lunedì 31 ottobre 2022

BRAGOSSO DEL COMUNE DA OLTRE UN ANNO MARCISCE NELL'INDIFFERENZA

Intristisce passare davanti lo squero del Buon Castello e vedere sollevato il bragozzo che galleggiava sullo specchio acqueo in fronte al Museo Civico San Francesco Fuori le mura e che, per l'incuria, la disattenzione, o semplicemente la cattiva gestione, è affondato lo scorso anno nell'indifferenza delle istituzioni, mentre l'allora assessore alla Cultura Isabella Penzo lo guardava imbarcare acqua impietrita, mentre i vigili del fuoco stavano facendo il possibile per issarlo fuori dall'acqua.

E questo era accaduto dopo che innumerevoli segnalazioni erano giunte all'amministrazione, anche tramite PEC, e nonostante la stessa stampa, la stessa Chioggia Azzurra, avesse avvisato più volte che i legni stavano marcendo, come le vele, raramente aperte, stavano ammuffendo.
Al tempo sembrò essere un preavviso per l'affondamento della giunta di allora, cosa puntualmente avvenuta ma da allora il bragosso sta seccando al sole.
Sarà il secondo inverno che passerà fuori dall'acqua e ci si chiede se le condizioni in cui sta riducendosi lo scafo siano ancora recuperabili o se questo momento di attesa stia aumentando la conta dei danni. Nel frattempo il posto è pagato e la custodia da parte dello squero a cui è stato affidato sta costando alle casse comunali.
Bragozzi non ce ne sono più tanti a Chioggia, a parte quelli della compagnia di navigazione Ulisse che fanno la spola sulla laguna ce ne sono due ormeggiati, uno in canal Vena e uno in canale Lombardo.
Altri hanno preferito portare il loro a Cervia dove vengono trattati in palmo di mano. I bragozzi, tipici di Chioggia, stanno scomparendo e un patrimonio storico e culturale che sta perdendosi.
Sappiamo che il costo per il suo rimessaggio è alto e che, probabilmente in questo momento le casse comunali non hanno fondi da dedicare a questo intervento. Ma non vorremmo mai che si ripetesse quel proverbio lontano dagli occhi, lontano dal cuore e che, del bragozzo del museo si perdesse memoria, come si è persa della Barca da Pizzo scomparsa qualche anno prima, nel 2018, dal suo ormeggio e finita non si sa dove.




venerdì 28 ottobre 2022

COLPO GROSSO A BORGO SAN GIOVANNI, I LADRI SI PORTANO VIA 80 000 EURO

La notizia era iniziata a girare per whatsapp già mercoledì sera:” È stata svaligiata una casa a borgo San Giovanni e si sono portati via 80.000 euro” ma a parte queste poche frasi, non c’erano altri risconti, purtroppo Borgo San Giovanni è una zona che viene spesso presa di mira dai ladri ma un bottino da 80.000 euro sembrava poco probabile.

Invece la notizia è stata poi confermata anche da altri fonti, un appartamento al primo piano di una delle palazzine di borgo San Giovanni ha subito l’incursione di ladri, evidentemente specializzati, che hanno aperto la cassaforte e si sono appropriati di gioielli e valori vari per un importo molto importante, che sfiorerebbe i centomila euro.
Nessuno si sarebbe accorto di nulla in quanto l’appartamento è disabitato, la signora che vi abitava è deceduta da qualche anno, al piano superiore non c'era nessuno e al piano terra ci sono solo garage. Ad accorgersi del furto il figlio che mercoledì sera andando a dare un’occhiata ha trovato l’amara sorpresa.
È difficile non chiedersi come si possa lasciare un “tesoretto” di tal valore praticamente incustodito, il furto è stato segnalato ai carabinieri che si occuperanno delle indagini.




mercoledì 26 ottobre 2022

PARCHEGGIA SUL POSTO RISERVATO AI DISABILI, CHE PROBLEMA C'É? È DI MIO NIPOTE

A volte si ha la percezione che l’umanità sia destinata all’estinzione, segnali ne arrivano in abbondanza: cambiamento climatico, la guerra in Ucraina, le raccolte firme per riaprire centri sociali chiusi, a volte sono segnali apparentemente meno “impattanti” ma non meno preoccupanti.

Ieri abbiamo postato due foto di due mezzi da lavoro che in occasioni diverse occupavano un posto riservato ai disabili, le targhe erano ovviamente occultate ma l’autore del gesto incivile non ha avuto il minimo scrupolo a palesare la sua identità, scrivendo: “ Che problemi ci sono se il posto riservato è di mio nipote?” In pratica secondo questo “genio” il posto da disabili è riservato al nipote MA, quando il nipote non lo occupa si sente in diritto di occupare CON I MEZZI DA LAVORO.
Precisando che altri sono intervenuti criticando il fatto, il commento del “genio” ha ricevuto ben sei like… l’estinzione è sicura.




