lunedì sera i sanitari del 118 non hanno potuto far altro che constatare la morte della signora Romano Maria del ‘51, si suppone per arresto cardio circolatorio, residente ad un piano terreno in calle San Nicolò, praticamente contigua al “ famoso “ teatro Astra in perenne ultimazione dei lavori.
Nella calle tutti erano al corrente del suo stato di disagio, la donna non era certo una benestante ( da due anni era vestita con lo stesso maglione e gli stessi pantaloni ) Tutti i vicini, compresa la macelleria poco distante , le regalavano spesso qualche cosa da mangiare: pasta, scatolette di tonno, un salame ma la donna spesso rifiutava di essere aiutata.
Probabilmente le sue condizioni di salute si sono ulteriormente aggravate per il freddo patito durante i giorni dell’acqua alta eccezionale del 5 e 6 febbraio scorso alcuni vicini l’avevano trovata in condizioni disperate con la casa allagata, bagnata con addosso qualche vestito troppo leggero ma anche allora aveva rifiutato di spostarsi in un luogo asciutto, era anche diabetica e si curava con l’insulina.
Domenica scorsa, ancora una volta, aveva rifiutato il ricovero quando si sono presentati i sanitari del suem allertati dai vicini sempre più preoccupati delle condizioni di salute della donna che peggioravano visibilmente.
L’epilogo lunedì quando una delle vicine, che si è data particolarmente da fare per allarmare le autorità, vedendo che la donna non si faceva vedere e gli scuri erano rimasti aperti, ha dato un’occhiata dalla finestra che si affaccia in calle Olivi e l’ha vista esamine per terra.
C’è voluto l’intervento dei vigili del fuoco per poter aprire la porta ma per Carmela non c’era più nulla da fare, subito dopo l’intervento dei vigili del fuoco che hanno dovuto buttare giù la porta è arrivato anche il figlio che ha potuto abbracciare la madre per l’ultima volta.
lunedì sera i sanitari del 118 non hanno potuto far altro che constatare la morte della signora Romano Maria del ‘51, si suppone per arresto cardio circolatorio, residente ad un piano terreno in calle San Nicolò, praticamente contigua al “ famoso “ teatro Astra in perenne ultimazione dei lavori.
Nella calle tutti erano al corrente del suo stato di disagio, la donna non era certo una benestante ( da due anni era vestita con lo stesso maglione e gli stessi pantaloni ) Tutti i vicini, compresa la macelleria poco distante , le regalavano spesso qualche cosa da mangiare: pasta, scatolette di tonno, un salame ma la donna spesso rifiutava di essere aiutata.
Probabilmente le sue condizioni di salute si sono ulteriormente aggravate per il freddo patito durante i giorni dell’acqua alta eccezionale del 5 e 6 febbraio scorso alcuni vicini l’avevano trovata in condizioni disperate con la casa allagata, bagnata con addosso qualche vestito troppo leggero ma anche allora aveva rifiutato di spostarsi in un luogo asciutto, era anche diabetica e si curava con l’insulina.
Domenica scorsa, ancora una volta, aveva rifiutato il ricovero quando si sono presentati i sanitari del suem allertati dai vicini sempre più preoccupati delle condizioni di salute della donna che peggioravano visibilmente.
L’epilogo lunedì quando una delle vicine, che si è data particolarmente da fare per allarmare le autorità, vedendo che la donna non si faceva vedere e gli scuri erano rimasti aperti, ha dato un’occhiata dalla finestra che si affaccia in calle Olivi e l’ha vista esamine per terra.
C’è voluto l’intervento dei vigili del fuoco per poter aprire la porta ma per Carmela non c’era più nulla da fare, subito dopo l’intervento dei vigili del fuoco che hanno dovuto buttare giù la porta è arrivato anche il figlio che ha potuto abbracciare la madre per l’ultima volta.
Nessun commento:
Posta un commento
Purtroppo siamo bersagliati dallo spam. Se vuoi commentare devi registrarti su google anche con un nick name, ci dispiace ma e' diventata una cosa impossibile.
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.