Da giorni stanno circolando in modo virale sui social le immagini di un amplesso che si è svolto in un luogo pubblico, in Riva Vena per l’esattezza, sulle sedie di un bacaro chiuso.
Le immagini, che non possono essere fraintese, sono state riprese da una persona che abita in una casa adiacente, le cui finestre si affacciano su quel tratto di riva, a un piano si suppone alto, vista la prospettiva.
Escludiamo di dover prendere le difese di una coppia che, presumibilmente infoiata, incorre si suppone nel reato concorsuale di atti osceni in luogo pubblico ma quanto è invece nel torto chi ha registrato e, soprattutto, diffuso il video.
Le norme puniscono chi pubblica e diffonde video a contenuto pornografico, soprattutto se si usano strumenti informatici per poterlo fare, anche se facendolo non si intende arrecare danno alle persone riprese.
Si tratta del reato di diffamazione aggravata che può interessare anche chi, dopo averlo ricevuto ha contribuito a diffonderlo.
Se le persone riprese si dovessero riconoscere potrebbero querelare chi ha reso pubblici i loro momenti di “intimità” portati a termine senza ritegno.
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