indomani, ovvero lunedì, nella zona di via Vianelli sempre a Sottomarina. Il proprietario ha sporto egualmente denuncia, nonostante abbia ritrovato lo scooter; a quanto pare anche un altro mezzo a due ruote sarebbe stato rubato la notte stessa.

martedì 14 aprile 2020

TROPPE PERSONE IN GIRO PER LE STRADE DOPO L'ULTIMA ORDINANZA DI ZAIA? IL COMANDANTE DELLA POLIZIA LOCALE RICHIAMA AL RISPETTO DEI "PALETTI"

Il comandante della polizia locale di Chioggia, Michele Tiozzo, ha notato ieri un certo incremento di presenze in giro nel territorio, a seguito forse di interpretazioni sbagliate al modesto allentamento dell'ordinanza regionale (da 200 metri a una più indeterminata prossimità) per gli spostamenti non finalizzati ad acquisti di generi di prima necessità.
«È importante sottolineare - afferma Tiozzo - che ieri proprio il presidente della giunta regionale Zaia, nel corso della conferenza stampa quotidiana, ha inteso dare una precisazione, da intendere quale interpretazione autentica, del concetto di “prossimità all’abitazione”. In particolare ha dichiarato: "Nessuna gita in spiaggia o in montagna, si resta nel Comune di residenza e si esce di casa per le passeggiate solo nei pressi dell'abitazione”. E soprattutto che “si esce di casa limitatamente a un raggio in cui si possa ancora vedere l'abitazione”».
Quindi nessuna apertura, nessun "liberi tutti" ma, anzi, maggiori raccomandazioni e maggiore attenzione perché non solo si continuerà ad uscire per soli motivi di lavoro, necessità e salute, ma soprattutto adesso si può uscire di casa (sempre, non solo se si entra in supermercato) soltanto se si indossa la mascherina, e con i guanti protettivi, e se si vuole fare attività motoria la si potrà fare nelle immediate vicinanze di casa: «I controlli della polizia locale - conclude il comandante Tiozzo - e delle altre forze dell'ordine continueranno sempre e senza alcuna tolleranza verso comportamenti ingiustificati e che possono mettere a rischio la salute di tutti».
Critica verso l'ordinanza di Zaia era stata, in giornata, anche la consigliera regionale Erika Baldin: «Troppe persone in giro, Zaia ritiri l'ordinanza. Gli effetti non sono quelli sperati, lui stesso si è reso conto che qualcosa non va. Non è questo il momento di rilassarsi: i dati del contagio da Covid-19 in Veneto sono ancora preoccupanti, come dimostra il numero altissimo di ricoverati, di morti e il 6% di contagiati tra gli ospiti delle case di riposo. Siamo nella fase più delicata della pandemia – ribadisce l'esponente del M5S - e allentare la guardia vorrebbe dire tornare indietro di settimane, con un nuovo lockdown. Occorrono pazienza e rispetto rigoroso delle indicazioni degli scienziati».

ERRATA CORRIGE: NESSUNA SANZIONE, SABATO SCORSO, AL BAR DI CALLE DORIA TROVATO APERTO DAGLI AGENTI DELLA POLIZIA DI STATO

Sabato scorso Chioggia Azzurra aveva riportato la notizia che un bar in calle Doria, nei pressi della riva Vena, era rimasto aperto nonostante i divieti del periodo e fosse incorso quindi nella sanzione da parte della polizia di Stato. Contrariamente a quanto scritto, una successiva verifica completata solo oggi -martedì 14 aprile- ha consentito di appurare che nei confronti del titolare non è stata elevata alcuna contravvenzione, seppure le immagini fossero inequivocabili nel mostrare gli agenti scrivere sul foglio bianco che aveva l'apparenza di essere il verbale.
Si trattava invece dell'autocertificazione fornita dal gestore, ovvero che all'interno dell'esercizio fosse in corso il risanamento (o una manutenzione straordinaria?) in vista della futura, sperata apertura dopo l'emergenza. Anche prendendo per buone queste spiegazioni, sta di fatto che la porta del locale era inequivocabilmente aperta - come riscontrato dagli stessi agenti - e che all'esterno stazionassero alcuni avventori abituali, forse comprensibilmente "orfani" del loro bar preferito...

