venerdì 11 gennaio 2019

SOSPESA PER UNA SETTIMANA IN VIA CAUTELARE LA LICENZA AL DISCANTO E AL RISTORANTE PARK, DOPO LA RISSA LÀ INIZIATA LO SCORSO SABATO NOTTE

Si sono presentati verso sera, quando già il gruppo musicale arrivato da Padova stava montando gli strumenti per suonare. I carabinieri hanno eseguito l’ordine del Questore di Venezia che ha disposto la chiusura per una settimana del Discanto pub, il locale sul lungomare di Sottomarina involontario scenario dell’inizio della rissa a coltelli e bottiglie che lo scorso sabato notte ha mandato all’ospedale una decina di giovani e ne ha fatti processare cinque per direttissima. Sulla base dell’articolo 100 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza, il questore Vito Gagliardi ha sospeso la licenza di pubblico esercizio pur senza riscontrare la responsabilità del titolare nei fatti di cui sopra: il provvedimento infatti non ha carattere punitivo o repressivo, bensì cautelare e preventivo.
Si teme infatti che la situazione degenerata meno di una settimana fa configuri una fonte di pericolo concreta per l’incolumità pubblica, nel caso eventuale si ripresentassero in zona i “reduci” della battaglia campale per una improbabile resa dei conti. La chiusura ha colpito anche l’adiacente ristorante Park, appartenente alla medesima società che gestisce il Discanto: domani a pranzo, come ogni giorno, avrebbe dovuto accomodarsi anche una squadra di operai convenzionati, e alcuni adolescenti avevano prenotato una cena di compleanno. Discanto e Park riapriranno venerdì prossimo, 18 gennaio. Sconfortato il commento del direttore artistico, Lorenzo Soncin: «In coscienza abbiamo fatto tutto il possibile per evitare la rissa, avendo contattato i carabinieri per due volte non appena ce n’erano le avvisaglie. Tanto che poi è proseguita fuori, sul marciapiede.
Ci riteniamo vittime di quello che è successo, mi auguro e spero in una giustizia rapida ed efficace». Soncin e il Discanto, malgrado tutto, non sono animati da spirito polemico nei confronti del provvedimento, avendo anche manifestato collaborazione alle forze dell’ordine, oltre a cercare di scremare settimanalmente la clientela offrendo spettacoli, incontri, gastronomia e bevande di livello differente: come in un evento sportivo disputato a porte chiuse, chi ci rimette è sempre il pubblico buono e corretto, quello che per fortuna a Chioggia e a Sottomarina è ancora la maggioranza.

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