mercoledì 6 febbraio 2013

ANCORA FURBETTI DEL PERMESSO DISABILE

COMANDO POLIZIA LOCALE DI CHIOGGIA L’attività di controllo della polizia locale di Chioggia in materia di uso dei permessi per disabili prosegue sempre con particolare attenzione ed intensità. Recentemente, d’intesa con la Direzione Generale dell’AULSS 14 di Chioggia i controlli si sono concentrati anche sui parcheggi dell’area ospedaliera, oggetto di recente riqualificazione. Purtroppo, continuano ad accertarsi abusi e casi falsificazione di autorizzazioni alla sosta e di circolazione per portatori di handicap. In questi ultimi giorni, infatti, oltre che ben 12 casi di uso improprio dei tagliandi, cioè da parte di persone che non ne avevano titolo, sanzionate in via amministrativa ai sensi del Codice della Strada e col ritiro immediato del permesso, sono stati scoperti due episodi di falso. Nel primo caso un 53nne residente in provincia di Padova si recava al lavoro presso il bar dell’ospedale cittadino utilizzando per la sosta in uno spazio destinato ai “veri” disabili - magari nella necessità di doversi curare presso il nosocomio - un’autorizzazione falsificata mediante la perfetta riproduzione a colori del permesso originale rilasciato alla moglie. Nel secondo caso il protagonista è stato un 52nne di Sottomarina, che esponeva copia del permesso intestato al figlio 26nne. La sfacciataggine del comportamento di quest’ultimo nostro concittadino è stata tale che, una volta chiamato ad aprire la sua autovettura per la verifica dell’autorizzazione, intuito il problema, ha tentato maldestramente di sostituire la copia con il permesso originale, davanti agli occhi esterrefatti degli agenti operanti. Gli episodi tesimoniano come il senso civico ed il rispetto di chi soffre una condizione di disabilità sono per molti, a Chioggia, ancora un traguardo lontano. Ma la furbizia non paga: entrambe le persone sono state informate della denuncia alla Procura della Repubblica di Venezia per il reato di “falsità in atto pubblico commesso dal privato” che prevede una pena fino ad quattro anni di reclusione. Si rimane ancora stupiti dell’incoscienza con cui perseverano tali forme di illegalità, dalle conseguenze serie ma, nello stesso tempo, evidentemente, sottovalutate. E’ bene invitare a riflettere “i soliti furbi” che non si tratta di violazioni al codice della strada ma di vicende penali che comportano la necessità di affrontare un giudizio davanti alla magistratura, la nomina di un legale e, in caso di condanna, possono “sporcare” il certificato del casellario giudiziale e, conseguentemente, provocare indirette conseguenze nei futuri rapporti con qualsiasi pubblica amministrazione (es. concorsi pubblici, appalti, ecc.). La capillare azione di controllo della Polizia Locale intende fortemente disincentivare simili comportamenti, e ci si riferisce sia all'odiosa abitudine di usare impropriamente i permessi, sia ai veri e propri falsi. Comportamenti, questi, altamente lesivi dei diritti dei disabili e che evidenziano purtroppo che ancora molti non possiedono quel minimo di civica ed umana solidarietà verso chi ha gravi problemi di mobilità e non si vergognano - e si dovrebbero vergognare - di “scippare” in questo modo una possibilità di parcheggio, comoda ed appetibile, a chi ne ha più bisogno. il dirigente comandante della polizia locale di Chioggia dr. Michele Tiozzo

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