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La delegazione accolta questa mattina dal vicesindaco |
Dunque, facciamo un momento mente locale...iniziavano i lavori di canal Vena per i lavori affidati al consorzio Venezia Nuova che oltre alla installazione delle paratie mobili andavano a ricondizionare tutti i sotto servizi del centro storico: scarichi acque bianche, nere, gas, luce e quant'altro.
Un cantiere che, ricordiamocelo sempre, ha permesso alla città di " liberarsi" delle schiavitù delle acque alte che erano arrivate anche al record di oltre 50 giorni di chiusura del centro storico con le ovvie conseguenze economiche per tutti, ci sono stati anche disagi di non poco conto che, purtroppo, hanno contribuito ad una vera moria delle attività economiche di riva Vena.
Ovviamente visto che per fare i lavori si scelse di interrare il canal Vena fu necessario ordinare lo spostamento delle barche ormeggiate.
Quindi i proprietari di queste imbarcazioni alcuni, evidentemente avendone la possibilità, scelse di portarle in darsena altri si arrangiarono in qualche modo, subendo anche dei furti, ad un'altra parte fu data una specie di permesso non autorizzato di ormeggiarsi sulla banchina demaniale dell'isola dell'Unione in attesa di tornare in canal Vena.
Cosa accade nel mese di luglio dell'anno di grazia 2012?? Succede che il magistrato alle acque al quale altri cittadini hanno fatto domanda di concessione per lo stesso tratto deve, giustamente, ordinare a chi è attualmente ormeggiato sulla banchina " LUNGOLAGUNA JACOPO E GIOVANNI DONDI DELL'OROLOGIO" di liberare lo spazio entro sette giorni pena la rimozione forzata con conseguente addebito delle spese.
In pratica cosa succede? Che chi si è trasferito da canal Vena, già in possesso della concessione comunale, per permettere il proseguimento dei lavori sarebbe in teoria costretto entro sette giorni a spostare la propria barca mentre altri si sono già preparati gli ormeggi, con tanto di tubazioni in ferro, da molti mesi sia nel tratto di sud di Canal Vena, terminato dall'anno scorso, che nel Perotolo consegnato anche quello a dicembre 2011.
E quindi questa mattina un folto gruppo di cittadini proprietari delle suddette imbarcazioni ormeggiate all'isola dell'Unione ha incontrato il vicesindaco Maurizio Salvagno che si è immediatamente attivato con il sindaco per chiedere al magistrato alle acque una deroga per queste persone fino a quando potranno ritornare in Canal Vena.
Noi, che siamo ottimisti di natura, pensiamo che molto probabilmente il magistrato accetterà le richieste del sindaco di concedere una proroga,e che, speriamo presto finalmente canal Vena avrà degli ormeggi compatibili con l'arredo urbano cittadino, con dei pali tutti uguali, non certo con i tubi innocenti che pur capendo le necessità di chi aveva un vero bisogno di ormeggio creano veramente un degrado alla città, però, c'è un però....una volta sistemato canal Vena...per tutte le altre situazioni che fanno veramente orrore negli altri canali che non sono di competenza del comune ( chissà perché poi) ma del magistrato alle acque si deciderà una volta per tutte di dare l'immagine che la nostra città merita?
A chi dobbiamo rivolgere questa domanda???
video d'archivio
video con intervista al
vicesindaco in caricamento
( fruibile non prima delle 22)
La maggior parte dei posti è occupata da persone che non hanno mai avuto una concessione e mai pagato nulla, poi ci sono individui che hanno occupato piu posti per affittarli vedi un certo tipo losco chiamato "marsian"
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