VOGLIONO ENTRARE IN DUE AL SUPERMERCATO, MA NON SI PUÒ: ARRIVA LA POLIZIA E LI MULTA

Questa mattina attorno alle 11 gli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Chioggia sono intervenuti al parcheggio del supermercato Lidl, in via Acacia a Sottomarina, dove un uomo e una donna stavano cadendo in contravvenzione rispetto alle direttive del governo per contenere il Coronavirus. Pare infatti che i due -dotati di mascherina e probabilmente di autocertificazione- volessero entrare assieme nel supermercato per fare la spesa, circostanza non consentita da decreti e ordinanze che parlano di un individuo per volta.
Sono state due le volanti della polizia a intervenire, e anche se non ci sono stati episodi di esagitazione i trasgressori hanno sulle prime contestato il provvedimento, chiedendo clemenza. Gli agenti hanno tuttavia applicato le regole e stilato il verbale, mostrando particolare attenzione anche alla provenienza dei clienti: le norme infatti suggeriscono pressantemente a tutti di rivolgersi ai negozi più vicini alla propria abitazione.

SEI SANZIONI DELLA POLIZIA LOCALE A PASQUETTA PER USCITE INGIUSTIFICATE. RIPRENDE DA VALLI LA DISTRIBUZIONE DELLE MASCHERINE PORTA A PORTA

È iniziata oggi da Valli di Chioggia (e proseguirà nella frazione anche domani), oltre a una prima parte del centro storico di Chioggia, la consegna porta a porta, nella cassetta delle lettere, di ulteriori mascherine alla cittadinanza (2 per nucleo familiare), grazie alle nuove forniture da parte della Città Metropolitana di Venezia. La consegna è a cura della Protezione Civile di Chioggia e dei volontari del gruppo adulti dell'oratorio salesiano Don Bosco. Per chi avesse esigenze particolari, l'invito è a contattare i volontari della Protezione Civile (tel. 041 490191, mail: volontari.pc@chioggia.org).
Intanto i dati statistici del primo mese di attività della Polizia Locale per il contenimento dell’epidemia di Covid-19 evidenziano numeri rilevanti: gli agenti hanno effettuato 2452 controlli, tra persone fisiche ed esercizi commerciali, e contestato 37 violazioni a decreti e ordinanze, di cui sei nel solo giorno di Pasquetta a persone a passeggio lontano da casa senza alcuna giustificazione.
Sempre a proposito di cifre, sono 214 i positivi nel territorio comunale di Chioggia dall'inizio dell'epidemia, compresi i guariti e i 19 deceduti, mentre 458 persone sono state isolate a domicilio, in quanto entrate in contatto con coloro che sono stati contagiati. Tra questi, 29 ospiti della casa di riposo di Sottomarina e 22 infermieri e operatori sanitari hanno contratto il virus: proprio l'IPAB ha dato vita a una campagna di donazioni, sia attraverso un conto corrente acceso alla filiale di Intesa San Paolo, sia tramite un conto corrente postale.

lunedì 13 aprile 2020

STOP ALL'ABBANDONO DI RIFIUTI E GUANTI MONOUSO NELL'AMBIENTE: CHIOGGIA AZZURRA DENUNCERÀ E PUBBLICHERÀ LE IMMAGINI DEI TRASGRESSORI

Anche in questi giorni dove stare a casa e produrre più rifiuti è una costante, purtroppo è invalsa l'abitudine in più di qualcuno a rilasciare nell'ambiente sia gli scarti e i sacchi dell'immondizie, che addirittura i guanti monouso adoperati per toccare gli oggetti fuori casa. Numerose immagini ritraggono queste persone mentre non si stanno servendo degli appositi cassonetti, noncuranti di andare incontro a 75 euro di multa per l'abbandono fuori dai bidoni, più altri 50 euro se la raccolta non è differenziata.
Chiediamo ai lettori di tenere gli occhi aperti: se qualcuno mette in atto tali comportamenti, non esitate a "immortalarlo" e a consegnare il materiale a Chioggia Azzurra, che con la più assoluta garanzia d'anonimato provvederà a formale denuncia oltre alla pubblicazione delle immagini. Approfittarsi dell'emergenza è meno giusto che mai!