giovedì 5 giugno 2014

VINCENZO ALFONSO: BISOGNA FARE QUALCOSA ( L'IMPORTANTE CHE LO FACCIANO GLI ALTRI)

Vincenzo Alfonso fotografato mentre sta rubando ruote di bicicletta A nessuno può far piacere essere insultato per strada, o essere preso a schiaffi all'uscita di un supermercato. Ancora peggio, soprattutto per una donna, vedersi portare via la borsetta dal cestino della bicicletta o essere costretta ad “ammirare” le parti intime di un tizio che ti si sbottona i pantaloni in faccia. Vincenzo Alfonso ha fatto tutto questo (e, probabilmente, anche di peggio), disturbando, offendendo, esasperando e provocando molte persone. Un comportamento pericoloso: per gli altri, come è facile intuire, e per se stesso. Lo testimonia la foto in cui lo si vede col viso pestato per bene, un fatto accaduto qualche mese fa, non negli ultimi giorni, ma che potrebbe ripetersi. Che dire, di fronte a tutto questo? Vincenzo Alfonso ha dei comportamenti incivili e inaccettabili (siamo tutti d'accordo, credo), probabilmente “non ci sta tanto con la testa”, ma la soluzione non può essere, come qualcuno mi ha commentato, “bruciarlo”. Attenzione: capisco che è un modo di dire, ma non vorrei mai che qualcuno lo prendesse sul serio. Vincenzo Alfonso va fermato, come dicono tanti. Ma come fermarlo è difficile da capire. Dargli un sussidio per aiutarlo a campare? Finirebbe tutto in vino e liquori. Sottoporlo a un Tso? Forse non è abbastanza “matto” per poterlo fare. Metterlo in galera? Non ha reati o condanne (per le lesioni ci vuole la querela di parte) tali da finire in prigione. Metterlo in comunità? Se lui non vuole non si può. E si potrebbe continuare a elencare altri provvedimenti di dubbia efficacia. Come ci dice don Marino, della Caritas «tutti dicono che gli serve aiuto, ma tutti aspettano che lo aiuti qualcun altro». La Caritas, in qualche modo, sta cercando di seguirlo, ma non è facile. Io non ho la pretesa di avere la soluzione in tasca ma, chiarito che “pestarlo” non può essere una soluzione e chi lo fa si metterebbe al suo livello, credo che si debba appellarsi al buon senso: invece di incitare alla vendetta per conto terzi, è meglio evitare il personaggio, se possibile; chiamare le forze dell'ordine, se non si può evitarlo e fargli (solo!) la faccia cattiva (si spaventa facilmente, credetemi) se si prende troppa confidenza. Lo so che tutto questo non risolve il problema, ma tante segnalazioni che si accumulano sulle scrivanie di chi di dovere, potrebbero servire a far trovare il modo di curarlo.

2 commenti:

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