Incredibile. O forse no. Mohammad Jata, il gambiano che ieri aveva aggredito un poliziotto a Ridotto Madonna e che oggi è stato condannato a un anno dal Tribunale di Venezia, l'ha rifatto. Subito dopo la conclusione del processo per direttissima, alle 13.45, l'africano era stato condotto in questura a piazzale Roma per la fotosegnalazione di rito. Ma una volta arrivato al commissariato di Santa Chiara, Jata si è rivoltato ancora contro gli agenti, divincolandosi e picchiandone un altro, che è dovuto ricorrere alle cure del pronto soccorso veneziano. I poliziotti non hanno potuto fare a meno di ammanettare di nuovo l'esagitato, trattenendolo in arresto in attesa di un nuovo processo per direttissima (probabilmente domani stesso) che, secondo logica, dovrebbe aumentare l'entità della pena a suo carico. Nel mentre si rafforza la posizione di chi chiede, come il sindacato UGL FSP della Polizia di Stato, l'introduzione nel sistema di una norma giuridica che permetta alle forze dell’ordine di fotosegnalare attraverso l'uso della forza chi si rifiuta di farlo spontaneamente.
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