CHE PESO DARE ALLA VIOLENZA ESERCITATA DAI RAGAZZETTI DEL LUSENZO

Quanto peso dare a quella forma di violenza verbale, psicologica, che talvolta i bulletti che si fermano sull’anello del Lusenzo esercitano nei confronti dei passanti?

Nel tempo sono stati registrati vari episodi che hanno visto protagonisti le bande, gang, i branchi, chiamateli come volete, di ragazzetti, minorenni, che, dopo aver percorso la pista in bicicletta elettrica a tutta velocità, passando rasenti alle persone che si trovano qui a transitare, fermano i mezzi in modo da creare fastidio occupando l’intera larghezza del passaggio.
Tra di loro si bullizzano, si offendono, si prendono a male parole, si mandano a quel paese, non usando logicamente questo termine, urlando, schiamazzando e creando disagio e fastidio a chi si trova a dover chiedere permesso per dover passare.
Talvolta circondano la ragazzina di turno, braccandola, o la donna che porta a spasso il cane e che si sente offesa dai commenti che le rivolgono.

Ma non si fermano a chi sembra essere più debole. Uomini grandi e grossi si sono sentiti chiedere il dazio, 2 euro, per passare indisturbati il ponte di legno, e non dal branco, ma da ragazzetti singoli che forse in quel momento si sono sentiti padroni del mondo, per poi ritirare la coda fra le gambe e cambiare strada.
L’ultima segnalazione ci è arrivata giusto oggi, da un uomo che ci scrive: Ieri mi sono successi due episodi alquanto incresciosi, entrambi lungo il Lusenzo.
Il primo con mio figlio, passando dove molti giovani sfrecciavano con le loro bici elettriche sfiorando bici e passanti. Mio figlio si è impaurito e non voleva più salire sulla bici.
Il secondo, sempre sull’anello del Lusenzo, mentre correvo ieri sera, un gruppo di ragazzini minorenni mi hanno sbeffeggiato.

Non ho potuto fare a meno di tornare indietro minacciandoli di dar loro uno schiaffone, cosa che ovviamente non ho fatto.

Ho continuato a correre e dopo pochi minuti mi sono corsi dietro in sella alle loro bici insultandomi come mai mi è successo nella mia vita.
So che non è un episodio isolato, ho telefonato alla polizia locale poco dopo ma l’impressione che ho avuto è che se ne lavassero le mani.
Quindi che peso dare ad azioni che impauriscono, che soggiogano, che, se capitano a te, ti fanno maledire di aver scelto l’anello del Lusenzo per fare la tua passeggiata.
Molti si incrociano con queste gang, bande, mucchi, branchi di ragazzetti sbarbati che credono d’essere padroni del mondo e molti affermano di non aver mai visto comportamenti che coinvolgano persone esterne al loro gruppo, altri hanno subito le loro non volute e non richieste attenzioni.
Resta la video sorveglianza, un occhio attento che controlli e che intervenga nel caso in cui la situazione diventi preoccupante e che degeneri, perchè ad ogni scherzo c’è un limite e non vorremmo mai che questi ragazzetti si lasciassero prendere la mano e decidessero di scherzare con chi non ha nessuna voglia di farlo.




martedì 25 ottobre 2022

INQUINAMENTO E DEGRADO AMBIENTALE, A QUANDO LE FOTO TRAPPOLE?

La zona che si estende parallela alla spiaggia del Bacucco, è una bellissima area, colma di biodiversità e ad alto valore ambientale.

Il paesaggio si è mantenuto come era, e la natura, tra i campi, si sviluppa senza troppe contaminazioni, mantenendo le piante tipiche del luogo, tra mare e fiume in un ambiente comunque lagunare.

Ma, come ci fa notare un agricoltore del luogo, non sempre per questo ambiente viene portato il rispetto necessario e, in quest'area, lontano dagli occhi dei passanti, vengono gettati rifiuti in abbondanza, dai resti edili, al materiale in disuso in ambito agricolo, a interi arredi di appartamenti. Come ci dice “Qua è pieno di canne, di arbusti ma voi non avete idea di quello che si nasconde qui sotto”.

Quello che si nasconde non siamo riusciti a vederlo ma abbiamo visto quello che non si nasconde ma che appare magicamente dalla sera alla mattina colmando pezze di terra di oggetti, ormai pattume, che dovrebbero trovare la giusta collocazione nell'ecocentro.

