Pestato a pugni, fino alle escoriazioni sul volto, e un taglio suturato con 9 punti. È successo sabato scorso, poco dopo le 13, a uno studente di 17 anni che frequenta la quarta classe al Liceo Veronese di Borgo San Giovanni: appena terminate le lezioni, un coetaneo lo ha aggredito all’angolo fuori la scuola, luogo di ritrovo degli allievi, e ha continuato a trascinarlo e colpirlo -secondo alcune fonti, in attesa di conferma- fin quasi alla vicina pista rosa. L’aggressore è uno studente di 3^ liceo, anche se a indirizzo differente della sua vittima: all’origine dell’azione starebbe la richiesta di quest’ultimo di non ricevere più insulti da parte di chi poi lo ha malmenato. Pare che nessuna vendetta per altri fatti pregressi possa aver provocato una tale reazione. A soccorrere il ragazzo sono intervenute subito le insegnanti che stavano uscendo, e i collaboratori scolastici con il ghiaccio per tamponare il sangue al volto: i genitori del giovane hanno ringraziato l’istituto per il tempestivo intervento dei suoi dipendenti. Altri allievi, tra cui i rappresentanti d’istituto, hanno contattato i sanitari del 118 che hanno assicurato il ferito alle cure del pronto soccorso; di qui l’atto dovuto della notificazione ai carabinieri, i quali sono giunti in sopralluogo circa 15 minuti dopo i fatti. Naturale attendersi per tempo un atto di tutela (la denuncia) da parte dei genitori dell’aggredito, ancora minorenne.
Quanto ai provvedimenti disciplinari decisi dall’istituto, il dirigente scolastico Luigi Zennaro conferma che presto verrà convocato un consiglio di classe ad hoc: ma oltre alle possibili sanzioni -non ultima la probabile sospensione del reo- ciò che preme ai docenti del Liceo Veronese è la questione educativa. «Ciò che è accaduto desta in me e nei miei collaboratori preoccupazione e sorpresa», continua il professor Zennaro. «Sappiamo non direttamente che, se gli 800 allievi dell’istituto si comportano bene dentro i plessi scolastici, per alcuni altrettanto non succede fuori, dove la situazione non ha controllo». Non è comunque la prima volta, negli ultimi anni, che fuori dal Liceo Veronese e di altri istituti scolastici cittadini, ai margini dell’orario di lezione, sono accaduti episodi spiacevoli, quando non gravi e violenti. E c’è da pensare che, qualora fossero stati portati alla conoscenza dell’opinione pubblica, questa avrebbe forse saputo maturare gli anticorpi affinché non si ripetessero oltre, fino allo scorso sabato.
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