giovedì 16 giugno 2016

PIAZZISTI DEL GAS AGGIRANO ANZIANI COSTRINGENDO A COMPRARE NUOVI FORNI "MESSI A NORMA"


Giovanna racconta: «Nella porta del mio condominio è stato affisso un manifestino che annunciava il passaggio di alcuni incaricati di una società del gas, allo scopo di controllare eventuali perdite e messe a norma. Hanno suonato a mia madre, ha aperto e loro hanno detto che il suo forno non sarebbe stato regolare perché vecchio. Quindi mi hanno riferito -ero di fretta- che mia madre doveva provvedere obbligatoriamente al cambio di impianto, spiegando bene come avrebbe funzionato l'allarme nel nuovo dispositivo, e lei li ha pagati con 290 euro in contanti, sotto avvertenza di comunicare lo status quo ai carabinieri». L'errore di percezione è stato credere di avere a che fare con l'Eni o loro emissari, anziché con una ditta che passa casa per casa per vendere un prodotto. Giovanna ha chiamato il numero verde, ma non c'è stato niente da fare per disdire l'acquisto: «Se lei non capisce quello che il collega ha spiegato a lei e a sua madre non ci posso far niente», ha risposto il call center. Giovanna è arrabbiata: «Aggirano le persone specialmente anziane, mettendo paura riguardo la sicurezza delle cose di casa. Addirittura, per convincere mia madre all'acquisto, le hanno detto che aveva fatto lo stesso un'altra inquilina. Che però, da noi interrogata, ha prontamente smentito». L'avvertenza, come sempre, è quella di stare molto attenti alle persone che suonano alla porta, di non far entrare in casa estranei e soprattutto di non consegnare denaro alle loro richieste.

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