Come è successo nei giorni scorsi che, nel parco degli Orti da un giorno per l'altro sono apparsi resti di una ristrutturazione edilizia, lo stesso è successo qua. In questa via che circonda alcune pezze di terreno sono numerose le zone dove chi vuol buttare rifiuti ingombranti lo fa senza remore, “tanto chi me vede!”
Non solo da questi conferimenti non in regola nasce solo degrado ambientale e un costo maggiore per la comunità in quanto Veritas o chi per essa non compie l'intervento di asporto rifiuti ingombranti pro bono, ma il materiale conferito è a rischio incendio, e proprio per liberarsi di questi rifiuti che nessuno sembra viene a prendere a un certo punto c'è chi gli da fuoco, come è già successo.

Tra l'altro la zona è molto frequentata dai turisti amanti della bicicletta, nonostante la pavimentazione sia un avvallamento continuo che andrebbe almeno livellato per non costituire pericolo tra chi la frequenta, la stessa strada potrebbe essere riqualificata e diventare un valore aggiunto per il territorio, unendo l'ambiente naturale alle esigenze del cicloturista.
I punti in cui i rifiuti vengono gettati sono sempre gli stessi, luoghi ideali per collocare le famigerate foto trappole non appena saranno in dotazione all'amministrazione comunale o a chi avrà l'onore di gestire la cosa.




lunedì 24 ottobre 2022

UN SIMBOLO DI DEGRADO, APPARENTEMENTE DIMENTICATO CI SI ABITUA ANCHE AL PEGGIO

Nessuno sembra più prendere come simbolo di degrado cittadino il ponte di legno che corre sul Lusenzo parallelo al ponte ai Cavanis.

Un ponte fatiscente di legno marcio, pericoloso e pericolante, dove, nonostante i divieti le persone camminano.

Lo dimostra la bici parcheggiata, le reti sull'impalcato, lo ha dimostrato chi ha attaccato alla sua spalla un festone invitando la gente allo stadio l'ultima giornata dello scorso campionato giocata dall'Union.

Non sappiamo se ci sono idee a riguardo in questo momento sul suo utilizzo, è certo che smantellarlo, a chiunque spetti, rappresenti un bel costo, ma se vogliamo togliere il degrado da Chioggia bisogna tenere in considerazione anche questa struttura, anche se sembra che ci si abitui anche al peggio.




venerdì 21 ottobre 2022

SI DEVE ANCORA CAPIRE QUANTO È IMPORTANTE AVER CURA DELL'AMBIENTE

Restando in tema discarica abusiva, c’è chi porta grandi quantitativi di rifiuti in zone discoste, lontano dalla vista di chi potrebbe segnalare, e chi getta ciò che non gli è più utile in zone di passaggio, trasformano le aree di raccolta rifiuto in discariche.

E allora, tra la campana di raccolta della Caritas e il bidone per il vetro, appaiono mobili, poltrone e boiler.

Tra le acque inquinate a causa di chi ostruisce i tubi di scarico delle caditoie, chi riempie con la sua 'monnezza le zone agricole e chi butta impunemente ciò che non usa più senza chiamare il ritiro ingombranti di Veritas, oggi abbiamo una dimostrazione tangibile di quanta poca cura ci sia per l’ambiente che ci ospita e che dovremmo preservare per chi verrà dopo di noi.




giovedì 20 ottobre 2022

SVERSAMENTO IN CANAL VENA, LE CADITOIE DOVREBBERO RICEVERE SOLO ACQUE METEORICHE E NON PITTURA

Questa mattina all’altezza di calle Rugoli in Riva Vena l’acqua del canale presentava un colore latticino.

Da sotto acqua, sulla Fondamenta, a tempi alterni, partiva uno sbuffo chiaro che si propagava subito in superficie diluendosi e ricoprendo l’acqua di un velo insano.
Sono stati allertati i Vigili del Fuoco e la Polizia Locale. I Vigili del Fuoco hanno controllato da dove lo sbuffo partisse, togliendo, con un badile, tutte le conchiglie ancorate sulla riva, in quanto impedivano di vedere l'origine del problema.

In seguito, per andare a fondo della questione, con una manichetta hanno convogliato l’acqua nelle caditoie che gettano nel Canal Vena l’acqua piovana. Il getto ha liberato una caditoia rivelando quanto ostruita fosse la seconda.

