Da interviste, comunicati ufficiali e dichiarazioni politiche sembra che che il governo sta prendendo seriamente in considerazione l'implementazione dell'obbligo assicurativo per le biciclette elettriche.
Questa nuova modifica al codice della strada sembra incontrare una certa resistenza, sia tra il pubblico che tra alcuni amministratori.
Questo apparente contrasto potrebbe derivare dal fatto che le voci più rumorose tendono a emergere rispetto alle opinioni della maggioranza silenziosa. Riteniamo che la gran parte dei cittadini sia favorevole all'idea di assicurare le biciclette elettriche. A tal proposito, ciò che vogliamo evidenziare è un episodio recente che si è verificato sotto i portici del corso di Popolo qualche giorno fa.
Una ragazzina ha investito accidentalmente una signora, causandole la frattura di una rotula. Siamo venuti a sapere che i familiari della ragazzina hanno persino insultato la signora coinvolta.
Ciò che risulta ancora più preoccupante è il fatto che la famiglia della ragazzina non possedeva alcuna copertura assicurativa.
Ci auguriamo che i genitori di questa giovane persona, il cui comportamento è stato evidentemente scortese e privo di civiltà, siano denunciati e che si assumano la responsabilità finanziaria del danno arrecato.
Tuttavia, ciò che stiamo discutendo è solo uno dei numerosi episodi simili che si verificano con frequenza sempre maggiore. Questi incidenti coinvolgono principalmente le biciclette elettriche, che spesso vengono guidate non solo da minori ma anche da adulti che raggiungono velocità di 40-50 km/h, comportando rischi considerevoli in caso di incidente.
Comprendiamo che qualche capofamiglia possa essere preoccupato di eventuali ulteriori spese (anche se per acquistare bici elettriche da 1.400/2.000 euro i soldi non mancano) fa specie invece che ad esprimere contrarietà sia qualche politico.