In entrambe sono stati ravvisati resti dovuti alla pulizia delle attrezzature usate in qualche cantiere, che, seccandosi, hanno ostruito una condotta completamente e una parzialmente; da quest’ultima proveniva lo sbuffo colorato di bianco.
Abbiamo parlato giusto questa mattina, in un post, del problema delle risulte edili gettate tra i campi per non essere portate all’ecocentro.
È un problema ambientale il buttare in un orto dismesso, discosto alla vista, i resti edilizi, ma è altrettanto un problema ambientale buttare nelle caditoie i resti delle pitture usate o degli intonaci. L’acqua per pulire i pennelli, i resti dei secchi di pittura o degli intonaci non passa attraverso nessun sistema di depurazione ma va diretta nelle acque lagunari, nei canali sporcandole.

Ma il problema è anche un altro, le pitture, le malte e tutto quello che viene gettato e che tende a solidificare va, una volta seccato, a ostruire le tubazioni e a impedire il corretto smistamento delle acque meteoriche; nel momento in cui arriva la pioggia abbondante o la bomba d’acqua di turno tombini e caditoie pulite possono fare la differenza tra un allagamento e uno scorre via veloce delle acque.
Questi sfoghi devono rimanere puliti, anzi, si invita chi di competenza a provvedere alla pulizia di quelli all’interno dei quali sta crescendo una vegetazione, che oltre a ostruire, trattiene eventuali corpi galleggianti. Gli allagamenti sono un problema per alcune città e alcuni sarebbero evitabili se solo tombini e caditoie fossero mantenuti liberi.






lunedì 17 ottobre 2022

IL PERICOLO È IL MIO MESTIERE TEMERARIO IN BICI SOPRA IL MURAZZO DI PELLESTRINA

Ne abbiamo parlato tante volte: l’isola di Pellestrina nel corso degli anni ha posto in essere tutta una serie di limitazioni per contrastare l’arrivo dei ciclisti in bicicletta, tra le limitazioni ce n’è una in particolare che sembra una vera assurdità ed è il divieto di andare in bici nel tratto che da Ca’Roman arriva al cimitero di Pellestrina.

Evidentemente il temerario che sabato scorso è stato ripreso mentre andava in bicicletta SOPRA il murazzo ( da Ca’Roman verso Pellestrina) evidentemente non voleva infrangere quel divieto peccato che ci sia anche il divieto, con tanto di cartello, di andare sopra il murazzo.

Nell’ultimo anno, andando a memoria, sono almeno due le persone che hanno perso la vita cadendo dal murazzo, tra gli ultimi il signor “Oreste” un anziano austriaco da anni residente a Pellestrina e un residente della provincia di Venezia particolarmente affezionato alla bellissima frazione di Venezia.
Quando riportiamo certe "temerarietà" (meglio chiamarle incoscienza) vogliamo ricordare a certi “coraggiosi” che quando mettono a repentaglio la propria incolumità non rischiano solo loro ma mettano a rischio anche le persone addette ai salvataggi.




venerdì 14 ottobre 2022

DOPO DECENNI ARMELAO CON LA RUSPA BONIFICA L'EX CENTRO SOCIALE

Finalmente, lasciatecelo dire, un’amministrazione con gli attributi che sia decisa a prendere di petto certe situazioni. Il centro “sociale” di Borgo, situato nel compendio della torre dell’acquedotto nei pressi della stazione ferroviaria, da decenni, ripetiamo, da decenni zona franca per ladri e sbandati, finalmente bonificata dalle ruspe.

A memoria erano almeno 20 anni che n-e-s-s-u-n sindaco, neppure l’ex sindaco Tiozzo Romano Pagio espressione del centro destra (poi cacciato dalla sua stessa maggioranza) aveva mossa un dito per porre fine a quella “concessione” al degrado, quasi sempre ostello per drogati e sbandati.
L’ultimo saluto lo ha dato il “residente” Tiziano Salvagno il noto ladro di elemosine sorpreso dalle ruspe che si è allontanato in bicicletta
Complimenti al sindaco Armelao, ricordiamo però che ci sono altre situazioni da bonificare in primis in via Alga. al civico nr 36 di proprietà comunale dove da innumerevoli anni per le “attività” di un pugno di personaggi il valore delle abitazioni si è ridotto alla metà.




CONCESSIONI CANAL VENA E PEROTOLO ARRIVANO I RINNOVI MA GLI ABUSIVI CONTINUANO A NON PAGARE

Sono attivati i rinnovi delle concessioni acque da pagare per i posti barca di canal Vena e il Perotolo.

Purtroppo a fianco di chi paga regolarmente la concessione c’è anche da anni chi si ormeggia bello e beato non solo senza pagare un euro ma anche con potenze ben superiori ai 50 cavalli come prevede il regolamento di canal Vena.

Ogni riferimento al motoscafo motorizzato con 300 hp di proprietà di una nota famiglia di Chioggia residente in casa Ater con vista sulla laguna è assolutamente voluto.

Ma oltre all’aspetto della regolarità del pagamento delle concessioni c’è anche l’aspetto non secondario del decoro, sia in canal Vena (anche vicino al Museo Civico) si nel Perotolo ci sono scafi che non solo non pagano ma sono praticamente dei relitti galleggianti.

Ci permettiamo due inviti all’amministrazione:1) Attivarsi per far rimuovere tutti gli abusivi e i relitti, nel rispetto di chi si impegna per dare lustro alla nostra città,

VIA GLI ORRORI DAI CANALI COMUNALI. 2) Ci sono famiglie che non possono permettersi i costi di un posto barca in canal Vena, si potrebbe cercare di ricavare un certo numero di posti, magari in canale della Cava, a prezzi più abbordabili per le famiglie oggettivamente in difficoltà.




IN CARCERE PER RAPINA IMPROPRIA L’ESAGITATO DELLA PAM

È in carcere Marco Crocco, il giovane che martedì scorso, ha prima cercato di portare via un carrello pieno di articoli alimentari e poi si è scatenato aggredendo i dipendenti del supermercato Pam, scagliando loro contro bottiglie e seminando il panico tra i clienti e il personale stesso.

Quando successivamente sono arrivate le forze dell’ordine, gli agenti di polizia in particolare, hanno cercato di convincerlo con le buone a salire in auto per portarlo in commissariato.

L'uomo ha invece opposto resistenza all’arresto e ha anche danneggiato, forse involontariamente, una delle auto delle forze dell’ordine, aggravando ancora di più la sua posizione.
Tra i reati ai quali dovrà rispondere in tribunale c’è anche quello della rapina impropria come recita l'articolo 628 del codice penale.
Oltre alla manifestazione di violenza che solo per miracolo non ha causato lesioni importanti a nessuno dei dipendenti, i quali a malapena hanno schivato le bottiglie lanciate come proiettili, ci sono altri elementi che fanno sospettare che l’uomo sia soggetto a turbative molto probabilmente dovute a dipendenze.
Il reato di “rapina impropria” si è consumato dopo che i dipendenti hanno riportato all’interno del supermercato il carrello colmo di generi alimentari, solo allora il giovane ha reagito con la violenza per recuperare le cose sottratte.




venerdì 7 ottobre 2022

CANI LASCIATI FUORI DAL SUPERMERCATO CHE NE PENSATE

Ci è stato segnalato l’abbandono (assolutamente temporaneo) di due cagnetti da parte di una signora che ha la consuetudine di legarli fuori dal supermercato per tutto il tempo degli acquisti.

Premesso che non sembra che ci sia un’ inosservanza di qualche legge, i cani erano all’aperto e non in condizioni meteo avverse, in effetti c’è comunque una responsabilità civile, se i cani si dovessero liberare oppure qualcuno li liberasse potrebbero causare qualche incidente.
Precisato questo il comportamento apparentemente poco accorto della signora che ha lasciato i cani per quasi un’ora legati fuori dalla Coop del Clodì ha suscitato le reprimende di un’altra signora che ha invitato la proprietaria dei cani a non abbandonarli in quel modo e per così tanto tempo.
“Se voglio li posso lasciare anche due, tre ore, sono i miei cani e faccio quello che voglio” Avrebbe risposto molto indispettita per i richiami.
Francamente si tratta di una situazione un po’ controversa, i cani non erano sotto il sole cocente o sotto la pioggia e la proprietaria dei cani forse non ha nessuno a cui affidarli. Gradiremmo il parere di chi ci segue raccomandando la moderatezza nei commenti.




sabato 1 ottobre 2022

NON C'È DUE SENZA TRE ALTRI 15MILA EURO DI MULTA AD ALESSIO SERGIO PER COMMERCIO ABUSIVO DI MOLLUSCHI

Il Nucleo Ispettori Pesca della Guardia Costiera di Chioggia, il 29 settembre scorso, durante i consueti controlli nella filiera ittica, ha controllato un veicolo che sembrava stesse esercitando attività sospette in una zona poco frequentata, vicino ad un canale.

Il controllo ha permesso di accertare la presenza di pescato in quantità di molto maggiore del consentito per un pescatore sportivo.
L’uomo è stato sanzionato: dovrebbe pagare 15mila euro; i 130 chili di caparossoli al suo seguito sono stati sequestrati.